Re: chi ha la laurea se la tira di brutto
Comunque è divertente che abbiate questa visione post guerra del laureato, quest'immagine idealizzata costruita attraverso i film di totò.
La maggior parte dei laureati ora come ora sono studenti del sud fuorisede che si laureano dopo 4 anni fuoricorso e non credo si credano sto cazzo.
Re: chi ha la laurea se la tira di brutto
c'è tanta acredine, penso che chi frigna si prenderà la laurea a posteriori, per poi bullarsi su quotidiani di provincia con annunci foto annesse.
tipo "congratulazioni nonno capa di vallo per la tua laurea in demenza senile a soli 78 anni"
Re: chi ha la laurea se la tira di brutto
:popcorn:
no dai non è possibile
devo chiedere in azienda quanti laureati ci sono :popcorn:
Re: chi ha la laurea se la tira di brutto
pastina che mi risulti i premi nobel son tutti laureati :fag:
Re: chi ha la laurea se la tira di brutto
Pastina, io studio e mi faccio un mazzo così a lavoro, no part time, no cellulocentralinista, un lavorovvero; che opinione hai di me?
Re: chi ha la laurea se la tira di brutto
Citazione:
Originariamente Scritto da
Cesarì18bagnato
pastina che mi risulti i premi nobel son tutti laureati :fag:
che non hanno un cazzo da spartire con te e gli altri universinab :asd:
paragonarti ad un nobel :rotfl:
Citazione:
Originariamente Scritto da quel signore la
Pastina, io studio e mi faccio un mazzo così a lavoro, no part time, no cellulocentralinista, un lavorovvero; che opinione hai di me?
Tantissimo rispetto per chi lavora studia anche solo partime
ma qua più che altro mi pare che alcuni unversiFag non si siano mai lamentati
mentre cesare e altri sono un continuo lagnarsi
quelli li prenderei a sprangate :sisi:
pernso di aver comunque trovato l'origine del mio malessere verso gli universifag...
adesso faccio un topic apposito di sfogo
Re: chi ha la laurea se la tira di brutto
non lo so perchè si lagnano; dico solo che quelli che studiano mantenuti da papà, e magari pigliano pure una media di 20, non hanno colpe, la colpa è dei genitori; cazzi loro quando dovranno sbrigarsela da soli :sisi: invece gli universifag sono fag, e i fag vanno eradicati sempre e comunque
Re: chi ha la laurea se la tira di brutto
Caro Severgnini, Carlo Costagliola (http://italians.corriere.it/2012/12/...mi-e-libretti/) ha ragione al 100%, parlando del regolamento sul libretto universitario. Che baggianata e’ di nascondere al professore i precedenti successi o insuccessi dello studente? Per alcuni anni, come ricercatore, ho partecipato agli esami orali in un’universita’ italiana, e non ho mai cessato di arguire con i professori piu’ anziani sulla inadeguatezza del sistema degli esami. Tre domande (quando c’e’ tempo)… e la preparazione dello studente viene valutata. Come si fa sapere se lo studente e’ cascato proprio sulle tre domande sulle quali e’ piu’ debole, oppure sulle uniche tre risposte che sa! E poi, qual e’ una domanda difficile, qual e’ una facile? Come vengono distribuite? Ma le variabili (e con esse la ingiustificata variabilita’ del giudizio) non finiscono qui. All’inizio della seduta si chiedono le cose basilari, poi ci si stufa e si va nelle note a pie’ di pagina. Poi ci sono studenti che cadono nel panico e non riescono a dimostrare quel che sanno, ci sono studenti sfacciati che sanno vendere le poche cose che sanno… Puoi capitare con l’assistente tenero perche’ ancora speranzoso, o con il ricercatore a vita ormai incattivito. Il bello e’ che l’unanime e condiscendente risposta dei professori suona pressappoco: eh, beh, e’ proprio li’ che la bravura del docente si misura, sulla capacita’ di giudicare uno studente in pochi minuti… Alla domanda successiva pero’ se il docente usa qualche strumento indipendente per verificare la correttezza del proprio giudizio, anche a posteriori, le risposte diventavano nebulose… Insomma, la legge sul libretto sembra veramente una vera bufala demagogica. Una piu’ seria riforma degli esami richiede l’introduzione di un serio sistema di domande a scelta multipla, e di periodici colloqui degli insegnanti con gli studenti. Ma per quello ci vuole troppa fatica, e poi, dove andrebbe a finire la mistica del docente?