e se fosse Osiride, o Shiva, o la Dea Madre?
chi ha ragione? che fine fanno gli dei che non vengono più venerati? erano forse più falsi dei nostri?
a te i congiuntivi proprio non ti entrano, eh?
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Da notare che la religione Cristiana deriva direttamente dalla religione Ebraica la quale, a sua volta, deriva direttamente dalla religione Sumerica (Abraamo capostipite degli ebrei era Sumero, è ovvio che la religione, le credenze, i miti della creazione che ha portato con sé al momento della partenza dal suo popolo sia almeno in parte derivata dalle credenze del suo popolo) la quale probabilmente deriva da credenze ancora precedenti... :uhm: come si fa a dire che questi insegnamenti, così antichi e così rimaneggiati nel passaggio da un "popolo" all'altro, siano LA VERA STORIA dell'inizio dell'Uomo? :uhm:
Sei rimasto ai congiuntivi, sei antico :snob:
Ma perché Osiride, Shiva e la Dea Madre, chi li aveva pensati? Sempre l'uomo li aveva "creati". Come qualsiasi altra divinità venuta dopo e stata prima.
Dio è una proiezione della cultura umana a livello più ampio, per superare il tabù della morte.
molto più di quanto tu posa immaginare
e fin lì, siamo tutti d'accordo.Citazione:
Ma perché Osiride, Shiva e la Dea Madre, chi li aveva pensati? Sempre l'uomo li aveva "creati". Come qualsiasi altra divinità venuta dopo e stata prima.
Dio è una proiezione della cultura umana a livello più ampio, per superare il tabù della morte.
ma perché questo dovrebbe essere più vero degli altri? o meglio, perché ciascuno è convinto che il proprio dio sia l'unico e vero, e gli altri tutte fuffe?
Non avrai altro Dio all'infuori di me spesso mi hai fatto pensare
Genti diverse venute dall'est dicevano che in fondo era uguale...
Infatti, era quello che intendevo dire.
Cmq, devo vedere di recuperare sto ca*** di congiuntivo.
Invece secondo me lo è, in parte. Come si parlava in alcuni post precedenti, se nasci in Italia hai ottime probabilità di diventare cattocristiano, se nasci in Israele Ebreo, se nasci in oriente potresti diventare induista, se nasci in Medio Oriente potresti diventare musulmano.
Onestamente, al giorno d'oggi, se non c'è nessuno che te la inculca sotto forma di indottrinamento, a parte qualche pazzo che avrebbe poco seguito se non di altri pazzi, chi crederebbe nelle religioni?
Il Vecchio Testamento per rispetto all'intelletto umano dovrebbe essere bandito come religione, e per quanto riguarda gli avvenimenti legati alla religiosità il Nuovo testamento non ha praticamente riferimenti storici nè concreti che si possano ricongiungere alla realtà che viviamo e conosciamo. Così come per gli altri testi sacri delle altre religioni.
Non è solo una questione di genitori. E' anche la cultura in generale che stampa letteralmente nel cervello fin da piccoli pensieri che sarà molto difficile eradicare totalmente da adulti.
Infatti nei mass media e in generale la Bibbia non viene praticamente mai menzionata ma i Vangeli "si conoscono a memoria" anche senza averli letti perché te li raccontano a squola e ovunque.
E dopo Babbo Natale che prima o poi si scopre perché è evidente, tangibile, Dio per il bambino che cresce resterà quel "mistero" (ehhhh, furbiiiiii a definirlo un "mistero") per il quale si interrogherà per tutta la vita e alla fine penserà che magari Dio è l'avatar di Liantror :snob:
Capita eh :asd:
Si e no. Per esempio il Cristo è un personaggio storicamente accertato. Ovvero: numerose fonti riportano di un tale Gesù che aveva un seguito di ascoltatori e che parlava di Dio e di salvezza. Ma bisogna saper distinguere fatti e racconti. Per esempio il "famoso miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci " non è raccontato come tale nemmeno nei vangeli stessi. Il racconto dice solo che la folla aveva fame, che Gesù aveva qualche pesce e qualche pagnotta, che l divise con la gente e che tutti mangiarono. Ma potrebbe molto semplicemente "aver dato il buon esempio " e quindi aver spinto chi aveva cibo a condividerlo con chi non l' aveva... :sisi:
tu scrivi di cultura e poi scrivi SCUOLA con la q. .. cose come questa minano pesantemente la tua credibilità. Detto questo, è matematicamente dimostrabile il fatto che un vecchietto con una slitta in una notte Non è in grado di consegnare milioni di regali, mangiare biscotti e bere latte in ogni singola casa in cui entra.
Non è invece dimostrabile la non esistenza di Dio. Al massimo puoi dimostrare che non è indispensabile la sua presenza. Ed è questo il punto che la scienza ha cercato a più riprese di dimostrare. E questo, al massimo, ha portato a uno stallo. Ovvero potrebbe esserci ma anche no, boh.
L'ho fatto apposta a scrivere con la "q". Ed io non devo essere credibile. Metto solo la mia opinione e la mia opinione è che Dio non è credibile.
L' opinione di qualcuno, di chiunque, deve essere supportata perlomeno da un ragionamento logico. "Secondo me " è un concetto del tutto privo di valore
E no... spetta a chi afferma dell'esistenza di qualcosa, l'onere della prova della sua esistenza. Non il contrario!
A tal proposito è illuminante la metafora della "teiera di Russell"
«Se io sostenessi che tra la Terra e Marte ci fosse una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi purché io avessi la cura di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata persino dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che, giacché la mia asserzione non può essere smentita, dubitarne sarebbe un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe giustamente che stia dicendo fesserie. Se però l'esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità e instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente.»
Dubitarne è assolutamente legittimo. Sono d'accordo con te. Tuttavia, invece, affermare con convinzione che non può esistere questa si è arroganza. Non si può dimostrare in maniera efficace e innegabile l' esistenza di dio, ma non si può nemmeno dimostrare la sua non esistenza. Una posizione di mezzo è la più realistica.
Anche Dio è solo un'opinione. Quindi è giusto averne un'opinione.
Esempio: io non seguo il calcio. Lo ritengo uno sport estremamente sopravvalutato. Inoltre mi annoia a morte. Ma non prendo x il qlo chi si mette la sciarpa della squadra, prende l' aereo e si fa 24 ore all' estero x assistere a una partita. Questione di opinioni. Xche invece prendere x il qlo i credenti, visto e considerato che l' argomento è questione di opinione?
"Bisogna riservarsi il beneficio del dubbio" per me è solo un modo per i credenti (e per molti non credenti) per giustificare l'indottrinamento religioso.
Io affermo con convinzione che secondo me non esiste alcuna divinità. E continuerò a pensarlo fino a quando non verrà dimostrato il contrario. Qua non si parla di un qualcosa che ancora non so spiegarmi, qualcosa magari di estremamente astratto e irrealistico per il mondo in cui viviamo. Non so ancora spiegare l'origine di tante malattie, ma la ricerca nell'ultimo mezzo secolo ha fatto passi da gigante, e ci ha anche abituati male, questa è la generazione del tutto e subito, "se non si trova subito una cura allora la scienza è fallace e ruba soldi". A me invece pare che stiamo progredendo in maniera decisamente veloce, se ci si prende la briga di prendere i libri di storia e controllare lo sviluppo dei progressi tecnologici nei millenni.
Ci sono ancora tante cose che non possiamo spiegare, ma che la scienza e la ricerca lasciano capire che è solo una questione di tempo. Chissà, se un giorno riusciremo anche a scoprire cosa c'è dopo la morte. A mio pensiero probabilmente nulla, smettiamo di esistere, ti addormenti e non ti svegli più. C'è chi vive ancora attaccato a vecchie teorie di decenni fa, ma oggi sappiamo che il cervello e le sue funzioni, compresa la memoria e la coscienza, sono chimica e biologia. La coscienza (intesa come attitudine) non è innata, ha un suo percorso e sviluppo negli anni, e questo, come già detto da qualcuno, non è un tema su cui puoi permetterti di dire "io ho la mia opinione", sarebbe come dire che hai la tua opinione su come fanno i pesci a respirare sott'acqua.
