allora parliamo di due libri diversi, mi sa.
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Io parlo del libretto new age di Bach :uhm:
Ho terminato "I segreti di Apple" di Lashinsky, un libro ricco di spunti interessanti anche se dispersivo.
anche i libri di Robert Sawyer, sebbene sulle 350-400 pagg, si leggono in un baleno.
O qualche romanzo di Dick
è colpa sua allora :sisi:
di hellvis a prescindere :asd: poi gli alrti due si prendono le colpe che avanzano :sisi:
La storia di Gabriele mi inquieta :look:
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finito "al dio sconosciuto" di Steinbeck. Fantastico.
Tre opere di Steinbeck da mettere in wishlist:
- uomini e topi;
- furore;
- al dio sconosciuto.
Puo' andare o sostituiresti qualcuno di questi in favore di un altro?
Finito 22/11/63, molto bello :sisi:
Adesso non so se iniziare
- Un oscuro scrutare
- Uno di Steinbeck (perchèmiavetefattovenirelascimmia :asd:)
- Ghiaccio nove
una scelta ardua :(
Due giorni fa è morto Eugenio Corti.
Non so se lo conoscevate o meno, comunque sia si tratta di uno scrittore lombardo che ha partecipato alla campagna di Russia durante la Seconda Guerra Mondiale.
E' stato anche candidato al Premio Nobel per la Letteratura nel 2010.
Personalmente posso dire di avere una pallida idea di cosa abbia realmente rappresentato la Seconda Guerra Mondiale per un italiano di quel periodo, grazie al suo eccezionale romanzo "Il Cavallo Rosso" (oltre che naturalmente alle opere di Primo Levi) più che a qualsiasi libro di scuola o di storia.
"Il Cavallo Rosso" è una straordinaria epopea (sono oltre 1200 pagine) che si snoda dagli albori della Guerra fino agli anni '70 raccontando le vicende di diversi personaggi che si intersecano.
In particolare, la parte più interessante è quella che segue la storia (autobiografica) di un soldato italiano sul fronte russo in tutte le tragiche sfaccettature di quella vicenda.
Di sicuro non privo di difetti (su tutti un eccesso di manicheismo e un po' di ingenuità), certamente molto caratterizzato dal punto di vista morale (il romanzo è evidentemente permeato della profondissima cultura cattolica anti-totalitarista che Eugenio Corti ha sempre sbandierato), ve lo segnalo perchè per me si tratta di un'opera indimenticabile che mi ha segnato indelebilmente.
Questo un bell'articolo apparso sul Sole 24 Ore:
http://www.ilsole24ore.com/art/cultu...l?uuid=ABXVveu
http://www.vivicassano.it/Personaggi..._rosso_600.jpg
Uomini e Topi è un buon antipasto: brevissimo ma imprescindibile.
Furore, per me, è il suo capolavoro assoluto (best finale ever).
Tutto il resto sta più o meno sullo stesso ottimo piano: Al dio sconosciuto, la valle dell'eden, pian della tortilla, i pascoli dl cielo, l'inverno del nostro scontento...
doppiamente grazie bado
io metto la valle dell'eden allo stesso livello di furore. per me sono i due capolavori di Steinbeck. gli altri citati da bado tutti molto belli.
Bado :scrib:
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Mi unisco allo :scrib:
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Non lo conoscevo, grazie Bado :sisi:
Neanche a farlo apposta, proprio Uomini Topi gioca un discreto ruolo nel corso di 22/11/63 :)
Grazie Bado :sisi:
Io sto leggendo Morte a credito di Céline: una goduria ad ogni pagina, peccato non sapere abbastanza bene il francese per leggerlo in originale :cattivo:
Finito The Fall of Hyperion, la pallida ombra di Hyperion.
Iniziato Uomini e Topi :o
:alesisi: Finito la trilogia di Hunger Games. Confermo le opinioni solite: se tutti i romanzi per adolescenti (soprattutto a target femminile) fossero così forse ci sarebbe ancora speranza per una generazione futura :asd:
Inizio Locke Lamora :alesisi: