sei anche tu tra il 55.5% di italiani che hanno una ricchezza superiore ai 100mila dollari?
beh, almeno uno l'abbiam trovato :asd:
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Non è che ci voglia molto, basta avere la casa intestata.
Basta pagar le tasse prima di tutto :bua:
non dirlo a me, dillo a chi ha postato l'articolo di fortis,noto personaggio della cattolica che, giusto quando il governo ha trovato i soldi per la sua università se ne è uscito con sto articolo del tipo "va tutto bene madama la marchesa".
Quanto al report di credit suisse, bisogna leggerlo tutto per capire il contesto (ed eventualmente bestemmiare con l'approvazione di fisichella :jfs2:).
ah, il report è scaricabile dal sito della credit suisse
Ah ma io non ho visto niente... io sono qui solo perché mi piace il cazzo (cit.)
(= lettoniente).
smettila trollone :asd:
Bella la mediana italiana, siamo ricchi :tsk:
Però la storia della mediana, a me non convince mica tanto.
Dato l'adulto mediano, sotto di lui e sopra di lui nella classifica della ricchezza c'è un numero UGUALE di persone. Tipo tre sotto e tre sopra. Ora, la mediana funziona solo in caso di distribuzioni non così "movimentate" come quella della ricchezza italiana, perchè capiamoci, se la distribuzione è questa: (X è il tipo, Y la ricchezza)
Al 800
Bu 660
Ce 590
Da 400
En 260
Fu 140
Ga 100
Da è mediano, ma la sua differenza di ricchezza dall'ultimo è +300, mentre la differenza del primo da lui è di +400.
La mediana può essere più precisa della media per rendersi conto di come stanno le cose, ma bisognerebbe andarsi a vedere tutta la distribuzione in questo caso per capire quanto è "equa" la ricchezza :boh2:
Inoltre, più diventa ampia la distribuzione (ad esempio, più diventa popoloso un paese) più è facile che nella mediana troviamo un valore +x rispetto all'ultima posizione, che sia molto più basso rispetto al +y che rispetto alla mediana può vantare la prima posizione.
Si insomma, le statistiche sono una cosa meravigliosa, ma dipende sempre come le guardi :bua:
Se non sbaglio proprio Fortis tempo fa citò un altro studio in cui lo scarto quadratico medio della ricchezza italiana era tra i più bassi. Il che può o non può essere un qualcosa di positivo a seconda di come lo si guarda: un sistema meritocratico alla stelle e strisce a mio avviso fa risaltare maggiormente i valori del duro lavoro e dell'abnegazione del singolo.
Ma questo forse è più osservabile con gli stipendi.
Abbiamo un debito pubblico alle stelle, tagliamo ovunque e senza alcun criterio, l'economia mondiale è una merda, ma come scarto quadratico medio siamo i migliori.
Mi sento rassicurato.
Già lo scarto quadratico medio è una misura più accurata, in quanto (ma sto andando a memoria di cose molto passate, non fucilatemi) è la media degli scarti dal quadrato della media di tutti i valori della distribuzione... credo :uhm: EDIT: o era il quadrato degli scarti dalla media? O forse la media della somma del quadrato degli scarti :pippotto:
So solo che tra questo e il coefficiente di Gini ho odiato profondamente la statistica :bua:
Comunque se lo scarto quadratico medio è molto basso, allora in teoria la ricchezza è ben distribuita. Il problema qui si verifica perchè il calcolo della ricchezza non tiene sicuramente conto dei millemila soldi nascosti allo Stato (perchè se fosse così facile scoprire quanti soldi ha certa gente, che lo possono fare dei ricercatori, non si capirebbe com'è che la Guardia di Finanza invece ha tutti sti problemi).
Se consideriamo che i "soldi nascosti" stanno ovviamente tutti sopra la mediana, in un solo elegante colpo abbiamo mandato a putt..e la nostra mediana E lo scarto quadratico medio.
Che poi è la base del problema statistico: da dati incompleti vengono necessariamente generati risultati errati. Per questo confermo la mia teoria: la statistica va presa con le pinze :asd:
Italiane le aziende più tassate nella Ue
Roma - Italia al primo posto in Europa per peso delle tasse sulle imprese. Il peso complessivo di tributi nazionali e locali e dei contributi sociali è del 68,6%, il più alto tra i Paesi europei e tra i più alti al mondo. La media europea è del 44,2% e quella mondiale del 47,8%. È quanto emerge dallo studio "Paying Taxes 2011" realizzato dalla Banca Mondiale e dalla società di consulenza PwC (PricewaterhouseCoopers). Su 183 Paesi esaminati dal dossier, l’Italia risulta al 167esimo posto, ovvero tra i Paesi in cui complessivamente è più pesante il carico del prelievo. A pesare particolarmente sono le tasse sul lavoro che rispetto al tasso complessivo del 68,6% rappresentano il 43,4% del carico.
In burocrazia 285 ore l'anno Un’impresa in Italia impiega 285 ore l’anno per adempiere ai propri doveri fiscali, oltre 60 ore in più della media europea. È quanto calcola lo studio "Paying Taxes 2011" realizzato dalla Banca Mondiale e dalla società di consulenza PwC (PricewaterhouseCoopers). In Europa solo cinque Paesi hanno meccanismi più complicati mentre il minor numero di ore per pagare tasse e contributi si registra in Lussemburgo (59 ore). Se si considerano tutti i 183 Paesi del mondo analizzati dal dossier della Banca Mondiale e PwC, l’Italia occupa la 123esima posizione, calcolando che ai primi posti figurano i Paesi dove la burocrazia è più snella. A conti fatti, senza contare le notti, un’azienda italiana impiega mediamente quasi 24 giorni per essere in regola con tutti i pagamenti all’erario e agli istituti di previdenza.
http://www.ilgiornale.it/economia/it...e=0-comments=1
Avanti così! :facepalm:
Triste ma vera :asd:
chiunque abbia fatto laboratorio di fisica 1 e abbia passato un pomeriggio a far risultare la gravità terrestre coerente, dopo essersi fatto le seghe una mattina con il pendolo, converrà che lo scarto quadratico medio è come la storia della donna intelligente.
Della serie "buone notizie sul fronte occidentale":
:facepalm:Citazione:
e
:asd::asd::asd: ( ma che mi rido x( )
Traduzione per i comuni mortali?
:caffe:
Il maggior detentore di debito degli USA ora è la FED (o Helicopter Ben se vogliamo). La cosa la dice lunga sulla direzione in cui si è diretti.
E dove sarebbe il problema...
:mah: