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Originariamente Scritto da
firewall76
è evidente che c'è un errore,ma non è stato l'unico, mi auguro infatti che abbiano fatto sentire l'episodio grottesco che si è verificato durante l'interrogatorio e di cui si rendono protagonisti i due pm, i quali chiedono conto ad Agricola del contenuto di un testo di ematologia pubblicato alla fine degli anni Settanta:
Agricola: «Non mi sono mai occupato direttamente di questa materia»
Pm: «Lo ha scritto lei, Renzo Agricola»
Agricola: «Veramente io mi chiamo Riccardo».
Sbagliare il nome dell'accusato non è proprio segno di professionalità :asd:
Parliamo della creatina? parliamone, in fin dei conti, in un giorno in pretura l'avranno mostrata questa parte:
Si passa poi alla creatina, sostanza notissima nelle palestre di tutto il mondo, che sarebbe stata somministrata in dosi anche di 10 grammi (Nelle palestre si consigliava di fare una settimana di “carico” con dosi di 20 grammi giornalieri per proseguire con alcune settimane di “mantenimento” con 5 grammi per dì). Ma la creatina è argomento caldo già da qualche tempo negli ambienti medici al punto che da più parti si erano lette e ascoltate testimonianze del suo utilizzo. Il medico della nazionale francese Marcel Ferret, il 26 settembre 2002, nella deposizione davanti a Guariniello sostiene di aver appreso dell’esistenza della creatina dai calciatori italiani: «Gli studi dell’epoca consigliavano 20 grammi al giorno, ma solo un atleta disse che ne prendeva tanta: lo ricordo bene, non giocava nella Juve, ma nel Toro. E non la tollerava: gli venivano i crampi. Poi c’erano Zidane e Deschamps. Il primo parlava di 5/6 grammi al giorno, il secondo non ricordo» Milan, Parma e Roma sono le altre squadre citate da Ferret come “sperimentatrici” della sostanza. Si viene a sapere che la Juventus aveva incominciato a fare uso di creatina nel marzo del 1995 (pare quindi che i Vialli e i Ravanelli del primo scudetto di Lippi corressero anche senza di essa…) su consiglio del commissario tecnico della nazionale di atletica, Elio Locatelli, che la ordinava dalla Svezia.
Alla fine della stagione ‘94/’95 la Juventus cambiò fornitore, scegliendo la Also-Enervit, che nel frattempo era diventata uno degli sponsor della società. Nelle deposizioni di Agricola si legge che la sostanza era somministrata agli atleti in dosi da 6 grammi (due bustine da 3 grammi l’una). Lo stesso Agricola, in precedenza, aveva disinvoltamente parlato di creatina (giacché sostanza lecita) in più occasioni, come nel libro “Sul campo con la Juve” ( G.Lodi, G.Ventrone, Sperling & Kupfer, 1998 )dove con l’allora preparatore atletico Ventrone illustra le metodologie di allenamento degli atleti bianconeri. In quel volume, il dottore afferma che inizialmente non vi era molta letteratura scientifica sull’uso di creatina e non si conosceva con precisione quali fossero i dosaggi corretti. Successivamente ricorda come la sostanza fosse somministrata in dosi di 10 grammi giornalieri durante la preparazione estiva, al fine di favorire l’anabolismo (incremento della massa muscolare) e poi a stagione in corso, in dosi di 3 grammi, esclusivamente negli intervalli delle partite.
Nelle deposizioni di fronte a Guariniello, persino alcuni giocatori della Lazio zemaniana hanno ricordato come la creatina venisse impiegata durante i ritiri estivi. Secondo l’allora capitano biancoceleste, Gianluca Favalli, fu utilizzata soltanto nella stagione 1995 in due somministrazioni alle 9 di mattina e alle 13. Il trattamento sarebbe durato solo 1-2 mesi durante i quali il giocatore avrebbe riscontrato un aumento di peso pari a 2kg (da 77 a 79). Favalli ha raccontato che la decisione da parte sua e dei suo compagni di squadra ha suscitato vivo disappunto in Zeman. Versione dei fatti successivamente confermata da Paolo Negro, altro laziale.
Parole concordanti sull’argomento sono giunte anche da Paolo Zeppilli, medico della Nazionale, che ha sottolineato come la creatina fosse usata nel club azzurro il giorno antecedente le partite, in particolar modo durante Mondiali ed Europei, in dosi di 4 o 5 grammi. Lo stesso Zeppilli aggiunge che, agli inizi della diffusione dell’uso di creatina, non se ne conoscevano i dosaggi appropriati al punto che alcuni testi scientifici consideravano non nociva la somministrazione di 20 grammi giornalieri ( Cfr. Mauro Barletta, Il calcio in farmacia, Lindau, pag.70).
Infine, secondo alcuni calciatori e tecnici, la creatina sarebbe un integratore inutile per le prestazioni sportive, se non dannoso, visti alcuni effetti collaterali come intolleranze specifiche e gastriti. L’ex laziale Di Matteo ha affermato che in Nazionale smise di assumere creatina perché gli procurava dei fastidi gastrointestinali mentre il medico sociale del Milan, Rodolfo Tavana, ha dichiarato che la sostanza era stata ampiamente somministrata agli atleti rossoneri, salvo poi essere dismessa dal momento che «non si era riscontrata alcuna utilità».
Nel link qui sotto si dice che i giocatori venivano "curati" per recuperare energie anche se non giocavano da tempo....
Citazione:
:bua: ok facciamo chiarezza: comincerei con il far notare che delle specialità farmaceutiche di casa Juve ci si accorge che i farmaci “unici” sono relativamente pochi: molti dei nomi in elenco non sono altro che ripetizioni della stessa medicina, la quale si presenta in formati diversi di somministrazione (fiale, compresse, buste, sciroppo, ecc…) o in differenti contenuti di principio attivo (100mg,200mg, ecc…). Per esempio, il principio attivo dell’aspirina (l’acido acetilsalicilico) è presente in quattro preparati di differente nomenclatura ma, a tutti gli effetti, equivalenti: Aspirina, Aspirina C, Aspirina C effervescente, Aspirina 500mg.
Fa sorridere, infine, notare nella lista a disposizione di Guariniello la presenza di alcuni farmaci di uso comune nella gran parte delle famiglie italiane. Ci riferiamo a nomi ben noti a chiunque possegga in casa propria un seppur minimo armadietto medico. Solo per citarne alcuni:
Ananase (blandissimo antiinfiammatorio), Aspirina (analgesico-antiinfiammatorio-antipiretico), Augmentin (antibiotico), Bacacil (antibatterico), Tachipirina (analgesico-antipiretico), Fastum gel (pomata per le contusioni), Allergodil (antiallergico per uso oculare), Feldene (antiinfiammatorio-antireumatico), Flectadol (antiinfiammatorio-analgesico), Fluimucil (mucolitico, sciroppo per la tosse), Bisolvon Linctus (mucolitico, sciroppo per la tosse), Mesulid (antiinfiammatorio), Plasil (antiemetico, disturbi gastrici), Centellase (pomata per edemi e per ulcere varicose), Imodium (antidiarroico), Polaramin (antistaminico), Buscopan (antispastico, disturbi gastrici), Nizoral (antimicotico), Otalgan (antidolorifico e antiinfiammatorio per l’orecchio, in gocce), Rinazina (decongestionante nasale, antistaminico), Toradol (antidolorifico, trovato in 6 forme diverse), Transact (cerotto antidolorifico), Verecolene (lassativo), Vivin C (compresse di vitamina C), Ciproxin (antibiotico), Zepelin (pomata e compresse analgesiche e antiinfiammatorie), Zimox (antibiotico).
Ipotizzare che una squadra di calcio potesse “doparsi” con un antibiotico, uno sciroppo per la tosse, un collirio, un analgesico o una pastiglia contro la diarrea è realmente al di là di ogni possibile supposizione. Restano
i nomi delle solite scatolette (Voltaren, Neoton, ecc...) che affollano gli armadi medici delle società professionistiche italiane (A proposito di Voltaren, Ronaldo ha deposto davanti a Guariniello (22 agosto 1998) di averne fatto ricorso in numerose occasioni, soprattutto durante i mondiali di Francia quando, per calmare i dolori al ginocchio, lo assunse per tre volte in via intramuscolare, più altre volte per via orale. Secondo alcuni, il suo malore prima della finale tra i verdeoro e la Francia sarebbe da imputarsi ad un uso scorretto di questo e di altri farmaci. Una supposizione comunque da prendere con la dovuta cautela).
Inutile dire che nessuno di quei farmaci è dopante, al massimo può essere vietata la sua somministrazione in determinate modalità, che comunque sono state denunciate alla commissione antidoping.
A meno che tu non ti stia riferendo alla sentenza di primo grado che condannando agricola scrisse che I farmaci considerati “dopanti” erano: Mepral iniettabile, Orudis iniettabile, Voltaren, Bentelan fiale, Depo-medrol fiale, Esafosfina, Neoton, Samyr, Tricortin 1000, Solu-medrol fiale, Flebocortid fiale, Flantadin compresse, Deflan compresse, Bentelan compresse, Lidocaina fiale, Xylocaina, Liposom forte. Tutti regolarmente dichiarati e presenti nelle “farmacie” delle squadre di serie A.
▪ 14 settembre 1997
Roma: Deflanat, Rinogutt
▪ 5 ottobre 1997
Fiorentina: Esafosfina, Neoton, Voltaren, Tad 600, Feldene, Danzen, Polase, Cebion, Supramyn, Epargriseovit, Losferron, Mesulid
▪ 9 novembre 1997
Napoli: Voltaren fiale, Ducos fiale
▪ 14 dicembre 1997
Piacenza: Voltaren, Muscoril, Neoton, Tad600, Zovirox pomata
▪ 4 gennaio 1998
Inter: Flectadon, Voltaren, Aulin
▪ 7 gennaio 1998
Fiorentina: Cebion, Polase, Glutanev, Esafosfina, Epargriseovit, Neoton, Rifocin, Aureomicina
▪ 8 febbraio 1998
Roma: Voltaren fiale, Rinogutt, Pi Food, Nutrix
▪ 28 febbraio 1998
Fiorentina: Friliver Energy, Creatina Complex, Polase, Esafosfina flebo, Cebion comp., Neoton cv, Odue, Ferlixit, Paefolic, Liosfernan, Epargriseovit, Ipoazotal, Feldene
▪ 5 aprile 1998
Lazio: Esafosfina, Biochetasi, Enterogermina, Epargriseovit, Samyr 200 fiale, Supradin, Cebion, Nofilex
Bene, è già qualcosa... sei passato da un "solo l'EPO è dopante" ad un "a meno che tu non ti stia riferendo..." :bua: