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Re: La giustizia in Italia
si in effetti faceva schifo o almeno più schifo del mio solito.
le persone erano fuori casa...un vicino ha incontrato 4 persone che giravano per il paese con una scala e ha chiesto cosa stavano facendo, gli altri hanno risposto minacciandolo , lui è scappato e ha chiamato i carabinieri
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Re: La giustizia in Italia
Mi piacerebbe vedere le statistiche della criminalità belle tabellate per tipologia e soprattutto recenti, ma a volte si trova roba del 2006 perché ai tempi uscì un report ben fatto, poi nulla -.-
cmq in generale nei paesi del primo mondo, i reati hanno preso a calare dagli anni 90 a oggi
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Re: La giustizia in Italia
Bisogna vedere quali reati...
:asd:
...è anche una questione di leggi, ad esempio all'indomani della depenalizzazione dell'uso personale in Italia c'è stato un crollo dei reati, ma non è che la sicurezza sia aumentata granchè...
:bua:
In generale i reati predatori hanno fatto il botto tra il '90 ed il 2000, poi sono generalmente iniziati a calare.
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
koba44
Mi piacerebbe vedere le statistiche della criminalità belle tabellate per tipologia e soprattutto recenti, ma a volte si trova roba del 2006 perché ai tempi uscì un report ben fatto, poi nulla -.-
cmq in generale nei paesi del primo mondo, i reati hanno preso a calare dagli anni 90 a oggi
Ma mi pare che ogni anno facciano un report, diviso anche per provincia (e si scoprono cose molto interessanti su certe province che mamma mia al sud che gente mentre da noi signora mia mai)
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
caesarx
In generale i reati predatori hanno fatto il botto tra il '90 ed il 2000, poi sono generalmente iniziati a calare.
Il libro "Freakonomics" attribuisce alle leggi sull'aborto il calo di questi reati: meno figli di ******* in giro, meno reati. Correlazione sì, causa-effetto boh.
Però lo stato di certi paesi (Brasile, Papua Nuova Guinea(!), Pakistan, San Salvador, Messico, Sud Africa) non fa ben sperare in una riduzione globale del crimine di strada.
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Re: La giustizia in Italia
Il crollo degli stati comunisti ha comportato una fuga di "cervelli" dall'est verso l'ovest, che ha provocato l'impennata apocalittica. Alcuni stati hanno aperto le carceri e mandato letteralmente ( :asd3: ) a quel paese i detenuti perché non c'erano i soldi per mantenerli. La situazione si è normalizzata con la normalizzazione dell'est Europa (normalizzata nel senso che alcuni criminali oramai sono stanziali qui) quindi i picchi non si registrano più. Il problema è che questa massa di criminali esiste e se ne impippa dei nostri codici ipergarantisti.
:boh2:
Ovviamente quello che al nord lo fanno i criminali di importazione al sudde lo fanno gli autoctoni, ma quelli ci son sempre stati.
:asd:
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Re: La giustizia in Italia
Per avere un'idea di come sono distribuiti i reati nel paese, dati 2013 (sigh!) fonte ilsole24ore.
Rapine: mi stupiscono le posizioni di Prato e Rimini. Anche quella di ******, quasi il doppio di Milano!
http://i.imgur.com/I6kBn2A.png
Furti in abitazione: concentrati al Nord.
http://i.imgur.com/4MZtAer.png
Il resto qui: https://public.tableau.com/shared/NM...showVizHome=no
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
caesarx
Allora.
1) Se le statistiche sono truccate, auguri, ma i numeri sono numeri, c'è poco da fare, e credo che avrebbe poco senso truccare i numeri, anche perché sono dati ISTAT raccolti automaticamente da sistemi di ricezione delle denunce.
:boh2:
2) I motivi per il calo delle denunce possono essere tanti, ma rimane la seria possibilità che il numero dei reati sia diminuito. I numeri totali rimangono comunque enormi rispetto a quelli (ad esempio) pre crollo della cortina di ferro. E non è detto che un calo dei furti sia necessariamente da intendersi come fatto positivo poiché, un calo in una determinata area rurale può essere determinato anche dal fatto che in quell'area si son rubati tutto il rubabile, inclusi i tubi dell'acqua ( :bua: ).
3) Le statistiche "de panza", lo ripeto, non servono ad una minchia. I furti a ripetizione sono, purtroppo, una realtà in alcune zone d'Italia. Il problema semmai è un altro, ovvero che una volta presi, sti soggetti, non verranno nemmeno processati per "tenuità del fatto".
:bua:
Concordo i numeri non vengono mica taroccati, quello al limite si poteva fare prima con i vecchi sistemi (dei quali tra l'altro ancora non ci si è liberati, mannaggia), adesso con il sistema acquisizione informatizzato non si scappa.
Per quanto riguarda il calo delle denunce purtroppo sicuramente una parte è perchè la gente a volte sceglie di non denunciare, non tanto per un calo di fiducia nelle forze dell'ordine anzi, ma perchè vedono che il malvivente la fa spesso franca, quando vengono presi non gli viene comminata una pena commisurata (secondo il metro del cittadino), perchè i beni sottratti difficilmente tornano in mano ai proprietari. Se vai a fare un sopralluogo di furto, specialmente nei tentati, e il giorno dopo non si presenta nessuno a denunciare, non è che ci possano essere tante spiegazioni valide se non che la vittima se l'è "messa via". Ma torno a dire, nessuno si è mai lamentato dell'operato delle FFOO. Porto un esempio, il titolare di un supermercato che denunciava diverse persone l'anno per taccheggio, quest'anno ha presentato solo una denuncia nel gennaio scorso. Nel caso specifico un signore di origine marocchina con la passione dei latticini si era grattato una decina di pezzi di parmigiano reggiano dimenticandosi di pagare alla cassa. Questi veniva immediatamente fermato, portato in caserma e si invitava il gestore a sporgere denuncia. Ovviamente, vista la tenuità del fatto e visto che i beni sottratti erano di prima necessità, il pluripregiudicato veniva denuciato in stato di libertà. Al che il gestore candidamente riferiva agli operanti che per lui costava meno subire il furto che perdere le ore relative a denuncia e successiva convocazione in tribunale per un processo ovviamente celebrato in contumacia dell'imputato che nel frattempo si è reso irreperibile. Detto questo ringraziava sentitamente gli operanti e da quel dì nel suo supermercato non taccheggia piu' nessuno. Storia uguale in altri negozi.
Che i furti siano diminuiti per la mancanza di beni non sono d'accordo, i furti continuano imperterriti, almeno nella zona dove lavoro io che è decisamente "ricca", però visti i servizi mirati, la presa di coscienza di parte dei cittadini che almeno adesso la notte hanno iniziato a chiudere le ante e sicuramente anche alla minor quantità di obiettivi paganti (una volta che a una famiglia gli hai rubato l'oro non puoi piu' tornarci a rubare con profitto) i ladri si sono spostati in zone piu' periferiche dove: la gente è piu' ingenua e ha meno contromisure, hanno ancora oro e soldi in casa, i furti creano un maggior allarme sociale.
Per il fatto che questi figuri, una volta presi, non paghino adeguatamente sono piu' che d'accordo, d'altra parte se fermo una macchina e dentro ci trovo 4 orridi volti che portano addosso grossi cacciaviti, piedi di porco, un piccone (perchè non si sa mai potrei trovare una ricca vena d'oro a Pontida) e quattro passamontagna, li posso denunciare in stato di libertà per il 707 (briciole) che, se per caso qualcuno dei predetti è pure incensurato per reati predatori, nemmeno sussiste come reato e infatti finisce archiviato. Manco il porto di oggetti atti a offendere regge a volte.
Chi dice invece che questi hanno chissà che attività di pianificazione invece sbaglia, la realtà è che questi girano piu' o meno a caso, se vedono una casa con le ante lasciate aperte e senza allarme si buttano e in 5 minuti la fanno. Se quella vicino è nelle stesse condizioni vanno avanti in serie.
Ah, ultima precisazione, qui si parla solo di furti in abitazioni fatti da ladri professionisti e oserei aggiungere di certi gruppi etnici, che invece quando si parla di ladri di paese le cose cambiano completamente e quelli hanno vita molto breve.
Detto ciò anche i ladri professionisti vengono presi, purtroppo il problema non è prenderli (per quanto non sia un lavoro semplice) ma tenerli dove non possano nuocere.
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Re: La giustizia in Italia
Per quanto riguarda Rimini posso solo dirti che ci sono un sacco di individui scarsamente raccomandabili che si trasferiscono d'estate lì perchè è pieno di turisti dai portafogli gonfi. Quello che succede a Rimini tra Giugno e Settembre è l'apocalisse, poi tra Settembre e Giugno letargo. :asd:
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Re: La giustizia in Italia
c'era anche una pagina interattiva sull'espresso.
http://espresso.repubblica.it/inchie...talia-1.172691
tanta roba da cliccare.
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Re: La giustizia in Italia
Che ci sia un correlazione logica che Asti (prima in classifica per furti in abitazione) abbia avuto la più alta immigrazione di albanesi ? :asd:
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
Lo Zio
ha osato cervare un ucciso del re? :uhm:
Anche tu in calze a maglia davanti a mtv ieri sera eh? Ahahah
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Re: La giustizia in Italia
Per quanto riguarda gli stupri non trovo stats, anche perché la definizione del reato è stata modificata nel tempo ("se lei ha i jeans non è stupro"), che poi è la critica mossa all'argomento "Svezia paese di stupri".
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
alberace
Isernia capitale dei delitti informatici.
cito:
L'altro lato della medaglia sono i furti e in generale i reati contro la proprietà.
Secondo uno studio del consorzio interuniversitario Transcrime, coordinato da
Marco Dugato, negli ultimi anni i furti in appartamento sono raddoppiati.
Ricominciano a crescere anche borseggi e rapine, così come lesioni e minacce.
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
Boss-Fx
Che ci sia un correlazione logica che Asti (prima in classifica per furti in abitazione) abbia avuto la più alta immigrazione di albanesi ? :asd:
razzistah
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Re: La giustizia in Italia
marco cattaneo (direttore di le scienze e national geographic) ha avuto accesso al "decreto di sequestro preventivo d'urgenza" degli olivi salentini della procura di lecce.
leggete i commenti: https://www.facebook.com/photo.php?f...5469.720941831
sostanzialmente pare che stavolta i giudici neppure abbiano scelto consulenti tecnici incapaci, si sono limitati a travisare completamente il senso delle perizie per arrivare a conclusioni che farebbero inorridire persino spostati come natalino balasso.
quando l'infezione devasterà l'industria olearia del barese, nessuno pagherà per questa infamia.
menzione d'onore per la forma del decreto: tripli punti esclamativi, grassetti indignati, puntini di sospensione da cugino analfabeta su facebook.
il pensiero che la giustizia sia amministrata da queste comari illetterate tali quali al redattore medio di lastella lascia senza parole.
il cancro del paese (cit.)
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Re: La giustizia in Italia
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Re: La giustizia in Italia
Dopo il caso Meredith non credevo che potessero accadere delle cose del genere. :jfs2:
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Re: La giustizia in Italia
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Re: La giustizia in Italia
so di magistrati di corte d'appello con disturbi da personalità multipla, di che vi stupite :asd:
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Re: La giustizia in Italia
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
Moloch
sostanzialmente pare che stavolta i giudici neppure abbiano scelto consulenti tecnici incapaci, si sono limitati a travisare completamente il senso delle perizie per arrivare a conclusioni che farebbero inorridire persino spostati come natalino balasso.
quando l'infezione devasterà l'industria olearia del barese, nessuno pagherà per questa infamia.
menzione d'onore per la forma del decreto: tripli punti esclamativi, grassetti indignati, puntini di sospensione da cugino analfabeta su facebook.
il pensiero che la giustizia sia amministrata da queste comari illetterate tali quali al redattore medio di lastella lascia senza parole.
il cancro del paese (cit.)
La riforma della giustizia si farà al momento opportuno.
Posso solo augurarmi che tra coloro che finiranno stritolati dal tracollo vi siano moltissimi antiberlusconiani* gaudenti della prima ora :sisi:
(i poveri idioti che gioivano, menandoselo e sferruzzando la calza, ogni qualvolta un masaniello narciso, ideologizzato e semianalfabeta versava benzina sul fuoco dello scempio portato ai danni del primo ministro-e, pertanto, del paese- in carica, tanto per capirci)
*ovviamente non mi riferisco ai (pochi)antiberlusconiani "illuminati", sempre per intenderci.
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Re: La giustizia in Italia
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Re: La giustizia in Italia
L'olio marocchino è bbono e costa meno. Chissenefrega.
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
Moloch
"avanti tutta" intendi l'infezione?
poco ma sicuro.
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Re: La giustizia in Italia
Anche l'olio greco è bbono e costa meno. Tanto poi lo rimarchiano come italiano. Chissenefrega.
Vogliamo aiutare concretamente Tsiprascoso o no?
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
koba44
L'olio marocchino è bbono e costa meno. Chissenefrega.
che l'olio marocchino sia bono e costi poco è vero. Ma io continuo a preferire quello olandese :asd:
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Re: La giustizia in Italia
ma lo sanno tutti che l'olio greco è olio di nocciola turco a cui hanno cambiato etichetta a Patrasso :asd:
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
koba44
Anche l'olio greco è bbono e costa meno. Tanto poi lo rimarchiano come italiano. Chissenefrega.
Vogliamo aiutare concretamente Tsiprascoso o no?
Non c'è nessun bisogno di rimarchiare, la legge di questa Europa utilissima ai cittadini consente di scrivere che la provenienza sia appunto UE.
Quindi l'olio fatto con olive di Arma di Taggia oppure di Timisoara può avere la stessa identica etichetta, e infatti buona parte di quello commercializzato in Italia è fatto con olive rumene.
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
nofaxe1
che l'olio marocchino sia bono e costi poco è vero. Ma io continuo a preferire quello olandese :asd:
Quello è olio di vaselina!
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
Moloch
marco cattaneo (direttore di le scienze e national geographic) ha avuto accesso al "decreto di sequestro preventivo d'urgenza" degli olivi salentini della procura di lecce.
leggete i commenti:
https://www.facebook.com/photo.php?f...5469.720941831
sostanzialmente pare che stavolta i giudici neppure abbiano scelto consulenti tecnici incapaci, si sono limitati a travisare completamente il senso delle perizie per arrivare a conclusioni che farebbero inorridire persino spostati come natalino balasso.
quando l'infezione devasterà l'industria olearia del barese, nessuno pagherà per questa infamia.
menzione d'onore per la forma del decreto: tripli punti esclamativi, grassetti indignati, puntini di sospensione da cugino analfabeta su facebook.
il pensiero che la giustizia sia amministrata da queste comari illetterate tali quali al redattore medio di lastella lascia senza parole.
il cancro del paese (cit.)
Spiacenti, questo contenuto non è al momento disponibile
Il link che hai seguito potrebbe essere scaduto o la pagina potrebbe essere visibile soltanto a un pubblico del quale non fai parte.
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
CapitanSkywolf
Spiacenti, questo contenuto non è al momento disponibile
Il link che hai seguito potrebbe essere scaduto o la pagina potrebbe essere visibile soltanto a un pubblico del quale non fai parte.
ha rimosso il post, probabilmente gli sono state paventate delle ritorsioni.
rimangono i due estratti, che avevo saggiamente uploadato altrove
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
L’Italia sta diventando sempre più un Paese ostile al metodo scientifico e amante delle teorie del complotto. L’ennesima dimostrazione viene dal caso della «Xylella fastidiosa», batterio che produce grave nocumento all’ulivo, penetrato in Europa diciotto anni fa e più recentemente in Italia, nel Salento. Nelle Americhe la si combatte da un secolo, purtroppo senza successo. Il Consiglio nazionale delle ricerche di Bari ha lavorato sodo per scoprire origini e modo di debellare quello che prende il nome di CoDiRO (Complesso del disseccamento rapido dell’olivo). Prendendo in seria considerazione anche l’ipotesi di sradicare gli ulivi già colpiti per provare a sterminare gli insetti diffusori dell’infezione e creare un cordone sanitario che isoli le piante infette.
Ma la magistratura, con un’inchiesta della Procura di Lecce, si è opposta. Di più: ha accusato il Cnr barese di aver favorito la diffusione del batterio, ne ha fatto sequestrare il materiale sia informatico che cartaceo e ha deciso che gli ulivi malati restino lì dove sono. Ha poi anche denunciato «inquietanti aspetti» relativi al «progettato stravolgimento della tradizione agroalimentare e della identità territoriale del Salento per effetto del ricorso a sistemi di coltivazione superintensiva». In parole povere, i ricercatori avrebbero deliberatamente cospirato per abbattere i vecchi ulivi e soppiantarli con piante nuove. G li indagati sono accusati di diffusione colposa della malattia delle piante, violazione dolosa delle disposizioni in materia ambientale, falso materiale e ideologico, getto pericoloso di cose, distruzione di bellezze naturali. La «peste degli ulivi», secondo i magistrati leccesi, sarebbe stata volontariamente importata in Puglia dall’Olanda nell’ottobre del 2010 con un convegno ad essa dedicato. Poi, nel 2013, un professore barese, Giovanni Paolo Martelli, avrebbe messo in scena la «folgorante intuizione» di aver individuato la Xylella come agente patogeno del disseccamento degli ulivi salentini. Quindi il capo della Guardia forestale, Giuseppe Silletti, peraltro su sollecitazione dell’Unione Europea, avrebbe disposto il taglio di cinquemila alberi (così da salvarne un milione). In combutta con il professore di Agraria Angelo Godini fautore dell’eliminazione degli alberi infetti, in particolar modo, secondo l’accusa, «quelli monumentali». Accuse che hanno dell’incredibile.
Nature e Washington Post si sono scandalizzati per questo che a loro appare come un «processo italiano alla scienza». L’inchiesta del procuratore Cataldo Motta e dei pm Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci ipotizza che gli scienziati abbiano diffuso colposamente la malattia e abbiano poi presentato i fatti in modo da poter avallare come soluzione l’eradicazione delle piante malate, per legittimare lo sterminio degli ulivi salentini. Negli atti si parla anche di persone avvistate in tuta bianca a spalmare unguenti su alberi di ulivo, che successivamente sarebbero stati bruciati per cancellare le prove. Prove che avrebbero potuto portare al «grande vecchio» di questa cospirazione: la multinazionale dell’agroalimentare Monsanto. Persino l’ex Presidente del Tribunale di Bari Vito Savino ha preso le distanze da questa iniziativa giudiziaria e ha manifestato sulla stampa il proprio «sconcerto». Ma i magistrati - come sempre si fa in casi del genere - hanno ribattuto allargando il campo delle accuse ad un numero sempre più vasto di imputati, i quali (Savino, Godini, Martelli) avrebbero condiviso «un medesimo approccio culturale nell’Accademia dei Georgofili di cui fa parte anche il professor Paolo De Castro, già ministro dell’Agricoltura, attualmente eurodeputato, che ha riferito in commissione proprio sulla questione Xylella». Europa, Guardia forestale, Georgofili, ex ministri avrebbero dunque congiurato per distruggere gli ulivi salentini allo scopo di impiantare in quel di Gallipoli nuove coltivazioni. E gli scienziati dell’Università di Bari, del Cnr e dell’Istituto agronomico alimentare (Iam) avrebbero aderito (dietro compenso?) al complotto. Sulla Stampa Gilberto Corbellini e Roberto Defez hanno esortato coloro che in passato si sono indignati contro i tentativi di imporre per via giudiziaria le pseudo cure Di Bella o Stamina o contro il rinvio a giudizio e la condanna in primo grado della Commissione Grandi Rischi rea di non aver dato l’allarme per il terremoto dell’Aquila, a «insorgere per quanto sta accadendo nel Salento». Ma il loro appello è caduto nel vuoto.
