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Originariamente Scritto da
kyashan
Ma vedi, ammesso, e NON concesso, che sia stato Moratti in persona ad andare a denunciare quelli che secondo lui erano degli abusi, anche qui io non ci vedo niente.
Voglio dire, se io ho un negozio e vengono a chiedermi il "pizzo" ogni mese, io vado dai Carabinieri a denunciare la cosa. Gli amici degli estortori diranno che io sono un pezzo di *****, ma in realtà i pezzi di ***** rimangono gli estortori.
E' un esempio un pò forte, ma per dire che se anche Moratti avesse RITENUTO di vedere delle irregolaritò, sollecitare un'inchiesta non è reato, non è una fangata. Poi che l'inchiesta sia stata gestita in modo non perfettamente chiaro è altro problema direi :boh2:
la denuncia degli abusi o la sollecitazione di una inchiesta non è nulla di sbagliato, ma se permetti come tu sospetti che la contiguità di moggi nascondesse qualcosa (ed è tutto da provare), lasciami dubitare della contiguità fra moratti, tronchetti provera e tovaroli, che potrebbero aver filtrato le intercettazioni.
Del resto è stato tutto così regolare che guarda a caso contro l'inter e la telecom pendono 107 richieste di risarcimento fra cui il vieri e de santis. Aspettiamo con serenità l'epilogo e l'attribuzione delle responsabilità :sisi:
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Non vedo differenze tra sport individuali e collettivi.
sarebbe più corretto scrivere fra gare che si consumano in un'unica soluzione e quelle che si consumano in tornei.
Esempio classico: la gara dei 100 metri, più chiaro di così.
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Vedo una sentenza obiettivamente "scritta male" perchè falsare un campionato senza falsare le singole partite è praticamente impossibile, una incongruenza che non si potè non notare già allora.
E' forse l'aspetto più strano questa sentenza.
Ma ripeto, una volta che (bene o male, in questo caso probabilmente male) accerti delle irregolarità, non vedo differenze tra sport collettivi e individuali.
le virgolette non ti salveranno dalle mie precisazioni :asd:
accusare qualcuno di un reato impossibile da compiere non è scrivere male una sentenza, significa semplicemente volerlo condannare a prescindere dalle reali colpe, ammesso che ce ne siano.
Certo che l'incongruenza fu notata, ma l'obiettivo dell'inchiesta era eliminare dal calcio coloro che non permettevano a chi versa 600 mlioni nel campionato italiano (e non stiamo parlando di calciomercato) di vincere uno scudetto.
Non vedi differenze, allora te le rispiego: in un torneo con andata e ritorno ,se io falso più partite chessò magari espellendo un giocatore che non doveva esserlo non solo altero quell'incontro, ma anche il successivo.
Se invece, come nei 100 mt, è tutti contro tutti non farò altro che consegnare il premio a chi si è classificato successivamente ai colpevoli di taroccamenti. Chiaro? 8)
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E' chiaro che quella partita non andava giocata.
Io peraltro non giocherei neanche le partite di CL in Russia sui campi completamente bianchi e col pallone rosso, perchè mi pare che quello non sia più calcio, ma un altro sport
fino a qui, nulla quaestio.
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Eppure c'è un regolamento, magari fatto male per carità, che ha consentito quel giorno a Collina di far giocare quella partita.
non c'è nessun regolamento fatto male, mi spiace. In caso di impraticabilità di campo (si usa far rimbalzare la palla per verificare che rimbalzi tre volte con i capitani vicino) la partita va sospesa e rinviata. Il sig. Collina espletò la procedura e si consultò telefonicamente (ma non dovrebbe decidere in autonomia?) e decise deliberatamente e scientemente di giocare falsando l'incontro.
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Il Perugia non aveva l'assillo di vincere? Aveva però l'esigenza di non perdere troppo facilmente....per ovvie ragioni di "immagine" sua e del campionato stesso direi.....la stessa esigenza che aveva la Lazio nel 2002 e lo stesso assillo di vincere che aveva l'Inter sempre nel 2002....e dopo 8 anni siete tutti ancora qui a prendere per il **** l'Inter :asd:
Quel giorno mancava solo la pioggia :asd:
interessante pensiero che però non ha pertinenza: infatti non si contestano le motivazioni delle squadre.
