Re: Il baretto di City 17
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Reeko
e ubisoft non ce la metti?
La davo già per fallita :asd: (non fosse che voglio BG&E 2)
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Shuren
è follia pensare che il fallimento dei grossi publisher sia una cosa buona per l'industria.
Chi pensate che metterà i soldi per le grosse produzioni nuove?
Non è tanto folle. In qualche modo han fatto i soldi anche loro, la gente i giochi li acquista. Non è detto che si vada solo di titoli da pochi euro, la gente spende anche di più se è il caso, come è sempre successo. Quindi la possibilità di fare qualcosa di grande c'è comunque e se non devi spendere più in pubblicità che in sviluppo forse costa anche meno. Il problema è che adesso i grandi si son mangiati a vicenda e son troppo grossi per fare qualcosa di buono rimanendo in contatto con il prodotto e per permettersi di rischiare facendo qualcoa di diverso. Inoltre impongono limiti che uccidono il mercato.
Il loro fallimento segnerebbe un cambiamento di certe regole che ora nessuno può cambiare.
Bellissime le chat di EA :asd:
Giusto per dire che cosa ci guadagnamo nell'avere un grosso publisher, ovvero tanti soldi spesi male, gli stessi soldi che spesi bene da chi li sa amministrare darebbero risultati molto migliori.
Re: Il baretto di City 17
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Shuren
Una nota su questa foto. Il fatto che anche se ci si lamenta si è legati comunque a modi di vivere imposti o comunque fortemente spinti dall'alto è uno dei motivi per volere che le cose cambino. Alle persone non da fastidio il servizio in se, ma il senso di mancanza decisionale e di libertà che da. Servizi di una certa entità non dovrebbero appartenere a nessuno per evitare questo senso di controllo che impedisce alternative.
Re: Il baretto di City 17
Re: Il baretto di City 17
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MIK0
Una nota su questa foto. Il fatto che anche se ci si lamenta si è legati comunque a modi di vivere imposti o comunque fortemente spinti dall'alto è uno dei motivi per volere che le cose cambino. Alle persone non da fastidio il servizio in se, ma il senso di mancanza decisionale e di libertà che da. Servizi di una certa entità non dovrebbero appartenere a nessuno per evitare questo senso di controllo che impedisce alternative.
ok
Re: Il baretto di City 17
Poi uno si chiede perché EA vinca a mani basse il Worst Company Award :asd:
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EA is in a really interesting place," he added. "We have this bar that is set so high, so that whether it is any of our games or services, we want to be 90 plus Metacritic at everything.
http://www.escapistmagazine.com/news...-at-Everything
Re: Il baretto di City 17
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MIK0
La davo già per fallita :asd: (non fosse che voglio BG&E 2)
Non è tanto folle. In qualche modo han fatto i soldi anche loro, la gente i giochi li acquista. Non è detto che si vada solo di titoli da pochi euro, la gente spende anche di più se è il caso, come è sempre successo. Quindi la possibilità di fare qualcosa di grande c'è comunque e se non devi spendere più in pubblicità che in sviluppo forse costa anche meno. Il problema è che adesso i grandi si son mangiati a vicenda e son troppo grossi per fare qualcosa di buono rimanendo in contatto con il prodotto e per permettersi di rischiare facendo qualcoa di diverso. Inoltre impongono limiti che uccidono il mercato.
Il loro fallimento segnerebbe un cambiamento di certe regole che ora nessuno può cambiare.
Ok, mettiamo che falliscono ok?
Le case produttrici non hanno più un distributore che paga il marketing e copre i costi di sviluppo (un gioco buono, diciamo che si fa in 2-3 anni ok?)
Chi paga gli stipendi agli sviluppatori per 3 anni?
Chi paga la pubblicità che fa vendere i giochi?
Se non si raggiunge il pareggio (cosa plausibile non essendoci grosso marketing), lo studio chiude. Se raggiunge il pareggio e poco di più, chiude uguale, perchè non avrà altri soldi per finanziare un altro gioco.
Ottimo futuro :sisi:
Edit: Ovviamente gli sviluppatori che detengono i marchi grossi (quando ce li hanno) svilupperanno seguiti su seguiti proprio per non rischiare
Re: Il baretto di City 17
Fanno come hanno fatto tute le software house nel presente e nel passato, fai il gioco se esce buono vende e continui a vivere senza spendere più di marketing che di sviluppo; Il gioco non arriva alla massa ignorante? Chi se ne frega anzi meglio così non viene influenzato per farsi piacere.
In altre parole questo non è l'unico modo in cui possano andare le cose, per fortuna direi.
Re: Il baretto di City 17
Per la distribuzione basta qualsiasi piattaforma di digital delivery, gli stipendi se li pagano con i giochi che hanno creato e se non hanno ancora fatto niente chiedono un prestito ed avviano l'attività. Se producono roba di qualità venderanno altrimenti no e onestamente son cazzi loro. C'è gente che fa palate di soldi giusto vendendo qualche cappellino di merda per TF2, figuriamoci quanti soldi può guadagnare qualcuno che crea un gioco di qualità e usa i mezzi giusti per dargli visibilità.
Re: Il baretto di City 17
Aggiungo che c'è un esempio recente (non di 15 anni fa) molto calzante che è la CdProjekt.
Re: Il baretto di City 17
Ho appena scambiato un invito dota 2 (che ho nell'inventario, quindi non scammo nessuno, lo scambio viene eseguito con steam trade :asd:), volevo proporre a chi interessa che me lo scambio per Tiny & Big oppure Quantum Conundrum
Se siete interessati contattatemi tramite steam, ricordo che valve li smercia a 30€ con molti oggetti nel pack, se siete interessati SOLO all'invito ad un prezzo più umano :asd:
Oppure anche La Noir che è in sconto oggi
Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
Daled
Aggiungo che c'è un esempio recente (non di 15 anni fa) molto calzante che è la CdProjekt.
ma chi, quelli distribuiti da Atari?
Re: Il baretto di City 17
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Shuren
Ok, mettiamo che falliscono ok?
Le case produttrici non hanno più un distributore che paga il marketing e copre i costi di sviluppo (un gioco buono, diciamo che si fa in 2-3 anni ok?)
Chi paga gli stipendi agli sviluppatori per 3 anni?
Chi paga la pubblicità che fa vendere i giochi?
Se non si raggiunge il pareggio (cosa plausibile non essendoci grosso marketing), lo studio chiude. Se raggiunge il pareggio e poco di più, chiude uguale, perchè non avrà altri soldi per finanziare un altro gioco.
Ottimo futuro :sisi:
Edit: Ovviamente gli sviluppatori che detengono i marchi grossi (quando ce li hanno) svilupperanno seguiti su seguiti proprio per non rischiare
Se vendi solo per il marketing sei un ladro tutelato dalla legge, nulla di più. Non dico che non debba esserci la pubblicità, ma prima di spendere tutti i tuoi soldi per dire che stai facendo il gioco del secolo, forse è meglio investirli per fare in modo che lo sia davvero.
Di giochi se ne son sempre fatti e molti titoli indie nel recente periodo hanno avuto un successo più che buono con molti meno mezzi. Non implica per forza di cose che non vedremo più giochi AAA, ma certi equilibri vanno cambiati. Per come stanno le cose ora per fare un titolo AAA spendono pure troppo.
Per contro un team piccolo ci perde molto di più con un publisher dietro che gli fa buttar fuori un titolo incompleto, si frega l'ip e li tiene sul filo del rasoio solo perché non han venduto 2 copie a testa per abitante del globo.
Ci può essere una realtà di certe dimensioni che finanzi lo sviluppo di giochi, ma dovrà avere poteri diversi e guadagnarsi ogni volta la fiducia, non come ora che sono un ricettacolo di proprietà intellettuali altrui ed esperti di marketing che dicono alla gente cosa deve giocare.
Re: Il baretto di City 17
Re: Il baretto di City 17
Di certo è che nell'articolo è affrontato mooolto superficialmente il discorso.
Certo, se lavori in un campo dove alla fine conta anche divertirsi (cacchio, si parla di videogiochi) è difficile fare un paragone con una realtà aziendale in cui un dipendente ci lavora perchè se non viene pagato non mangia, e non anche per passione... che alla fin fine è sempre il succo dei disagi nel mondo lavorativo: non c'è lavoro, mi ficco dove capita, altrimenti sono disoccupato... e me ne fotto della mia felicità, serenità e dell'ergonomia nel lavoro... che se lo faccio presente... mi licenziano anche...
Re: Il baretto di City 17
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Originariamente Scritto da
sync
Il modo come funziona internamente Valve è forse una delle poche cose di loro che apprezzi come azienda.
Re: Il baretto di City 17
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Originariamente Scritto da
MIK0
Il modo come funziona internamente Valve è forse una delle poche cose di loro che apprezzi come azienda.
E' un modo di fare che puoi fare solo in ben determinate realtà. E laddove "lavorare" stimola la fantasia e può accogliere gente davvero appassionata. Cose che in genere si scontrano con la definizione "generale" di lavoro.
Re: Il baretto di City 17
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Originariamente Scritto da
Glorfindel75
Di certo è che nell'articolo è affrontato mooolto superficialmente il discorso.
Certo, se lavori in un campo dove alla fine conta anche divertirsi (cacchio, si parla di videogiochi) è difficile fare un paragone con una realtà aziendale in cui un dipendente ci lavora perchè se non viene pagato non mangia, e non anche per passione... che alla fin fine è sempre il succo dei disagi nel mondo lavorativo: non c'è lavoro, mi ficco dove capita, altrimenti sono disoccupato... e me ne fotto della mia felicità, serenità e dell'ergonomia nel lavoro... che se lo faccio presente... mi licenziano anche...
beh però se facciamo il paragone con qualche grossa azienda di videogiochi italiana... no wait ... :uhm:
Citazione:
Originariamente Scritto da
MIK0
Il modo come funziona internamente Valve è forse una delle poche cose di loro che apprezzi come azienda.
per il resto cos'ha che non va? :asd:
A parte il fatto che non hanno messo le padelle in l4d 1, intendo :sisi:
Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
sync
beh però se facciamo il paragone con qualche grossa azienda di videogiochi italiana... no wait ... :uhm:
Quale? Ne esistono?
Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
sync
beh però se facciamo il paragone con qualche grossa azienda di videogiochi italiana... no wait ... :uhm:
per il resto cos'ha che non va? :asd:
A parte il fatto che non hanno messo le padelle in l4d 1, intendo :sisi:
here we go again :asd:
Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
Glorfindel75
Quale? Ne esistono?
ero ironico forse? :asd:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Zombine
here we go again :asd:
:rotfl:
Re: Il baretto di City 17
Quando sono stato quasi un anno a Cambridge a fare il dottorato, vedevo con i miei occhi la differenza tra quello che accade in Italia e negli stati più progrediti in questo campo (si, l'università italiana è di serie B).
Gente che andava in ufficio quando cappero voleva, in pantaloncini, in ciabatte, con l'i-phone. Magari la mattina se ne andava in piscina (nei periodi in cui non c'erano lezioni, naturalmente), poi magari entrava in ufficio alle 17 di sera e stava a lavorare fino alle 3 di notte.
Perchè disgustata dal lavoro, frustrata o annoiata? No, perchè era l'eden dell'università. E produci, eccome se produci...
Da noi invece devi farti vedere durante il giorno, anche se cazzeggi. Altrimenti il prof. pensa che non fai nulla. E in realtà è vero.
Il problema è che anche lui lo faceva, e continua a farlo...
Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
Glorfindel75
E' un modo di fare che puoi fare solo in ben determinate realtà. E laddove "lavorare" stimola la fantasia e può accogliere gente davvero appassionata. Cose che in genere si scontrano con la definizione "generale" di lavoro.
Il lavoro è un concetto sopravvalutato. Per come la vedo io si fa troppo e non basta mai, qualcosa non va.
Citazione:
Originariamente Scritto da
sync
per il resto cos'ha che non va? :asd:
A parte il fatto che non hanno messo le padelle in l4d 1, intendo :sisi:
Piuttosto per il fatto che abbiano fatto il 2 con gli aggiornamenti del 1...
Non ce l'ho tanto con i loro giochi anzi, a parte qualche ridimensionamento a come vengono percepiti alcuni di essi li trovo tutti buoni titoli.
È la loro politica che non mi piace molto, quella per intenderci che non sfornando un gioco nuovo se prima non comprano un team che lo sta realizzando, team che poi a sua volta non produrrà niente finché non verrà acquistato il team successivo, oppure sparirà magicamente (come il team di L4D appunto).
Citazione:
Originariamente Scritto da
Glorfindel75
Quando sono stato quasi un anno a Cambridge a fare il dottorato, vedevo con i miei occhi la differenza tra quello che accade in Italia e negli stati più progrediti in questo campo (si, l'università italiana è di serie B).
Gente che andava in ufficio quando cappero voleva, in pantaloncini, in ciabatte, con l'i-phone. Magari la mattina se ne andava in piscina (nei periodi in cui non c'erano lezioni, naturalmente), poi magari entrava in ufficio alle 17 di sera e stava a lavorare fino alle 3 di notte.
Perchè disgustata dal lavoro, frustrata o annoiata? No, perchè era l'eden dell'università. E produci, eccome se produci...
Da noi invece devi farti vedere durante il giorno, anche se cazzeggi. Altrimenti il prof. pensa che non fai nulla. E in realtà è vero.
Il problema è che anche lui lo faceva, e continua a farlo...
Per come la vedo io quello è un ambiente che limita, fa perdere interesse e disincentiva e questo poi lascia il segno anche dopo. Un buon ambiente produrrebbe persone migliori e permetterebbe di sfruttarne le peculiarità.
Re: Il baretto di City 17
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Originariamente Scritto da
Shuren
ma chi, quelli distribuiti da Atari?
Ma stiamo parlando di sviluppo o distribuzione? Non capisco nemmeno la domanda, certo che se devi distribuire il tuo gioco ti rivolgi ad un distributore (a meno che non lo distribuisci dal tuo sito) è sempre stato così non è una cosa nuova...
Rileggendo il tuo post mi sembra che tu abbia un'idea confusa di sviluppatore/produttore/distributore che ovviamente possono convivere anche nella stessa azienda in alcuni casi. Tanto per rimanere all'esempio Witcher 1 la atari non ha mai dato una lira per lo sviluppo che io sappia, l'ha solo distribuito in europa centrale e in america, nell'est europa sono distribuiti da un distributore locale