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Raga, ieri con il clan abbiamo finito no mercy a livello esperto..
Sopravvivere ha assunto una nuova forma, siamo spesso dovuti ricorrere al cannibalismo per entrare nella safe room, ho detto tutto.
e naturalmente solo 1 di noi è riuscito ad entrare nell'elicottero..
Emblematica una scena, tutto finito, rimane uno solo vivo, stà per entrare nell'elicottero e... HUNTER...
Cmq un esperienza trascendentale.
ieri sera ho finito la terza campagna, ad expert, dall'inizio alla fine, con le stesse persone da inizio a fine, in meno di un'ora, due sopravvissuti al finale. Ho sbloccato anche l'achievement maniaco zombicida
Non male ma preferisco quando si sopravvive in 4.
E poi corale tempesta di imprecazioni in latino antico ? :asd:Citazione:
Originariamente Scritto da DagonCultist
raga di solito con i giochi mi capita di aspettarli tantissimo e di restare deluso quando mi arrivano. con l4d mi è capitato di attenderlo moltissimo e di ricredermi quando mi è arrivato: mi piace ancor di più di quel che pensavo!
cmq chi mi traduce esattamente il titolo di questo gioco? lasciato per morire?
4 morti a un funerale
tradurlo esattamente è difficile, ma il concetto che left for dead esprime è che quei tizi sono creduti morti e sono stati abbandonati per questo motivo.Citazione:
Originariamente Scritto da dupin
"abbandonati perchè creduti morti", "dati per morti e lasciati indietro" ecc
Qui: Gabe Newell Writes for Edge | Edge Online
C’è un articolo di Gabe Newell su Edge online a proposito di L4D.
è una lettura interessante, in particolare si concentra su motivazioni, difficoltà ed opportunità dell’approccio procedurale, e parla anche del director come strumento narrativo (argomento del quale ho parlato qualche post fa) ed in generale del videogioco come medium narrativo:
Ho preso spunto dall’articolo per qualche altra riflessione.Citazione:
We’re very much at the beginning, not only of figuring out the shared procedural narrative, but of storytelling in games generally.
It’s been one of the topics that’s been super interesting to us as a group of developers since the original Half Life. At that time, we looked at the shooter genre, which really had degenerated into a shooting gallery, and we believed there was a lot more room for storytelling. The first person perspective really opens up opportunities for storytelling and so we’ve always been interested in the ways in which games can become a storytelling medium.
In effetti, una delle grandi intuizioni di Valve fin dal primo half-life è stata quella di cercare un modo di raccontare che fosse caratteristico del mezzo videogioco. Ed essendo la caratteristica distintiva del VG l’interazione, decisero di creare VG con una forte componente narrativa che però si esplica esclusivamente all’interno dell’azione di gioco.
Quindi mai una cut scene, ma sempre tutto visto in prima persona e sempre con la libertà di muoversi (la sequenza iniziale di HL, all’interno del vagoncino del treno, è emblematica).
Con L4D Valve cerca di fare un altro passo: un approccio narrativo ad un gioco nato per il multiplayer.
Va da sé che mentre un gioco SP si consuma “sequenzialmente” dall’inizio alla fine, in un gioco MP le mappe sono fatte per essere rigiocate tante volte e si giocano sessioni spesso con giocatori differenti. Quindi un approccio narrativo alla HL ovviamente non funzionerebbe.
Valve risolve questo problema in tre modi:
- anziché un’unica storia lineare, campagne indipendenti e relativamente brevi, teoricamente terminabili in una sola sessione
- Introduzioni, sequenze con soli dialoghi etc. ridotte all’osso, con solo una brevissima introduzione ad ogni campagna che spiega l’obiettivo della stessa (es. l’elicottero che dà l’annuncio in No Mercy)
- L’approccio procedurale. Argomento di cui ho già parlato: grazie a questo strumento la narrazione, che avviene quasi esclusivamente attraverso il giocato e comunque durante il giocato, cambia ogni volta, rendendo quindi ogni campagna un diverso “film” in ogni partita.
Ottenendo quindi sì un gioco con una componente narrativa come i giochi SP, ma un gioco in cui ogni partita è diversa dall’altra come i giochi MP.
E’ interessante come questo approccio non riguardi solo il director ma anche ogni aspetto narrativo del gioco. I dialoghi, per esempio. Se ci avete fatto caso, anche questi sono gestiti in questo modo. Com’è spiegato nei commenti, per ogni situazione sono state scritte centinaia di righe di dialogo.
Da queste righe vengono poi di volta in volta “estratte” delle frasi a formare un singolo dialogo. Queste frasi vengono estratte secondo vari criteri: chi è il personaggio che apre la porta? Chi c’è vicino a lui? Sono feriti o stanno bene? Più una certa componente casuale.
