live action zerocalcare? non ho ancora visto quello di gipi.
#mubayl
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live action zerocalcare? non ho ancora visto quello di gipi.
#mubayl
Trailer del nuovo dei Coen, scorrono le immagini. Poi appaiono le solite scritte dei giornali. Avete presente no? "Il miglior film dell'anno" "Il miglior film scelto da Tarantino" "Un esperienza che tipo provo levate oh".
E così di colpo leggo:
"Il pubblico ride e si diverte" - Paolo Mereghetti.
:facepalm:
Domanda seria: dove nasce l'"odio" per il Mereghetti?
dico domanda seria perchè non me ne può fregare nulla di lui, giusto per
:rotfl:
Secondo me è colpa dei blogger :sisi:
I blog non sono scrittura, sono graffiti con la punteggiatura (cit.)
Comunque, basta leggere prima di postare e si evitano brutte figure:
Citazione:
Le emozioni folk di un’odissea
Il film di Paolo Mereghetti
http://cinema-tv.corriere.it/cinema/...20130520151838
Ricordate il tipico personaggio dei Coen? Un non-eroe per vocazione, un marginale, un perdente nato, che a volte riesce a cambiare il proprio destino. Llewyn Davis no: il protagonista dell'ultimo film dei fratelli Coen, Inside Llewyn Davis, parte e arriva perdente. Anzi, nell'ultima scena, gli tocca anche scoprire che c'è chi fa il suo mestiere molto meglio di lui... Perché Davis (un bravissimo Oscar Isaac) è un musicista folk, che nell'inverno 1961, al Greenwich Village di New York, cerca di convincere tutti delle proprie qualità (è ispirato al vero Dave Van Ronk, autore di un libro autobiografico da cui hanno preso spunto i due registi-sceneggiatori). Ma nessuno sembra dar retta al povero Llewyn: né la collega Jean (Carey Mulligan) che gli preferisce come musicista e come amante Jim (Justin Timberlake), né gli amici che ogni tanto lo fanno dormire sul loro divano, né il suo agente male in arnese né tantomeno il produttore di Chicago a cui fa sentire una sua composizione e che lo accomiata con un definitivo «Non vedo soldi». Per non parlare della sorella o del vecchio padre. Ogni volta Davis finisce per sbattere il muso di fronte alla sfortuna, all'indifferenza, al risentimento o al menefreghismo di chi lo circonda, facendolo precipitare in una specie di odissea kafkiana dove anche il tempo perde la propria linearità (il film si apre e si chiude sulla stessa scena). Lo spettatore ride e si diverte con una miriade di personaggi secondari, tutti variamente bizzarri: la vecchia segretaria ebrea del suo agente, il compagno di viaggio a Chicago affidato a un sempre grande John Goodman, il proprietario del localino dove canta, battezzato Pappy Corsicatto in sgrammaticato omaggio al regista napoletano... Ma alla fine il destino cocciutamente perdente del protagonista, deciso ad andare avanti costi quel che costi, conquista ed emoziona. Qualità che invece mancano al film olandese Borgman di Alex van Warmerdam, specie di rilettura moderna del Diavolo e Margherita, dove il demonio ha il volto di un inquietante vagabondo che riesce a entrare nelle grazie di una moglie borghese e inizia a scatenare tensioni all'interno della sua famiglia. È davvero il maligno? O un extracomunitario? O solo un contestatore anticapitalista? Il film non dà risposte e si diverte a sorprendere le aspettative dello spettatore, anche perché poco alla volta si scopre che il protagonista non agisce da solo e il suo obiettivo sembra anche quello di fare proseliti... Ma alla fine il giochino mostra la corda, la forza della metafora non regge e il destino cui va incontro la ricca borghesia olandese interessa molto poco.
No scusa quelli montano i trailer e tra le scritte ce buttano le cazzate del Merengacchio e la brutta figura la faccio io? :rotfl:
Minchia Hellvis come distorci te la realtà, Neo proprio te fa i rasponi a due mani :rotfl:
Che detto fra noi: "Lo spettatore ride e si diverte con una miriade di personaggi secondari, tutti variamente bizzarri" in bocca a quello che dovrebbe (ma lo è solo per te) un critico pure di una certa fama in Italia è imbarazzante e se fossi un presunto lettore mi sentirei quasi insultato, lasciatelo dire :asd:
Fai brutta figura perché prendi in giro una persona che ne sa mille volte più di te su questo argomento basandoti su una frasetta estrapolata dal contesto e piazzata nel trailer a scopi pubblicitari.
