oddio, i mostri preistorici :asd:
mi immaginoFred Flinstone che ammazza brontosauri mammuth e tigri dai denti a sciabola mentre Wilma prepara la cena :asd:
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oddio, i mostri preistorici :asd:
mi immaginoFred Flinstone che ammazza brontosauri mammuth e tigri dai denti a sciabola mentre Wilma prepara la cena :asd:
Passo un po' ostico:
Citazione:
Battle School encouraged infantry movement, both
tactically on the battlefield and over longer range by means of buses, as well as pincer movements and the aggressive clearance of various sorts of terrain.
Glasco vai via :mad:Citazione:
Battle School incoraggiava il movimento della fanteria, sia tatticamente, sul campo di battaglia, che su più vasta scala, attraverso per esempio l'uso di autobus. Stimolava anche i movimenti a tenaglia e lo sgombero aggressivo di vari tipi di terreno.
La scuola di battaglia (suppongo sia una dottrina militare) incoraggiava il movimento della fanteria, sia tatticamente/dal punto di vista tattico sul campo di battaglia, sia più ad ampio raggio/su più vasta scala, con l'uso di autobus. Incoraggiava anche i movimenti a tenaglia e lo sgombero/"ripulitura" (perdona il termine :asd:) dei vari tipi di terreno.
Sì direi che ci sei, bella lì.
Si, direi che quello "sgombero aggressivo" suona molto male. Pare tipo celerini e leoncavallini che si bastonano :uhm:
giacchè vi trovate traducendo :look:
come lo rendereste in italiano?Citazione:
leveraging of financial strength
traduzione di getto che sto ancora studiando :bua:, ma così ad occhio direi:
[la capacità di?] fare forza (fare leva, si dice anche in italiano) del/sulla forza/solidità finanziaria.
Sapendo anche il contesto si potrebbe magari essere più precisi.
:sisi:Citazione:
Another advantage is the leveraging of financial strenght across geographical boundaries.
già che ci siamo :uhm:
Citazione:
Strange as it may sound today, the urban emphasis and 'people's war' flavour of the Home Guard tactical training given by veterans of the Republican army in Spain worried some politicians, whom it reminded of such historical episodes as the Paris Commune
of 1871. This was a factor in their seeking to increase links
between Home Guard battalions and the regular regiments to
which they were soon 'cap-badged' .
Glasco vai via :mad:Citazione:
Per quanto oggi possa sembrare
strano, l'enfasi urbana e la sfumatura da "guerra di popolo" dell'addestramento tattico della Home Guard -impartito da veterani dell'Esercito Repubblicano spagnolo- preoccuparono alcuni politici, a cui ricordava alcuni episodi storici come la Comune di Parigi del 1871. Anche questo fu un importante motivo del loro tentativo di incrementare i collegamenti tra i battaglioni della Home Guard e i reggimenti regolari ai quali essi furono presto aggregati.
Per kuniva:
Sì, è "un altro vantaggio è la capacità di fare leva/far forza attraverso i confini della potenza finanziaria"
Per Caesar: mi sembra vada bene.
Oh comunque, questo è titanic di BS, mica un forum di lingue :asd:
A proposito di lingue :fag:
http://fc08.deviantart.net/fs71/i/20...usanCoffey.jpg
Chiwaz, quand'è che fai una sessione con costei? :asd:
Ah, ho visto le ultime foto, belle, ma posso chiederti come mai tutta la differenza di luce fra alcune della stessa serie? Stavi sperimentando con i filtri o alcune sono editate e altre no?
Eh non sarebbe male... ce l'hai tu il numero? :asd:
Di questa serie, sono editate solo quelle che vedi molto contrastate e coi neri molto saturi (saranno due, credo).
La restante differenza di luce è data dal fatto che alcune (quelle a tonalità più calda) sono state scattate senza flash quando coi flash scattavano altri, si tratta di foto "rubate" :asd:
Se guardi bene, vedrai anche della grana nella fotografia perché ho dovuto alzare gli iso.
Dove invece vedi dei toni freddi, con lo sfondo che vira al blu, lì sono state effettivamente impiegate delle gelatine blu nei flash.
Lasciato dalla donna per sms :alesisi:
Chiwaz, non è che vorresti lenire un po' il dolore con un piemmino? :bua:
Be', ma prima c'è stata la telefonata :bua:
mi spiace Moloch :sad:
Moloch, ne troverai un'altra più gnocca :sisi:
Sono indignato per quanto accaduto a Moloch. Per sms... :no:
Beh, di sicuro troverà un'altra :asd:
"non sei tu, sono io"
:rullezza:Citazione:
L'INCHIESTA - I "men at work" di Lecco insegnano il federalismo di Dario Di Vico
Scritto alle 09:08
Tags: distretti, esportazioni, federalismo, lecco, pmi, reti
I lecchesi sono gente tranquilla. Alle spalle hanno una comunità molto coesa, una radicata etica del lavoro, i bar che chiudono presto e tutti che vanno a letto con un certo tempismo perché l’indomani ci si sveglia presto. Su 335 mila abitanti la provincia conta su 33 mila imprese iscritte alla camera di Commercio, numeri da Veneto tanto per capirci.
In più l’uscita di scena della grande impresa i lecchesi l’hanno dovuta digerire già da tempo, per loro non è una novità o un trauma recente. La mitica Moto Guzzi ne ha viste di tutti i colori e da anni non è più quella che da sola dava lavoro a 1.500 dipendenti, le grandi aziende siderurgiche come Badoni e Arlenico che hanno fatto la storia di queste lande sono uscite di scena lungo gli anni ’90.
Lecco dunque ha già conosciuto una prima metamorfosi con l’attivismo di tante piccole e piccolissime imprese da cui è nato un distretto della meccanica di precisione, oggi gloria e vanto di una provincia che avrebbe potuto puntare sul turismo ma è rimasta invece sempre fedele all’ortodossia manifatturiera. Niente però è per sempre e la Grande Crisi ha allarmato i lecchesi, le fondamenta del distretto hanno tremato. Meno quaranta per cento di ordini non rappresentano un campanello d’allarme. Di più, molto di più.
Fortunatamente però con le macchine ferme, hanno preso a viaggiare le idee. E un gruppo di imprenditori quarantenni si è messo in testa di fare “federalismo d’impresa”. Niente propaganda di partito, per carità. I lecchesi, come i loro colleghi imprenditori di Bassano del Grappa, di Cuneo o del Varesotto, di politica parlano sempre meno. Per pudore, dicono, visto la condizione pietosa delle infrastrutture in provincia.
Se volete sapere che cos’è il federalismo d’impresa fermatevi al ristorante Nicolin, uno dei più conosciuti di Lecco. In una sala in fondo, almeno una volta al mese, si riuniscono i cosiddetti Men at work, un nome che sembra preso da una serie televisiva della Fox. Sono tra i venti e i trenta piccoli imprenditori che hanno deciso di far gruppo. Tra loro hanno idee politiche diverse. E sono iscritti chi alla Confindustria, chi alla Confapi, chi alla Confartigianato, chi alla Compagnia delle Opere.
In qualche caso operano persino come diretti concorrenti. Ma quando vanno da Nicolin parlano di tecnologie, direttori di banca e fornitori, in piena trasparenza. Racconta uno di loro, Andrea De Capitani: “Ognuno mette sul tavolo le commesse che ha e le condizioni che gli fa la banca. E alla fine succede che a qualche gara ci presentiamo con un’offerta sola”.
Un emiliano forse non si stupirà, ma Lecco è terra di imprenditori tradizionalmente individualisti. Lo testimonia un aneddoto che racconta Angelo Belgieri: “Solo quattro anni fa la mia ditta festeggiava i cento anni di attività. Invitai in azienda per un rinfresco circa 200 persone, di quelle con le quali faccio affari tutti i giorni. Fui criticatissimo. Ma sei matto, mi dissero, chiami in casa tua quelli che ti danno lavoro insieme ai tuoi concorrenti. Così si conoscono e ti mettono le corna!”.
E’ evidente che almeno i Men at work con la crisi si sono lasciati alle spalle le gelosie ataviche e hanno fatto bene, visto che la collaborazione in qualche caso ha salvato i fatturati. De Capitani, il suo amico Alberto Magatti e gli altri si sono conosciuti a Lariofiere, alla prima edizione di AAA Fornitore offresi. Che cos’è? Forse è la fiera meno costosa del mondo, un piccolo imprenditore o un artigiano contoterzista paga solo 500 euro per mettere il suo stand ma in compenso ha due giorni interi per fare matching.
Il termine va di gran moda e in italiano è traducibile come “accoppiarsi”. Committenti e fornitori che lavorano nella stessa filiera produttiva hanno modo di conoscersi, di individuare le reciproche esigenze e di fare rete. Disegnando così un capitalismo fatto di aziende-formica: piccole, sagge, operose e collaborative. L’iniziativa piace così tanto agli imprenditori lecchesi, bergamaschi e brianzoli, che quest’anno c’è stato un boom di adesioni: 300 contro i 200 dello scorso anno.
I Men at work sono diventati il biglietto da visita della fiera ma ci sono già altre esperienze di aggregazione. In un piccolo comune della Valsassina, Premana, le aziende che fanno forbici si sono messe assieme e hanno creato un marchio collettivo di qualità. C’è un comitato scientifico che controlla gli standard e consente o meno alle singole piccole imprese di poter usare il brand. Poi ci sono i Pib, sette artigiani che hanno messo in comune le reti commerciali, creato un unico sito internet e alla fine hanno sfornato anche un prodotto innovativo in comune, un lampione stradale che si pulisce da sé.
E’ evidente che tutta questa voglia di aggregarsi deve fare i conti con l’evoluzione della crisi. Avendo ben guadagnato negli anni più recenti i Piccoli di Lecco per ora non hanno avuto problemi a mettere i soldi in azienda per garantirsi la liquidità o, come ha fatto la Hubo Automation, per investire in un nuovo prodotto (un robot ragno). Ma il futuro si presenta sotto il segno della discontinuità. Non ci saranno più commesse fatte di grandi lotti e quindi bisognerà avere macchine “versatili” che possano adattarsi a passare da una lavorazione all’altra. Il 70% dell’export lecchese va in direzione dei Paesi Ue, Francia e Germania in testa.
Ma la ripresa quando ci sarà, comincerà da Est e forse ci sarà bisogno che lì qualcuno conosca la maccanica di precisione lariana. E’ chiaro che i tempi sono sfalsati e non è detto che si arrivi al momento giusto, ma il presidente della Camera di Commercio, Vico Valassi, intanto ha avuto l’idea di creare degli ambasciatori di Lecco nel mondo.
Il progetto è formare in riva al lago, in collaborazione con la sede distaccata del Politecnico di Milano, ingegneri stranieri che poi una volta tornati in patria siano – si spera - il naturale link delle aziende del distretto. Siamo già al quinto anno e grazie a un sistema di borse di studio sono già passati da Lecco circa 400 studenti in prevalenza cinesi, turchi, vietnamiti e indiani. Per loro gli organizzatori hanno previsto anche uno stage nelle aziende locali a una condizione però: che capiscano anche loro che a Lecco si va a letto presto.
Dario Di Vico
[email protected]
ecchennoia :asd:Citazione:
I lecchesi sono gente tranquilla. Alle spalle hanno una comunità molto coesa, una radicata etica del lavoro, i bar che chiudono presto e tutti che vanno a letto con un certo tempismo perché l’indomani ci si sveglia presto.
Davvero, c'è da morire alla sera :facepalm:
E' incredibile che Como e Lecco, pur partendo dalle stesse potenzialità (lago, bel territorio), abbiano avuto sviluppi tanto differenti, tipo Disneyland e Tombstone :bua:
Thiene era uguale, alle 10 di sera se scendevo a prendere le sigarette rischiavo di essere fermato dalle forze dell'ordine. Come il povero Rambo nel primo film.
delinquenti, formano gli ingengeri stranieri, un abbaglio grosso quanto il voto agli immigrati da parte dei riformisti sinistroidi
Gracias :timido:
devi educarle, io le ho fatto conoscere Biotronic su facebook e fatto venire la scimmia, il senso di colpa che potei scatenarle su quanto rimane piantata davanti al pc lo sto trasformando in tempo utile a giocare a mass effect 2. :asd:Citazione:
Nono, è colpa mia, è venuto fuori che sono troppo nerd :asd:
Mia madre odiava la fantascienza.
Adesso si sta guardando tutto star trek dal Kirk a Janeway
( ovviamente preferisce quel http://img163.imageshack.us/img163/5453/emoemotsmug.gif di un Kirk )
Le donne basta costringerle la prima volta :asd:
Una cosa che non riesco a farle guardare è Big Bang theory, non c'è verso. Dice che le ricordo com'ero una volta :asd:
:uhm:Citazione:
Le donne basta costringerle la prima volta :asd:
Come osi :| se superi il ribrezzo delle orrende risate prepregistrate è figherrimo :sisi:
http://www.youtube.com/watch?v=wdbHYHqTpAE
neanche questo? :asd:
no audio, vedo stasera