d'accordo con tom? Vabbè ho capito che non torno a casa, ora arriverà una bufera di neve. :bua:
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d'accordo con tom? Vabbè ho capito che non torno a casa, ora arriverà una bufera di neve. :bua:
son d'accordo con voi (OMG!!), per quello dico che nn si può criticar troppo come terzino, povero.... come centrale può diventare importante, solo che con chiellini e bonucci davanti nn giocherà molto ...
Qualcuno se n'è accorto... meglio tardi che mai
http://www.repubblica.it/sport/calci...eysel-9875776/Citazione:
Il caso
Quelli che esaltano l'Heysel
e che nessuno vuole punire
Un coro terribile che inneggia alla strage. Lo cantano a Firenze: pochi, ma indisturbati Con la Juve la rivalità è
di MAURIZIO CROSETTI
http://www.repubblica.it/images/2010...c96c76dbcd.jpg
durissima dall'81-82, quando i bianconeri vinsero lo scudetto per un punto sui viola. Ultimi incidenti sabato
E se il vero problema del calcio non fosse la minaccia di sciopero, e neppure la crisi tecnica, ma la resistenza dei barbari? La loro clamorosa, tracotante impunità?
Qualche minuto prima di Fiorentina-Cagliari, ieri. Dalla curva Fiesole s'alza quello che potremmo chiamare un coro di repertorio, perché appartiene a decenni di vergogna. Riesumato, come una carcassa putrescente, dopo i recenti scontri tra tifosi viola e bianconeri a Torino. È una canzone terribile: inneggia alla strage dell'Heysel. Fa il tifo per gli assassini. La musica è quella delle medievali "Montagne verdi" (Marcella Bella, 1972). "Ti ricordi lo stadio Heysel/le bandiere del Liverpool/10 mila sono partiti/39 non tornan più". Due volte in pochi giorni si è sentita questa canzone, allo stadio di Firenze, dove l'anno scorso si videro magliette con il numero 39; prima, in Coppa Italia contro la Reggina, e poi ieri pomeriggio. In entrambi i casi non è accaduto niente, la partita si è svolta come se nulla fosse.
Eppure esistono regole precise contro la violenza verbale. Insultare i morti non è meno grave dei cori razzisti: allora, non si vede perché non diffidare, e semmai squalificare il campo. Non importa che gli autori del coro siano al massimo cinquanta, cento idioti: si devono filmare, identificare e cacciare. Fuori dallo stadio, se occorre per anni. Come gli aggressori di Diamoutene a Lecce, altra
vergogna di questi giorni (con l'ingiusta beffa per il ragazzo neppure convocato contro il Genoa, altro che scelta tecnica). Invece, si è riusciti soltanto a militarizzare gli stadi, permettendo però al serbo Ivan di invadere Marassi, lui e le sue cesoie. Oppure si sono inventati provvedimenti draconiani come la tessera del tifoso, la quale allontana i veri sportivi e non scoraggia i delinquenti. Così gli impianti si svuotano, perdono i tifosi normali ma non i teppisti che lanciano bombe carta e parole, non meno esplosive.
Per chi l'avesse dimenticato, la sera del 29 maggio 1985 allo stadio Heysel di Bruxelles, prima di Juventus-Liverpool, morirono 39 persone, 32 delle quali italiane, e 600 furono i feriti. Decine di famiglie ancora piangono. Tifare per chi ha ucciso è come essere complici, significa uccidere ancora un po' la memoria, la pietà, il ricordo, e quel poco di umanità che resta. (06 dicembre 2010)
non si tratta dei tifosi del napoli..
se un calciatore dice che è da una vita che vuole giocare a X perchè lui è originario di X e stravede e darebbe tutto per X è normale che se dopo un anno se ne va in un'altra e dice che fin da bambino voleva giocare là allora è alla stessa stregua di Zlatan uno zingaro... no?:stress:
quagliarella se n'è andato perchè la dirigenza del napoli nn lo voleva più... che ci può fare luI?
è ovvio che a quel punto si cerca una squadra che gli piaccia e si impegna per far bene con loro...
proprio ieri tra l'altro ha detto che lui tifa napoli e che domani sarà difficile non fare il tifo per loro (vista la nostra classifica non dovremmo sperare in una vittoria del napoli noi juventini...)
la dirigenza non lo voleva più? dove sta scritto? lui è una seconda punta e come prima punta "non è capace"/"non gli piace giocare"... doveva fare la riserva di lusso...a lui non stava bene... secondo me lui voleva andar via e la società ha trovato l'occasione per fare soldi e togliere uno che cmq portava casino nello spogliatoio...
infatti c'erano vari malumori perchè lui credeva di essere il leader della squadra cosa che nn è mai stato nè ad udine, nè a torino ora nè tantomeno a napoli... me lo immagino che tratta un del piero come si permetteva di trattare hamsik o lavezzi
altra cosa fastidiosa sono le interviste in cui ripete costantemente "l'importante è arrivare davanti al napoli"... perchè diavolo lo dice? la juventus non deve guardare al napoli... al max a milan e inter ma neanche... la juve è sempre andata per la propria strada...
a me quagliarella, intendiamoci, è sempre piaciuto e come sostenitore della juve mi piace che indossi questa maglia... quello che però dovrebbe imparare è un pò di classe perchè ha fatto una gran bella brutta figura... per il resto è un ottimo giocatore, l'importante è che non sia il punto di riferimento della squadra perchè non lo sa fare...
boh va beh, cmq the sgrat il guardare il napoli è un discorso giusto... ormai questa juve non deve guardare chi lotta per lo scudetto, ma chi lotta per arrivare in champions...
IO ODIOO IL SERVER SOVRACCARICO!! :mad:
vince il napoli al 94' :facepalm:
il pareggio ci avrebbe fatto così comodo...
secondo 4-4-2.com oggi Benzema era a Torino :rotfl:
Controcampo o Controjuve?
http://www.youtube.com/watch?v=vM3RIRxj3x8
Il Milan non ha televisioni, rispondeva temerariamente il colonnello Auricchio in un'udienza del processo di Napoli, a domanda dell'avvocato Prioreschi.
Ieri sera guardando Controcampo si è avuta un'ulteriore conferma, semmai ce ne fosse stato ancora bisogno, di come anche su questo aspetto l'analisi dei carabinieri di via in Selci sia stata superficiale. Durante lo spazio moviola dedicato al posticipo, che ha visto uscire vittoriosa la squadra bianconera sull'ostico campo del Catania, abbiamo assistito infatti ad un (maldestro) tentativo di delegittimazione del successo bianconero: un presunto rigore per contatto tra Morimoto e Sorensen, e una mancata ammonizione di quest'ultimo sono stati gli episodi a cui aggrapparsi nel tentativo di porre ombre sulla valenza della vittoria dell'undici di Delneri. Il moviolista, l'ex arbitro (ed ex vittima del sequestratore di Monticiano) Paparesta, colui per il quale la coppia Galliani/Meani tanto si prodigava in passato per far sì che un suo dossier giungesse sulla scrivania di Letta, ha dato grande risalto a questi due episodi.
Non altrettanto invece è stato fatto per il vero episodio chiave del match (minuto 0.27 del filmato), vale a dire il gol poco fantasma e molto carne ed ossa annullato a Quagliarella. Il fatto è stato trattato con molta nonchalance, tanto che in studio si è subito scivolati in una discussione frivola sulla forma ovoidale dei pali: non osiamo immaginare cosa sarebbe successo se tale episodio fosse capitato a favore della Juve, anche se ricordiamo tutti il polverone che si alzò quando, nel campionato 2004/2005, in un Chievo-Juve venne annullato un gol valido di Pellissier in una situazione identica. Inoltre, visto che alla mancata ammonizione del giovane danese è stato dato molto risalto, ci si sarebbe aspettati un trattamento simile per Alvarez, il quale ha tentato di arginare le scorribande di Krasic con continui e ripetuti falli, concludendo la gara senza lo straccio di un'ammonizione. Così non è stato.
Nulla di nuovo, siamo stati abituati in passato a trattamenti ben peggiori, ma è anche da questi fatti che si ha l'impressione di come la squadra bianconera, pur con i suoi evidenti limiti, stia tornando a far paura e a dare davvero fastidio, e considerando che all'orizzonte sembrerebbe prospettarsi un duello al vertice tra i ragazzi di Delneri e quella squadra che non ha televisioni...
a me sembra che rosichi un po' :pippotto:Citazione:
07/12/2010 - QUI VINOVO
Buffon: "Storari merita
l'azzurro? Sì, come altri"
http://www3.lastampa.it/fileadmin/me.../buffon01g.jpgGigi Buffon, 32 anni, è assente da luglio
Il numero 1 rientra a gennaio:
«Il Milan è favorito, vorrei dare
una mano alla Juve»
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Gigi Buffon s'è aggiustato, nel fisico e nel sorriso. Tornerà «a gennaio, se non all'inizio sarà alla fine», da solito Superman. Zero dubbi: «Mi sono allenato - spiega alla cena degli Juve Club Curva Filadelfia e Montanaro - e ho buone sensazioni. Conosco il mio fisico: penso che la sicurezza che ho avuto nei miei mezzi, poi confermata in campo, non verrà meno neanche stavolta».
Pure se durante la sua assenza Storari ha fatto bene, tanto da candidarlo alla Nazionale, per alcuni. «Sicuramente se Marco ci andasse non ci sarebbe nulla da dire - continua Buffon -, è anche vero che ci sono portieri come Abbiati e De Sanctis che pure avrebbero tutto il diritto di reclamare un posto in azzurro, per quello che stanno facendo e per l'esperienza che hanno». Buffon è Buffon, però: «Spero di essere uno dei tasselli che mancano a questa squadra, lavoro anche per questo».
Nel frattempo si gode la Juve: «Credo che la partita di Catania fosse uno spartiacque: dopo l'eliminazione dall'Europa League c'era il partito dei contenti e dei non soddisfatti e il fatto di aver vinto e dato continuità al trend positivo è importante». Senza illusioni, perché la favorita resta il Milan: «Una grande squadra, che realisticamente adesso non ha ostacoli. Ha tutto: qualità, voglia, e sono tornati tre-quattro giocatori della vecchia guardia che si fanno valere e rispettare».
E dopo lo scherzetto del mondiale preferisco farmi una stagione con Storari...
I giornali stanno incominciando ad avere problemi, la juve gioca una volta la settimana, durante la settiamana devono inventarsi qualcosa e parlare di mercato con Marotta che chiede prestiti e promette pagamanti triennali è dura :bua:Citazione:
07/12/2010 - RETROSCENA
Miglior attacco alla ricerca di
una punta: il paradosso Juve
http://www3.lastampa.it/fileadmin/me...iarella02g.jpgFabio Quagliarella, 27 anni, due gol contro il Catania
Del Neri ha il reparto avanzato più prolifico ma dà un'occhiata
al mercato. Per i giocatori basta
il ritorno di Amauri
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Assumere nuovi piedi in attacco o lasciarlo tale quale per non sballarne gli equilibri è il dilemma, per certi versi paradossale, che da qualche tempo accompagna la Juve e molti suoi tifosi, e lo farà fino al mercato di gennaio. Paradossale, perché il pensiero è quello di riarmare il miglior settore della serie A: 29 gol in 15 uscite, tre in più del luna park Milan. Magari in bianconero si fanno meno fuochi d'artificio, ma Gigi Del Neri è comunque riuscito a costituire un'efficace cooperativa, cui attacco (15 gol) e centrocampo (11) contribuiscono quasi in egual misura. Obiezione ricorrente, dai giornali ai blog bianconeri, e argomento di riflessione pure in società: manca il bomber da venti gol a stagione, certificato negli anni dall'almanacco. Amauri, Iaquinta e Quagliarella mai hanno superato quella soglia, anzi al massimo si sono affacciati a 15 i primi due e a 13 il terzo, e Del Piero l'ha forata solo tre stagioni fa.
L'eventuale innesto si trascina però alcune controindicazioni, ambientali e contabili. Le prime, con diplomatico garbo, le hanno indirettamente sollevate le punte attuali, già nella notte di Catania. Quagliarella: «Serve un nuovo attaccante? Dobbiamo recuperare Amauri, che è un grandissimo». Replay da Del Piero: «Un acquisto a gennaio? Amauri». Idem Iaquinta: «Con l'uscita dall'Europa League ci potremo allenare bene tutti, e poi con l'anno nuovo rientrerà Amauri, che è un grande giocatore». Senza gite Uefa, dunque con meno partite, quattro là davanti dovrebbero insomma bastare: aggiungerne un quinto (a meno di complicate vendite), consegnerebbe alla panchina tre giocatori ogni week-end. Riducendo i sorrisi e rischiando di minare la chimica di un gruppo finora piuttosto unito. A patto, ovviamente, che Amauri torni aggiustato entro gennaio-febbraio, come pare, altrimenti ci sarebbe un problema numerico che Del Neri vuole evitare: «A noi mancano ancora Amauri, Martinez, De Ceglie, Grygera - diceva l'altra sera il tecnico bianconero - e dobbiamo ovviare a eventuali imprevisti nel tempi di recupero. Non vogliamo più rimanere senza giocatori». Appello rivolto a ogni reparto, senza eccezioni: «In attacco stiamo facendo molto bene, ma se ci fosse uno in più non sarebbe un problema». Alla lunga, chissà.
La vera questione dirimente, allora, non è se comprare o meno, ma chi. Brutalmente: se con lo shopping invernale si potrà arruolare un giocatore che ha i gol per fare la differenza, e un balzo nelle chance scudetto, forse la moneta varrà il rischio, altrimenti no. Solo che riuscire nel colpo, a gennaio, è da sempre piuttosto complicato, pure per uno come Beppe Marotta: primo perché chi ha pezzi pregiati difficilmente li molla a metà cammino; secondo perché la Juve preferisce fare investimenti strutturali a giugno. Per rendere l'idea, servirebbe un colpo da fantascienza: Benzema, Pazzini, Gilardino, o gente di quella specie. Altrimenti, paradosso resterebbe. Senza dimenticare l'evoluzione di Quagliarella, uno che sta riuscendo nell'impresa di riprodurre in serie gol d'autore. «Più di così, a questo punto del campionato - ha raccontato l'attaccante napoletano - ne avevo segnati solo alla Samp, nove». Ma poi s'arrestò a 13. Fin qui s'è arrampicato a otto, e depurando la classifica dai calci di rigore, sarebbe il secondo bomber, dietro a Cavani. «A fare la differenza è la tranquillità», ha aggiunto Quagliarella. La Juve sta meditando se dargli retta.
I giornali on line e non, non hanno capito bene.
Amauri si infortuna spessissimo e Iaquinta pure, inoltre non sempre fa partite come quella di domenica.
Secondo me una punta centrale forte e che non si infortuni ad ogni partita, è necessaria.
:fag:Citazione:
Animi surriscaldati nel Wolfsburg, sempre più in crisi in Bundesliga nonostante i tanti investimenti realizzati nell’ultimo mercato estivo: proprio uno dei giocatori arrivati per far fare il salto di qualità ai tedeschi si è reso protagonista di un curioso siparietto.
Si tratta del brasiliano Diego, arrivato dalla Juventus, che proprio non ha mandato giù il rigore sbagliato da Edin Dzeko durante il match contro il Werder Brema. Il talento bosniaco, ha fortemente insistito col folletto brasiliano per calciare il penalty, sbagliandolo poi clamorosamente. Ecco allora che il sudamericano è andato su tutte le furie sopratutto nelle interviste di rito del dopopartita quando non le ha mandate a dire per spiegare la situazione. ”Perché non ho calciato io il rigore? Chiedetelo a quel…”. Queste le parole dell’ex bianconero che sicuramente solleveranno un polverone di polemiche, oltre forse a compromettere il rapporto tra i 2.
Lecito chiedersi quanto conti in questa squadra il potere decisionale dell’allenatore, visto che i giocatori sono liberi di cambiare le gerarchie all’interno dello spogliatoio.
Credo che a Gennaio si dovranno fare solo dei piccoli interventi sul mercato, per aumentare il numero di giocatori a disposizione di Delneri.
Amauri sarà infortunato, fortunatamente, fino a fine gennaio, Iaquinta si infortuna spessimo e quindi su di lui non si può fare affidamento.
I terzini si sono fatti male, a centrocampo non si può stare con solo 4 giocatori...e se Sissoko andasse via...
Dai, fate qualcosa.
E noi volevamo metterli insieme, Dzeko e Diego :D !
Grosso è una delle pedine più importanti della juve ? :pippotto:Citazione:
Juve, sirene ucraine per Grosso
07.12.2010 13.03 di Riccardo Mancini articolo letto 1487 volte
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© foto di Daniele Buffa/Image sport
Non c'è solo il Milan su Fabio Grosso. Il terzino della Juventus, protagonista di un positivo inizio di stagione con la maglia bianconera, da alcuni giorni sarebbe, infatti, entrato nel mirino della Dinamo Kiev, alla forsennata ricerca di un terzino sinistro. Difficilmente, però, il club di Corso Galileo Ferraris lascerà andar via con tanta facilità una delle sue pedine più importanti.