E ora, resoti conto di questo, tenti di rimediare prendendo in giro il passo della recensione da cui è stata estratta la frase, quando non c'è nulla da prendere in giro: semplicemente, a quanto pare (non so nulla del film), c'è una serie di personaggi bizzarri molto divertenti, e lui lo scrive nella recensione.
No, è molto chiaro che lui scrive, testuali parole:
"Il pubblico ride e si diverte" che guarda caso se la decontestualizzi non perde assolutamente nulla della sua ilarità intrinseca. E se non fossi così ottenebrato dalla tua idolatria ti renderesti conto che non è questione di cosa so io o cosa sa lui, è questione che una frase simile in bocca a un qualsiasi critico "presunto tale" è imbarazzante. Il problema del Mereghello poi non è quello che sa, ma quello che non riesce più a vedere, pace all'anima sua. Ma sei te che tenti a mischiare i discorsi perché sembrano ti abbiano offesa la mamma il che mi porta a farmi più di qualche domanda su questa tua strana psicosi :asd:
Se si vuole fare le pulci a Mereghetti bisogna sfogliare la nuova edizione del dizionario, ho visto cose che :bua:
(tipo un tre stelle a transformers 3 O_o )
Capisco che tu debba difendere la tua idea, ma dire che "è ridicola" in quel pezzo che è una recensione, non un articolo critico, di poche righe (parla di due film per giunta) in un quotidiano non specializzato, è ancor più ridicolo.
Anzi, persino recensione è eccessivo, sembra più una segnalazione.
Distinguete recensione da disamina per dio però!
Te la giro diversa magari ci arrivi. Per me una frase del genere è ridicola tanto in bocca a Mereghetti tanto in bocca a un utente qualsiasi del forum. Il fatto che abbia alle spalle anche un'esperienza mica da poco nello scrivere recensioni (specializzate o di bocca buona che siano) non toglie assolutamente nulla alla pochezza di una frase simile, semmai è un aggravante. Chiaro che non stava scrivendo un saggio sul cinema, ma anche solo nel trafiletto di Leggo sulla Metro quel modo di fare è ridicolo. Se capisci una cosa così facile, buon per te, senno sai cosa Necro, m'hai abbastanza rotto i coglioni ultimamente.
Sei solo supponente e arrogante e te la tiri per qualche esame o qualche articolo scritto in chissà quale blog. Hai scritto puttanate più clamorose, solo che se le cerco su google non le trovo perché non sei nessuno.
Nell'articolo di mereghetti o come si chiama non c'è scritto "il pubblico ride e si diverte.", quindi non è affatto ridicolo come affermi.
C'è ben poco da sparare sulle recensioni dei quotidiani, istituzioni sempre più difficili e sempre più inutili, perché nessuno legge un quotidiano per sapere dei libri e dei film, non più dagli anni '90 credo.
Francamente è un atteggiamento malsano criticare linguaggio e contenuti da un punto di vista che esclude del tutto il ricevente l'articolo, che da quel "il pubblico ride e si diverte con i personaggi ben scritti", cito casualmente a memoria, capisce esattamente quel che cerca di capire del film da un giornale.
Ed è anche imbarazzante che tu debba dubitare della mia intelligenza, quando critichi un professionista che fa un lavoro che tu faresti salti mortali per fare, sulla base di frasi estrapolate alla cazzo, avulso da qualsiasi ragionamento su linguaggio utilizzabile in funzione dell'immaginario ricevente.
Può dire cazzate su certi film, o sbagliare, ma di certo quell'articolo non ha nulla di ridicolo.
Oggi ho visto il teaser di interstellar, bello ovviamente. Poi sotto c'erano una sfilza di commenti pipposi di fan boy accaniti, tutti li a dire che sarà bellissimo che sarà il film definitivo che mamma mia quanto rulla coso li il regista che mo misfugge il nome insomma tonnellate di melassa. Io pure dico che mi garba ma azzardo a chiedere quale cazzo sia il plot e niente, nada, io ae sei alla dispoli qua se chiude... C'avete presente no?