In realtà non usa la coppola, dici? :asd:
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In realtà non usa la coppola, dici? :asd:
A costo di ripetere per la sberlengomilesima volta, Bronson, qui nessuno (credo) ha interesse a dipingere il berlusca come una macchietta.
E a costo di ripetere per la sberlengomilesima volta, Bronson, veramente vi azzardate a negare che papisilvio abbia effettivamente avuto rapporti con gli amici di Sicilia?
E' un film che mi sono fatto solo oppure è vero che i rettori de La Sapienza e della Federico II, dopo aver tuonato lo scorso autunno contro la riforma Gelmini, dopo essersi visti i fondi tagliati quest'estate, nelle loro ultime uscite televisive hanno parlato un gran bene della Ministra?
già, siccome i siciliani sono tutti mafiosi, chi vince lì è mafioso
chissà se l'avesse detto Borghezio :jfs2:
Fini prenderebbe quanto Di Pietro alle elezioni. :asd: Continua così Gianfri!
Comunque a mio giudizio Bossi quando dice che la mafia potrebbe avere un ruolo nel casino pornografico di Silvio non va troppo lontano dalla verità. Guardare anche la fioritura di pentiti scomodi a Palermo.
talmente scomodi che oggi Massimo Ciancimino, in un'intervista al Giornale :asd: , ha detto che Silvio non c'entra gnente e che è una vittima della mafia?
:facepalm: Qualunquismo insensato portami via.
Non so, lo stesso senso che ha avuto un attacco a base di pentiti a corrente alternata nei confronti di quel politico che li ha messi di fronte al carcere duro?
E poi i razzisti sono i leghisti vero? Quando vinceva Orlando e la sicilia votava a sinistra all'improvviso i mafiosi non c'erano più? Mi fate scompisciare.
Sarebbe come se per l'anniversario dell'assassinio di matteotti mandassero in onda una miniserie con matteotti che viene assassinato da Nenni e dai suoi compagni di partito, o come se per commemorare le fosse di Katyn mandassero un film con la versione sovietica dell'accaduto ("sono stati i nazisti").
Il fatto che la mafia stia con berlusconi, qualora dimostrato, comunque non iplica necessariamente che berlusconi stia con la mafia eh...
:boh2:
Certo.
Così come anche il fatto che B. abbia pagato Mills e che questi abbia fatto falsa testimonianza e lo abbia favorito, non implica che lo abbia corrotto.
Così come il fatto che Feltri sia stato assunto al Giornale direttamente da Silvio (e non dal fratello, lo ha ammesso lo stesso Feltri) e che questo, una volta in carica, abbia iniziato ad attaccare chi dava fastidio a Silvio, non implica che B. sia coinvolto.
Nulla implica mai nulla
ho appena visto il video delle "dichiarazioni di B. sulle donne" durante l'incontro con Zapatero alla Maddalena.
Stamattina, per radio, avevo sentito di "imbarazzo istituzionale", ma quasi a livello di incidente diplomatico.
Non ci ho trovato nulla di pesantemente sessista (ho sentito di peggio in passato dallo stesso soggetto).
Berlusconi non è sicuramente il miglior presidente del consiglio della storia d'Italia, e ammetto che avrei serissime difficoltà a trovare il migliore.
Da che ricordo, direi D'Alema, ma fondamentalmente perché quando governava lui vivevo all'estero e non seguivo le vicende italiane, e perché sua moglie quando poi ho lavorato per loro mi dava una bella mancia :). Avrei un paio di aneddoti divertenti da raccontare :D
Di sicuro mr B è il miglior affabulatore, e l'essere un ottimo affabulatore è una importante dote per un politico.
Credo sia l'unica cosa positiva che ho da dire su di lui però.
non mi pare che i due film siano così complottisti...
di sicuro danno la "colpa" degli attentati alla condotta americana in politica estera (volendo semplificare al massimo il messaggio dei due film), però è ben diverso dal dire che siano stati gli stessi americani ad uccidere 3000 compatrioti...
che ne dite di questa Fenomenologia di Mike Bongiorno scritta da Umberto Eco e datata 1961?
Spoiler:
olde wall of text polemico vs death, voglio proprio vedere chi vincerà...:asd: (da te non me l'aspettavo :no:)
almeno aspetta un po' di giorni...
avessi voluto fare polemica avrei messo qualche video delle trasmissioni del periodo della discesa in campo.
Un'assaggiatrice per il governatore
Le "fissazioni" di Lombardo
di ATTILIO BOLZONI
PALERMO - Dicono che adesso la fedele Maria non sia più solo una preziosissima segretaria. Adesso fa qualcosa di davvero impagabile per il suo governatore: per lui, fa anche l'assaggiatrice. O è caffè o è pasta, è acqua o un involtino di pesce spada, lei prima sorseggia o mastica e poi abbandona ai piaceri della tavola un Raffaele Lombardo rassicurato e finalmente sereno.
Dicono che sia ossessionato da qualcuno che voglia fargli del male. Dicono che abbia paura di tutto. Oramai, anche del cibo. E' l'ultima mania del governatore della Sicilia, l'uomo politico più potente dell'isola, il più protetto, il più assillato dalla sicurezza sua, il più diffidente e irritabile ospite mai entrato nelle splendide sale di Palazzo d'Orleans, la sede della Presidenza della Regione. E a Palazzo d'Orleans, di queste cose parlano anche i muri.
Tutti raccontano da mesi e mesi delle "fissazioni" dell'ex democristiano che vuole fare la Lega del Sud mettendosi contro Alfano e Schifani, delle fobie, i tic, le nevrosi che accompagnano le sue giornate da quando è sbarcato da Catania a Palermo. E tutti sussurrano di quest'ultima sua angoscia del mangiare, sempre preparato dalle sicure mani della segretaria Maria Bonanno e - stando alle tantissime voci che circolano nel suo entourage - sempre assaporato dalla devota collaboratrice prima di finire in bocca al sospettosissimo governatore, una laurea in Medicina con tesi in psichiatria forense sul "nesso fra tradizioni popolari e costruzioni deliranti".
Una dieta controllata a vista dalla segretaria che è la sua ombra da quindici anni o una psicosi da avvelenamento, come pensa qualcuno? C'è un gran "curtigghiu", un grande chiacchiericcio a Palermo su questa e su tutte le altre paure del governatore. Anche perché Palazzo d'Orleans, negli ultimi tempi, è diventato un fortino.
Gli piace sentirsi al sicuro Raffaele Lombardo. E così ha fatto costruire un appartamento super corazzato nella foresteria del palazzo di governo. Poi ha trasformato la sua scorta in un piccolo esercito in movimento per le strade della Sicilia. Quattro Audi 6 blindate (due per turno) e due ammiraglie della Peugeot utilizzate per la "bonifica" dei luoghi dove ogni giorno è atteso. Il suo predecessore Totò Cuffaro, aveva solo due auto e 3 uomini a turno più un autista. E senza mai "bonifiche" del territorio. La rete di protezione intorno al nuovo governatore conta oggi 18 poliziotti impiegati ogni giorno, due turni anche per loro. Poi Lombardo ha cambiato all'improvviso il capo della sicurezza che era lì da molto prima dell'arrivo di Cuffaro ("Temeva che riferisse tutto a Totò", malignano in giro) e gran parte dei vecchi agenti.
Uno sconvolgimento. Mai un presidente della Regione aveva avuto tanta protezione. E mai un presidente aveva speso tanto per la sua sicurezza, nonostante la campagna sbandierata sui "tagli" dopo le follie dell'era cuffariana. Tagli annunciati e decisi dappertutto ma poco nella sua Catania e nelle province siciliane di sua influenza, una vistosa incoerenza che ha scatenato la rabbia di tanti alleati - nemici del Pdl. Qualcuno - per l'accanimento nell'accaparrarsi poltrone di sottogoverno e postazioni di potere in ogni angolo dell'isola - già lo chiama "Arraffaele".
La vita blindata del governatore non è la paura che gli provoca solo l'infida Palermo. Anche a Catania ha fatto ristrutturare e "rinforzare" l'ex palazzo dell'Ente sviluppo agricolo, che è il posto dove lui riceve come governatore quando è dall'altra parte della Sicilia. E' un edificio tutto vetri nel centro della città, vicino piazza Stesicoro. Proprio i vetri ha fatto sostituire Lombardo: li ha voluti tutti "anti sfondamento".
Un'ossessione per la sua sicurezza e un'altra ossessione per ogni riferimento diretta o indiretta alla morte. La vicenda risale a qualche mese fa, quando alcuni del Pdl presentarono in Senato un disegno di legge che prevedeva la continuazione della legislatura regionale anche in caso del decesso del governatore.
La reazione di Lombardo fu collerica: "Spieghino, i miei amici, quali rischi corro. Altrimenti la considero una minaccia di cattivo gusto". Ma l'elenco dei suoi tormenti non finisce con cibo e scorte e bunker. Più di una volta si è mostrato infastidito per il ticchettìo dei tacchi di una signora, più di una volta ha fatto una scenata a qualcuno che batteva ritmicamente una penna sul tavolo. "Raffaele non sopporta i rumori seriali", spiegano i suoi.
Testimoni riferiscono della "carta che si divora, interi fogli di formato A 4" durante le riunioni nel suo ufficio, dell'aria condizionata che non vuole neanche nei bollori estivi palermitani, dell'ascensore che deve prendere sempre da solo, della poltrona numero 1 lato corridoio che pretende per ogni volo, del caffè che deve preparare sempre una commessa e soltanto lei. Sennò il governatore non beve il caffè e va su tutte le furie.
Kenshiro here we come :asd: