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mah, ci pensavo giusto poco fa.
Da una parte quello che fa Valve è ottimo, da la possibiltà a tutti di giocare legalmente ai giochi.
Dall'altra però mi sento di concordare con il tizio di EA. Proprio ieri non ho comprato C.U.B.E. al 50% (nonstante sia un gioco che voglio) perchè aspetto il 75% anche se so che il gioco i soldi li vale.
Altre volte non l'ho fatto, ma con la coda di giochi da iniziare non mi fa male aspettare.
Diciamo che i giochi su pc ormai sono completamente svalutati
Per come la vedo io invece sono i giochi che sono sovraprezzati :asd: Per un gioco da 50€ (a volte pure 60€) un buon 70% o più dell'investimento per realizzarlo è solo marketing :asd: Ci vuole meno marketing e più contenuti, solo così la gente prenderà un gioco al day one.
mah, sicuramente è tantissimo marketing, ma qui si sta parlando di giochi da valori produttivi altissimi venduti a 8-9€ dopo pochissimo dal lancio.
Lungi da me difendere EA, che mantiene i prezzi alti anche sui giochi vecchi, ma sul nuovo, direi che i 30€ di amazon andrebbero più che bene per quasi tutti i giochi.
Vi è qualccosa che mi sfugge in questi ragionamenti.
Fino a non molto tempo fa non esistevano negozi per il DD, ed anche Steam solo negli ultimi anni ha iniziato ad usufruire di un catalogo enorme.
Mi chiedo: in passato esistevano solo giochi scatolati, per cui il tempo di vita di ongi titolo era ridotto all'osso.
In effetti, tempo 2-3 mesi molti titoli sparivano dagli scaffali dei negozi per fare posto ad altri, per cui potremmo dire che da quel momento in poi il ciclo commerciale del prodotto era quasi finito (certo, c'era chi a distanza di più tempo andava alla ricerca di un certo titolo con il lanternino o affidandosi a store online per fare ordini "fisici"), ma non ci credo che ciò valeva per ogni titolo.
Oggi la situazione è drammaticamente diversa.
Oggi il ciclo di vita di un prodotto è... infinito.
Oggi posso comprare quando voglio giochi di 15 anni fa (Little Big Adventure, ad esempio), contribuendo in maniera continuativa a finanziare addirittura a distanza di decenni lo sviluppatore o la casa madre.
Oggi rilasci Skyrim e sai che lo troverai sullo store anche tra 20 anni...
Cosa voglio dire? Che sono affermazioni senza senso: lo sconto basso ci può stare, anche perchè parliamo di finestre temporali ridotte, per le quali a volte si può avere anche il vantaggio di ridare un boost alla vendita di un prodotto, continuando a pubblicizzarne la bontà, anche quando... "dovrebbe essere già commercialmente morto".
Io ne vedo solo un vantaggio.
Certo, che se parla la EA ad adottare per gran parte dei suoi giochi prezzi improponibili, anche nelle offerte...
Appunto.
E oggi escono anche più titoloni, ma chi in effetti è interessato a tutti a prezzo pieno?
Io ho preso quello che volevo a prezzo pieno perchè il publisher me lo ha fatto desiderare, per quello che cercavo.
Per il resto no: esce il nuovo Need for Speed a 50 euro? Io non lo compro, perchè non rientra nei miei gusti. Ma se Steam fa la super offerta a 8 euro, lo compro: per lo sviluppatore è una copia venduta ad una persona che COMUNQUE non lo avrebbe preso a prezzo più alto. Gli appassionati sì. Magari poi a me piace, me ne innamoro e... compro il successivo a prezzo pieno! Perchè non vedo l'ora di giocarmelo.
Allora dove è il problema?
Che Steam è il metodo più efficace ad oggi per combattere la pirateria su PC, di questo ne sono convinto, proprio per la loro politica di prezzi e sconti.
Alcuni publisher, forse, sono convinti che Steam possa diventare oggi e domani, quello che era prima la pirateria dilagante, sbagliando bersaglio.
Stiamo confondendo diverse cose.
Mi pare scontato ricordare la regola del mercato, prezzo basso maggiore domanda, prezzo alto domanda ridotta.
Questa cosa si basa steam, 1 titolo a caso i primi 3/4 mesi di vita punta sul classicismo prezzo alto successivamente si passa alla regola degl isconti con prezzi bassi, in questo secondo caso visto che ormai il lasso di tempo è passato e chi era interessato al titolo lo ha comprato col prezzo che riteneva giusto (aka 50€/60€) bisogna abbassare il prezzo anche temporaneamente per creare nuova domanda e necessità nel bene, gli sconti non sono un male per il creatore del gioco, perchè sponsorizza il bene e crea una nuova vendita, facendo un boom di incassi.
Prendiamo in esempio Garry's mod
http://media.pcgamer.com/files/2012/...ales-graph.png
Questo è il grafico delle vendite potete vedere che all'inizio si parte dall'alto (uscita del titolo hype) e poi si scende, gli sconti non solo generano incassi nel breve periodo stratosferici (notare picchi anomali :asd:) ma alzano anche la popolarità del titolo infatti se vedete i picchi alti e bassi nella norma tendono a salire nel tempo come vendite giornaliere e mensili.
I lsucco della storia è
L'EA spara stronzate visto che invidia steam che fà il triplo dei suoi incassi
Infatti.
Notate anche Skyrim che continua a distanza di mesi a stare a prezzo pieno, cosa non successa per altri titoli tripla A.
Perchè vende ancora tanto.
Steam inizierà a scontarlo spesso, proprio quando sarà nella sua parabola discendente, per ridare linfa alle vendite.
Mi sembra anche logico.
Comunque, secondo me, non si confondono le cose: tutte queste considerazioni rientrano nel calderone delle politiche dei prezzi.
L'atteggiamento snob di EA è veramente ridicolo (il paragone Nordstrom/Target) :facepalm:
I buoni giochi venderanno sempre al day 1, il resto sono tutti soldi in più per il mercato pc.
Mercato pc che deve molta della sua attuale vitalità alla piattaforma di Gabe, di sicuro non ad EA.
Io credo invece che la politica prezzi di Steam abbia contribuito a salvare il mercato pc,e porto anche alcuni esempi:
-un gioco a 50 euro magari lo comprano 10 persone.Lo stesso titolo a 12.50 euro verrà comprato da una moltitudine di persone in più,sia quelle interessate dal principio al titolo sia quelle che,magari perchè ne hanno sentito parlar bene,lo provano comunque.Il gioco poi è in digital delivery,quindi non ci sono problemi di restock o simili:la software house guadagna meno sulla singola copia ma di più in generale.
Personalmente,non avendo grandi fondi (anzi,a dir poco miseri) compro su Steam SOLO al 75%:capita infatti che nelle occasioni dei saldi (natale,estate)faccia una cinquantina d'euro di acquisti,che ovviamente non gioco nell'immediato ma che smaltisco nei mesi a venire.Dal 2008,solo ora ho terminato di giocare a tutti i titoli che avevo (me ne è rimasto solo uno,che però non posso giocare per l'hardware ormai vetusto).
Quanti titoli avrei preso a 50 euro?Facile:nessuno.Come non ho preso Diablo 3 che attendevo da anni proprio per il prezzo arrurdo,mi sarei privato della moltitudine di titoli tripla A che escono ogni anno (che poi i tripla A sono praticamente il 10% di quel che gioco,il restante 90% è diviso fra retrogame ed indie).
Perciò EA può contare poche palle,dovrebbe solo stare zitta e non dire cazzate sulla salute del mercato,perchè proprio lei ha contribuito a lanciare il trand dei pass online su console,dei dlc a manetta che non calano MAI di prezzo (ancora oggi se uno vuole giocarci Mass Effect 2 in toto deve sborsare una cinquantina d'euro) e i prezzi sempre molto alti su Origin (si,ha fatto saldi,ma normalmente al loro saldo conviene semplicemente prendersi la retail nei negozi uk e attivarla):se vuole mantenere alti i prezzi,non campasse scuse assurde.Sicuramente Valve,per non infierire oltre su 'st'azienda che ormai si ridicolizza da sola,non proferirà parola,e continuerà a fare miliardi con le sue politiche vincenti (Dota 2 gratis senza limitazioni se non estetiche e CS:GO a 15 dollari,tanto per dirne due).
