poi mi spiegate cosa c'entri a livello sportivo il fatto che alcuni dei nostri posssano essere coinvolti in un indagine sul traffico di droga eh :asd:
Zanetti spacciatore ce lo vedo comunque
Visualizzazione Stampabile
poi mi spiegate cosa c'entri a livello sportivo il fatto che alcuni dei nostri posssano essere coinvolti in un indagine sul traffico di droga eh :asd:
Zanetti spacciatore ce lo vedo comunque
penso
poi ricordiamoci che il non coinvolgimento a livello penale non esclude quello sportivo come sappiamo e come è già successo per Calciopoli :)Citazione:
Delle conversazioni in particolare avrebbero insospettito gli inquirenti, convinti che il reale contenuto delle stesse possa essere celato dalle parole effettivamente utilizzate dagli interessati.
tuttavia credo che proprio per lo scomodo precedente non succederà niente di che, perchè se succedesse ribadirebbe ancora una volta la stupidità infinita del genere umano
Eccovi un punto di vista imparziale
Finalmente, per la gioia di tutta Italia, d’Europa e del Mondo, la notizia tanto attesa: anche l’Inter intercettata. Non era stata digerita l’onestà, o meglio non è stato digerito il fatto che i nerazzurri fossero puliti, così, con un comunicato che dice tutto e niente, tre personaggi temibili della malavita di Appiano Gentile, allenatore, vice e capitano (il caso), sono accusati di scommesse, contraffazione di gratta e vinci in stile Aldo “Bancomat” Baglio, perchè da quello che riporta Radiocor, la vicenda ha contorni tutti da chiarire (ah!): Tornano intercettazioni compromettenti sul calcio italiano. Questa volta, secondo quanto risulta a Radiocor, sono esponenti dell’Inter a essere coinvolti in una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire. Lo confermano fonti vicine agli inquirenti. Si tratta di intercettazioni seguite dai Carabinieri di Trento che riguarderebbero anche scommesse effettuate da giocatori neroazzurri sulla vittoria dello scudetto 2006/2007 (poi conquistato dall’Inter). In particolare, gli inquirenti stanno cercando di chiarire i contenuti di conversazioni che per le parole utilizzate lasciano pensare alla volonta’ di nascondere i reali significati delle affermazioni intercettate. Le intercettazioni telefoniche sono scaturite dall’indagine per traffico di droga che riguardava il procuratore sportivo Donato Brescia. Secondo le fonti, gli interisti intercettati sarebbero l’allenatore Roberto Mancini, il suo vice Sinisa Mihajlovic e il capitano Javier Zanetti (Non ci credo nemmono se lo vedo, aggiunge Christian Recalcati). I tre comunque non risultano indagati. Da ulteriori informazioni, è inoltre trapelato che i fatti riguardanti i tesserati nerazzurri non sarebbero “penalmente rilevanti” e che il coinvolgimento sarebbe più che altro legato alla conoscenza e alla comunicazione con personaggi gravitanti intorno all’ambiente del calcio risultati poi coinvolti in indagini su reati non legati al mondo dello sport. Insomma, amicizie sconsigliabili. Dall’Inter, per il momento, nessuna reazione ufficiale. In breve, i tre malvagi “boss”, per arrotondare, si sarebbero divertiti a puntare sulla vittoria nerazzurra. La vittoria dei meneghini era data a quota ridicola, tanto che i “fortunati” vincitori sono stati liquidati 30 partite prima per inferiorità dell’avversario e campionato “massacrato dai nerazzurri”. Forse i “Tres amigos” non avevano soldi per pagare il caffè alla Pinetina. Interisti, scommettete che Mancini sarà “distrutto” mentre altri personaggi intercettati, poverini, sono ancora oggi difesi? Puntate tanti soldi perchè il risultato è scontato. La vera battaglia dell’Inter è quella di Parma, non quella di Trento.
ilreca.it
la parte in neretto sono le sconvolgenti rivelazioni del suddetto tifoso interista, visto che finora neanche la Repubblica ha parlato di scommesse sul risultato finale :caffe:
Mi pare che la lega non consenta di scommettere su risultati inerenti la propria squadra, pena squalifica. O sbaglio????
Mancini se ne va, ma se risultasse vero Zanetti rischia un anno di squalifica.
ma io non ci credo e mi disgusta anche il fatto che in Italia 'certe' notizie escano in 'determinati' momenti.
purtroppo è un malcostume tutto nostro e si sta sommando un'altra consuetudine altrettanto spiacevole: prima al ricevimento di un avviso di garanzia si era già bollati come mostri o mafiosi (se solo si conoscesse il reale ruolo di questa avviso nel procedimento penale, ah) adesso basta anche solo essere interecettati per essere delinquenti.
parlo a titolo generale non specificatamente di mancini etc.
p.s.
anche perchè scommettere sulla vittoria dell'anno scorso non è che fosse tanto remunerativo :roll:
1) si parla di un contesto frammentario di cui non è trapelato nulla, e se lo è, risulta senz'altro incompleto ed inadeguato parlarne.
2) è indubbio che questa notizia, dalla tempistica sospetta, serva solo a destabilizzare ulteriormente l'ambiente interista
3) i tesserati non possono accettare ne effettuare scommesse, successe già con Buffon, Di Michele e Iaquinta alla vigilia di Germania 2006 (scommesse effettuate grazie a prestanome), si insabbiò tutto alla vittoria mondiale
si sembra anche a me
il loro sarto?! :look:Citazione:
Il caso Inchiesta sul traffico di droga. Per i calciatori nessuna responsabilità penale
Il boss, le intercettazioni e i giocatori nerazzurri
Telefonate con Mancini, Zanetti, Materazzi e Altobelli
MILANO — Intercettati al telefono col boss. A un passo dalla giornata decisiva per l’assegnazione dello scudetto, l’allenatore dell’Inter e alcuni giocatori nerazzurri scoprono di essere finiti nelle trascrizioni di intercettazioni che fanno parte di una vasta inchiesta per traffico di droga. Tutta colpa delle chiacchiere in libertà con Domenico Brescia, il loro sarto. Un signore di mezza età con precedenti per omicidio, associazione mafiosa, rapina e droga. Un pregiudicato inseguito dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano perché accusato di fare parte di un giro di spacciatori di cocaina legati alla ’ndrangheta, eppure con un posto d’onore alla Pinetina e un altro in tribuna vip a San Siro. Un conoscente di mister Mancini e del suo vice Mihajlovic, titolare di un negozio di sartoria a Rovello Porro, nel Comasco, l’uomo che con ago e filo ripara le giacche e le braghe attillate di Mancini e di altri nerazzurri. Almeno così faceva fino a un mese fa, quando la società lo ha allontanato.
L’uomo dei clan
È indagando su di lui, Domenico Brescia, 55 anni, natali a Castell’Arquato e mani in pasta con il clan dei boss mafiosi Biagio e Alessandro Crisafulli, che i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale di Milano sono inciampati sulla compagine nerazzurra. È intercettando Domenico Brescia e il suo socio Daniele Bizzozzero, latitante a Montecarlo poi arrestato a Parigi, che sono finiti nel brogliaccio delle intercettazioni Roberto Mancini e Sinisa Mihajlovic, il capitano Javier Zanetti, ma anche Rocco Di Stasi, impiegato dell’Inter, Alessandro Altobelli, il mitico «Spillo», Fausto Sala, direttore responsabile del centro coordinamento tifosi dell’Internazionale, Fausto Salsano, allenatore in seconda e assistente tecnico, Marco Materazzi, un non meglio identificato giornalista sportivo che si chiama Bruno e Alfredo Granconato, della ditta «Granconato Impianti srl».
Le duemila telefonate
Da un paio di giorni quasi duemila conversazioni intercorse tra Brescia e Bizzozzero con Mancini e soci, qualcosa come una quindicina di volumi, sono arrivate in Procura a Milano e toccherà ora al sostituto procuratore antimafia Marcello Musso decidere che farne. Per i carabinieri del Ros, che all’inchiesta—fiumi di cocaina e ottanta indagati — lavorano in silenzio da un paio d’anni, le telefonate intercettate sulle utenze dei due pregiudicati non hanno evidenziato alcuna responsabilità penale riferibile agli interlocutori, ma sarà proprio il magistrato a dover stabilire se stralciare le intercettazioni dal fascicolo originario oppure proseguire con altri accertamenti.
Con gli interisti, Brescia e Bizzozzero parlerebbero di un po’ di tutto. Di donne, di auto, di costosissimi orologi, di biglietti per lo stadio, di telefonini, di calciomercato, di formazione e di scudetto. Siamo nell’ottobre del 2006, l’11, il 18 e il 26, quando mister Mancini viene intercettato al telefono con il latitante Daniele Bizzozzero.
«Quando torni?», gli chiede il Mancio. E quello: «Sto aspettando la Cassazione, magari ce la faccio per Natale...». Poi i due parlano di Brescia, al quale, il giorno dopo, il nocchiero dei nerazzurri domanda un aiuto rapido per fare aggiustare la macchina della moglie. Così come gli chiederà due «stampelle» con urgenza. Roba per gli abiti, perché oltre a spacciare cocaina e a concludere affari strani Brescia si occupa davvero di abbigliamento.
Il mister al telefono
Tra Brescia e mister Mancini i carabinieri registrano la prima telefonata il 15 giugno del 2006, l’ultima è del 19 aprile 2007. In una di queste l’allenatore chiederebbe a Brescia che fine avrebbe mai fatto proprio Bizzozzero. «L’hanno arrestato », gli comunica Brescia, il «Dome, come lo chiamano tutti alla Pinetina. «E come mai? Sempre per quella cosa? Era a Montecarlo poi è andato a Parigi... gielo avevo detto di stare lì ad aspettare l’indulto...». Allora Brescia interrompe Mancini e taglia corto: «Quello è uno stupido». E il Mancio: «Con me si era sempre comportato bene... ma quanto deve scontare? ». Cinque o sei anni, risponde il «Dome». Ma agli atti della Procura è finito anche un mms spedito al mister dei nerazzurri dal solito Brescia. È la foto di una bella donna, amica di Brescia, col seno al vento.
Ma il «Dome» si sente spesso con Rocco Di Stasi, il dipendente dell’Inter che si lamenta perché dovrebbe, dato il ruolo, guadagnare molto di più. In una circostanza Brescia e Di Stasi discutono di un sacco che l’interista avrebbe sistemato nell’auto del pregiudicato. «Quella roba lì, guardalo bene, che c’è i brillanti di... lì c’è scritto tremila e cinquanta... duemila e cinque dobbiamo prenderli eh, perché quella non è roba... quella è roba regolare, a posto eh...». E Domenico Brescia, il sarto servizievole indagato per cocaina, risponde: «Sì sì. Tranquillo. Ci penso io».
da corriere.it
Adesso sarebbero 2 le inchieste di Trento, di cui la prima uscita ovunque (Repubblica e CdS) con intercettazione di Mancini annessa, e l'altra che effettivamente parla di scommesse, di cui però non è uscito alcun stralcio.
Bravo Doom firma d'autore.
Siamo solo a giovedì, manca ancora chessò Mancini che va co i trans, il cane di Totti investito da Zanetti, Mihajlovic xenofobo....eeeeh, giornate di fuoco :asd:
quotando quanto detto da Doom in precedenza, purtroppo mi rendo conto di quanto sia finito in basso il nostro paese, e questo a prescindere dal coinvolgimento della mia squadra (coinvolgimento è un eufemismo, almeno per ora); è tutto molto triste..
ma poi le scommesse scudetto non furono chiuse a gennaio? e i nostri avrebbero dovuto scommettere su cosa? :asd: e poi perchè trascrizioni del genere, dove già si evidenzia che nessuno dei nerazzurri risulta indagato nè coinvolto in questionni illegali, saltan fuori proprio adesso? le han fatte ieri? ma anche no; posso ridere? ci sarebbe da piangere però..
L'Inter come Berlusconi.
Tempi sospetti.
ma giustizia de che? :asd:
@Uccia: chiamala, se vuoi, m3rd4 :asd:
No vabbè, a parte che in un pease dove Elio Vito e Mara Carfagna possono fare i ministri non mi stupisco più di nulla, figurati, ma questa cosa è davvero pietosa, neanche in Colombia si assiste ad attacchi così mirati; non capisco se è l'onda di ritorno di Calciopoli che cerca vendetta o se siano soltanto le tante vedove del giornalismo italiano che cercano in ogni modo una via per deteriorare ad ogni costo l'ambiente nerazzurro..però che pena.
Sicuramente centra Moggi (tra l'altro scrive su Libero, che sia stato proprio lui a far circolare la bufala?) :sisi:
E' più la seconda che hai detto uccio visto il tempismo
Moggi c'entra sempre :asd:
avrei preferito uno scandalo su Prandelli e Della Valle, ma vabbè non possiamo avere tutto nella vita :asd:
Spoiler:
beh magari ne confezionano uno anche per loro, abbi fede :asd:
E' un gomblotto!!!!!
serie b :O
--------------------------------------------------------------------------------
CALCIO: RAZZISMO, SEGNALATE MINACCE CONTRO PIRLO, IBRAHIMOVIC E MIHAJLOVIC 'GRUPPO EVERYONE', PROCLAMI TIFOSI CONTRO GIOCATORI 'ZINGARI' Roma, 14 mag. (Adnkronos) - Il 'Gruppo EveryOne', impegnato contro la discriminazione razziale, ha segnalato episodi di minacce a sfondo razziale nei confronti del giocatore del Milan, Andrea Pirlo, dell'attaccante dell'Inter, Zlatan Ibrahimovic e del vice-allenatore nerazzurro Sinisa Mihailovic. Alla base delle minacce, secondo il 'Gruppo EveryONe', le "origini Sinti e Rom" dei giocatori e del tecnico. "Abbiamo sentito un gruppo di tifosi, lanciare proclami e minacce di estrema gravita' contro il fuoriclasse del Milan Andrea Pirlo, e nei confronti dell'attaccante dell'Inter Zlatan Ibrahimovic e di Sinisa Mihajlovic -affermano in una nota i leader del 'Gruppo EveryOne' Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau-. 'Non vogliamo uno zingaro nel Milan'. 'Non vogliamo zingari a Milano', dicevano, ma usando parole piu' volgari e pesanti". "Abbiamo allertato le societa' di calcio milanesi e le autorita' di Milano e Parma, dove Milan e Inter giocheranno l'ultima giornata di campionato -concludono-, ma per evitare il diffondersi dell'intolleranza razziale e' necessario che i media comincino ad attenersi alle norme internazionali che combattono il pregiudizio e l'incitazione all'odio razziale". (Red-Spr/Opr/Adnkronos) 14-MAG-08 19:42 NNNN
non ho capito che c'entra Pirlo :asd:
Serie b e i tre scudetti vinti vanno al Catania di Zenga :sisi:
http://park8.wakwak.com/~pirlo/trip/mil_12/pirlo.jpg
dico, mi hai mai visto in faccia? Ronf...
INTERISTI INTERCETTATI, PM: VALUTERO' FUGA NOTIZIE
MILANO - "Valuterò se aprire un fascicolo per fuga di notizie". Così il pm di Milano Marcello Musso commenta la notizia di intercettazioni, in un'indagine del Ros dei Carabinieri da lui stesso coordinata, nell'ambito delle quali emergono contatti di diversi giocatori ed esponenti dell'Inter con un indagato per droga, il sarto di Rovello Porro (Como), Domenica Brescia.
(...)
L'inchiesta è condotta dal pm della DDA Marcello Musso che, per le indagini, ha delegato i carabinieri del Ros (Raggruppamento Operativo Speciale) di Milano. L'indagine - a quanto si è saputo - riguarda unicamente lo spaccio di stupefacenti e non, invece, come sostenevano voci nel corso della giornata, scommesse clandestine riguardanti il campionato di calcio.
Ansa
per me si chiude qui :caffe:
Stupefacenti? ora e' cosi' che si chiama il doping? :asd:
Cmq l'ho sempre detto che Zanetti mi sembrava troppo arzillo. 36 anni e si fa' 90minuti a correre. Forse s'e' scoperto il perche'!!! :asd:
Dopo questa, se domenica crolla prima del 70mo, ne abbiamo pure la certezza. Viste le voci non prendera' nulla. :asd:
no no, uno degli intercettati è un corriere della droga ricercato da tempo, altro che doping :asd:
Ah....e cmq per sfamare il naso di Ibra ci servono come minimo 2kg di roba al mese. Se l'hanno fatto e' solo per lui. :sisi:
Giustizia a orologeria eh?!
chissà perchè non diceste le stesse cose quando fu di calciopoli e curiosamente il periodo era proprio questo....:caffe:
spiegami cosa c'entra con calciopoli un'intercettazione che parla di "non indagati" e che probabilmente si riferisce esclusivamente a possibili "cattive amicizie" che, sciaguratamente, alcuni giocatori e dirigenti dell'Inter avevano con personaggi non esattamente raccomandabili; spiegamelo
e poi spiegami anche che orologeria sia stata calciopoli, se è venuto fuori tutto anni dopo, che son curiosissimo di sentirti
anzi non me ne frega una cippa :asd: