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Task force anti-speculatori: gli 007 al fianco delle imprese
I servizi segreti pronti a monitorare i flussi finanziari sui titoli pubblici per evitare i picchi dello spread. Avviati contatti con le aziende anche per la lotta all'evasione
Fabrizio Ravoni - Ven, 14/06/2013 - 08:22
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Le istituzioni (quelle con la «i» maiuscola) sono in allarme. La possibilità di una nuova crisi finanziaria in estate contro i nostri titoli pubblici, le preoccupa.
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Così, da tempo, sono state allertate contromisure. Compresa quella di muovere l'intelligence.
Ovviamente - dice uno del settore - non possiamo intervenire su chi compra o, peggio, vende titoli pubblici italiani. Può essere ovunque, e non possiamo raggiungere la tastiera del suo computer. Ma abbiamo messo in cantiere un costante monitoraggio sui flussi finanziari in entrata ed in uscita su e da i titoli pubblici. Insomma, gli 007 in difesa dello spread. E non solo di quello.
«Non tutti gli alleati sono partner», è il motto. E sulla scia di questa linea guida, il controspionaggio italiano si sta concentrando in modo particolare sull'economia e sulla finanza. Al punto che, tra breve, il Dis (Dipartimento informazione e sicurezza: l'organismo di coordinamento tra i vari servizi segreti nazionali) avvierà convenzioni con le aziende italiane al fine di avviare uno scambio di dati ed informazioni. Con l'obbiettivo di evitare problemi di vulnerabilità nazionale, l'intelligence sta proponendo alle aziende nazionali di medio-grandi dimensioni di collaborare per l'elaborazione di strategie in comune. In modo particolare, sui mercati esteri. Uno strumento in più, oltre all'Ice ed alla Sace al fianco delle imprese. «Anche perché la proprietà delle aziende italiane è un problema di sicurezza nazionale».
In particolare, l'attenzione è concentrata sulle aziende che offrono servizi dati; le reti, insomma. Il controspionaggio ha abbandonato da tempo l'immagine romantica di James Bond. Per questo l'attenzione è quasi spasmodica su chi controlla e gestisce le reti in Italia. Si chiama cyber security.
Ed a proposito dell'ipotesi di creare una società delle Reti italiana (con dentro i collegamenti Snam, Terna e, in caso di scorporo, anche della rete Telecom), la preoccupazione è più alta. «È imperativo che le reti sulle quali viaggiano informazioni sensibili siano in mani sicure». E se tutte queste società confluissero nella soluzione individuata dalla Cassa depositi e Prestiti, le mani sarebbero sicurissime: lo Stato, attraverso il ministero dell'Economia. Per soluzioni diverse, sembra di capire, sarebbe necessaria una valutazione politica; come nel caso di cedere la rete Telecom a soggetti stranieri.
Il monitoraggio dei flussi finanziari fatto dai nostri servizi di sicurezza è anche orientato al contrasto dell'evasione fiscale. Sono stati proprio gli 007 della Guardia di Finanza ad intercettare lo spostamento di capitale «di un primario gruppo siderurgico». In realtà, è il segreto di Pulcinella: sono stati i «servizi» a segnalare all'autorità giudiziaria il trasferimento all'estero di miliardi di euro da parte dei Riva; ed a bloccare l'uscita di quel flusso di capitali.
La vulnerabilità (leggi, scalabilità) delle imprese italiane è data dalla crisi. E sempre la crisi innesca vulnerabilità sociali che innescano conflittualità interne. La minaccia brigatista non è all'orizzonte. Ma, seppure i gruppi anarco-insurrezionalisti non abbiano la forza di organizzare manifestazioni autonome, hanno la capacità di infiltrarsi nei cortei altrui. In tal modo, riescono a catalizzare forme che possono portare all'esplosione di violenze. Mentre sembra inesistente in Italia la minaccia del fondamentalismo islamico via web.
In compenso, quest'integralismo viaggia sul disegno di una grande «Z» tra l'Africa, Medio Oriente e ritorno. Nasce sulle coste del Marocco, viaggia fino all'Iran; torna indietro verso la Mauritania e finisce nel Corno d'Africa. E rappresenta - a detta degli esperti - la principale sfida alla sicurezza della comunità internazionale. Ed a proposito della Libia, si sta verificando uno strano fenomeno: prima era la Libia a destabilizzare i paesi confinanti, oggi avviene il contrario.
Per queste ragioni, il governo precedente forse avrebbe fatto meglio a collaborare un po' di più con la Francia. Invece di girarsi dall'altra parte quando Parigi ha chiesto un aiuto solo logistico.
peccato, alla scritta in rosso mi ero illuso che finalmente ci eravamo dotati di gente che magari poteva quasi riscattare i soliti traditori della patria con doppio stipendio statale ed extrastatale, poi ho letto lammerda in viola...
per una persona normale nella parte in rosso è chiaro che il riferimento è a paesi alleati infidi e traditori come francia, inghilterra, ed usa che proprio in Libia per i propri porci comodi ci hanno inculato alla grande in confronto ai quali i tedeschi sono dei poveri bimbiminchia... e invece no! secondo i mentecatti dovevamo aiutare di più i francesi a farcelo spingere nel deretano con la sabbia accompagnando la spinta di bacino e magari chiedere il bis... ma per cortesia! :facepalm:
vergonosi come al solito.
mi consolo sperando, sicuramente errando come al solito, nella chiusura della nostra tv pubblica come sta avvendendo in grecia... sì lo so è solo un'irrealizzabile illusione. o falliamo tutti o nessuno di questi paraculi perderà il posto di non-lavoro.
Spoiler:
la tv pubblica greca: il sogno bagnato di grillo :asd:
Mica solo di Grillo...:sbav:
Io vi ci farei entrare una volta in RAI :fag:
a me se mi ci fai entrare da assunto va bene :jfs2:
Shauble ha detto che l'Italia ha un basso indebitamento verso l'estero.
E' vera questa cosa?no perchè in tal caso se la maggior parte dei creditori a compatriota allora gli si può dare una pacca sulla spalla.
Ho avuto "l'onore" di lavorare a Piazza Mazzini un paio di volte a supporto di un collega.
Tutti i clichè che si possono immaginare, beh, sono veri :asd:
Gironi di uffici e ufficietti, fancazzismo dilagante (uno lavora, 4 guardano) e servilismo in pelle umana di fantozziana memoria.
Il plus era qualche patacca e gnoccolona che ogni tanto appariva dal nulla nei corridoi :o
Quest'anno quando m'è toccato smezzare il canone col coinquilino, ho tirato giù un bel pò di cristi e porconi :fag:
Guardate che tutti i clichè su tutti i posti di lavoro pubblici sono veri eh, pochi cazzi. :asd:
Ho conosciuto una che ci lavora. Ahimè conferma.
Perché non spegnano la RAI come han fatto con la TV greca? Così almeno andrebbe anche in porto la riforma dei canali di casa proposta dal mio babbo che prevede lo spostamento di Italia 1 dal tasto 6 al tasto 1. :asd:
Voi siete matti. Sicuramente andrebbe eliminata la gente inutile nel carrozzone, ma voler spegnere così a cuor leggero i canali Rai che mandano cose interessanti.. Mah.
pero' non buttate il bambino con tutta l'acqua. potrebbe ancora andare bene per farci la pasta.
già come faremo senza mara venier, carlo conti, la tipa cosa là della borra, la rai è fondamentale per questo paese!
Nello stesso modo in cui si cercano i bug.
Se ci sono veramente 9 inutili su 10, si fa presto volendo. Si manda in vacanza metà del personale per un paio di mesi senza rimpiazzarli: se il lavoro procede allo stesso modo, o anche meglio, vuol dire che erano zavorra.
E magari infili qualche finto stagista in giro per gli uffici con il compito di prendere nota di chi lavota e chi si gratta.
Forse non mi sono spiegato bene... trovare i fancazzisti/inutili sarà pure facile, il problema sarebbe definirli come tali (e prendere i dovuti provvedimenti -> aka calci in culo) senza che i soliti sindacalisti di 'sta cippa (di cui immagino gli uffici Rai siano strapieni) comincino a starnazzare come oche in un'aia...
aggiungiamoci qualche immancabile politico che comincerebbe a difendere a spada tratta 'sti poveri lavoratori indefessi...