Visto che l'argomento motivazioni ti sta a cuore, riporto le dichiarazioni di cragnotti
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"La Lazio non voleva battere l'Inter"
Sergio Cragnotti, intervistato da Goal.com, parla del controverso Lazio-Inter del 5 maggio 2002 regalandoci notevoli perle che aiutano a comprendere cosa sia realmente successo in quel finale di campionato. Ecco alcuni stralci delle sue dichiarazioni:
«La squadra nerazzurra si presentò all’Olimpico come si affronta una partita tra scapoli e ammogliati...»
«Ma vi ricordate l’Olimpico? Ottantamila tifosi nerazzurri, eppure almeno quarantamila erano della Lazio. Tifavano tutti per la squadra di Moratti, anche la nostra curva, tanto noi avevamo staccato la spina e con loro eravamo gemellati. L’Inter non era concentrata, altrimenti avrebbe vinto senza sforzo»
«Intuii che c’era qualcosa di strano nella mezz’ora precedente la partita. Vidi Moratti, sua sorella Bedy e Tronchetti Provera arrivare all’Olimpico senza tensione. Erano euforici, abbracciavano tutti co*me se avessero già vinto. Va bene che quella Lazio era poca cosa, ma poi sul campo bisogna correre e segnare. Alla fine evitai di andare a salutarli, ero imbarazzato, non avrei saputo cosa dire. Perdere quello scudetto e quella partita era impossibile»
Lei aveva sentito Moratti alla vigilia? «Sì, avevamo un grande rapporto: quella settimana parlammo solo di Nesta, l’Inter era in*teressata al giocatore. Nessun accenno alla partita. Rimandammo la trattativa».
Davvero interessante l'intervista di Cragnotti, in particolare il finale non trovi?. Secondo l'ex presidente della Lazio, l'Inter parlava di calcio mercato con la Lazio la settimana precedente l'ultima giornata di campionato, addirittura si parlava del giocatore più importante della rosa laziale, Alessandro Nesta. E guarda caso, la Lazio si presenta a quella partita "con la spina staccata" (parole di Cragnotti). Penso che siano state aperte indagini federali per molto meno.:jfs2:
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Che quel campo penalizzi la squadra più "tecnica" è ovviamente una scusa molto debole,
e certo perché se faccio suonare a horowitz un pianoforte scordato la musica sarà leggiadra e melodiosa rispetto a quella di un pincopallino che suona con il medesimo strumento vero? :asd:
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perchè le partite molto spesso vanno vinte con qualità diverse dalla tecnica, come l'aggrssività e il carattere,
certo, se il campo lo permette non certo se si gioca in una palude a quel punto un del piero vale un ficcadenti, anzi ficcadenti giocherebbe molto meglio.
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e per motivi che non c'entrano nulla con la pioggia, qualità dalle quali nessuna squadra può prescindere se vuole essere la più forte, qualità che quella Juve si è sempre peraltro vantata di avere.
infatti la pioggia non c'entra, era il campo che non era praticabile. Puoi essere determinato, aggressivo, forte, ma se lo strumento è stonato la melodia è stonata e le differenze tecniche si annullano e a quel punto se ne avvantaggia chi tecnico non è-
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Avrebbe dovuto tirarle fuori, come l'Inter avrebbe dovuto tirare fuori i maroni il 5 maggio?
ripeto, mi dai uno strumento scordato chi suonerà meglio? chi non lo sa suonare, perché chi è più bravo si troverà talmente a disagio da sembrare impacciato e indolente, al contrario di chi non conosce nemmeno il pentagramma.
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Forse, ma non sempre ci si riesce, ecco perchè io non presi in giro gli Juventini quel giorno e non tollero le prese in giro per l'Inter del 5 maggio. :boh2:
Il 5 maggio l'inter perse non contro la lazio ma contro tal poborsky, la cui gioia per i goal contrastava con i musi lunghi degli altri suoi compagni di squadra (chi ricorda peruzzi?). Il tutto su un campo praticabile e soprattutto con due tentativi di truccare la partita da parte rispettivamente di materazzi e dell'onestissimo presidente Moratti.
Quindi evitiamo paralleli del tutto non consoni grazie. ;)