quest'estate quando la juve cercava un regista pensavo che sarebbe arrivato lui dato che chi l'ha lanciato fù Del Neri all'Atalanta.
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quest'estate quando la juve cercava un regista pensavo che sarebbe arrivato lui dato che chi l'ha lanciato fù Del Neri all'Atalanta.
Io non ce lo voglio, alla Juve, beninteso: già ne abbiamo uno, di centrocampisti incostanti e con la preoccupante tendenza a sparire dal gioco quando il gioco dovrebbe passare tutto da lui.
Certo che un giocatore come Cigarini in una Juve che deve trovare ancora se stessa non ce lo vedo bene, è un eterna promessa che non è mai sbocciata e la Juve non può rischiare di perdere un altra scommessa.
@angels
è il solito discorso:
una juve con i soldi dovrebbe schifare Cigarini, una juve senza soldi che si deve inventare il mercato a colpi di prestiti, se il rinnovo del prestito di aquilani non riesce e pirlo non abbassa le sue pretese, forse non può permettersi di schifare Cigarini.
Intanto lo posto, poi lo leggo con attenzione, ora non c'ho tempo :bua:
Citazione:
Semestrale di bilancio Juventus FC: un bagno di sangue!
Salvatore Cozzolino Martedì 22 Marzo 2011 09:18
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I bilanci delle società di calcio sono un tema che, abbiamo recentemente scoperto, appassiona molto i nostri lettori. Oggi diamo spazio in particolare all'analisi della relazione semestrale al 31 dicembre 2010 relativa alla Juventus F.C. Spa, resa disponibile in data 28 febbraio 2010 dopo la riunione del Consiglio di Amministrazione della società, e che verrà discussa con gli analisti finanziari nel consueto incontro presso la Borsa di Milano a fine marzo. Prima di addentrarci però nella fredda analisi dei numeri, devo fare una premessa relativa a tre grandi castronerie che si sentono e si leggono spesso ultimamente e che sono purtroppo riferibili anche a illustri giornalisti e opinionisti TV.
La prima castroneria riguarda la questione Libia. Secondo alcuni, la crisi del regime di Gheddafi potrebbe far sentire i suoi effetti sulla gestione della Juventus. Nulla di più falso. Infatti la finanziaria libica LAFICO possiede una quota del 7,5% del capitale Juventus e questa rappresenta quindi una partecipazione esclusivamente finanziaria. In pratica il blocco dei beni di Gheddafi, e quindi anche la quota in Juventus Spa, non si ripercuote sulla gestione della società bianconera in quanto le azioni possedute dal leader libico sono rappresentative del capitale versato nella società, che pertanto continuerà ad essere utilizzato dagli amministratori anche in presenza di un blocco cautelare sulle azioni che lo rappresentano. Prima che fosse posto il blocco, essendo la società quotata in Borsa, la LAFICO avrebbe potuto eventualmente decidere di liquidare l'investimento, e ciò sarebbe avvenuto attraverso il mercato azionario, anche in questo caso senza che la gestione ordinaria ne subisse alcuna conseguenza. Allo stato attuale l'unico problema potrebbe crearsi in caso di aumento di capitale deliberato dalla società. Infatti in questo caso all'azionista libico, se dovesse persistere il provvedimento di blocco, potrebbe essere impedita la sottoscrizione della quota di propria competenza, a meno della concessione di un'autorizzazione specifica. Anche in questo caso però il funzionamento della società e il buon esito della ricapitalizzazione sarebbero assicurati dai consorzi di collocamento e garanzia, e quindi dalle banche che organizzano l'operazione.
La seconda castroneria riguarda invece la questione stadio. Molti giornalisti, commentando la semestrale, hanno individuato nella costruzione dello stadio uno dei principali componenti negativi che hanno prodotto la cospicua perdita semestrale di bilancio. Questa è un'inesattezza colossale. Infatti i costi dello stadio, ancorché completamente finanziati dal contratto Sportfive e dai mutui accesi con il credito sportivo, hanno contribuito soprattutto ad aumentare l'indebitamento complessivo, mentre l'effetto sul risultato economico di periodo è praticamente trascurabile; sarà invece più consistente negli esercizi futuri, quando si dovrà procedere agli ammortamenti dell’impianto. Ne consegue che il pessimo risultato netto esposto in semestrale dipende da altri fattori, che andremo ad analizzare più avanti.
La terza ed ultima castroneria, forse la peggiore, riguarda la questione dei riscatti obbligatori e la loro onerosità. Molti opinionisti si riempiono la bocca parlando dei famosi 58 milioni che la Juventus dovrebbe sborsare entro giugno per riscattare i giocatori presi con la formula del prestito oneroso. In primo luogo ufficialmente questi riscatti non sono affatto obbligatori. Non è dato sapere però se ci può essere in qualche caso un accordo più o meno definitivo, in merito al riscatto degli stessi. In ogni caso la somma che entro giugno dovrà sborsare la Juventus, nel caso decidesse di esercitare l'opzione di riscatto su tutti i giocatori acquisiti con questa formula, non è certamente 58 mln Eur. Infatti i contratti di acquisizione definitiva prevedono di solito un pagamento spalmato su tre esercizi. Nel nostro caso quindi la società nella peggiore delle ipotesi, cioè il riscatto di tutti i giocatori, dovrà pagare sull'esercizio 2011/2012 poco meno di 20 mln Eur.
Fatta questa doverosa tripla premessa diamo uno sguardo alle più importanti voci dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico. Per chi segue i miei articoli, i disastrosi risultati evidenziati non sono certamente una novità. Avevo previsto con molto anticipo, nei miei articoli "Juventus: la soluzione finale", "Dall'aumento di capitale allo stato confusionale", "Andrea Agnelli: i primi 100 giorni/1 - società e bilancio" e "Ricostruire sulle macerie", che sarebbe stato un esercizio difficile; ma dall'analisi di dettaglio posso dire che l'esercizio 2010/2011 sarà un vero bagno di sangue, un disastro in chiave puntuale e, a mio parere, anche prospettica.
In particolare mi preoccupa la dinamica dei ricavi che, come previsto, sono crollati sul semestre di quasi il 30%, da 125 mln a 88,7 mln. Un calo addirittura superiore alla mia previsione che era di circa il 25% e che in chiave prospettica, su giugno, fanno peggiorare la mia stima da 200 mln a circa 180 mln, cioè un valore simile a quello dell’anno della serie B. I motivi di questo crollo, al netto della stagionalità, sono quelli che avevo già evidenziato: mancanza della partecipazione alla Champions, minori introiti per l'entrata in vigore della nuova normativa sulla vendita centralizzata dei diritti TV, minori ricavi da sponsorizzazioni e dal botteghino, mancanza di alcune poste straordinarie, lascito della gestione Giraudo, che avevano sortito i loro benefici effetti economici fino allo scorso anno. Totale circa 36 milioni di euro in meno sul semestre, che appare un dato davvero gravissimo. A mio avviso il dato più allarmante è quello relativo ai diritti TV del campionato di serie A. Al di là del differente criterio di contabilizzazione che prevede la nettizzazione dell'effetto della mutualità e la riclassifica di alcuni dati per rendere comparabili le poste in bilancio, appare chiaro che l'applicazione della nuova normativa di vendita centralizzata per la Juventus si è rivelata un vero esproprio. Sul semestre infatti la cifra corrisposta è di circa 10 milioni di euro inferiore rispetto all'esercizio precedente, circostanza che mi fa ipotizzare una riduzione prospettica a fine esercizio tra i 15 e i 20 mln di euro, quasi il doppio di quello che ragionevolmente mi aspettavo. Nondimeno voglio sottolineare come, sul criterio di calcolo dei diritti, ha sicuramente inciso il rendimento scadente in termini di vittorie e piazzamenti della squadra negli ultimi cinque anni, a causa anche della retrocessione in B. Ecco dunque un ulteriore danno economico-finanziario provocato dalla gestione scellerata dei fatti dell'estate 2006. Ed ecco quindi il motivo per cui avevo più volte, nel corso delle Assemblee degli azionisti, suggerito alla società di accettare la nuova ripartizione con "riserva", in attesa delle decisioni dei Tribunali ordinari.
Notizie preoccupanti anche sul fronte dei Costi Operativi, in aumento di quasi il 17% a oltre 100 mln di euro sul semestre e non solo per gli esborsi effettuati per la risoluzione dei contratti di alcuni giocatori della vecchia guardia. Infatti i costi lievitano anche per l'incremento dei servizi esterni (4 mln sul semestre) tra cui anche le spese pubblicitarie e le consulenze. Inoltre questa voce comprende anche la quota di competenza del semestre dei costi relativi ai prestiti onerosi dei calciatori, che essendo veri e propri “affitti”, non generano alcun movimento nello stato patrimoniale. Una curiosità riguarda l’assunzione di sette nuove risorse nel personale impiegatizio non tesserato, non male per una società in grave crisi di ricavi. D’altronde siamo abituati a certi lussi. Siamo probabilmente l’unica società quotata in Borsa ad avere due amministratori delegati, e con stipendi da favola.
Ai 100 mln di costi operativi bisogna aggiungere altri 26 mln di ammortamenti e oneri straordinari; 19 mln circa costituiti in gran parte dall’ammortamento pluriennale dei bidoni acquistati negli ultimi anni. Gli altri 7 mln si riferiscono agli “effetti derivanti dall’accordo transattivo sottoscritto con la Direzione Generale delle Entrate a seguito dell’accesso della Guardia di Finanza, terminato il 23 luglio e avente ad oggetto le annualità dal 2001/2002 al 2007/2008 (2002/2003 esclusa)”. Sulla semestrale non vi sono ulteriori dettagli. Ma il contenuto delle contestazioni era fedelmente riportato nel bilancio consuntivo del 2009/2010 e quindi sappiamo che la Juventus veniva accusata di “violazioni, per importi rilevanti, delle norme fiscali su alcune operazioni relative ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, ai compensi corrisposti a prestatori di servizi nonché ad altre fattispecie minori.” Sull’argomento abbiamo recentemente cominciato addirittura una rubrica su Ju29ro.com, il cui primo articolo, "Calcio e fisco. Misure di contrasto all'evasione e all'elusione tributaria", è uscito proprio in questi giorni a firma di Vittorio Salvadori:
Resta comunque la sensazione che anche in questo caso, nei confronti della Juventus, si sia voluto essere più realisti del re. Non possiamo, peraltro, fare a meno di notare che la società ha scelto la strada dell’ennesimo patteggiamento, pur non avendo riconosciuto, all’atto dell’accordo transattivo, alcuna delle violazioni contestate. Ecco il passaggio che lo conferma: “Considerati i rischi connessi all’eventuale contenzioso tributario e pur nella consapevolezza di aver sempre agito correttamente e in buona fede come riconosciuto in più sedi e tempi dai competenti organi giudiziari con provvedimenti passati in giudicato, la Società ha accettato la proposta di adesione sottoscrivendo in data 14/10/2010 un accordo transattivo che nulla riconosce nel merito della controversia". In pratica come già successo molte altre volte dal 2006 ad oggi e su varie vicende, la Juventus ha sempre il solito atteggiamento: non sappiamo se siamo colpevoli, molto probabilmente non lo siamo, però fateci pure del male e pazienza se poi magari andando a fondo si sarebbe scoperto che non avevamo fatto un cazzo!
Abbiamo quindi preso atto di ricavi in calo e costi, seppur temporaneamente, in aumento. Questo mix è ovviamente alla base del disastroso Risultato Operativo e di conseguenza del Risultato Netto che, sul semestre, si attesta a quasi –40 mln di Eur; risultati di tal fatta mi fanno ritoccare al rialzo le già fosche previsioni dei mesi scorsi, fino a ipotizzare una perdita sull’esercizio in corso tra i 60 e i 70 mln di Eur. Come abbiamo già chiarito negli articoli precedenti, la Juventus Spa potrebbe far fronte a questa perdita senza alcun aumento di capitale, attingendo esclusivamente dalle Riserve di Patrimonio Netto, praticamente azzerandole. Ma tale soluzione porterebbe la società in una situazione di evidente sottopatrimonializzazione, pregiudicando, e di molto, la capacità di effettuare corposi investimenti.
Per meglio illustrare quanto dico, è importante calcolare un dato che si può ricavare nelle pieghe della semestrale, ed è il debt/equity ratio, e cioè il rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto. Per ottenerlo basterà dividere i debiti onerosi (quelli su cui l'azienda paga gli interessi) per il patrimonio netto dell'azienda stessa. Una volta calcolato, questo numero potrà essere superiore o inferiore a 1. Quando è superiore, l'azienda risulta troppo indebitata rispetto al Patrimonio Netto e nel lungo periodo potrebbe non essere una situazione sostenibile. Viceversa valori inferiori ad 1 indicano un livello di indebitamento non elevato e positivo per la società.
Nel caso della Juventus per la prima volta, dopo molti anni, al 31/12/2010 questo rapporto è superiore ad 1, e precisamente 1,11. Questo significa che a giugno, a chiusura d’esercizio, il dato peggiorerà per effetto dell’utilizzo delle riserve di patrimonio e per il probabile aumento dell’indebitamento dovuto ai successivi tiraggi per il mutuo dello stadio e al maggior utilizzo degli scoperti di conto corrente. A mio parere quindi l’aumento di capitale è inevitabile; restano da stabilire solo i tempi, che potrebbero non essere brevissimi. Per effetto di quanto detto la Posizione Finanziaria Netta peggiora drammaticamente nel semestre di circa 63 mln Eur, attestandosi a quasi –57 mln Eur.
Ma il documento di semestrale offre anche altri interessanti spunti, come ad esempio il dettaglio della sponsorizzazione Balocco, il cui corrispettivo non è mai stato dichiarato dal “mago degli sponsor” Blanc. Ebbene, dal documento emerge una fideiussione per circa 1,8 mln Eur emessa a favore della Juventus sui corrispettivi da ricevere da Balocco, un importo non lontano dalla mia recente stima, che si attestava intorno a 1,5 mln di Eur.
Non si capiscono invece i motivi del benservito al dott. Michele Bergero, il Direttore Finanziario della società, atteso che il settore di sua competenza è stato l’unico, a mio parere, che dopo la farsa del 2006 aveva mantenuto la barra dritta, continuando a lavorare in maniera più che soddisfacente. Al suo posto arriva da Exor Aldo Mazzia, già consigliere di amministrazione, probabilmente destinato a breve a prendere anche il posto di Blanc, nel ruolo di Amministratore Delegato con deleghe all’area amministrativa e finanziaria.
Così come non si capiscono i 289 mila Eur di compensi pagati a fantomatici “Consulenti Sportivi” nel semestre. Chi siano questi consulenti, non è dato sapere: di sicuro non sono osservatori, né procuratori né agenti Fifa, le cui remunerazioni sono comprese in altre voci. Si tratta di generiche “consulenze sportive” i cui benefici, francamente, facciamo fatica a vederli.
Continua inoltre a ritmi sostenuti il pagamento di onorari allo studio legale Grande Stevens, che dal 2006 ad oggi sembra essere attaccato alla mammella della Juventus ormai in pianta stabile. Nel semestre infatti sono stati pagati onorari per 583 mila Eur, mentre risultano ancora creditori di altri 258 mila Eur!
Allarme rosso dunque, per il bilancio della Juventus. Dopo aver perso primati e competitività nel campo sportivo, la notizia è che anche sui bilanci la Juventus sta sperperando l’eredità di Antonio Giraudo. Anche nei conti, è evidente, serve una sterzata decisa. Valuteremo tra qualche mese se il management avrà polso e risorse per imprimerla.
La cosa mi torna piuttosto strana, anche perchè perdono gli introiti legati all'immagine, alle TV e quant'altro se perdono il bacino di tifosi, inoltre non possono neanche fare i marcanti come i vari Pozzo, Zamparini e Preziosi, visto che non applicano la loro politica di acquisti\cessioni...
Mi sembra anche controproducente per quanto riguarda il progetto stadio (che suppongo fosse in cantiere comunque da alcuni anni pre calciopoli conoscendo la vecchia dirigenza)...
Cioè è inspiegabile a meno che non volessero cedere la proprietà già allora, ma mi sembra piuttosto inverosimile...
Forse si fanno troppe congetture sui legami tra quel 10% e la vera influenza degli Agnelli sulla Pravda...
Hamsik fa un lavoro di copertura che Cigarini si rifiutava di fare apparentemente, era questo che innervosiva Mazzarri... Non è che non gli piaccia avere al centro gente con i piedi buoni, ma non vuole calciatori che non contribuiscono anche alla fase difensiva... Non che cheda la luna, d'altronde è stato lui ad indicare Inler come ideale per il centrocampo (buona quantità e qualità).
Menez mi sembra l'umo giusto su cui fondare la ripartenza. tanta voglia di giocare e correre uniti ad una forte abnegazione e spirito di sacrificio :sisi:Citazione:
JUVE SU MENEZ E FARFAN
Nomi di qualità per la Juve che verrà
22.03.2011 10:00 di Domenico Aprea articolo letto 3627 volte
http://net-storage.tccstatic.com/sto...de5aef863.jpeg© foto di Alberto Fornasari
Beppe Marotta ha annunciato un prossimo mercato all'insegna della qualità e, dando fiducia ai nomi che circolano intorno alla Juventus nelle ultime settimane, le premesse sono davvero succose ed invitanti. In stagione fin qui, oltre a Krasic (che tra l'altro ha vissuto anche momenti meno positivi) e l'immenso capitan Del Piero, è mancato l'uomo in grado di superare sistematicamente l'uomo, tra centrocampo e attacco, ed essere in grado di creare superiorità numerica e scompigli nelle difese avversarie. Per questo la Juventus si guarda intorno e di opportunità in tal senso ce ne sarebbero un paio di grande interesse. Secondo 'Sky Sport' la Juventus che verrà potrebbe ripartire da un grande talento francese. I tempi di Zinedine Zidane sono, purtroppo, lontani ma a distanza di una decina d'anni c'è chi potrebbe raccogliere il suo testimone in maglia Juve, ovviamente con le dovute proporzioni. Stiamo parlando di Jeremy Menez, trequartista non ancora ventiquattrenne, in rotta di collisione con la sua attuale società, la Roma. L'ex Monaco, come confermato dal suo agente, ha problemi con il tecnico capitolino Montella e, a fine anno, potrebbe decidere di cambiare aria. E la Juve, appunto, è alla finestra; ma non solo per lui. Secondo 'Tuttosport', infatti, la società bianconera si sta avvicinando a grandi passi ad un altro importante obiettivo di mercato: alcuni intermediari della Juve sarebbero già al lavoro per portare a Torino l'esterno offensivo Jefferson Farfan: il 26enne peruviano andrà in scadenza di contratto con lo Schalke 04 nel 2012, ma già a gennaio aveva manifestato la sua intenzione di essere ceduto. L'operazione potrebbe andare in porto a costi non molto elevati: circa 10 milioni di euro. Non solo mercato in entrata però: sempre dando uno sguardo dalla cintola in su, la Juventus della prossima stagione avrà alcuni importanti tagli: la società di Corso Galileo Ferraris potrebbe cedere definitivamente Giovinco ed Amauri al Parma; anche l'addio di Iaquinta, destinazione Ighilterra (ma il centravanti ha mercato anche in Italia), sembra quasi certo.
:rotfl:
Cigarini copriva anche meno di Hamsik?
Andiamo bene, diventa sempre più un acquistone (già fatto dal Napoli e potenziale per la Juve) :asd: ...
Citazione:
Semestrale di bilancio Juventus FC: un bagno di sangue!
Salvatore Cozzolino Martedì 22 Marzo 2011 09:18
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La terza ed ultima castroneria, forse la peggiore, riguarda la questione dei riscatti obbligatori e la loro onerosità. Molti opinionisti si riempiono la bocca parlando dei famosi 58 milioni che la Juventus dovrebbe sborsare entro giugno per riscattare i giocatori presi con la formula del prestito oneroso. In primo luogo ufficialmente questi riscatti non sono affatto obbligatori. Non è dato sapere però se ci può essere in qualche caso un accordo più o meno definitivo, in merito al riscatto degli stessi. In ogni caso la somma che entro giugno dovrà sborsare la Juventus, nel caso decidesse di esercitare l'opzione di riscatto su tutti i giocatori acquisiti con questa formula, non è certamente 58 mln Eur. Infatti i contratti di acquisizione definitiva prevedono di solito un pagamento spalmato su tre esercizi. Nel nostro caso quindi la società nella peggiore delle ipotesi, cioè il riscatto di tutti i giocatori, dovrà pagare sull'esercizio 2011/2012 poco meno di 20 mln Eur.
oh, io lo ripeto da tempo, non ultimo ieri, quando fatti i conti veniva fuori che spendevamo ad esagerare e riscattando tuti 18 mil circa...
magari ora qualcuno mi crederà :tsk:
peccato che nonostante ciò, siamo in passivo di circa 57 milioni di Euro :rotfl2: dovuti in gran parte all'ammortamento dei bidoni che abbiamo in rosa (strano :rotfl: ), ai mancati introiti di Champions e alle entrate ridimensionate dei contratti TV.
ma perché Marotta non ha COMPRATO CAMPIONI INVECE DI MEZZI GIOCATORI?? :mad:
CALCIOMERCATO JUVENTUS – E’ Jefferson Farfan il nome nuovo per la fascia della Juventus. Peruviano di 26 anni, di proprietà dello Schalke 04, Farfan arriverebbe alla Juventus come prima alternativa a Krasic e al possibile ingaggio di Michel Bastos. Il contratto che lega l’esterno allo Schalke 04, futuro avversario dell’Inter in Champions League, scade nel 2012, e i tedeschi potrebbero per questo venderlo per una cifra vicina ai 10 milioni di euro. Di Farfan piace la duttilità tattica, dal momento che può giocare come esterno di centrocampo sia a destra che a sinistra.
L’ingaggio di Farfan non escluderebbe affatto quello di Bastos, dal momento che, a prescindere dalla conferma o meno di Delneri, la dirigenza della Juventus sembra intenzionata a potenziare le fasce per dare ampiezza al gioco e sommergere di cross gli attaccanti. Lo Schalke prelevò Farfan dal PSV Eindhoven nel 2008 per 10 milioni di euro, e quest’anno potrebbe essere l’ultima occasione buona per venderlo rifacendosi della spesa, prima che il giocatore vada in scadenza di contratto. Già nella finestra di gennaio il peruviano sembrava destinato all’addio (destinazione Atletico Madrid) e negli ultimi tempi ha inviato con sempre maggior insistenza chiari ‘messaggi’ alla sua dirigenza per chiedere la cessione, come ad esempio qualche ritardo di troppo accumulato al rientro dalle vacanze.
Farfan è ancora giovane e ha ancora ampi margini di miglioramento: insieme a Raul è stato tra i protagonisti dell’inaspettato passaggio del turno dello Schalke 04 ai quarti di Champions League. Per la dirigenza juventina, la possibilità di ritrovarsi in squadra un poker di esterni come Krasic, Pepe, Bastos e Farfan, che all’evenienza può anche giocare come ala in un ipotetico tridente d’atacco, è sicuramente allettante a prescindere da chi sarà il prossimo allenatore.
Itmsport
Hanno cominciato ad accostarci tutti i calciatori del mondo.
Ma tanto poi finiremo con Paci, Moscardelli e Zaccardo, tutti rigorosamente in prestito con diritto di riscatto.
Moscardelli :sbav:
no quello è vero. A bilancio si iscrive subito l'acquisto dell'intero cartellino.
il costo dell'acquisto dei nostri prestiti, è spalmato in 3 rate, quindi non pesa tutto su questo mercato... l'ha detto pure cozzolino nell'articolo da te postato :(
sì, ma cozzolino non sbaglia :bua:
Se io ti vendo una cosa e ci mettiamo d'accordo che mi paghi il prezzo in te rate, tu hai un debito verso di me che è pari all'intero prezzo del bene però quando acquisti il bene dal tuo portafoglio non esce l'intero prezzo ma solo la rata
stessa cosa a bilancio.