Secondo me oltre a questo fa fatica ad ammettere che se in Italia(e in altri paesi dove prima era sconosciuto) sta vendendo è perchè la gente ha conosciuto il videogioco e poi si è buttata anche sui libri :asd:
Visualizzazione Stampabile
io ne sono un esempio.
Sono al terzo libro, mi piacciono, ma devo anche ammettere che già il primo The Witcher ha fatto un lavoro di tale eccellenza nella trasposizione che i CDP dovrebbero pure essere ringraziati da sopra, perchè i VG sono come il bollino DOC alla sua opera, e la completano alla grande.
Come ho scritto, era già stato pubblicato in vari paesi europei prima dell'uscita dei vg, tra cui Francia e, credo, Germania. E se l'è meritato, aggiungo, dato che di fantasy scritti così bene se ne vedono pochi.
Poi ovvio, il successone l'ha fatto grazie alla pubblicità dei vg.
Capisco che abbia le balle girate, ma come dice Anton senza i CDP sarebbe stato uno scrittore qualunque, bravo quanto vuoi forse per campare di scrittura, ma sconosciuto alla massa... mentre i CDP senza di lui avrebbero fatto un gdr diverso indubbiamente ma dal successo assicurato, dopotutto ripeto: chi conosceva geralt prima di witcher1?
è come se da noi uno sviluppatore appena nato facesse un gioco sul Mondo Emerso della Troisi (mi pare ci fosse un progetto :uhm:)
Lei fa successo planetario (ora viene tradotto solo in qualche paese d'europa senza tanto successo, mi pare) e ogni volta che glielo dicono lei s'incazza :bua:
harlequin una domanda: se ti avessero dato un libro di the witcher SENZA sapere dei videogiochi, ti sarebbe piaciuto uguale? pensaci :asd:
eh se mo finisce che era un scrittore di provincia letto da 4 gatti prima dei vg :rotfl:
quoto Harlequin in generale comunque :asd:
comunque, nelle prime pagine dei libri si fa riferimento al videogioco.
Quindi qualcuno lo boicotta? O gongolano tutti quanti?
Certo perchè scrive proprio come la Troisi :sisi:
A qunto pare posso vantarmi di aver letto i libri (i racconti) prima di aver giocato al primo :snob:
comunque prima del 2007 era stato tradotto (non tutto) anche in spagnolo, tedesco, francese, russo e ceco :fag:
della Troisi ho letto qualche libro e rimane inferiore come autrice: s'impegna ma manca qualcosa
per carità, mille volte meglio Sciapcoso della Troisi... il paragone lo facevo solo come esempio :asd:
Credo la sua personalità sia quella che è, non ha senso stare a criticarlo più di tanto, alla fine è un signore anziano che ormai è "fatto così" e c'è poco da fare. Burbero ma con una grande mente, un po' alla Harrison Ford, è pure un suo "personaggio".
Quello che dovrebbe fare però è davvero ringraziare CDPR per il regalo enorme che hanno fatto alla sua creazione. Trovare un gruppo di persone così in sintonia con una serie di libri da creare non uno, non due, ma TRE giochi che sono un prodotto di amore tale da non stonare mai con i libri, mai, in centinaia di ore di gioco, dialoghi, mostri... sempre vicini ai libri con il cuore. È quasi un miracolo, un miracolo che non credo rivedremo tanto presto - persino i film di LOTR per quanto belli e vicini ai libri, hanno fatto storcere il naso a qualcuno. Insomma, dovrebbe ringraziarli, poi non dico ammettere che senza i giochi i suoi libri non avrebbero sfondato...
Io non lo darei così per scontato, dato che TW1 ha un gameplay scarso e il suo maggior pregio sta proprio nell'ambientazione e i toni diversi dal solito. E se son riusciti a distinguersi dal primo progetto random di una nuova sh qualsiasi è proprio perchè si rifacevano ad una saga famosa nel loro paese d'origine.
Sì. Se ora mi piacciono è per motivi assolutamente slegati dai vg, come la buona prosa, l'interessante rivisitazione in chiave dark del folklore europeo, ottimi dialoghi, lo humor nero, la presentazione di un medioevo europeo fantasy ben riuscita.Citazione:
harlequin una domanda: se ti avessero dato un libro di the witcher SENZA sapere dei videogiochi, ti sarebbe piaciuto uguale? pensaci :asd:
Nei vg ci sono anche tante differenze, a partire da Geralt che è molto meno sfigato, tratto che ho apprezzato nei libri.
Ti dirò, probabilmente senza aver visto i vg mi sarebbero piaciuti ancora di più, dato che non mi sarei spoilerato i principali punti della trama, finale compreso :asd:
In che senso? È ovvio che al momento le case editrici ci scrivano "tratti dai vg", sarebbero sceme a non farlo.
come puoi avere questa sicurezza? :bua:
Sono bravissimi e nessuno lo mette in dubbio (il mio sogno sarebbe un gioco cdp ambientato nell'universo Malazan) ma mi sembra un pò eccessivo parlare di successo assicurato. Sopratutto il primo il cui pezzo forte è proprio il background, il lore, i personaggi.
nella parte introduttiva:
Andrzej Sapkowski è nato a Lòdz, in Polonia, nel 1948. Nonostante gli studi di economia, ha sempre amato raccontare storie e, all'inizio degli anni '90, con la pubblicazione della serie che ha come protagonista Geralt di Rivia, ha ottenuto un travolgente successo prima in patria e poi all'estero, coronato, nel 2007, dall'uscita di The Witcher, il videogioco ispirato ai suoi romanzi.
Giusto per dire: comunque nei tuoi libri ti fa bene ricordare che esiste il VG, compratelo!
Non lo conoscevano solo in Polonia ma anche in altri paesi dell'est europa dove abbastanza famoso. L'edizione francese dei suoi libri (uscita anni prima dei videogiochi) inoltre ebbe un discreto successo.
La troisi sta alla letteratura come i puffi stanno al signore degli anelli.Citazione:
dai, alla fine è una Troisi che ha avuto più culo :jfs:
Cioè pensi che quella prefazione l'abbia scritta Sapko? :asd: È la casa editrice che fa i suoi interessi, che in questo momento equivale a sfruttare i vg per la notorietà, andiamo.
E comunque se dovessimo prendere per buono quel che c'è scritto, indica che il successo l'aveva raggiunto già prima :asd:
Non direi proprio che abbia un gameplay scarso, anzi. Contiene quest fra le migliori mai viste ed implementate nella storia dei crpg.
No, si sono distinti perchè, oltre alla qualità tecniche e di quest-design, portavano al pubblico un'ambiantazione dai toni inediti nell'ambito dei vg fantasy su PC.Citazione:
E se son riusciti a distinguersi dal primo progetto random di una nuova sh qualsiasi è proprio perchè si rifacevano ad una saga famosa nel loro paese d'origine.
Che fosse o meno una saga famosa in Polonia e Russia e un po' anche in Francia non fregava a nessuno dato che non la conoscevano.
La caratterizzazione di Geralt nei libri fra l'altro è molto diversa da quella ludica, e devo dire di preferire di gran lunga la prima.Citazione:
Sì. Se ora mi piacciono è per motivi assolutamente slegati dai vg, come la buona prosa, l'interessante rivisitazione in chiave dark del folklore europeo, ottimi dialoghi, lo humor nero, la presentazione di un medioevo europeo fantasy ben riuscita.
Nei vg ci sono anche tante differenze, a partire da Geralt che è molto meno sfigato, tratto che ho apprezzato nei libri.
Ti dirò, probabilmente senza aver visto i vg mi sarebbero piaciuti ancora di più, dato che non mi sarei spoilerato i principali punti della trama, finale compreso :asd:
volendo guardare poi nel primo Witcher a parte Ranuncolo si sono limitati a comparsate di personaggi più o meno secondari della serie.
Veramente sul libro che ho qua sulla scrivania c'è scritto l'opposto, cioè che sono stati i videogiochi ad essere ispirati dai libriCitazione:
In che senso? È ovvio che al momento le case editrici ci scrivano "tratti dai vg", sarebbero sceme a non farlo.
ma guarda che le vendite e la diffusione in occidente non c'entrano una mazza con le reali qualità di uno scrittore
che ne sappiamo noi della letteratura dell'est europeo contemporaneo?
se prendi, per esempio, i fratelli strugatskij (cui sapkowski manco può leccare i piedi), qualche loro libro c'è arrivato solo dopo che da una loro lopera tarkovskij ha fatto un film e poi, sempre dalla russia, è uscito un vg di successo (stalker tratto da picnic sul ciglio della strada)
eppure è letteratura altissima (anche se riconducibile un po' alla fantascienza), di livello certamente superiore a tanta produzione occidentale che stravende e a quella dello stesso sapkowski
il quale, senza cdpr, sarebbe rimasto relegato in una nicchia ridottissima, magari immeritatamente ma in compagnia tanti altri anche molto migliori di lui
al massimo poteva aspirare a una serie televisiva fatta in casa, con pochi mezzi e che non è mai uscita dai confini della polonia
"essere uno scrittore famoso in est europa con i tuoi libri che non vengono tradotti in inglese"
=
"scrittore di provincia letto da 4 gatti"
Se nel gameplay includi il quest design, allora sì, varie sono effettivamente ottime. Come è accattivante l'uso intensivo del choice&consequence che hanno adottato.
Si ma quell'ambientazione mica l'hanno inventata loro, quindi il merito va all'autore originale. Che fosse conosciuto o meno, ha catturato l'attenzione. La trama, l'atmosfera, i temi delle quest, traggono tutte ispirazione a piene mani dai romanzi. Non dico che i CDP non abbiano buoni writer, ma senza questa base trovo azzardato dire che avrebbero fatto altrettanto bene.Citazione:
No, si sono distinti perchè, oltre alla qualità tecniche e di quest-design, portavano al pubblico un'ambiantazione dai toni inediti nell'ambito dei vg fantasy su PC.
Che fosse o meno una saga famosa in Polonia e Russia e un po' anche in Francia non fregava a nessuno dato che non la conoscevano.
Pardon, ho scritto l'opposto di quello che intendevo.Citazione:
Veramente sul libro che ho qua sulla scrivania c'è scritto l'opposto, cioè che sono stati i videogiochi ad essere ispirati dai libri
Ti quoto parola per parola.
Aggiungerei solo che tra i libri di Sapkowski ed i vg della CDP c'è una differenza sostanziale:
Nei primi quella che conta davvero è la storia, nella sua interezza. Tant'è vero che, sopratutto nell'ultimo libro, Geralt si vede raramente come protagonista. E', in pratica, uno dei tanti abitanti di un mondo credibile, strutturato ed estremamente realistico (strano a dirsi parlando di fantasy). Persegue il suo scopo, dall'inizio alla fine, ma non è in realtà mai padrone per davvero del suo destino.
Nei vg i CDP per riuscire a catturare l'attenzione devono appoggiarsi -quasi- completamente al carisma dello strigo. La storia si dipana esclusivamente in base alle SUE scelte e la storia prende una piega diversa in base alle decisioni dei giocatori. E' bellissimo e coinvolgente, per carità, però non è quello che lo scrittore ha inteso raccontare nei suoi libri.
Io credo che sia questo il motivo per cui Sapkowski non ama paragonare la sua creazione ai vg. Ci sono somiglianze estetiche e di background, verissimo, ma la storia da lui inventata è, per davvero, "un'altra roba"
Certo, il merito è dell'autore.
Ma è anche vero che è un miracolo quando qualcuno riesce a fare una trasposizione del genere in un VG, non è cosa da tutti, e non è cosa dello scrittore.
Se avesse detto "hanno rappresentato tante cose con cui sono in contrasto e che non rappresentano il mio mondo", probabilmente la gente che IN SEGUITO ha letto i libri non lo avrebbe fatto, perchè si aspettava di trovare ciò che i CDP hanno ricreato
Assolutamente. Non sto negando i meriti dei CDP eh, si meritano tutto il successo che hanno avuto, e ci hanno messo indubbiamente parecchio del loro per ottenere quella qualità.
Il punto del mio discorso è sempre questo: come loro non devono sentirsi in obbligo di ringraziare Sapko ogni 3x2 per avergli fornito la base su cui lavorare, lui non deve ringraziare i vg ogni 3x2 perchè gli han fatto pubblicità. E se invece glielo continuano a ricordare, lo capisco se si scazza.
secondo me la polemica è abbastanza sterile, perchè nessuno danneggia nessuno e paradossalmente alzare la voce è solo controproducente, anche perchè non cambia le cose.
io al posto suo sarei molto più diplomatico in una risposta, parlando anche dei VG e mi farei anche più furbo, cercando di instillare la curiosità a chi non ha mai letto i libri proprio tirando frecciate (positive) al contenuto dei giochi.
Invece di fare passare il messaggio: eh, no, tutto merito mio!
Comprensibile naturalmente, ma è anche vero che i VG per lui sono entrate e comunque anche notorietà.
Cioè, sembra che stanno intervistando il capo di XBOX e il giornalista parlando di VG faccia domande sulla Playstation... quando invece qui è tutto in casa.