Ci sono persone che non subiscono pressioni e indottrinamenti da piccoli, e queste persone si dimostrano non credenti senza riserva di dubbio, semplicemente perchè non esiste nulla al mondo di concreto, logico, sensato e coerente con la realtà in cui viviamo, che anche soltanto lasci intendere che esista un qualunque tipo di divinità.
Gli esseri umani di un tempo avevano bisogno del soprannaturale per spiegare il mondo che li circondava, oggi la religione trova il suo unico sfogo nel business grazie al controllo psicologico dei fedeli. l'unica cosa che oggi la religione si può arrogare il diritto di pretendere una opinione è la vita dopo la morte, ossia qualcosa di (ancora) inspiegabile per tutti.
Già il fatto che le 3 religioni monoteiste vengano da un libro come la Bibbia per me è prova che la divinità è pura invenzione umana per giustificare usi, comportamenti e spiegazioni d'altri tempi.
ognuno e' libero di pensare cio' che vuole: che dio c'e', che non c'e', che e' quello della bibbia o che c'e' anche se la bibbia e' un accrocco di cazzate una in fila all'altra, che c'e' un Grande Paperino Sommo Dominatore del Cosmo, che e' la zia rosetta sotto mentite spoglie, perfino che e' Pippo Baudo. basta che non lo voglia imporre con la forza agli altri (manco per sfinimento di marones). e questo vale pure per gli atei. ^^
Ok. Io ti parlo da "neutrale" (nel senso che non credo che Dio sia come ce lo raccontano, non so se esiste o no ma non ho motivi sufficienti a escludere l' esistenza.) E ti chiedo: tu sei sicuro che Dio (entità creatrice dell' universo) non esiste. Su quale prova imprescindibile basi questa tua convinzione?
Ti chiedo questo xche tale prova semplicemente non esiste. Come ho già detto al massimo si può affermare che la presenza di Dio non è indispensabile per giustificare l' esistenza dell' universo ma anche questo è indimostrabile. Ci sono numerose teorie e spiegazioni in merito ma nessun dato di fatto. Se ci fosse non ci sarebbe bisogno di teorie e non ci sarebbero pareri discordanti, ci darebbero solo.i fatti.
Beh, la prova imprescindibile sta proprio nel fatto che non esiste alcuna prova della sua esistenza. Non è mai esistita a nessun livello, pratico, etico e morale. Il ragionamento "non c'è prova che esista ma non c'è prova che non esista" è associabile praticamente a tutto quello che pensiamo che non esista di cui non possiamo dimostrare l'esistenza o l'inesistenza. La differenza è che per il resto delle cose non ci si fa seghe mentali perchè siamo dotati di logica e raziocinio, ma la religione è una cosa che ci viene inculcata fin da neonati, è normale che per unac osa simile si tenda a tirare in ballo questo tipo di ragionamento.
Per quanto riguarda il non imporre agli altri il proprio pensiero, a me dicono spesso che lo faccio.
In realtà non lo faccio mai, è bello discuterne, e in queste tematiche penso sia anche normale a volte "scaldarsi", chi non lo fa probabilmente sono persone di cui dell'argomento frega poco.
Mi dicono che cerco di inculcare il mio pensiero agli altri semplicemente perchè mentre io continuo a sostenere dati di fatto dicendo "è così ma non perchè lo dico io", quando si arriva a un punto in cui la controparte non ha più argomenti allora scatta la frase che salva da ogni situazione: "tanto non cambierai mai il mio pensiero è inutile convincermi, sono nato credente e morirò credente".
Ognuno fa come meglio crede, l'importante è non rompere le balle al prossimo. Io quando capita ne parlo, online nei luoghi opportuni (una sezione come questa ad esempio) o quando capita l'argomento, mi guardo sempre bene dal tirarlo fuori io.
Che so, se avessi il monopolio dell'etica e della morale e lo utilizzerei per imporre la mia dottrina sulle TV, riviste, radio, edifici pubblici, istruzione dei bambini, dare nomi a città, piazze, vie, ambienti naturali e così via, allora si, si potrebbe parlare di imporre qualcosa agli altri, ma non sono certo io a farlo :asd:
Appunto... gli atei non impongono (tranne, forse, rarissime eccezioni) la loro visione con la forza. Mentre non mi risulta altrettanto fair play da parte dei credenti delle varie religioni (specialmente quelle monoteistiche, che tendono ad essere intrinsecamente meno tolleranti).
A riguardo riporto lo sviluppo di Dawkins sul tema della "teiera di Russell":
«Il motivo per cui la religione organizzata merita ostilità aperta è che, a differenza della fede nella teiera di Russell, la religione è potente, influente, esente da imposte e inculcata sistematicamente in bambini troppo giovani per difendersi da sé. Niente obbliga i bambini a trascorrere i propri anni formativi memorizzando folli libri che parlano di teiere. Le scuole sovvenzionate dal governo non escludono bambini i cui genitori preferiscono teiere di forma sbagliata. I credenti nella teiera non lapidano i non credenti nella teiera, gli apostati della teiera, i blasfemi della teiera. Le madri non mettono in guardia i loro figli sullo sposare dei pagani, i cui genitori credono in tre teiere invece che in una. Le persone che versano prima il latte non gambizzano quelle che mettono prima il tè. »
ovvero fino a quando non morirai e scoprirai veramente sulla tua pelle chi aveva ragione.
perché se hanno ragione loro, tutto bene, al massimo mi farò un'eternità di fiamme punzecchiato dai diavoli coi loro tridenti e mi starà bene così, ma se per caso ho ragione io (che per quanto riguarda la VdlM in linea di massima la penso esattamente come te, per quanto trovi la visione indu del ciclo delle reincarnazioni piuttosto intrigante), ma sai quante risate mi faccio?
Esiste una differenza sostanziale tra il credere in una religione (come il cristianesimo in tutte le sue forme) e invece non escludere la possibilità che esista un entità creatrice relativamente intelligente progettista dell' universo. Nel primo caso sono chiaramente dimostrabili le numerose ingenuità, contraddizioni e supposizioni infondate delle religioni, nel secondo caso è una eventualità come le altre con nessuna argomentazione valida ad escluderla
L'errore di fondo, a mio avviso, è quello di traslare a livello della natura, dell'universo, un modo di vedere le cose prettamente umano: quello di pensare che tutto abbia uno scopo, una creazione, una finalità. Questo può andar bene per i comportamenti umani, per gli oggetti realizzati dall'uomo.
La natura è diversa: non c'è programmazione, non ci sono fini che persegue. Un pianeta che gira intorno ad una stella non ha uno scopo. Un leone che mangia una gazzella non ha finalità diverse da quelle di seguire gli istinti dettati dai suoi geni. Noi siamo qui per un capriccio del caso, che ha fatto sì che attorno ad una comunissima stella orbitasse un pianeta di dimensioni adeguate, ad una distanza accettabile, con caratteristiche adatte, su cui è successa una catena di eventi che ha fatto sì che, in questo momento, sia popolato da una razza animale dotata (teoricamente) di intelletto.
Tutto questo non ha bisogno di un dio. La sua esistenza introduce una complicazione inutile: un essere più complesso dell'universo stesso, la cui esistenza presupporrebbe la necessità di dover ipotizzare qualcosa che lo abbia originato.
(e poi perchè un solo creatore? non potrebbero, per ipotesi, essere due? uno che ha creato la materia ed uno l'antimateria. O uno che ha creato le cariche elettriche positive e uno quelle negative. Oppure uno per ogni tipo di particella elementare. O via così di fantasia...)
Nazgul mi ha rubato le parole di bocca, non poteva scrivere risposta migliore.
Proprio in un libro di Dawkins, ora non ricordo se era farina sua o di qualche altro autore, si parlava del fatto che l'uomo è predisposto per "credere", se non per forza alla divinità religiosa, a un creatore, per almeno due buoni motivi; fin da bambini ci viene detto che qualunque cosa attorno a noi è stata costruita da qualcuno e, specialmente riguardo la terra e gli esseri viventi, la quasi totalità dei bambini quando si pongono certe domande gli viene data come risposta la pappardella che a creare tutto è stato Dio. Fin da bambini, ci viene insegnato che tutti gli oggetti di utilizzo quotidiano sono stati creati da altri uomini, e, come dicevo prima per la terra, nella più tenera età a scuola non si insegna l'evoluzione, ma a catechismo viene insegnato che i fiori e gli animali sono creature di Dio.
Secondo, i processi che spiegano la natura e la nascita degli esseri viventi (intesi come specie) sono decisamente complicati, altamente anti-intuitivi, cose che non puoi riuscire a comprendere se non dedichi parecchio tempo allo studio di diverse materie associate. Specie in passato, quando cominciò tutto, quando ancora non si poteva conoscere la forma della terra, nei secoli sono state tramandate come verità quelle raccontate nella genesi. Noi oggi ci possiamo discutere, anche sorridere, ma fino attorno al '700 (e anche per molto dopo) la genesi era la verità sulla nascita della terra e degli esseri viventi.
Dall'alba dei tempi fino a oggi, la mente umana è più propensa ad assimilare il fatto che una qualsiasi cosa è stata costruita da un creatore, piuttosto che capire processi come evoluzione, selezione naturale, speciazione. Oggi per fortuna abbiamo perlomeno gli strumenti che possono farci capire questi meccanismi, ma la pigrizia e lo scarso interesse prendono ancora il sopravvento su molti.
Esatto... Liantor!
Il concetto di selezione naturale, e soprattutto tutte le implicazioni che ne conseguono, non sono ancora (purtroppo) patrimonio comune nella nostra cultura.
In un post (non mi ricordo se in questo thread, o in un altro di questa sezione) una persona screditava le teorie evoluzioniste, dicendo che pretendere che da composti inorganici semplici si fosse originata la vita, è come credere che sia possibile che un tornado che investe una pila di rottami di un 747 possa ripristinare l'aereo intatto.
La metafora portata è di una ingenuità disarmante:
1) l'esempio dell'aereo presuppone che ci sia un risultato determinato che si debba raggiungere, mentre le specie viventi presenti sulla Terra sono il risultato di casualità e selezione in base agli stimoli provenienti dall'ambiente. Si è evoluto un primate senziente per caso. Se non si fossero estinti i dinosauri forse avremmo avuto un rettile senziente, o forse nessuna specie senziente.
2) I pezzi dell'aereo sono inerti, non si muovono, non si attraggono, respongono, nè tendono a formare catene polimeriche in determinate condizioni, come fanno gli atomi, le molecole, gli amminoacidi, ecc. Se ipotizzassimo che i frammenti siano in grado di attrarre a sè quelli con cui sembrano combaciare, di combinarsi con altri, di replicarsi, che le aggregazioni che combaciano meglio siano più stabili delle altre, allora ecco che non sarebbe così inverosimile pensare che se si lascia andare avanti questo processo per un tempo sufficientemente lungo, alla fine potremmo aver ottenuto qualcosa.
La domanda rimane la stessa: voi parlate di dati di fatto. Perché escludere l' ipotesi dell' esistenza di un Dio? . Fate ragionamenti assolutamente coerenti e sensati, basati però esclusivamente su teorie e prove indiziarie (nel migliore dei casi) . La vostra assoluta certezza non ha più valore di quella di un credente.
perché le teorie e le prove indiziarie sono (mi risulta) perlomeno confermate da qualche osservazione che sembra in un certo qual modo confermarle, mentre Dio... a meno che non si vogliano prendere per buoni i "miracoli" di guarigione spontanea (che nessuno può dimostrare che invece non siano parte di un qualche processo naturale).
E' come parlare di un albero: tutti sanno palesemente che esiste. La fede è qualcosa che hanno solo gli uomini. Bisognerebbe capire perché l'uomo ha bisogno della fede per credere in qualcosa che palesemente non è né visibile né rintracciabile.
Che cos'è la fede? La fede è la speranza. La speranza è quella cosa che si ha prima di morire, quella cosa che ti fa pensare che dopo ci sia anche qualcos'altro. Si spera, ma spesso alla speranza segue solo la disperazione.
Si può avere fede anche nei fantasmi (altra manifestazione che ci sia vita dopo la morte). Allora siccome taluni credono (hanno fede) nei fantasmi secondo il discorso di AllKpr anche i fantasmi esistono se qualcuno ci crede.
Ovviamente il discorso si estende a tutte quelle cose pensabili ma non tangibili. Dio quindi non esiste se l'uomo non l'immagina. Il problema è che l'uomo immagina un'infinità di cose...
Niente affatto. Io non ho mai detto una panzana simile, anzi. Io affermo che le cose potrebbero esistere a prescindere del fatto che qualcuno ci creda o no. Tanto x intenderci: l' albero che cade nella foresta fa rumore anche se non c'è nessuno a sentirlo. Questo non significa che fantasmi e\o alieni esistono sicuramente. Questo significa che, fino a che non ci saranno prove tangibili e definitive, nulla può essere escluso solo xche a noi pare ridicolo.
dimentichi le profezie "adempiute" descritte nei libri sacri :sisi: per esempio gli ebrei avevano descritto un re di Grecia che avrebbe conquistato molte terre in breve tempo, che sarebbe morto giovane, che avrebbe lasciato il regno a quattro persone che se lo sarebbero diviso... profezia divina? Eccezionali statisti? Colpo di qlo? Chi può dirlo... fatto sta che questo esempio viene usato spesso dai finalisti come prova tangibile del fatto che il loro libro di testo ha origini divine. Tu credi che valga meno di alcune coincidenze che sembrano
in qualche modo confermare una teoria in mezzo a molte altre con altrettante coincidenze a sostegno?
uhm... storia antica: la metà è pura invenzione, l'altra metà è riportata erroneamente da storici vissuti secoli dopo.
e se quello è l'unico esempio che sai portare, beh, sì, è un colpo di culo.
E onestamente, è una profezia che conoscendo un po' il mondo che mi circonda potrei fare anche io: un re che fa molti figli e che alla sua morte lottano tra loro per dividersi il regno... wow, credo che sia sucesso ad almeno il novanta per cento dei re che hanno calpestato la faccia della terra.
gli egizi, da grafomani puntigliosi quali erano, hanno scritto chilometrici papiri e scolpito nella pietra dei templi l'elenco dei faraoni, con durate dei regni e opere adempiute, più e più volte.
non ce n'è uno uguale all'altro.
la storia antica già non è una scienza esatta di suo, se poi ti basi su libri sapienziali fatti apposta per stupire e tenere buone le masse ignoranti... beh, sei fuori strada.
:sisi: vero. Ma chi ti dice che le prove che sostengono ciò in cui credi siano migliori? I libri di testo? Non hai appena detto che un libro non è una prova sufficiente?
I testi storici possono essere anche sballati per quanto ne posso sapere, ciò non toglie che l'unica prova dell'esistenza di un creatore è la Bibbia, o testimonianze di altri testi di altre religioni.
E' un po come credere che da qualche parte del mondo esista un pokemon. Palesemente una stronzata, ma secondo questo ragionamento, fino a che non viene smentito allora bisogna accettare anche la possibilità che esista. L'assurdità del beneficio del dubbio in campo religioso è proprio questo. Si tratta solo dell'ultima spiaggia quando parli con un religioso e non sa più cosa dirti, nonchè rimasugli di un forte indottrinamento che più o meno tutti subiamo.
avanti, sei più intelligente di così.
un libro come la Bibbia tanto per dire, ma vale anche per tutti gli altri, è scritto per illustrare la Gloria di Dio, e quello deve fare.
Poco importa se i fatti vengono distorti o inventati, l'importante è dimostrare che Dio è Grande e Genera Portenti.
Thor scatena i fulmini, Atena nasce dal cervello di Zeus, Jahvé distrugge Sodoma e Gomorra.
Metafore, per lo più, volte a farti capire, povero pecoraio dell'anno molto meno di zero, che Dio è Grande, Potente e Vendicativo, e se non fai come dice Dio lui ha il potere di trasformarti in statua di sale. Poco importa che sia successo una sola volta, quello è ciò che ti aspetta perciò fai il bravo ed ubbidisci ai suoi comandamenti.
Questo è il succo.
Se per arrivare a questo è necessario inventare le cose, si fa, tanto nessuno nell'anno meno di zero, avrà mai la possibilità di verificare se la cosa è veramente successa, o se veramente succederà nel futuro.
Per restare al mio esempio, la moglie di Lot è veramente stata trasformata in statua di sale? sì, no, che importa? Ha disubbidito a Dio ed è stata punita.
E dopo la fuga, le figlie di Lot hanno veramente fatto ubriacare il padre per congiungersi carnalmente con lui e generare le tribù di Moab e Ammon? E per generarle, con chi si sono accoppiate? con i loro stessi figli, oltre che con il loro padre? Sorvolando sulla moralità della cosa, per generare una tribù ce ne vuole...
tanto per dire, questo racconto ha la stessa validità storica di un qualsiasi episodio biblico.
i "libri in cui credo"... io non "credo" nei libri, io ritengo che ciò che dicono sia stato dimostrato in un certo modo, e che sia in grado di descrivere efficacemente il mondo che mi circonda. Sono perfettamente cosciente che alcune delle teorie espresse non sono state ancora dimostrate completamente, ma per pura statistica, ritengo di potermi fidare.
ho analizzato entrambi, e ho fatto la mia scelta.
Poi, ripeto, potrei sbagliarmi, ma me ne accorgerò solo quando ormai sarà troppo tardi, quindi chi se ne frega?
giustissimo. Tu hai analizzato entrambe le versioni e hai scelto quella che più ti ha convinto. Lo stesso ha fatto ogni religioso del pianeta. Ovviamente ciascuno si è imbattuto in materiale che palesava i limiti della teoria "avversaria" magari anche accentuandoli.
Sia chiaro che io, come te, ritengo la Bibbia un libro scritto da uomini per altri uomini, magari utile sul momento ma tutt'altro che preciso scientificamente (come invece affermano alcuni) e ricolmo di contraddizioni.
Ma l' alternativa non è priva di contraddizioni, anzi.
Quello che io non escludo (ma nemmeno sostengo, bada bene) non è l' esistenza di un determinato Dio proveniente da un preciso pantheon descritto magari da qualche libro. Ma bensì il concetto in sé di "progettista intelligente ".
Con la differenza che io magari, quando leggo un testo scientifico so comprenderlo, un religioso che legge la Bibbia e un testo scientifico e poi sceglie la prima, mi pare evidente che la convinzione della scelta deriva dalla mancata conoscenza per comprendere un libro in cui viene spiegata la realtà per quella che è, e non come se fosse un mondo di fantasia.
La continua ricerca delle risposte riguardo la natura, la storia, la ricerca scientifica, è lastricata di contraddizioni e errori. Proprio grazie a queste contraddizioni e questi errori oggi possiamo permetterci di discorrere su un forum tramite uno schermo scrivendo su una tastiera. Gli scienziati che agiscono per il bene della ricerca, gioiscono quando scoprono di aver sbagliato per 30 anni a sostenere una tesi cui hanno studiato, perchè così il progresso avanza. Le contraddizioni e gli errori non sono un male quando vengono continuamente ridiscusse e corrette, è un male quando invece si appurano come tali ma si lasciano così com'è. Così nascono gli assurdi dogmi delle religioni, cui oggi non ha davvero alcun senso credere. Come mi piace sempre ripetere, l'unico strascico dell'indottrinamento è portare le persone al ragionamento "non si può dimostrare che esiste ma nemmeno che non esiste". Lo trovo un modo di pensare davvero "alla frutta", anche perchè non ha nessuna valida argomentazione a suo favore.
Non so che studi hai percorso, ma se hai voglia un giorno di farti una cultura in geografia, paleontologia (che occhio, non studia i dinosauri come fanno vedere nei film), biologia animale e botanica, capirai che il disegno intelligente è a dir poco inconciliabile con la terra, sia per quanto riguarda la formazione terrestre che per la vita organica.
Questo non vuol dire che, come sostengono molti (ad esempio quelli che tirano in ballo la teoria dell'hangar e del tornado) tutto è frutto del caso. Il processo è più complicato ma dettagliatamente spiegato e provato. Nel caso della vita organica, le mutazioni sono casuali, ma il processo di selezione naturale legato alla specie e all'ambiente che circonda l'individuo fa si che solo le mutazioni che permettano alla creatura di vivere e riprodursi possano tramandarsi, e questo non avviene per magia, ma avviene con la morte degli individui che non sopravvivono, bloccando così il flusso genico di determinati caratteri genetici. Tutto ciò è fantastico dal punto di vista naturalistico, ma è assurdo se si pensa al disegno intelligente. Un disegno intelligente non crea esseri viventi inadatti a sopravvivere e poi li fa morire.