scientifico. è molto che non mi rivedo la trilogia originale, e non so che effetto mi (rif)farebbe, oggi, ma il 99% del successo di star wars è nell'intimissimo legame di chi l'ha visto anni fa, in periodi della vita ben più tranquilli.
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No, la prima trilogia è un classico, una pietra miliare, visto oggi regge ancora benissimo e niente prodotto dal cinema succesivo e da essa influenzato l'ha ancora superata. Giusto Il Signore degli Anelli è cinematograficamente altrettanto grandioso ma cadiamo nel circolo vizioso del fatto che Lucas si ispirò proprio al grande libro di Tolkien per scrivere la sua saga fantascientifica. ;)
Star Wars blu-ray controversy? The movie's always been shit. I knew it when I was a 13 year-old boy in May '77 and it's still shit now. So? (cit)
Verissimo, dipende da che legame si è venuto a creare con la saga, io sono letteralmente cresciuto a "pane e star wars", praticamente mio padre mi fece vedere per la prima volta la trilogia originale a 5 anni quando avevo il morbillo ( o la varicella ) e da quel giorno ne rimasi completamente folgorato anche perchè ne ho ricordi bellissimi, io e la mia famiglia tutti davanti alla tv a vedere questa saga :D
Ovviamente oggi ne percepisco maggiormenete i limiti e ne rimango meno impressionato, ma ci sono cmq rimasto molto affezionato
E' palese, raffronta non solo i titoli del terzo capitolo (Ritorno dello Jedi/Ritorno del Re), ma anche la struttura dei film (la battaglia di Hoth/Helm, il distacco del protagonista Luke/Frodo che segue il proprio percorso, la morte/non morte di Obi Wan/Gandalf) o i ruoli dei personaggi (Darth Vader/Sauron, C-3PO e RD-D2 come Merry e Pipino) e molto altro.
Ste cose sono l'abc della narrativa, non è questione di ispirarsi a Tolkien ma di seguire lo stesso canovaccio seguito da Tolkien e da migliaia di altri prima di lui. Senza che stiamo a fare il solito pistolotto su Campbell, è risaputo che Lucas ha scritto pedissequamente la sua storia a tavolino cazzotto per cazzotto (cit.).
Che diavolo c'entra dark coso con sauron? :mah:
L'ispirazione veniva dalla voglia di dare vita a un prodotto con un Lore ben definito e esule dal canovaccio in se ma è come dire che i Killers fanno musica ispirata ai Rolling Stones solo perchè usano le chitarre.
Sicuramente Lucas Tolkien se lo sarà letto e avrà fatto parte del suo bagaglio culturale ma più di questo non va.
E Star Wars rimane il prodotto più sopravvalutato dell'intera storia umana, ci tenevo a ribadirlo :asd:
Bravi figli :snob:
Ora qualcuno tirerà fuori Propp :snob:
Io ho fatto crollare il mondo ad un mio amico fan di Star Wars quando gli ho spiegato punto per punto perchè non è un film di fantascienza ma un fantasy assolutamente convenzionale in salsa spaziale :asd:
E perché dovrebbe crollargli il mondo per questo? :pippotto:
:pippotto:
Peccato che il monito non sia servito a granché. :asd:
Quale discorso complesso scusa? :bua:
Comunque, a chi interessasse: http://moongadget.com/origins/lotr.html ;)
http://it.wikipedia.org/wiki/Schema_di_Propp
Inevitabile gente.
http://img847.imageshack.us/img847/9...fishposter.jpg
Tsumetai Nettaigyo (Cold Fish) è l'ultima fatica di Shion Sono, regista nipponico del quale avevo già avuto modo di apprezzare sia l'originale Ekusute che lo schizofrenico Suicide Club; il nostro si inserisce a pieno titolo nel novero dei folli cineasti giapponesi capaci di miscelare il gore più sadico ad un reale interesse sociologico e, perché no, di denuncia.
Thought-provoking, direbbero gli inglesi.
In estrema sintesi abbiamo Nobuyuki Syamoto, proprietario di un piccolo ma decoroso negozio di pesci tropicali. Syamoto ha una moglie giovane e attraente ed una figlia ribelle e anche un pochino troia, che non accetta la nuova madre, odiando di riflesso anche il padre (la madre effettiva è morta).
La giovanotta viene pescata a rubare in un supermercato, ma scampa alla denuncia grazie al generoso intervento di mister Murata, un imprenditore di successo che commercia in pesci tropicali e possiede una immensa catena di acquari.
Murata è un tipo fuori dalle righe, dispensa consigli, allegria, battute di spirito e un sacco di energia, assume la figlia di Syamoto per aiutarla a crescere, salvo poi rivelarsi fulcro di una efferata attività criminale con la quale il nostro si sollazza nello sfamare i pesci di un fiumiciattolo non lontano con i resti delle sue vittime, accuratamente fatte a fettine e disossate all'uopo. Inevitabile che ne faccia le spese proprio Syamoto, coinvolto in qualcosa di insostenibilmente aberrante: ma sarà proprio la follia di Murata a rivelare gli istinti primordiali e latenti del povero Nobuyuki, in un crescendo di sangue e frattaglie.
Cold Fish è una pellicola molto particolare: è di durata estesa (si raggiungono i 144 minuti) ma risulta talmente coinvolgente nella sua lenta ma inesorabile follia da essere tanto malata quanto accattivante, fino al malefico epilogo.
Ed è una pellicola nella quale il black humour la fa da padrone in maniera assoluta, impersonificato da un Denden stratosferico, capace da solo di reggere quasi interamente l'intera struttura narrativa, portando in scena un mister Murata che rivoluziona l'idea di serial killer, estremizzandola e cospargendola di malsana ironia.
Degno comprimario è anche l'ottimo Mitsuru Fukikoshi e la sua escalation verso la totale perdita di qualsiasi forma di autocontrollo. Unleash the beast.
Sono dirige con stile essenziale, non si risparmia sui dettagli più macabri ed assume un atteggiamento quasi voyeuristico nei confronti delle tante, improvvise nefandezze alle quali assistiamo: un atteggiamento funzionale al messaggio pessimista e persino nichilista che il regista porta avanti e mai nasconde allo spettatore.
Nessuno spazio per il benché minimo segno di salvezza o redenzione.
Consigliato ai fan di Miike, a chi ama il cinema giapponese e la sua depravazione intellettuale, ai gore-maniacs e a quelli che conoscono la splendida Asuka Kurosawa e ne apprezzano l'infinita sensualità.
Per chi non la conoscesse:
http://www.bobx.com/idol/asuka-kuros...a-00437608.jpg
Uccio do it better! :rullezza:
minchia ma è enorme la foto
vabbè, non credo vi dispiaccia :asd:
Grande Sono Sion :sisi:
Himizu è forse più ambizioso del soddisfacente Cold Fish, però sta pure meno in piedi. Mi sa che il nostro comincia ad arrancare.
dici che sia rimasto preda del suo stesso pessimismo?
ho soltanto letto la trama di Himizu eh
Ecco la vera funzione di questo topic. E no, non mi riferisco alla topa. Grazie della segnalazione, ho amato Suicide Club, non mancherò di vedermi anche questo.
No, non ne farei un discorso etico-morale (anche perchè... vabbè non dico nulla, poi lo vedrai) quanto proprio di gestione della sua bulimia filmica. Himizu poi era nato già sbilenco visto che è stato cambiato in corsa per incorporare il terremoto in Giappone. Per questo motivo si sente nel prodotto finale un'urgenza maggiore (girato di frettissima), però Cold Fish era più compiuto.
Love Exposure l'avete visto invece? film assurdo :asd:
:sisi: forse ancora il migliore.
Oggi colmo una gravissima lacuna cinematografica, visto lo splendido "Qualcuno volò sul nido del cuculo"
http://ecx.images-amazon.com/images/...500_AA300_.jpg
Chi sono veramente i matti ? Coloro che curiamo o coloro che dovrebbero curarli ? Scusate il gioco di parole scaturito anche dal quanto mai riflessivo titolo del film in questione ma è questo che mi è balenato alla mente a film concluso, come nella realtà non sempre le persone che devono essere curate lo sono davvero, l'umanità spesso viene a mancare proprio dove dovrebbe esserci ( la dottoresa ) e la si trova in della gente emarginata e considerata "malata", quindi ci si chiede davvero cosa sia davvero la pazzia, l'ipocrisia o la falsità dell'uomo o la volontà di essere liberi di far cio che si vuole
Jack Nicholson dimostra ampiamente di essere uno dei più grandi artisti di sempre, ed è una meraviglia vederlo interpretare ruoli simili
oltre alle copertine dei br ti hanno vietato anche di usare i punti ?
Uso le virgole, perchè dovrei spezzare il discorso con dei punti ? :tsk:
E non mi hanno vietato un bel nulla, sono io che non metto più le cover dei br :tsk:
Tornando seri quel film oltretutto ha un cast davvero di primo ordine :pippotto:
E' anche uno dei miei film preferiti
il film è notevole sicuramente ma c'è da dire che viaggia su binari per nulla tortuosi. Che poi la chiave di lettura del film non è certo lo spaccato che viene raffigurato dal regista. Cioè, la riflessione/domanda/risposta/morale che tu dici:
è un punto debolissimo a mio avviso perchè visto così il film non scava nel fondo di nulla e la cosa peggiore è che me ne accorgo io che l'ho adorato per tanti anni (lo ritengo ancora oggi un filmone comunque).Citazione:
Chi sono veramente i matti ? Coloro che curiamo o coloro che dovrebbero curarli ?
ecco, ora ho elaborato il pensiero corretto: paradossalmente il film sarebbe stato mille volte meglio se non ci fosse stata la figura di nicholson, che per forza di cose "ti fa tifare per lui" o ti pilota la captazione del contesto alterandola. Avrei preferito uno sguardo molto più silenzioso e meno coreografico a quello del suo personaggio. Sono stato un bel po' di tempo in reparto psichiatrico (per scopi didattici) e vi assicuro che si, ci si possono scrivere dei tomi se uno c'ha l'inclinazione, per questo dico che un pochino col senno di poi sto film lo ridimensiono.
D'accordissimo su questo. Himizu è più consapevole e "impegnato", ma è anche altrettanto imperfetto, anche io gli ho preferito cold fish. Certo che ormai la poetica di Sono è risaputa e forse gli toccherà cambiare un pò approccio, non può campare per sempre di black humor e nichilismo (infatti nell'ultimo c'è anche altro). Penso che la sua unica divagazione dal percorso sia Be shure to share, un dramma adolescenziale piuttosto convenzionale. Staremo a vedere.
+1 per uccio che apprezza Kurosawa Asuka, una delle mie attrici giappe preferite (vediti sempre con lei: memories of matsuko e A snake of june). e poi come si fa a non volerle bene, è la protagonista del primo stupro "al contrario" che abbia mai visto :asd:
confermo su love exposure