Ma come?
Non ci si scusa mai abbastanza per l'olocausto. :fag:
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Ma come?
Non ci si scusa mai abbastanza per l'olocausto. :fag:
Puoi fare un topic a parte in J4S se proprio ci tieni :asd:
Scherzi a parte, è ovvio che come mod al 6° messaggio con lo stesso contenuto bisogna che ti mandi a fare un giretto nel cestino trollate :asd:
NUoooo, faccio il bravo e mi scuso anche con chicchessia per l'olocausto.
Va bene? :fag:
omg :look:Citazione:
ANCHE IL MINISTRO DELLA DIFESA AVEVA PRESO LE DISTANZE DA LUI
Gaffe sulla missione in Afghanistan,
il presidente tedesco si dimette
Horst Köhler lascia: era stato criticato dai partiti per aver detto che scelta era motivata da ragioni economiche
Horst Köhler (Afp)MILANO - Il presidente della repubblica tedesca, Horst Köhler, ha annunciato oggi le sue dimissioni. L'annuncio di Köhler arriva a solo un anno dalla sua rielezione.
LA DICHIARAZIONE - Nel dare lettura quasi con le lacrime agli occhi di una breve dichiarazione, con al fianco la moglie Eva Luise, il capo dello Stato ha affermato con voce rotta dall'emozione che la sua drammatica decisione è stata motivata dal fatto che le critiche espresse nei suoi confronti hanno rappresentato una «mancanza di rispetto per la funzione» da lui ricoperta.
I MOTIVI - Il presidente tedesco ha motivato la scelta di lasciare l'incarico con le polemiche legate alle sue recenti controverse dichiarazioni sull'impegno militare della Germania in Afghanistan. Koehler, infatti, aveva giustificato la missione con la necessità di proteggere gli interessi commerciali del Paese all'estero. Negli ultimi giorni, la posizione del presidente era stata duramente criticata sia dall'opposizione, sia da esponenti della coalizione (Cdu-Csu, Fdp) guidata dalla cancelliera Angela Merkel. E venerdì scorso il ministro della Difesa tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg, aveva preso le distanze dal presidente della Repubblica. «Un Paese delle nostre dimensioni, concentrato sull'export e quindi sulla dipendenza dal commercio estero, deve rendersi conto che gli sviluppi militari sono necessari in un'emergenza per proteggere i nostri interessi - aveva detto Koehler a una radio tedesca durante una visita in Afghanistan il 22 maggio scorso -, ad esempio per quanto riguarda le rotte commerciali o per impedire instabilità regionali che potrebbero influire negativamente sul nostro commercio, sull'occupazione e sui redditi».
Redazione online
31 maggio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Da cosa è tratta la firma di Teon?
www.google.it
Copia firma Teon, incolla nella barra di google.
:D
EDIT: Arrivato secondo.
Ho vinto qualche cosa?
"In Colombia vogliamo un governo con il quale si possa parlare e lavorare. Non mi importa che sia di destra, Silvio Berlusconi è di destra e io sono suo amico. Con l'Italia lavoriamo molto bene": lo ha rilevato il presidente venezuelano Hugo Chavez, commentando il primo turno delle presidenziali ieri in Colombia, nelle quali si è imposto il conservatore Juan Manuel Santos.
:o :asd:
Questo è niente :asd:
Citazione:
Si e' concluso a Caracas, in maniera molto positiva per l’Italia il secondo Consiglio di cooperazione italo-venezuelano.
Per il settore infrastrutture, tema cruciale per il nostro Paese, atteso che le aziende italiane sono presenti ininterrottamente in Venezuela da oltre 30 anni, e' stato firmato un comunicato congiunto che prevede l'avvio immediato del gruppo di lavoro misto Italia-Venezuela previsto dall'articolo 8 dell'accordo di collaborazione firmato a Roma tra i due Paesi nel gennaio 2009. Compito principale sara' quello di individuare rapidamente forme alternative di finanziamento delle opere infrastrutturali, a cominciare dalla possibilita' di forniture di petrolio in luogo di valuta.
La prospettiva e' la messa in moto di investimenti per oltre 10 miliardi di dollari da affidare a imprese italiane per strade, metropolitane, ferrovie, cabinovie e anche abitazioni.
Il viceministro Castelli ha partecipato ai lavori della delegazione italiana capeggiata dal Ministro degli Esteri Franco Frattini e ha partecipato al cordiale incontro con il Presidente della Repubblica Bolivariana di Venezuela Hugo Chavez.
''Sono stati due giorni di lavoro molto inteso – ha dichiarato Il viceministro Castelli - in alcuni momenti anche complicato, ma sono estremamente soddisfatto dei risultati raggiunti: in Venezuela ci sono davvero grandi prospettive per Il sistema Paese Italia per poter partecipare allo sviluppo di questo Stato'.
Caracas, 28 maggio 2010
io sono figlio delle infrastrutture italiane in venezuela.
letteralmente.
la astaldi è presente da decenni ormai.
chavez continua a pagare in petrolio qualsiasi cosa.
qualche anno fa decise di vendere a prezzo scontato il carburante per i mezzi pubblici di londra, in cambio del know how nei trasporti.
Ragazzi, il Berlusca e' amico di tutti, basta ci sia qualcosa per l'Italia.
Diciamo che e' un tantinello paraculo.
:asd:
ti porterà foto con dedica :asd:
Il sigaro in effetti ce l'ha spesso anche lui :asd:
George Peppard? :asd:
un medico tutto qui...:asd:
Bon cambiata va' :sisi:
a per la cronaca, dire che un governo e' retto da criminali al limite e' una critica. non e' insulto a terzi, anche perche' se lo dicesse contro un altro governo di parte opposta nessuno obietterebbe.
Sì infatti. Inoltre abbiamo sempre tenuto questa linea in BS.
Fra parentesi, da dove è nata la protesta? Topic delle navi?
spasibo tovarish teon!! :vojo:
E per la cronaca le ha fatte anche il berlusca giusto l'anno scorso :asd:
http://gendermutiny.files.wordpress....4/trotsky1.jpg
1919, così a memoria :uhm:
Eheheheheh
:eek: è LUI :eek:
http://www.youtube.com/watch?v=Ov-U0_j--2Y
speriamo :asd:
Tutti hanno pubblicato intercettazioni di cani e porci, L'Espresso ha addirittura allegato dvd con le intercettazioni RECITATE DA ATTORI, e chi viene indagato? Paolo Berlusconi che si è messo contro Fassino (guardacaso) :rotfl:Citazione:
L’INCHIESTA - LA PUBBLICAZIONE DEL COLLOQUIO TRA IL LEADER DS E CONSORTE
Intercettazione su Fassino
Paolo Berlusconi indagato a Milano
I pm accusano l’editore del «Giornale»: ricettazione
MILANO — L’editore del quotidiano Il Giornale e fratello del presidente del Consiglio, Paolo Berlusconi, è indagato dalla Procura di Milano per ricettazione dell’intercettazione segreta del luglio 2005 tra il presidente di Unipol Giovanni Consorte e l’allora leader Piero Fassino del partito (Ds) contrapposto a quello di Silvio Berlusconi: intercettazione pubblicata da Il Giornale il 31 dicembre 2005 allorché non soltanto non era ancora depositata agli atti, né trascritta o riassunta, ma esisteva solo come file audio nei computer esclusivamente dei pm, degli ufficiali della Guardia di Finanza, e dell’azienda privata Research control system (Rcs) che per conto della Procura svolgeva le intercettazioni. A essere indagato per ricettazione è Paolo e non Silvio Berlusconi, benché entrambi abbiano partecipato la vigilia di Natale del 2005 ad Arcore all’incontro durante il quale il titolare dell’azienda (Roberto Raffaelli), insieme a un amico sia di Raffaelli sia di Paolo Berlusconi, e cioè Fabrizio Favata, secondo il racconto di quest’ultimo avrebbero recato in dono ai Berlusconi l’audio delle telefonate, facendolo ascoltare sia a Silvio sia a Paolo, e poi in seguito consegnandolo a Paolo.
«PROVE CONVINCENTI» Quando martedì ha arrestato Favata per la successiva estorsione da 300 mila euro ai danni di Raffaelli, il gip Giordano ha ritenuto «acquisite prove convincenti del fatto che sia effettivamente avvenuto l’incontro della vigilia di Natale» (ammesso da Raffaelli solo per gli auguri), ma che «non è rilevante accertare se la circostanza » della consegna del file ai Berlusconi «sia vera o no» (Raffaelli nega lo sia): «Qui basta evidenziare come appaia verosimile agli occhi di Raffaelli, così da giustificarne gli ingenti pagamenti a Favata» (il quale nega d’aver ricevuto soldi, non creduto dal gip che ieri ne ha respinto la scarcerazione). Adesso Paolo Berlusconi è indagato per ricettazione e Silvio no: perché? La ricettazione è il reato commesso da chi, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista, riceve od occulta qualcosa che proviene da un furto o altro delitto. Il presupposto, dunque, è la consapevolezza della provenienza illecita di ciò che si riceve. Sinora la Procura sembra non volersi ancora avventurare sull’attribuzione di questa consapevolezza in capo a Silvio Berlusconi, almeno non soltanto sulla base della dinamica dell’incontro ad Arcore per come l’hanno raccontata sia Favata sia de relato il suo amico e partner di fatture false con Raffaelli, Eugenio Petessi: «Mi dissero che erano stati ricevuti da Silvio Berlusconi, molto stanco, seduto sul divano» vicino «un pino bianco secco», e «stava con il capo reclinato all’indietro e gli occhi socchiusi, aveva poco tempo, di lì a poco avrebbe dovuto assistere alla messa di don Verzè.
MATERIALE PERICOLOSO Al Presidente riferirono della conversazione intercettata o forse gliela fecero sentire, e lui disse che poteva essere interessante ». La differenza di trattamento giuridico di Paolo Berlusconi, dunque, starebbe piuttosto nel fatto che Favata afferma d’avergli portato l’intercettazione già uno o due mesi prima dell’incontro di Arcore a Natale. A suo dire, gliel’avrebbe portata direttamente nella sede milanese de Il Giornale, dove Paolo Berlusconi l’avrebbe ascoltata su pen-drive in una stanza riservata; al termine, l’editore avrebbe raccomandato a Favata di portarsela via, proprio perché era un materiale pericoloso. Da questo racconto — sommato al fatto che dopo l’incontro natalizio Favata aggiunge di «aver consegnato» l’audio «a Paolo Berlusconi il quale gli aveva detto che per quel regalo gli sarebbe stato riconoscente », e alla circostanza che le intercettazioni segrete vennero pubblicate dopo pochi giorni dal quotidiano edito da Paolo Berlusconi a fine dicembre 2005 e inizio gennaio 2006 — gli inquirenti sembrano desumere nel fratello del premier la consapevolezza della provenienza illecita delle telefonate. Sinora Paolo Berlusconi era indagato per millantato credito in un altro filone dell’inchiesta: nell’ipotesi cioè che dal giugno 2005 al luglio 2006 abbia ricevuto 560.000 euro da Favata, ma per conto di Raffaelli, «col pretesto di dover comprare il favore di pubblici ufficiali» (come il non indagato capo dell’Ufficio del presidente del Consiglio, onorevole Valentino Valentini) «che avrebbero dovuto consentire un finanziamento dell’Italia alla Romania per l’attuazione » di un appalto di intercettazioni «la cui esecuzione sarebbe stata affidata anche all’azienda di Raffaelli».
Luigi Ferrarella
Giuseppe Guastella
01 giugno 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Però da un lato hanno anche fatto bene.
Infatti, speriamo... povera musica italiota...
Citazione:
Tutti hanno pubblicato intercettazioni di cani e porci, L'Espresso ha addirittura allegato dvd con le intercettazioni RECITATE DA ATTORI, e chi viene indagato? Paolo Berlusconi che si è messo contro Fassino (guardacaso)
Citazione:
allorché non soltanto non era ancora depositata agli atti, né trascritta o riassunta, ma esisteva solo come file audio nei computer esclusivamente dei pm, degli ufficiali della Guardia di Finanza, e dell’azienda privata Research control system
Penso di averlo ripetuto una decina di volte...
Citazione:
Art. 329.
Obbligo del segreto.
1. Gli atti d'indagine compiuti dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria sono coperti dal segreto fino a quando l'imputato non ne possa avere conoscenza e, comunque, non oltre la chiusura delle indagini preliminari.
Non mi sembra così complicato da capire.
Nella stragrande maggioranza dei casi la pubblicazione delle intercettazioni era legittima perchè erano state inserite in atti che erano a disposizione della difesa.
:boh2:
In effetti il video è di due anni fa.
Se n'è andato o sta ancora qua? :uhm: