Citazione:
presidente della Roma, Rosella Sensi, per improvvisi motivi di salute ha partecipato all'assemblea degli azionisti che si è svolta a Trigoria. Minuto di silenzio in ricordo di Franco Sensi. Letta una lettera di Rosella, dove si esaltano i risultati positivi degli ultimi anni e gli sforzi del padre. "Una società sana che non ha paura del futuro". Sottolineati anche i passi avanti per la costruzione di un nuovo stadio, grazie anche ai nuovi appoggi politici. "Un segno di rispetto nei confronti dei nostri tifosi".
I punti all'ordine del giorno sono:
- Presentazione del bilancio di esercizio;
- Bilancio consolidato al 30/6/08
- Nomina dei componenti del CDA
- Nomina dei componenti del Collegio Sindacale
Nel corso dell'Assemblea dei Soci sono stati presentati alcuni dati inerenti alla gestione al 30/6/08.
ROMA 2000:
ricavi: 169,9 milioni di euro
ricarvi gare serie A: 38 milioni di euro
ricavi biglietteria serie A: 7,32 milioni di euro
ricavi abbonamenti: 9,32 milioni di euro
ricavi Champions League: 12,5 milioni di euro
ricavi biglietteria Champions League: 6,7 milioni di euro
ricavi Supercoppa Italiana e Coppa Italia: 1,5 milioni di euro
ricavi amichevoli: 1,5 milioni di euro
ricavi diritti televisivi: 131,2 milioni di euro
A.S. ROMA:
spese verso i calciatori: 73,8 milioni di euro
spese verso lo staff tecnico: 7,5 milioni di euro
spese per i premi: 10 milioni di euro
spese verso il settore giovanile: 0,2 milioni di euro
spese verso il personale amministrativo: 2 milioni di euro
Quando sono cominciati gli interventi dei Soci, alcune persone hanno elogiato il lavoro svolto dalla famiglia Sensi, ringraziandola per quanto fatto. Molte altre hanno espresso dure critiche.
Vi proponiamo l'intervento del socio Fabio Palma.
"Cosa dire? Il bilancio è buono, no? Perfettamente redatto e presentato a noi. Ma dovremmo essere contenti? Non è così, noi non siamo una società forte. Siamo l’unica società che non ha beni, non ha mezzi. Sono dieci anni che parliamo dello stadio e lasciamo fare i belli ai politici sul nostro nome. Sono dieci anni che ne parliamo ma di fatto non cambia nulla. Siamo gli unici che non possediamo un centro sportivo: siamo in affitto e investiamo a Trigoria per qualcosa che non è nostro. Non abbiamo beni di proprietà e l’affitto di Trigoria è anche particolarmente alto. Noi facciamo addirittura anche la preparazione estiva a Trigoria, che notoriamente ad agosto è uno dei posti più freschi e più salubri che ci siano in Italia. Noi siamo una fabbrica di calcio e come tale bisogna rinnovare il nostro parco tecnico, cioè i giocatori. Invece qui si parla ancora di autofinanziamento. Noi non investiamo nel futuro, soltanto nel presente. In passato qualche soddisfazione ce la siamo tolta, è vero, ma adesso abbiamo buoni giocatori, abbiamo pochi ottimi giocatori, e molti pagati come campioni, ma che campioni non sono. Manca carattere e orgoglio. Gli allenamenti sono scarsi. Stiamo lottando per salvarci e questo ancora non è entrato in testa né a voi, né ai dirigenti, né tanto meno alla squadra che continua ad essere supponente. Oggi riprendono gli allenamenti dopo tre giorni di riposo, quando si giocherà una partita importante, cioè il derby, domenica? Ci alleniamo poco e male. Siamo legati ad una gestione familiare della società che ci sta portando alla rovina. E il merchandising si fa soltanto tramite canali dei Sensi. Le magliette possono essere vendute solo tramite gestioni che possono essere riconducibili ai Sensi. I loro interessi vengono prima di quelli della Roma. Anzi, i loro interessi si riflettono in quelli della Roma. È vero, siamo stati messi anche all’ottavo posto come importanza delle squadre, ma le sette squadre hanno tutte il loro stadio di proprietà e un giro di introiti molto più alto. L’A.S. Roma, c’è poco da fare, rimane una squadra di seconda fascia, indipendentemente dai risultati sportivi. Tutti gli anni ci diciamo le stesse cose. Abbiamo un sito internet che fa schifo, ci tengo ad usare questo termine, è un sito che fa schifo. Un sito che dovrebbe servire, oltre che per dare informazioni, anche per fare soldi. E invece niente. Noi lo lasciamo così e lo abbiamo abbandonato. Serve più attenzione e più rispetto per i tifosi: sono sempre meno allo stadio. Si è parlato addirittura di uno stadio Olimpico a cinque stelle. Anche l’Olimpico fa schifo: è indecoroso, non si vede niente ed è sempre sporco. Non so come si veda la partita in tribuna d’onore. Nonostante possa accedervi, non ci sono mai andato. I biglietti sono troppo cari, anche rispetto ad altri stadi che sono di proprietà delle società e sono bellissimi. Un’altra cosa: mi stupisco. Perché qui non c’è il signor Marra? Dopo la sua vergognosa lettera ai giornali, facendo finta di essere un tifoso quando tifoso non è e non ci si riscopre tifosi a 60 anni. Tutti i consiglieri sono legati alla famiglia Sensi, tranne tre che però al momento non ci sono: è assurdo. La campagna acquisti è stata sbagliata. Tutte le squadre adesso puntano sui giovani e noi non abbiamo osservatori, visto che risparmiamo anche su questo. Bruno Conti, che era l’unico bravo, lo abbiamo messo a fare altro. Noi facciamo calcio solamente la domenica, viviamo in perenne silenzio stampa. Dirigenti e calciatori non si vedono, siamo sempre assenti. Il calcio non si fa la domenica, si fa tutta la settimana. Qui non si parla mai e non parla mai nessuno. Tutti gli interventi sono cominciati ringraziando il presidente Sensi e la famiglia Sensi. Io invece direi che è ora che siano i Sensi a ringraziare noi. Sia noi investitori, sia soprattutto noi tifosi. I tifosi non possono nemmeno andare in trasferta perché formalmente siamo facinorosi. E quando ci sono state mosse queste accuse, la società dove era? Per caso ci stava vicino? Manco per niente. La società se ne frega. So che il mio intervento è stato inutile, sarà così perché tanto le cose non cambieranno".
La dottoressa Cristina Mazzoleni, direttore pianificazione, controllo e affari societari della A.S. Roma, ha dichiarato:
"L’attuale struttura è quella che ci ha permesso di raggiungere questi livelli. Le voci di bilancio sono state decise dal CDA. La campagna acquisti è stata implementata con l’obiettivo di competere per posizioni di vertice nel breve e nel medio termine i giovani sono stati prestati per farli crescere e acquisire esperienza. Direttore sportivo e allenatore hanno deciso in linea con i flussi di denaro quella che è stata la campagna acquisti. Riteniamo corrette le nostre scelte. Vi ricordiamo che abbiamo moltissimi nazionali. Il compenso per gli amministratori è soltanto per gli amministratori particolari e sono più contenuti di quelli delle altre società quotate in borsa. Ci tengo anche a sottolineare e a ribadire che sono in linea con gli stessi prezzi da anni, quindi non aumentano. A gennaio verificheremo le possibilità che si proporranno sul mercato, fermo restando la totale fiducia in quello che è il nostro affetto. Nell’ambito delle strategie di merchandising abbiamo come obiettivo lo stadio, modello polifunzionale per i tifosi e luogo di intrattenimento non solo in ambito calcistico. L’amministrazione politica è d’accordo ed è un progetto che vorremo realizzare a breve o a medio termine. Per quanto riguarda la possibilità di incomprensioni linguistiche tra i nostri calciatori, è stato messo un insegnante a supporto che insegni la lingua italiana proprio per metterli in condizioni tali da poter comunicare. Va ricordato che molti vengono dagli stessi Paesi e quindi tra loro possono comunicare. Molti parlano inglese e molti parlano francese. In merito alle parole su Trigoria, il bilancio evidenzia un capitale economico che stato rafforzato dalla cessione di Trigoria. Se non dovessimo arrivare in Champions League terremo conto del nostro grado di competitività a cui ci dovremmo rapportare".
Il socio Fabio Palma ha ancora preso la parola:
"Spero, per quanto mi riguarda, che venga costruito lo stadio. Voi comunque non siete in grado di fare calcio. Montella ci costa 40 miliardi e il nuovo contratto fatto ad Okaka è troppo alto. Della campagna acquisti si è parlato come se fosse solamente responsabilità di Spalletti. E poi, c'è un evidente conflitto di interessi nel Cda, visto che ben tre persone fanno parte della famiglia Sensi e quindi non voteranno mai contro se stesse. Un azionista che controlla se stesso non metterà mai in discussione il suo operato. Avremmo preferito un consiglio fatto di professionisti".
Un altro socio ha detto:
"Vogliamo contare qualcosa, noi piccoli azionisti. Riteniamo giusto avere un posto per un piccolo azionista, uno scelto magari nel Cda, altrimenti il nostro ruolo è nullo. Veniamo qui una volta all'anno per votare e basta, è un anno che lo chiediamo".
Approvati i primi tre punti all'Ordine del giorno. Il consiglio di amministrazione sarà da ora composto da 11 membri. Cappelli e la signora Maria Sensi sono i due nuovi componenti.
ROMANEWS.EU HA SEGUITO IN TEMPO REALE A TRIGORIA L'ASSEMBLEA DEI SOCI DELL'A.S. ROMA CON JACOPO SONNINO E SIMONE DI SEGNI