E' la cosa che mi preoccupa realmente.
Domani decidono di spegnere tutto, ed addio a tutto ciò che ho comprato.
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se è per questo, è già così.
non farmi uscire indiscrezioni sulla fine che hanno fatto gli scammers di steam, quando si dice fare la fine del sorcio...
immaginati la scena di jabba con le dame di compagnia, ecco.
ora immaginati il tuo interruttore, si proprio quello lì, ecco. :snob:
EDIT
tanto questa la cestinano, ma a risposta del menga, tanto vale condire con un po' di feci no?
Avete ragione. Quello che però, se mi si permette un OT, mi chiedo è, su reti tipo Steam l'utente (noi) paga per l'utilizzo del prodotto ma tale utilizzo non è a termine giusto? Quindi in caso di "mancanza totale del servizio" come ci si regola? Insomma io comprando su Steam non pago per il noleggio del prodotto ma per usufruirne in maniera totale o mi sbaglio? Perchè se è così se Steam chiude, chessò, tra un mese, mi si deve dare la possibilità di scaricarmi tutto il materiale che ho nel sito in modo da non avere alcuno sbattimento e da non doverlo nemmeno lanciare in modalità offline (anche perchè non esistendo più la piattaforma sarebbe paradossale doverlo comunque avere installato). Praticamente è come se mi dessero i file originali del cd e quindi decadrebbe il discorso del gioco associato al profilo.
Io non penso che un servizio come Steam chiuderà mai. Ormai sulla scena PC è come la CocaCola.
Potrà mutare, trasformarsi, ma resterà sempre lì.
E nel caso dovesse succedere davvero qualcosa, sono convinto che ci sarà un buonsenso e che non si chiuderà dall'oggi al domani, permettendo a tutti di scaricare definitivamente ciò che si è acquistato, con la disabilitazione dell'attivazione. Ma secondo me è un caso fantasioso: non succederà mai e poi mai.
Se non sbaglio una volta lessi un post di uno di GOG, nel quale si diceva che se dovesse chiudere il servizio, non sarebbe successo da un giorno all'altro, ma si darebbe tempo per poter scaricare dai loro server ciò che è stato acquistato.
Beh ma steam non è l'unico servizio simile, il problema però è comune.
Lo penso anche io, di sicuro sono stratutelati in tal senso. E purtroppo la legislazione non viene fatta a tutela nostra.
Per questo guardo con sospetto tutte queste derive di servizi che danno sempre meno controllo. Capisco che noi giocatori sentiamo il bisogno di giocare e ci adattiamo, ma a lungo andare non avremo alternative, già oggi alcuni titoli sono solo digital delivery senza uso offline.
Se falliscono e non rendono disponibili i giochi a chi li ha acquistati, si va di torrente e tanti saluti.:asd:
Sì vabbe, e perché loro dovrebbero avere una maniera completamente legale di fare soldi, con ampia possibilità di cambiare modalità od eventualmente fallire lasciando tutti senza niente e tu consumatore per giocare devi adeguarti con mezzi non propriamente legali?
Non dico che approvo il fatto, ma che comunque si risolve senza troppi problemi.
No aspè, il DD come sola possibilità di acquisto per i vg, non mi darebbe fastidio.
Io intendevo che in caso di fallimento, non approverei un comportamento in cui chiudono tutto e non permettono ai clienti di scaricare e utilizzare i propri giochi, ma che comunque sarebbe piuttosto facile procurarseli da altre fonti.
La perdita di controllo su ciò che acquistiamo è indiscutibile, ma non è affatto vero che paghiamo sempre di più.
Ai tempi delle scatole cartonate giganti i giochi PC costavano 100.000 lire. Adesso costano 50€ se li vuoi proprio comprare da Steam al lancio (comunque meno se si tiene conto dell'inflazione), ma se si aspettano le offerte si trova tutto a meno della metà.
Se tra vent'anni mi verrà voglia di rigiocare un gioco del mio catalogo di steam, pagato vent'anni prima 10€, non ne farei una grossa tragedia se dovessi ricomprarlo.
Ma poi, io giochi comprati 10, 15 anni fa scatolati pagando le loro belle 100 mila lire li ho ancora, in cantina, è molto probabile che se mi viene voglia di rigiocare a qualche capolavoro del passato lo ricompri su gog o chi per lui piuttosto che indossare frusta e fedora ed andare a scovarlo nella cantina.
sopratutto mi piacerebbe sapere come faccio io a giocare al primo Wing Commander (per fare un esempio), che ho su floppy e che già sul 486 andava alla velocità della luce perchè non aveva una limitazione sulla cpu. (tralasciando il fatto che non ho un lettore di floppy da almeno 6 anni e che al 99% i dischetti originali ora non funzioneranno)
si, vero a metà.
nel senso che alcuni titoli datati conviene effettivamente prenderli in dd causa hardware/annessi e connessi varii.
però se uno guarda titoli come commandos, che ad esempio volevo rigiocare un sacco su win 7, hanno comunque grane da sistemare anche se presi in dd con steam.
per quanto mi riguarda potrei benissimo campare con soluzioni tipo gaikai linkato poco sopra, a patto che mi si faccia pagare in maniera corretta il servizio.
steam e soprattutto gog et similia sono dei salassi per quanto concerne il retrogamning e meritano solo che la gente non compri abadonware da loro a quelle cifre, perchè? perchè ritengo oltremodo inconcepibile pagare più di 3€ un titolo di più di 10 anni fa.
Come unica alternativa mi riferivo a cio che dicevi riguardo poter giocare nel caso uno dei servizi da cui hai acquistato in digital delivery chiuda. Cioè che l'unico modo sia recuperare il mal tolto per vie traverse. Non si dovrebbe avere questa incertezza.
Che ci siano sconti a breve è un altro discorso, quelli esistevano anche prima, la differenza è che ora il tempi in cui il gioco viene a costare meno si sono ridotti. Ma questa tendenza c'era già sullo scatolato negli ultimi anni e non riguarda tutti i titoli (vedi i CoD).
Quello che volevo dire è che non andiamo certo a pagare meno mentre quello che otteniamo in cambio, ed il nostro controllo su di esso è sensibilimente ridotto.
Riguardo gli altri discorsi, non volevo entrare nel merito scatolato contro digital delivery, ma qui si parlava di un'aberrazione del digital delivery. La sola distribuzione digitale di un bene ha i suoi ovvi vantaggi ed è più che apprezzabile. Ma il fatto che questo corrisponda automaticamente a dipendere da altri per la sua fruizione è un concetto che è stato fatto passare fin troppo come una cosa normale. C'è differenza tra un servizio che mi permette di acquistare, scaricare ed eventualmente aggiornare automaticamente un gioco e un sistema di protezione online a cui chiedere il permesso ogni volta che si vuole giocare a qualcosa che una volta ci apparteneva.
Ma apparteneva cosa? Da sempre tu acquisti la licenza d'uso del software...il software resta di proprietà di chi lo ha fatto sviluppare e ne ha poi venduto la licenza. Questo concetto di possesso del software è sbagliato a prescindere
Beh, ma se ho acquistato la licenza ne dovrei poter usufruire nei tempi e modi che preferisco...a meno che nel contratto di utilizzo che ho accettato non c'è scritto diversamente.
Se parliamo dei vecchi tempi, non esisteva una vero e proprio contratto. Si consideravano accettate le condizioni al momento dell'acquisto della scatola, ma comunque tutti i diritti dell'acquirente erano limitati al supporto fisico che comprava (se perdi i floppy, perdi anche tutti i diritti).
Adesso con steam va detto che è almeno tutto esplicito. Quando compri devi accettare le condizioni, quindi sai esattamente di quali diritti disponi (giochi legati all'account, attivazione obbligatoria, ri-scaricamenti infiniti ecc.).
Beh, anche io direi che il punto finale della questione è questo a prescindere da ogni considerazione di carattere morale o legale:
se io ho 300 giochi su Steam e soci e loro decidono di chiudermi tutto (fino a prova contraria la licenza di utilizzo di un software non ha termine, quindi su quello dovrei essere tutelato, ma di fatto non lo sono), io ho il diritto di procurarmi lo stesso software per vie traverse. Dopotutto conservo le ricevute di acquisto di ogni titolo. Un pò il discorso che si fa con le rom...
Parlo di diritto, perchè io quella cosa l'ho acquistata con i soldi miei.
non capisco tutti sti discorsi sull'apparteneza ecc... C'è la possibilità di farsi copie di Backup? si! Basta, finiti tutti i discorsi delle vie traverse e cose simili.
Il fatto è che tu non compri un generico e illimitato diritto d'uso del software, ma uno specifico diritto di usarlo alle condizioni di steam. Se compri da loro devi accettare quelle condizioni.
Anche se pure io considererei moralmente accettabile procurarsi per vie traverse quei giochi qualora i server dovessero chiudere, legalmente non ne hai affatto diritto.