[23/12/2004] MS vs UE - parte seconda

non ti rispondo su i server semplicemente xchè ( o almeno credo che sia chiaro)si parla di windows per pc ( desktop) e non per architettura server ( il che presuppone tutta una serie discorsi a parte).
Io lavoro su un server Unix e ti posso dire che come architettura hardware è un bel pezzo, come s.o. un po' rude , nudo e crudo, ma sopratutto non ie ne po' frega niente a nessuno se al posto del vi c'è un altro ..zz.. de editor di testo.
sui server windows se c'e' wma o real non impporta a nessuno, non li devono usare.
tu abiti a 100 metri dal tirreno, io a qualche kilometro e ti posso assicurare che tendenzialmente le macchine francesi tendono a deteriorarsi notevolmente dopo neanche 1-2 anni quindi ti ripeto sarai miracolato ( anche sa ad onor del vero ultimamente le pegeut stanno veramente messe bene)
per quanto riguarda il discorso sui mezzi completi e sui radar qui non hai propio capito nulla ( un radar e un pezzo completo, non si parla solo di antenna) e cmq il discorso non cambia di una virgola, la francia non se pia niente che non sia prodotto in casa ( alla faccia del libero mercato)e se puo foraggia le sue industrie in maniera scandalosa..
se poi l'utente standard non vuole avere problemi è sono fatti suoi, e per quanto riguarda il browser aspetta un poco e vedrai che te fregano anche con firefox
non puoi disinstallare wma?? è un problema tuo, che non ti impedisce di installare winamp o altro e se al reesto del mondo sta bene così, amen
caso mai avrei cercato di stangare microsoft su altri temi molto + vicini all'utente finale (vedi costo delle licenze o impossibilità di far girare copie di backup pur avendo gli originali ecc) invece che alle software-house concorrenti.
cmq
Ti faccio Gli auguri di buon Natale

Per il discorso che ci siano altri campi in cui si potrebbe
scomodare Microsoft con una bella causa sono piu' che daccordo,
credo il problema stia nel trovare qualcuno che abbia soldi
e tempo per farlo (e l'utente finale viene escluso). Comunque
le manovre di Redmond da un paio di anni (e qui includo anche
questa sentenza) sono intese a "tagliare i ponti" alle piccole
aziende di software (le software-patents questo fanno...) ed in
una realta' come l'Italia, dove informaticamente parlando siamo
indietro , questo e' una mazzata.

Per la Francia, resto della mia idea che se ne avessimo la
possibilita' lo faremmo anche noi (con notevole risparmio) ma
ammetto che "all'esterno" una cosa del genere possa non essere
guardata bene.

C'e' da dire comunque che noi siamo ancora "dipendenti" da
Francia e Svizzera: fin da quando abbiamo votato NO al nucleare,
abbiamo acquistato l'energia elettrica (nucleare) prodotta in
Francia e Svizzera per piu' del 50% del consumo italiano (e
spesso prodotta a meno di 100 Km dal confine!).

Quanto all'industria italiana, guarda che io sono il primo a
cercare di acquistare italiano (con Mivar e Irradio ho fatto
buoni affari, con Fiat ho avuto purtroppo delusioni e quindi
sono semplicemente passato ad auto francesi o tedesche, la
situazione dell'antiruggine fiat adesso potrebbe anche essere
diversa da 7 anni fa, ma io non ho piu' voglia di rischiare).

Mettiamoci una bella pietra sopra, sorry se gli animi si son
scaldati, Buon Natale.

Corriere della Sera
giovedì, 23 dicembre, 2004
VARIE
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Sanzioni a Microsoft: conferma dell' Europa



Windows non avrà il programma per gli ascolti multimediali
La sentenza del Tribunale ribadisce la scelta di Monti
Radice Giancarlo


Nessuna sospensione. Microsoft deve applicare immediatamente le «misure correttive» che lo scorso marzo l' antitrust Ue le ha imposto per evitare che continui ad «abusare» della «posizione dominante» che esercita nel mercato dei computer. Così ha sancito ieri la Corte europea di prima istanza, presieduta da Bo Vesterdorf, approvando in pieno la decisione adottata dalla Commissione di Bruxelles su richiesta dell' allora commissario alla Concorrenza, Mario Monti, che aveva anche multato il gruppo per 497,2 milioni. Un «no» totale, insomma, opposto alle richieste avanzate dalla compagnia di Redmond, Seattle, che era ricorsa ai giudici proprio per ottenere un «congelamento» delle sanzioni fino a un' eventuale condanna definitiva in appello, attesa non prima di cinque anni. «Gli elementi di prova fatti valere da Microsoft non sono sufficienti per dimostrare che l' esecuzione dei rimedi correttivi indicati dalla Commissione possano provocarle un danno serio e irreparabile», si legge fra le 91 pagine dell' ordinanza della Corte di Lussemburgo. LA VITTORIA UE - A Bruxelles, le prime reazioni suonano particolarmente soddisfatte. «Una vittoria per i consumatori e la loro libertà di scelta. E uno stimolo all' innovazione», sintetizza Jonathan Tod, portavoce del commissario Ue all' Antitrust. E commenti analoghi sono venuti, ovviamente, dalle società di software concorrenti di Microsoft. In primo luogo Realnetworks, l' unica fra le grandi aziende che avevano citato in giudizio il gruppo di Gates a non aver ritirato la denuncia (le altre, da Novell a Sun Microsystems, da Time Warner fino alla Computer and Communications Industry Association hanno patteggiato nei mesi scorsi con la stessa Microsoft risarcimenti per oltre 2,4 miliardi di dollari). MICROSOFT S' ADEGUA - Dal colosso di Redmond è invece arrivata la conferma della propria contrarietà alle tesi sostenute dalla Ue. Ma anche l' annuncio che intende comunque rispettare l' ordinanza dei giudici. Su un sito internet aperto ad hoc, Microsoft ha già messo a disposizione fin da ieri sera alcuni di quei codici «segreti» che dovrebbero permettere ai produttori concorrenti di software di mettere a punto programmi che possano «dialogare» perfettamente con i suoi sistemi operativi Windows (soprattutto per i server). E da gennaio comincerà a vendere sul mercato europeo (non si sa ancora se lo farà anche fuori dai confini continentali) una doppia versione di Windows: una con integrato il programma di gestione audio-video Media Player, e una senza. Proprio questi erano i due «rimedi» individuati dall' Antitrust Ue per punire l' «abuso di posizione dominante». Microsoft ha infatti danneggiato i produttori rivali di software audio-video «legando» indissolubilmente» il proprio programma Media Player al sistema operativo Windows (che è installato sul 95% dei pc al mondo). Allo stesso modo, ha impedito ai concorrenti di elaborare programmi perfettamente compatibili con il sistema Windows negando loro l' accesso ai codici. «Le misure decise dalla Commissione - ha comunque tenuto a ribadire ieri il gruppo di Seattle - porteranno pochissimi benefici ai concorrenti e ai consumatori in Europa, e nei fatti danneggeranno molti utenti del sistema operativo Windows». Secondo Microsoft, «la commercializzazione di una versione inferiore di Windows, senza Media Player, comprometterà l' integrazione tecnologica che ha costituito la spina dorsale della rivoluzione informatica di questi ultimi tre decenni». Una tesi che, sul piano «tecnico», trova concordi molti analisti, secondo i quali non saranno molti i produttori di computer che decideranno di mettere in commercio macchine con installata una versione ridotta, senza Media Player, dei sistemi operativi Windows. Né tantomeno c' è da aspettarsi che siano gli stessi utenti (privati come aziende) a chiederlo. PROVE DI DIALOGO - In ogni caso, la battaglia legale è tutt' altro che conclusa. «Esamineremo attentamente l' ordinanza dei giudici prima di decidere se ricorrere in appello», sottolineano in casa Microsoft, dove si fa anche notare che la stessa Corte ha trovato «non prive di fondamento» alcune delle tesi sostenute dal gruppo americano. Ce n' è abbastanza, insomma, «perché le parti tornino a discutere, con l' obiettivo di trovare una soluzione comune». Una avance che, almeno per ora, la Commissione Ue non sembra disposta ad accettare: «Non abbiamo nulla da rinegoziare» ha tagliato corto Tod. Giancarlo Radice 497 MILIONI di euro. La sanzione imposta alla Microsoft di Bill Gates dalla commissione europea per abuso di posizione dominante 1998 L' ANNO della prima denuncia a Bruxelles nei confronti di Microsoft per abuso di posizione dominante sull' integrazione di Media Player nel sistema Windows VERDETTI E COMPUTER Meno segreti nel sistema Come chiesto dalla Ue, Microsoft ha messo a disposizione già da ieri via internet una serie di informazioni (ora segrete) sui sistemi Windows, in modo da consentire ai concorrenti di produrre, soprattutto per i server, software compatibili e in grado di «dialogare» con gli stessi sistemi Microsoft Windows senza player Microsoft dovrà offrire ai produttori di personal computer una versione del sistema operativo Windows senza il programma di gestione dei file audio-video Media Player incorporato. Il gruppo fondato da Bill Gates ha annunciato ieir che lo farà a partire da gennaio Corsa ai risarcimenti Fra le grandi aziende di software che hanno denunciato gli «abusi» di Microsoft, dando il via all' indagine Ue, solo RealNetworks è rimasta nel ruolo di accusatore. Le altre, fra cui Novell e Sun, hanno preferito patteggiare con la stessa Microsoft, ottenendo oltre 2,4 miliardi di dollari di risarcimento