Un’altra osservazione: secondo me è stato usato un approccio simile per l’IA degli zombie. Ho notato, giocando, come diversi zombie reagiscano in maniere differenti allo stesso stimolo, scegliendo percorsi diversi, muovendosi o restando fermi etc. in qualche occasione ho visto anche zombie “indecisi”: una volta sparavo con la pistola ad uno zombie mentre lontano un compagno aveva tirato una pipe e l’infetto è restato un paio di secondi a guardare prima me e poi verso la fonte del rumore indeciso sul da farsi, prima di decidere di caricarmi.
Ho la sensazione che l’IA degli infetti abbia una serie di “stimoli” in grado di attivarli (luce, rumori acuti, movimento…), ognuno modificato da fattori come la distanza e certamente una certa componente casuale. Se è come penso anche questa soluzione è perfetta per l’approccio scelto, perché giocando 100 partite l’orda si comporterà in 100 modi differenti.
Azz che sproloquio immane :look:
Grazie ai coraggiosi (se ce ne saranno) che sono arrivati fino alla fine.
Azz che papiello :asd:
Io ho letto tutto, ma solo perchè il gioco devo ancora comprarlo e volevo farmi del male.
E direi che me ne sono fatto abbastanza. :sisi:
non è una cosa carina da dirmi :look:Citazione:
Originariamente Scritto da (S)Tarato
Uhm, intendevo dire che a leggere queste cose mi sale la schiuma alla bocca per la voglia di giocarci, e visto che non posso prenderlo subito mi faccio del male leggendo le opinioni strapositive di quelli che già ci giocano :bua:Citazione:
Originariamente Scritto da Elendil_
E vabbè, era scritto molto ad minchiam in effetti :asd:
in realtà l'avevo capito ma la gag ci stava tutta :D
:rotfl:
E comunque sei un maledetto, per colpa tua ho ancora più voglia di giocarci :asd:
La demo l'ho eviscerata in ogni sua parte, 15 ore solo con quella...
A livello Expert non mi sembrava che fosse così proibitiva (dopo 2\3 tentativi con un paio di amici ce la si faceva, ovviamente i 2 livelli di fila), ma i livelli dopo sono così impossibili? :look:
Onorato... purtroppo tra studi e RL non ho un minuto in questi giorni, ma da mercoledì prossimo conto di unirmi costantemente al gruppo se mi vorrete, per dedicarci all'expert! Spero che Ciccio sarà meno isterico nelle prossime partite :DCitazione:
Originariamente Scritto da Tornado78
Il problema è che accumuli danni... ieri siamo arrivato con Tornado e lulla all'ospedale, ma spawnavamo nella safe dopo il salvataggio con 1 hp ognuno in pratica, quindi i medkit sparivano subito per portarci a 80... a quel punto ti lascio immaginare come arrivi a chiamare l'°°°°°Citazione:
Originariamente Scritto da (S)Tarato
Lasciamo perdere và..... robe da esorcistaCitazione:
Originariamente Scritto da Tornado78
beh, terza e quarta mappa di solito sono più difficili e/o più lunghe. La quinta è breve ma il finale è terrificante.Citazione:
Originariamente Scritto da (S)Tarato
Letteralmente (ma proprio letteralmente) sarebbe "Lasciato(i) per morto(i)"Citazione:
Originariamente Scritto da dupin
Praticamente comunque è una specie di: "Siete gli unici sopravissuti, adesso sono cavoli vostri sopravvivere..." :asd: :D
questo gioco ha una curva di apprendimento... ad esperto è una sfida (cosa piacevole, era da tanto che un gioco mainstream dove si combatte contro la cpu non offriva una sfida onesta), ma man mano che si gioca e si diventa più bravi diventa più facile.
Però basta sempre un errore o una distrazione grave a mandare a puttane tutto. Magari uno vede che è tutto tranquillo, allora si allontana a cercare oggetti in giro senza avvertire gli altri... beccandosi magari un'accoppiata boomer più smoker, e mentre gli altri accorrono a salvarlo vengono investiti da un'orda, e così via.
Certamente ad esperto è necessario lavoro di squadra (non occorrono chissà quali strategie, ma è d'obbligo cooperare con gli altri giocatori, stando vicino a loro, soccorrendoli, soprattutto stando vicino a loro) oltre ad abilità nel gioco in se.
no. Non vuol dire quello, nella maniera più assoluta, proprio no. Vuol dire che sono ritenuti morti.Citazione:
Originariamente Scritto da kalel92
ma come funzionano i server della cooperativa?
Lo so, infatti la mia era una battuta per dire quello che è in effetti il gioco (cioè bisogna sopravvivere) :sisi:Citazione:
Originariamente Scritto da Badass
Ragazzi se mi volete aggiungere sarò ben felice.
Online sono "dabrasc"