Quello è il seguito dell'Alice live action, non del film animato dei WDAS. Quello rimarrà unico.
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beh si intendevo quello, c'è pure johnny depp (o dip, o daip)
Ho appena ascoltato la canzone del corto iniziale in lingua originale.
Il vulcano cerca "Somebody to Lava"... non c'ero mica arrivato.
In italiano il gioco di parole si perde completamente e il filmatino non dice granché, in inglese il testo è simpatico.
ah ecco, ora il corto prende senso :asd: anche se rimane sotto tono...
per il film... mah... simpatico ma nulla di più, vedremo il seguito
giusto un dettaglioSpoiler:
Bello, mi è piaciuto un fracco, l'ho trovato geniale e sviluppato ben bene.
È la prima volta che la mia ragazza non è inorridita a vedere esemplificata la psicologia su schermo (è della categoria), il che, per un film rivolto a tutti, è un grosso vanto. :asd:
Concordo con chi dice che si presta bene a un potenziale sequel, che magari sviluppi le emozioni di altre fasi della vita.
Per me entra di diritto nel novero dei migliori Pixar, che ormai di classici da far vedere alle generazioni future comincia ad annoverarne un po'. :sisi:
c'é una clamorosa citazione de "il mio vicino totoro" e credo anche di calvin e hobbes
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Visto ieri sera, davvero molto bello.
Un film che andrebbe proiettato nelle scuole :sisi:
Il soggetto è geniale perché affronta il tema della psicologia in modo diverso dagli altri mille film sull'argomento e riesce a farlo in modo leggero e divertente, ma senza cadere nella banalità.
Capolavoro :sisi:
Osservazione interessante. Forse indica un'identità sessuale non d tutto definita. Riley è ancora una bambina e deve ancora affrontare la pubertà. O forse è solo indice del fatto che il suo comportamento sia "da maschio" in certe situazioni. È una bambina che anziché giocare con le bambole gioca ad hockey, uno sport principalmente maschile.
O forse è solo un modo per bilanciare i personaggi. Un "rabbia" maschio ci sta meglio di uno femmina ad esempio.
si quella
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[ADINOLFI INTENSIFIES]
Personalmente quella della sessualità di Riley è una teoria interessante, ma immagino che la spiegazione sia molto meno complessa, ovvero un semplice modo di rendere il cast più variegato, anche se va notato che da una parte il regista ha dichiarato che il "sesso" delle emozioni non influenza la persona, ma dall'altra Riley è un nome neutro.
Quello è un tocco piccolo ma mi è piaciuto:Citazione:
Spoiler:
.Spoiler:
boh, divertente, ma capolavoro no
Up cento spanne sopra, sia come profondità che come capacità di emozionare
tra l'altro, tutto l'ambaradan sembra partire da un pretesto futile, ossia la testaggine di minchia di Sadness: poi che tutto sia perfetto del passaggio adolescenziale, ecc, ok, ma come ci si arriva fa parecchia acqua
tra l'altro Sadness è almeno all'inizio di un irritante stupidità, non capisce un'emerita cippa...
più che futile è insensato. perchè?
Alla fine è Riley a provare tristezza, siccome deve fare la bambina felice davanti ai genitori, appunto la sua parte di tristezza è rinco e non capisce cosa fare. Per la prima volta si ritrova fuori dal suo guscio felice (la sua vecchia casa), alla fine è una bambina che si tiene tutto dentro per non far preoccupare i genitori, per questo c'è l'espolsione di tristezza a scuola e l'apatia per un po' di tempo. Geniale nel trattate gli stati emotivi di Riley, appunto gli omini del cervello sembrano andare fuori controllo e sembrano fuori dal mondo, devono essere confusi e in piena crisi come Riley. La sceneggiatura e i personaggi sono fantastici, come già citato ci sono tocchi di classe notevoli , ogni azione di Riley ha un riscontro nei suoi omini del cervello. Per questo sembrano rinco e incoerenti, sono un riflesso delle azioni e emozioni di Riley.
ti darei ragione, se non che gli omini del cervello sono quelli che danno l'input per lo stato d'animo: ergo, è triste perche Tristezza fa la cazzata
sennò va a puttane tutto il concetto del film, che ci siano questi cinque tizi che si alternano e "fanno provare" emozioni alla bimbetta... :boh2:
continuo a vedere l'incipit del casino che succede come pretestuoso e piuttosto "ad cazzum": poi il film funziona, per carità
E anche in questo film alla Pixar han deciso di non mancare la quota "scena per far piangere qualche bambino e non solo" :asd:
Spoiler:
diciamo che fino a quel momento Tristezza non è stata particolarmente "attiva" nella vita di Riley, e lo si vede dalla quantità di sfere blu che popolano l'archivio, mentre con lo sballottamento che la bambina riceve col trasloco finisce per emergere spontaneamente.
Alla ribalta, Tristezza si ritrova ad essere lei stessa una bambina di undici anni (tutte le emozioni si comportano come se avessero quell'età, fateci caso, anche Rabbia agisce a cazzo, infatti è lei che fa il casino più grosso) e di conseguenza non sa come comportarsi.
p.s.: la voce del papà è di Kyle MacLachlan...
solo io ho colto la battuta degli "orsi pelosi di San Francisco?"
Spoiler:
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beh fatti una domanda... :asd:
Visto stasera:
1) il corto è fenomenale, se lo guardate in inglese è meglio per via del gioco di parole ma anche in italiano si lascia guardare. Struggente.
2) il film mi ha fatto fare un discreto up and down di emozioni... risate, malinconia... non manca nulla. Forse non il migliore Pixar ma di sicuro sul podio.
3) il dejavù :asd:
4) i gatti :rotfl:
Il vulcano forever alone fa venire il latte alle ginocchia, dai :asd:
Avete un cuore di pietra :snob:
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