EDIT Non avevo letto gli ultimi mex che sostanzialmente dicono le stesse mie cose,mea culpa.
Io penso che il discorso che fai sia anche dovuto al fatto che non pensi di giocarci subito, per via della moltitudine di giochi che escono.
Anche io di base penso che il problema risollevato da EA abbia senso. Peccato che sia tutto girato e sfruttato ai propri comodi.
Siam penso d'accordo che se arriviamo ai prezzi della app per i giochi, un senso di svalutazione c'è. E inizia ad essere obbligatorio vendere in grandi quantità, quando a mio avviso hanno senso anche i prodotti di nicchia. Il rischio se no è un appiattimento del gioco a causa del target.
È sbagliato secondo me puntare a vendere tutto nel primo mese. Una volta il ciclo di vita di un gioco era molto più lungo e si vendeva anche a distanza di mesi. Semmai il problema è che il mercato è piuttosto saturo per via di un'offerta eccessiva. E questo fatto lo trascurano sempre come ragione delle scarse vendite dando solo la colpa a pirateria e usato. Perché non gli farebbe comodo imporsi un limite di giochi usciti o una sorta di regola di non competizione.
Inoltre, svalutare un titolo che costa 60 euro al day one, mi sembra solo un riportare ad una misura più umana un prezzo che ha meno senso di esistere, anche in virtù del fatto che l'offerta è altissima. Forse potrebbero partire da prezzi più bassi e fare offerte più in avanti o magari meno sostanziose.
Non penso che prima dell'avvento del DD fosse più lungo.
Ma come dato di fatto: ricordo che quando vendevano solo scatolati, nei negozi della mia città sugli scaffali avevano (per i titoli che vendevano di più, per gli altri una copia era troppo) max 5-6 copie. Se venivano vendute subito erano rimpiazzate, altrimenti dopo 3-4 mesi dovevi rivolgerti altrove (e magari dai negozi che si pubblicizzavano sulle riviste, mandando loro una lettera o chiamandoli telefonicamente) o chiedere una copia personale che si sarebbero prodigati a richiedere per te: aggiungo, in quanti lo facevano?
Molta gente entrava nei negozi, non si sbatteva nemmeno e comprava solo quello che vedeva sugli scaffali...
Per me, dopo quei primissimi mesi, il prodotto vivacchiava, e le grosse entrate (se non quasi totali) erano già registrate, poi si trattava di vendere le rimanenze.
E' invece OGGI che questo non sussiste più.
Sfido io chiunque ad avere difficoltà a comprare OGGI Dead Space quando e dove vuole (ed essendo molto più reperibile e senza problemi legati alla distribuzione) sono TANTI soldi in più che il produttore acquisisce rispetto a prima.
Ricordo benissimo che volevo comprare Little Big Adventure 2 quando uscì: nel negozio c'era solo una copia. Aspettai troppo, la vendettero, ed all'epoca non facevo acquisti altrove. PERSO, nelle nebbie del tempo.
Paradossale che proprio oggi, e grazie al DD, io abbia comprato un gioco divenuto irreperibile per me, proprio perchè all'epoca era solo scatolato. E come me in tanti altri lo hanno fatto.
Ora, se fosse per la EA, io dovrei comprarlo oggi a 30 euro? Penso di sì, perchè alla fine... so soldi...
Un prodotto che oramai ERA COMMERCIALMENTE MORTO.
Causa scocciamento di scaricare 12 gb regalo key del beta weekend di guild wars 2...se a qualcuno interessa mandi mp...
:O io io io!
Grande :D Sto scaricando
Sono semplicemente invidiosi di Steam, è chiaro.
Ma poi, sbaglio, o capita molto spesso che giochi EA siano venduti su Steam al 75% di sconto?
Ricordo di aver trovato scontatissimi Bulletstorm, Dead Space, Mass effect e tanti altri giochi...Se sono contrari a questi "sconti massivi" perchè i loro giochi su Steam vengono scontati spesso e volentieri?
più che altro quelli di gog hanno detto la stessa cosa per poi fare circa una settimana dopo una bella sfilza di sconti :asd: