tu parli troppo
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:rotfl:
cristo :rotfl:
Quei due insieme avrebbero un futuro assicurato ad Hollywood per film d'azione/maranza, tipo Bad Boys o Tango & Cash :asd:
Speriamo di vederli in campo insieme, sarebbe troppo bello.
la nuova coppia per "arma letale" :sisi:
sogno un tag team melo sissoko vs kpb flaminio :asd:
Sarebbe da metterci in mezzo Pirlo :asd:
Mi immagino un raddoppio di pressione Flamini-Boateng. San Siro verrebbe giù peggio che ad un gol di Ibra al derby.
Verso un centrocampo "Die Hard": Allegri ci sta pensando
20.09.2010 18:30 di Matteo Calcagni articolo letto 10410 volte
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© foto di Giacomo Morini
Le prime gare stagionali del Milan, nonostante le premesse, non hanno certo esaltato pubblico e tifosi: certo, siamo ancora all'inizio e, giustamente, bisogna concedere il giusto tempo alle nuove chimiche di squadra ma, come hanno insegnato le ultime annate, incrementare un distacco importante dall'Inter potrebbe già rivelarsi deleterio. Una delle alchimie che meno ha convinto in questo avvio di stagione, quasi indiscutibilmente, è identificata nell'equilibrio di squadra che, in un modo o nell'altro, balza subito all'occhio osservando il trio di centrocampo. Allegri ha un'idea precisa per la linea mediana, con una costante proiezione offensiva delle cosidette mezz'ali a cui, nel modulo rossonero, si aggiunge la regia di Andrea Pirlo, consolidato playmaker del Diavolo. L'unico che, al momento, è in grado di sostenere la tipologia di lavoro indicata dal tecnico toscano è Kevin-Prince Boateng: divenuto nel giro di due partite il vero uomo in più di questa squadra, migliore in campo per distacco sia contro l'Auxerre che contro il Catania. Presto detto che, come più volte ribadito, il solo ghanese non può svolgere un lavoro doppio, se non triplo, Allegri dovrà velocemente correre ai ripari: dal centrocampo passa buona parte del potenziale offensivo e difensivo di una squadra e, al momento, la composizione attuale non può sostenere il completo architrave rossonero. A venire in aiuto di Allegri e, ovviamente, di tutto il Milan, c'è stato il recupero di Mathieu "Mad Dog" Flamini, ventiseienne marsigliese messosi in luce - oltre per i suoi interventi non certo leggeri - per la sua energia e fenomenale grinta. L'apporto del francese, soprattutto considerando lo scarso feeling di Gattuso con il nuovo modulo, potrebbe offrire una marcia in più al team rossonero, considerando anche l'infortunio rimediato da Capitan Ambrosini. Il pesarese, nonostante non abbia lo spunto di Boateng e l'energia di Flamini, resta uno dei mediani più affidabili della rosa del Diavolo e, insieme a quello di Alexandre Pato, il suo recuperò si rivelerà decisamente importante. Nel match di mercoledì contro la Lazio, se Flamini mostrerà tenuta fisica nel corso dei prossimi allenamenti, Allegri potrà affidarsi ad un centrocampo "duro a morire", grazie all'apporto di un duo di mastini d'eccezione. Una nuova risorsa che, come in molti si augurano, possa rivelarsi fondamentale per il prosieguo stagionale dei rossoneri, soprattutto dopo l'importante "scoperta" del Principe "mezzosangue" Boateng.
Spoiler:
certo che se al posto di pirlo ci fosse essien- :sisi:
Buongiorno a tutti :sisi:
muslera ha detto che possono batterci :sisi:
Grazie alessandro ambrosio che ci riporti sulla terra http://i28.tinypic.com/1sz95e.gifCitazione:
Con la Lazio dentro Robinho e Gattuso
21.09.2010 09:30 di Alessandro Ambrosio articolo letto 354 volte
Fonte: Corriere dello Sport
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
Sembra giunto il momento di Robinho. Il brasiliano che si è allenato regolarmente negli ultimi due giorni è pronto ad occupare il posto di attaccante di destra nel tridente composto anche da Ibrahimovic e Ronaldinho. Qualora Allegri dovesse ritenere il giocatore non in condizione di partire dal primo, molto probabile l'avanzamento di Boateng sulla linea degli attaccanti. Novità anche a centrocampo, fuori Seedorf dentro Gattuso, con Flamini in panchina dopo lo stop che gli ha impedito di prendere parte ai primi match stagionali. Proprio la posizione di Seedorf è attualmente la più delicata nello scacchiere rossonero che ha bisogno di trovare ancora il suo equilibrio. Ronaldinho è finora risultato sempre decisivo, Boateng ha già conquistato Allenatore e tifosi, Pirlo resta indispensabile perchè capace di cambiare rapidamente gioco con lanci di altissima precisione. In questo contesto sembra proprio che il numero 10 rossonero risulti un di più che attualmente crea più disagi che vantaggi ad un Milan bisognoso di un interditore vero e di snellire la circolazione di palla per velocizzare il gioco.
una formazione diversa a giornata ed i bolliti pur facendo schifo riemergono sempre, Allegri http://i28.tinypic.com/1sz95e.gif
fiducia, fiducia...
ma infatti mi chiedo:
sapere che sono scarsi e bolliti, lo sa.
sapere che finisce in siberia se non vince una delle prossime due, lo sa.
sapere che la scusa degli infortuni è vana, lo sa.
ma che li tiene in campo a fare allora? :facepalm:
E' che non ha le palle.
Non ha le palle per fare scelte un minimo forti, non ha le palle per provare qualcosa di nuovo, non ha le palle per dire a tizio "oggi stai in panca, se e quando starai meglio ne riparleremo". Se non si rompeva Ambrosini, COL CAZZO CHE BOATENG GIOCAVA. Vi pare una bella cosa? Per far giocare assiduamente Flaminio e KPB e vedere un po' i giovani devono rompersi contemporaneamente Gattuso, Seedorf e Ambro?
Ha PAURA di cambiare qualcosa, punta sugli uomini storicamente più presenti, probabilmente perché spera che la loro maggiore esperienza possa aiutarli, ma dovrebbe aver capito che ormai diversi giocatori NON NE HANNO PIU'.
Spero per lui, ma soprattutto per noi, che lo capisca presto e si svegli un po'