Wishlistato,anche se non leggo praticamente mai horror. Però mi hai incuriosito :asd:
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Appena terminato, l'ho trovato straordinario. A rigore, viene fatto giustamente notare che è un racconto del terrore e non dell'orrore. In effetti di orrore non c'è nulla, ma è raffinatissimo.
io ho il meridiano mondadori e, mi ripeto, tutte le raccolte di racconti sono variamente splendide.
se non lo hai già letto, ti consiglio assolutamente l'"autoantologia" 'da dove sto chiamando' che, fra l'altro, ripropone i testi in forma originale senza l'invasivo editing di lish.
subito dopo, leggerei 'vuoi star zitta, per favore'.
grazie a entrambi :) (bellisimo e franksinasce)
de nada :)
enjoy Carver!
mi sa che wishlisto pure io :sisi:
Lish è stato l'editor storico di Carver. Ha rimodellato i primi lavori di Carver creando le storie minimali ed elusive che poi lo han reso celebre. Il suo lavoro "estremo" mostra quanto il lavoro dell editor possa essere importante per un autore: per dire, ricordo un racconto abbastanza lungo sfoltito fino a tipo una pagina e mezzo :asd: eccolo è questo qui:
http://www.storieminimali.com/2008/1...ette-del-caff/
Tra l'altro all'inizio Carver stesso si vergognava del risultato e voleva farsi pubblicare con un altro nome.. Poi invece è andata come è andata è questo stile di scrittura lo ha consacrato forever..
Grazie della spiegazione.
Ma quindi se voglio leggere la cosa migliore (non necessariamente quella più "autentica"), quale versione cerco?
beh i testi editati sono quelli "importanti", quelli che hanno influito sulla letteratura (sono quelli che trovi nelle raccolte normali). Quelli originali possono essere interessanti da leggere ma solo in un secondo momento..
Quelli editati quelli editati percaritàdellamordiddìo :bua:
(scusate, a volte mi parte in automatico la difesa del lavoro editoriale :asd: )
La mia dolce metà, in una malcelata operazione di regalo-boomerang da manuale, mi ha fatto dono del libro "Noi" (l'ultima fatica letteraria di David Nicholls, l'autore di "Un giorno").
Il precedente romanzo (da cui è stato tratto anche il relativamente famoso film) mi era piaciuto (a lei molto di più, ovviamente) e quindi mi sono prestato volentieri alla lettura di quest'ultimo.
Spoiler:
Nicholls sfoggia sempre uno stile frizzante, inconfondibilmente british, molto vicino a quello di Nick Horby.
La storia è intrigante anche se appesantita da premesse scomode (i protagonisti sono due ultra-cinquantenni, nel primo capitoletto del libro la moglie già anticipa tutto il tema del libro cioè il fatto che si è stancata di questo matrimonio).
L'immedesimazione con il marito (nerd goffo, pedante e un po' sfigato, specializzato nello studio della drosophila melanogaster) è abbastanza facile anche se poi le vicende (snodate per tutta l'Europa) assumono presto una connotazione terribilmente hollywoodiana per inverosimiglianza e tendenza all'effetto "italia vista da woody allen".
Nel complesso una storia amara, narrata con humor, che sa coinvolgere il lettore senza ovviamente essere un capolavoro.
Consigliato se avete apprezzato "Un giorno" (e se non avete paura che qualcuno metta crudelmente in luce ciò che succede in una coppia con alle spalle molti anni di relazione).
Ho terminato "Io sono leggenda" di Richard Matheson: davvero bello, anche se dal punto di vista scientifico è un pò impreciso.
Mi è piaciuto perché fa davvero riflettere su come possa evolversi il concetto di normalità, inoltre adoro l'atmosfera anni 50.
Da quello che so il romanzo é stato scritto nel 1953, quando non era stata descritta la struttura dei virus (si sapeva che esistevano, ma se ne ignorava il meccanismo di replicazione e l'aspetto).
Nulla che comprometta la bellezza del racconto (mi piace moltissimo l'ambientazione anche perché ricorda Fallout), peró se avete un minimo di nozioni scientifiche certe cose si notano, tutto qui (diciamo che é come se Stalin fosse un dittatore tedesco).
Se volete approfondire la questione, potete andare qui: https://culturingscience.wordpress.com/tag/i-am-legend/
Gran bel romanzo :sisi:
Io sono leggenda. :rullezza:
Che libro meraviglioso :cattivo:
finito "la peste" di Camus. molto bella la descrizione della malattia e delle dinamiche con cui si diffonde.
iniziato e finito "una cosa divertente che non farò mai più" di DFW: sempre strepitoso, in questo saggio la scrittura è inaspettatamente scorrevole. si passa da un umorismo folgorante alla disperazione più nera in 2 righe.
inizio "vuoi star zitta per favore" di Carver.
A me Camus non riesce a piacere, lo suggeriresti?