Qualcuno ha messo in evidenza come l’inchiesta della procura di Lecce si basi su una grande contraddizione logica: da un lato i magistrati sostengono che non esiste «un reale nesso di causalità tra il batterio e il disseccamento degli ulivi», dall’altro accusano i ricercatori di aver diffuso il batterio. Saremmo quindi in presenza di «untori di una peste innocua» (ha ironizzato Luciano Capone sul Foglio ). Lo Iam è accusato, come si è detto, di aver dato inizio al contagio con le provette olandesi fatte giungere a Bari per il convegno scientifico del 2010. L’Istituto ha risposto dimostrando che i campioni introdotti in Italia per quell’incontro scientifico erano tutti di una sottospecie diversa da quella ritrovata nel Salento. Ma, con logica acrobatica, l’accusa ha trasformato anche questa in un’ammissione di colpa: fu «priva di plausibile giustificazione l’introduzione da parte dello Iam di tutte le sottospecie di Xylella conosciute a eccezione di quella individuata nel Salento» che c’era già, tenuta ben nascosta, e non aveva perciò bisogno di essere importata. Incredibile. L’inchiesta cita poi un’affermazione dell’esperto mondiale di Xylella, Alexander Purcell di Berkeley - «Contro la Xylella gli abbattimenti non servono a nulla» - che lo stesso Purcell nega di aver mai pronunciato ed è stata riferita da un’europarlamentare grillina. Il Movimento Cinque Stelle ha contemporaneamente depositato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina colpevole di non aver ostacolato il complotto.
Nel frattempo l’Unione Europea ha avviato nei confronti dell’Italia una procedura d’infrazione per i ritardi nell’attuazione del piano di guerra contro il flagello salentino. A questo punto non è lecito nutrire dubbi: vincerà la Xylella e gli italiani si troveranno a dover pagare una multa all’Europa. Poi, come sempre accade, tra un decennio verrà il tempo delle pubbliche scuse ai ricercatori che hanno fatto il loro dovere e per questo hanno avuto dei guai. Così vanno le cose nel nostro Paese.
http://www.corriere.it/editoriali/16...id=SF020103COR
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
Moloch
Articolo di Paolo Mieli, "giudeo zioni$ta difensore di $big$ $pharma$, delle $$multinazionali$$, Rotschild e Ravensburger".
Ma d'altronde tutte le scienze sono sioniste, quale più quale meno.
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Re: La giustizia in Italia
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Re: La giustizia in Italia
occhio molocco, che tra poco arriveranno a contestare anche l'associazione a deliquere di stampo mafioso :asd:
perlomeno finché gli indagati non abiureranno
comunque questo è un bel saggio del perché il Manzoni deve essere insegnato al liceo :asd:
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
i ricercatori avrebbero deliberatamente cospirato per abbattere i vecchi ulivi e soppiantarli con piante nuove. G li indagati sono accusati di diffusione colposa della malattia delle piante,
Cospirazione e "colposo" fanno un po' a cazzotti, però
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
http://dizionari.corriere.it/images/info.gifQualcuno ha messo in evidenza come l’inchiesta della procura di Lecce si basi su una grande contraddizione logica: da un lato i magistrati sostengono che non esiste «un reale nesso di causalità tra il batterio e il disseccamento degli ulivi», dall’altro accusano i ricercatori di aver diffuso il batterio. Saremmo quindi in presenza di «untori di una peste innocua» (ha ironizzato Luciano Capone sul Foglio ). Lo Iam è accusato, come si è detto, di aver dato inizio al contagio con le provette olandesi fatte giungere a Bari per il convegno scientifico del 2010. L’Istituto ha risposto dimostrando che i campioni introdotti in Italia per quell’incontro scientifico erano tutti di una sottospecie diversa da quella ritrovata nel Salento. Ma, con logica acrobatica, l’accusa ha trasformato anche questa in un’ammissione di colpa: fu «priva di plausibile giustificazione l’introduzione da parte dello Iam di tutte le sottospecie di Xylella conosciute a eccezione di quella individuata nel Salento» che c’era già, tenuta ben nascosta, e non aveva perciò bisogno di essere importata
:bua: