in piemonte hanno qualche problema con le firme :asd:
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in piemonte hanno qualche problema con le firme :asd:
toh una cosa che non succede mai
Si ma qui la raccomandazione il politico l'ha fatta a uno che vince buona parte degli appalti in Italia, sempre per dare una proporzione alle cose. Tacendo di rolex, biglietti aerei della moglie e chissà cos'altro.
Mirabile la difesa di Lupi da Vespa: perché dovevo passare da Incalza, visto che Perotti lo conosco bene e ci facciamo anche le vacanze insieme? Cioè, hai la faccia come il culo di sostenere che tu, Ministro alle Infrastrutture, te la spassi con uno al quale vanno molti appalti pubblici che tu contribuisci ad assegnare, e cerchi di far passare questa cosa come se fosse un punto a tuo favore? Qui metteteci l'orso del baffangulo, va :asd:
è che in italia è la norma, purtroppo. va tutto bene, basta che non si sappia. e a volte pure se si sa fa lo stesso.
ops, mannaggia al qualunquismo :mad:
Ok, passi che va bene basta che non si sappia. Ma qui siamo oltre, siamo al giustificarsi sostenendo di fare le vacanze da anni con uno al quale dai gli appalti. Persino Formigoni un po' si vergognava di una cosa del genere :asd:
Se l'azienda è privata, la raccomandazione non la trovo scandalosa. Se fossi figlio di qualcuno che potesse raccomandarmi per lavorare, mi farei raccomandare.
Inaccettabile che il contraltare a regali e raccomandazioni siano agevolazioni per ottenere soldi statali. Quello sì
L’inchiesta coordinata dai pm Woodcock, Carrano e Loreto. di maio (m5s) attacca: «l’arrestato pd del giorno»
Tangenti, arrestato sindaco di Ischia
«Mazzetta da 330mila euro»[/h] Giosi Ferrandino (Pd) accusato con altre 9 persone delle cooperative Cpl. Uno degli arrestati, intercettato, parla di D’Alema: «Investiamo nella sua fondazione, lui mette le mani nella m.... come ha già fatto con noi ci ha dato delle cose»
NAPOLI - Mazzette, coop e politica, un mix micidiale sull’isola verde. Il sindaco di Ischia,Giuseppe «Giosi» Ferrandino (Pd) ed altre nove persone tra cui dirigenti del colosso delle cooperative Cpl Concordia sono state arrestate stamane, lunedì, dai carabinieri del Comando Tutela Ambiente nell’ambito di una inchiesta della Procura di Napoli su tangenti pagate per la metanizzazione dei comuni dell’isola campana. Lo apprende l’Ansa da fonti investigative.
I reati contestati
I reati contestati, a vario titolo, vanno dall’associazione per delinquere alla corruzione (anche internazionale), dalla turbata libertà degli incanti al riciclaggio, all’emissione di fatture per operazioni inesistenti.L’inchiesta coordinata dai pm Woodcock, Carrano e Loreto e condotta dai reparti speciali del Comando per la Tutela dell’Ambiente del colonnello Sergio De Caprio, il «Capitano Ultimo» ha preso le mosse nell’aprile 2013 ed ha portato alla luce, secondo l’accusa, un sistema di corruzione basato sulla costituzione di fondi neri in Tunisia da parte della Cpl Concordia con cui retribuire pubblici ufficiali per ottenerne i «favori» nell’aggiudicazione di appalti.
La stipula fittizia di due convenzioni nell’albergo della famiglia, per un totale di 330 mila euro; l’assunzione come consulente del fratello e almeno un viaggio in Tunisia: sarebbe stato questo, secondo l’accusa, il prezzo pagato dalla Cpl per la corruzione del sindaco. Secondo l’accusa Ferrandino «era diventato una sorta di factotum al soldo della coop».
«Cpl acquistò mille bottiglie di vino prodotto da D’Alema»
E in una delle intercettazioni agli atti dell’inchiesta Francesco Simone, dirigente della CPL arrestato, chiama in causa Massimo D’Alema sottolineando la necessità di «investire negli Italianieuropei dove D’Alema sta per diventare Commissario Europeo» in quanto «...D’Alema mette le mani nella merda come ha già fatto con noi ci ha dato delle cose». Dall’inchiesta emerge anche che la Cpl Concordia acquistò «alcune centinaia di copie dell'ultimo libro» di Massimo D'Alema «nonché alcune migliaia di bottiglie del vino prodotto da una azienda agricola riconducibile allo stesso D'Alema». Lo sottolinea il gip, nell'ordinanza di custodia cautelare, definendo questa vicenda «significativa». La Cpl, emerge dagli atti dell'inchiesta, ha anche sponsorizzato la presentazione del volume «Non solo euro» dell'ex leader del Pd a Ischia, l'11 maggio 2014, con l'interessamento del sindaco Giosi Ferrandino, oggi arrestato. Francesco Simone, parlando al telefono con il sindaco, candidato Pd alle elezioni europee sottolinea l'importanza dell'evento: «...sotto la campagna elettorale faremo una cosa...» e poi «..questo pure è un segnale forte che ti appoggia tutto il partito...». «Ferrandino - scrive il gip - si mostra molto entusiasta». Il giorno precedente, sempre a Ischia, «la moglie di D'Alema ha presentato la sua produzione di vini». Di questo vino, la Cpl ne ha acquistate 2.000 bottiglie. È lo stesso Simone ad ammetterlo. «Confermo - dice agli inquirenti - che la Cpl ha acquistato 2.000 bottiglie di vino prodotte dall'azienda della moglie di D'Alema, tuttavia posso rappresentarvi che fu Massimo D'Alema in persona, in occasione di un incontro casuale tra me, lui, il suo autista e il presidente (della Cpl - ndr) Casari, a proporre l'acquisto dei suoi vini». Il gip - facendo riferimento ad una intercettazione in cui Simone, parlando con tale Virginia della Fondazione Italianieuropei, diceva che l'acquisto dei libri da parte della cooperativa «è un'eccezione» - annota: «visto il prezzo pagato dalla CPL Concordia per ciascuna delle 2.000 bottiglie di vino acquistate (non si trattata sicuramente di un prodotto da somministrare in una mensa aziendale), si tratta evidentemente di un'altra delle `eccezioni´ cui faceva riferimento lo stesso Simone nel parlare dell'acquisto di libri». Il 20 novembre 2014, in una perquisizione presso la CPL Concordia, gli inquirenti hanno sequestrato tre dispositivi di bonifici effettuati dalla cooperativa in favore della Fondazione Italinieuropei, ciascuno per l'importo di 20 mila euro; nonché un ulteriore bonifico per l'importo di 4.800 euro per l'acquisto di 500 libri di «Non solo euro» di D'Alema.
«Accordi con la camorra»
Non solo: i dirigenti della Cpl Concordia - secondo gli inquirenti - avrebbero fatto «sistematico ricorso ad un modello organizzativo ispirato alla corruzione che li ha portati ad accordarsi non solo con i sindaci, gli amministratori locali e i pubblici funzionari, ma anche con esponenti della criminalità organizzata casertana e con gli amministratori legali a tali ambienti criminali».
Ferrandino presidente di Anci Campania
Giosi Ferrandino è anche presidente dell’Anci Campania, l’associazione dei comuni italiani, dal febbraio scorso. Provò anche ad entrare nel Palramento europeo: risultò però primo dei non eletti dopo un testa a testa fino all’ultimo voto nello scorso maggio con il casertano Nicola Caputo. Ferrandino era già pronto a subentrare in caso di abbandono dell’incarico europeo di Andrea Cozzolino, candidato alle primarie del Pd per le Regionali campane.
Gli arresti
In carcere, su disposizione del gip Amelia Primavera, sono finiti oltre al sindaco di Ischia il fratello di questi, Massimo Ferrandino, il responsabile delle relazioni istituzionali del Gruppo CPL Concordia Francesco Simone, l’ex presidente Roberto Casari (andato in pensione il 30 gennaio scorso, ma secondo l’accusa ancora «regista» degli affari della cooperativa), il responsabile commerciale dell’area Tirreno Nicola Verrini, il responsabile del nord Africa Bruno Santorelli, il presidente del consiglio di amministrazione della CPL distribuzione Maurizio Rinaldi e l’imprenditore casertano Massimiliano D’Errico. Arresti domiciliari, invece, per il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Ischia Silvano Arcamone, mentre per Massimo Continati e Giorgio Montali, rispettivamente direttore amministrativo e consulente esterno della CPL è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
Di Maio: «L’arrestato Pd del giorno»
«Il Pd non vuole fare una legge anticorruzione perché se oggi gliene arrestano uno al giorno domani gliene arresterebbero uno al minuto». È quanto scrive il vicepresidente della Camera e membro del direttorio M5S, Luigi Di Maio, come incipit di un post dal titolo «L'arrestato Pd del giorno: il sindaco di Ischia, Ferrandino» rilanciato anche sul profilo Twitter di Beppe Grillo.
Woodcock.Citazione:
L’inchiesta coordinata dai pm Woodcock, Carrano e Loreto.
Verrà archiviato tutto nel giro di un mese. :asd:
"Ogni giorno un esponente del PD si sveglia e sa che deve correre più veloce di una gazzella, e la gazzella è una gazzella del Carabinieri" mi è piaciuta :asd:
Il fatto che a questa gentaglia spetterebbe il compito di scrivere una legge anti corruzione invece mi fa molto meno ridere, ma mi fa capire perché quella legge stia ammuffendo in parlamento.
Sicilia, i consiglieri spendono 700 mila euro per due giorni in Qatar. La regione: "Tutto falso"
Sarà vero? Sarà falso? boh
Saranno stati solo 699 mila
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2...ia_prime.shtml
La Piredda però non la dovevano condannare, anche se si è comprata le mutandine coi soldi dei gruppi consiliari, è troppo caruccia :lecchino:
Mafia capitale, 44 nuovi arresti. Nel mirino il business dei migranti
Blitz dei carabinieri nel Lazio, in Abruzzo e in Sicilia. Ci sono anche 21 indagati a piede libero. I reati: associazione di tipo mafioso, turbativa d'asta, false fatturazioni. E' sempre il gruppo riconducibile a Massimo Carminati. In manette anche il consigliere regionale Luca Gramazio, quelli comunali Coratti, Caprari, Pedetti e Tredicine, l'ex assessore alla Casa di Roma Ozzimo, l'ex capo dipartimento alle Politiche Sociali Scozzafava e l'ex minisindaco di Ostia Tassone
ROMA - Mazzette una tantum, stipendi mensili, acquisti di case e assunzioni di parenti e amici nelle cooperative di Salvatore Buzzi, gestite all'ombra di Massimo Carminati. Il tutto in cambio di favori nell'assegnazione di appalti e lavori di ogni tipo. C'è mafia ma c'è anche molta corruzione nella seconda ondata di arresti dell'inchiesta sul "Mondo di mezzo". Quarantotto gli indagati nell'ordinanza firmata dal gip di Roma Flavia Costantini di cui 44 arrestati all'alba dai carabinieri del Ros (19 in carcere e 25 ai domiciliari) perché accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, corruzione, turbativa d'asta, false fatturazioni e trasferimento fraudolento di valori, con l'aggravante delle modalità mafiose.
Gli arresti. Una seconda scossa che tocca la destra e la sinistra e che arriva dritta alle istituzioni. Comune, soprattutto, ma anche Regione. In carcere finisce Luca Gramazio, ex consigliere capogruppo Pdl in consiglio comunale e poi in Regione: il procuratore aggiunto Michele Prestipino e i pm Giuseppe Cascini, Paolo Ielo e Luca Tescaroli lo accusano di avere messo le sue cariche istituzionali al servizio dell'associazione guidata da Massimo Carminati. Di avere elaborato con loro "le strategie di penetrazione nella Pubblica Amministrazione e di essere intervenuto direttamente e indirettamente nei diversi settori della pubblica amministrazione di interesse dell'associazione". Sarebbe in sostanza ritenuto il collegamento tra il clan e le istituzioni.
Ma non è l'unico. Arrestato anche Mirko Coratti, ex presidente del consiglio comunale in quota Pd, dimessosi a dicembre dopo la prima ondata di arresti. Insieme a lui, dietro alle sbarre finisce anche il suo capo segreteria, Franco Figurelli. Secondo l'accusa, avrebbero ricevuto la promessa di 150mila euro, la somma di 10mila e l'assunzione di una persona segnalata da Coratti in cambio di una serie di piaceri alle cooperative di Salvatore Buzzi. In una intercettazione il patron delle Coop dice: "Me sò comprato Coratti, lui sta con me".
Dietro alle sbarre pure Daniele Ozzimo, ex assessore alla Casa dem: anche lui aveva lasciato la Giunta dopo essere risultato indagato nell'inchiesta su Mafia Capitale. Per il gip era al servizio di Buzzi. Con lui, è indagata tutta la sua segreteria politica: ai domiciliari Angelo Marinelli e la sua assistente Brigidina Paone. I pm contestano al consigliere Pd, di avere ricevuto da Carminati&Co una costante "erogazione di utilità a contenuto patrimoniale, comprendente anche un'assunzione" per favorire le attività della coop 29 Giugno.
Ancora. Tra gli arrestati anche Angelo Scozzafava, ex capo dipartimento alle Politiche Sociali di Roma. In carcere pure Pierpaolo Pedetti, anche lui eletto eletto consigliere comunale nel 2013 con il Pd, presidente della Commissione Patrimonio. Insieme a lui anche un dipendente del suo dipartimento, Mario Cola. L'accusa nei suoi confronti è di essersi fatto acquistare un appartamento "per il compimento di atti contrari ai suoi doveri di ufficio", riguardanti in particolare l'emergenza abitativa, business che interessava molto a Buzzi. C'era anche chi preferiva avere uno stipendio fisso dalla banda: è il caso di Giordano Tredicine, consigliere comunale e vicecoordinatore regionale di Forza Italia e rampollo della discussa famiglia di venditori ambulanti che gestiscono, quasi in esclusiva, tutti i camion bar di Roma. Secondo il gip che ha disposto per lui i domiciliari, si era messo al servizio di Buzzi e Carminati, in cambio di "continue erogazioni" di denaro. In un'intercettazione telefonica i due dicono: "Giordano s'è sposato con noi e noi semo felici de stà con lui. E' un serio e poco chiacchierato nonostante faccia un milione di impicci".
Carcere, invece, per Massimo Caprari, capogruppo di Centro Democratico, formazione di Bruno Tabacci che nel 2013 riuscì ad eleggere in assemblea capitolina un solo consigliere comunale in alleanza con Ignazio Marino: anche per lui remunerazione costante e l'assunzione di un amico. Indagato anche Andrea Tassone, ex presidente del X Municipio, costretto dal Pd a dimettersi dopo essere finito impigliato nelle maglie della prima ordinanza per rapporti poco chiari con Buzzi: da stamattina è ai domiciliari. Per i pm avrebbe ricevuto 30 mila euro in cambio di una serie di favori a Buzzi e Carminati riguardanti la gestione delle spiagge di Ostia. Tra gli indagati ci sono anche l'ex segretario regionale della Lega Coop, Stefano Venditti, e il direttore del Dipartimento Politiche Sociali della Regione, Guido Magrini, e il sindaco di Castenuovo di Porto, Fabio Stefoni. Infine ai domiciliari il costruttore Daniele Pulcini.
Le perquisizioni. Le perquisizioni, tra cui quelle alla cooperativa La Cascina vicina al mondo cattolico, sono scattate non solo a Roma ma anche in Sicilia e in particolare a Mineo e a Piazza Armerina. Le intercettazioni svelerebbe infatti il sistema di corruzione attorno al Cara e il tariffario delle mazzette sui migranti: "Facciamo un euro a persona" diceva Luca Odevaine.
L'ordinanza. Secondo i ros, l'"articolato meccanismo corruttivo" faceva capo proprio a Odevaine che, "in qualità di appartenente al Tavolo di Coordinamento Nazionale sull' accoglienza per i richiedenti e titolari di protezione internazionale, è risultato in grado di ritagliarsi aree di influenza crescenti" in questo specifico settore. Nell'ordinanza si legge che Odevaine "riceveva da Cammisa, Ferrara, Menolascina e Parabita la promessa di una retribuzione di 10.000 euro mensili, aumentata a euro 20.000 mensili dopo l'aggiudicazione del bando di gara del 7 aprile 2014", per favorire il gruppo La Cascina nella gestione dell'emergenza profughi. Secondo l'ordinanza avrebbe ricevuto tali somme "in parte, direttamente ovvero per il tramite di Stefano Bravi e di Marco Bruera, i quali unitamente a Gerardo e Tommaso Addeo curavano la predisposizione della documentazione fittizia finalizzata a giustificare l'ingresso delle somme nelle casse delle fondazioni e delle società riferibili a Odevaine".
Il gip ha però rigettato la richiesta della procura di emanare un nuovo provvedimento di arresto per Odevaine (comunque già in carcere a Torino da sei mesi). Stessa decisione per Giovanni Fiscon, ex dg di Ama, attualmente agli arresti domiciliari a Roma. Salvatore Buzzi è stato invece colpito da un nuovo provvedimento restrittivo: è già detenuto a Nuoro dallo scorso dicembre.
Secondo gli investigatori la sua figura è "centrale": il patron delle cooperative sociali, già coinvolto nella prima fase dell'inchiesta, è stato capace di assicurarsi "mediante pratiche corruttive e rapporti collusivi, numerosi appalti e finanziamenti della Regione Lazio, del Comune di Roma e delle aziende municipalizzate".
Proprio 3 giorni fa il gip aveva disposto il giudizio immediato per Carminati e altri 33 imputati coinvolti nella prima ondata di arresti. Il processo inizierà a novembre.
"I clan per la campagna elettorale di Alemanno". Dall'ordinanza emerge anche che il clan ndranghetista Mancuso sarebbe stato arruolato nella campagna elettorale di Gianni Alemanno al Parlamento europeo. Stando a quanto si legge negli atti "a fronte di una richiesta di sostegno da parte di Alemanno, sin dalla fine del mese di marzo 2014, in vista delle elezioni europee del 25 maggio 2014, Salvatore Buzzi aveva espressamente richiesto, per il tramite di Giovanni Campennì, appoggio all'organizzazione criminale calabrese (di cui quest'ultimo è ritenuto espressione), per procurare i necessari consensi in occasione della campagna elettorale dell'ex sindaco di Roma". Una richiesta che Buzzi non esiterà a dettagliare nel corso di una telefonata con lo stesso Campennì, intercettata dagli investigatori. Nonostante il ras delle cooperative tenti di far passare la richiesta come "come innocua e legittima istanza volta ad ampliare il consenso elettorale ("Basta che non sia voto di scambio.... tutto è legale ... uno po' votà gli amici???!!!"), nell'ambito di una circoscrizione elettorale particolarmente ampia,Buzzi, pur cogliendone al volo l'illiceità, non si tira indietro: "Va bene.... allora .... - sottolinea - è qua la famiglia? La famiglia è grande...un voto gli si dà".
Le reazioni. La nuova raffica di arresti ha scatenato polemiche politiche con Salvini che chiede le dimissioni di Marino e il sindaco di Roma che replica: "Credo che la politica nel passato abbia dato un cattivo esempio ma oggi sia in Campidoglio che in alcune aree come Ostia abbiamo persone perbene che vogliono ridare la qualità di vita e tutti i diritti e la dignità che la Capitale merita". L'assessore capitolino alla Legalità Sabella sottolinea: "Ognuno risponderà, se sarà riconosciuto colpevole, delle proprie responsabilità politiche. Per quanto riguarda l'amministrazione, se uno va a vedere l'elenco delle persone coinvolte in questa ordinanza sono quasi tutti ex. Datemi un sistema per licenziarli - conclude - e io mando a casa tutti i corrotti". Il Movimento 5 stelle romano ha intanto chiesto le dimissioni di Marino
Mafia Capitale, Comune assediato: "Marino dimettiti". M5S: "#occupycampidoglio"
In piazza, oltre ai lavoratori Multiservizi, un gruppo di attivisti del Movimento cinque stelle, tra cui alcuni parlamentari, esponenti di Fdi, Ncd e Noi con Salvini e movimenti di estrema destra. Di Battista: "M5S pronto a governare"
Redazione 9 giugno 2015
Spoiler:
09/06/2015 06:05
I PADRINI DI ROMA
Marino, Buzzi e le Coop. Giudicate voi
Assessori e consiglieri arrestati o indagati, appalti, tangenti e assunzioni Ecco quel che ruotava intorno alla giunta. Quali responsabilità del sindaco?
Spoiler:
Marino risponde alle contestazioni in Campidoglio distribuendo grandi sorrisi e facendo con le dita il segno della vittoria.
la poltrona per il momento è salva in parte per il doppiopesismo sistematico applicato ai signori del pd, ma specialmente, perché se casca marino aumentano esponenzialmente le probailità di caduta del governo, sotto attacco ormai su parecchi fronti.
vediamo se ne approfitteranno i soliti speculatori finanziari, che quando c'è una preda grossa sanguinante si avventano in massa a spolparla... e l'estate è il loro momento preferito.
p.s. comunque anche cicciobello Zingaretti sta sotto schiaffo:
Mafia capitale, Comune di Roma e Regione Lazio sotto assedio per le intercettazioni di Salvatore Buzzi
http://www.huffingtonpost.it/2015/06...n_7550000.html
con questi c'hanno magnato tutti. :bua:
Cioè Fratelli di Italia (Alemanno) e CasaPound protestano per Mafia Capitale? Ma è un paradosso :rotfl:
si', in un altro stato lo sarebbe.
Le coop però erano più rosse che nere :asd:
Renzie 1 è fantastico. Toglie marino e propone giacchetti come futuro sindaco
E allora la prima domanda gliela faccio io.
A giacche', da vicesindaco non ti sei accorto delle ruberie del giubileo del 2000, per quale insondabile motivo dovresti accorgerti delle ruberie del giubileo 2016?
la faccia come alemanno.
http://romareport.it/44237/marino-de...o-troppi-soldi