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Davids: «Io nella storia della Juve: che orgoglio!»
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L'ex bianconero: «La stella dei tifosi vale un trofeo. Noi eravamo una famiglia vincente»
TORINO, 23 marzo - Stasera si rivedranno svolazzare per il campo le treccine. Quelle preferite. Verranno accolte con lo stesso orgoglio di sempre: «
Edgar Davids ce l’abbia*mo noi, Edgar Davids ce l’abbiamo solo noi... » . Sono passati 7 anni, ma il lega*me con il popolo juventino resta profondo. E’ ancora fresco il ricordo del pitbull olandese. L’uomo con gli oc*chiali e dal tackle facile. Il miglior esempio di aggres*sività. “ Ci fosse Davids...”, si sente ripetere spesso al*l’Olimpico. Con la Juventus ha giocato dal gennaio 1997 al 2004. E ha vinto tanto: 3 scudetti, 2 super*coppe italiane, 1 trofeo In*tertoto. Di anni, Davids, adesso ne ha 38. Ma è anco*ra in gran forma. Senza calcio non sa stare. Nel 2008 ha dato l’addio, dopo il ritorno all’Ajax. Ma in estate ci ha riprovato per qualche mese ( fino a no*vembre) col Crystal Palace, nella seconda divisione in*glese. «
Se uno si tiene bene può andare avanti fino a 40 anni » , assicura l’olandese.
Quindi non è stupito di vedere il suo ex compagno Alessandro Del Piero, a 36 anni, ancora protagonista nella Juventus.
«
Macché stupito. Alex è un fuoriclasse completo. E’ la prova che se curi bene il corpo e lavori in un certo modo puoi andare avanti a lungo, fino a 41- 42 anni. Più che fisico, il problema può essere mentale. Ma Del Piero ha una marcia in più anche da questo punto di vista» .
Pare di capire che lei il contratto a Del Piero lo avrebbe già fatto firmare da diversi mesi.
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Non conosco la questione. Dico solo che Alex lo vedo in forma. E mi auguro di ammirarlo ancora a lungo nella Juventus» .
Lei, alla Juventus, arrivò nel gennaio 1997, dopo es*sere stato scaricato dal Milan. Come fu accolto?
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Del Piero, ma anche altri compagni, mi fecero sentire subito uno di loro. Il mio passato al Milan non con*dizionò nessuno. Beh, io ero stracontento: avevo la pos*sibilità di dimostrare le mie qualità in un altro grandissimo club » .
Le difficoltà attuali della Juventus aumentano la nostalgia dei tifosi. Ma com’era la “sua” Juve?
«
In due parole: famiglia vincente » .
Spieghi pure.
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In campo ci aiutavamo. E tutti avevano chiaro in mente che stare alla Ju*ventus voleva dire vince*re » .
A parte la Champions League, persa in finale contro il Milan, di soddi*sfazioni ne ha avute pa*recchie in bianconero. Quale mette davanti a tut*te?
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Se devo sceglierne una, di*co il primo scudetto. Quello del ’ 98 resta un’emozione unica. Ricordo ancora la fe*sta al Delle Alpi all’ultima di campionato. Stadio stra*pieno, sensazioni stupende. Ma anche le altre vitto*rie...» .
Qualche volta l’abbiamo vista a Torino: ha mante*nuto un bel rapporto con società e compagni.
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Con alcuni mi sento anco*ra e quando sono a Torino passo volentieri a salutar*li » .
I tifosi juventini stravede*vano per il suo tempera*mento e per il suo spirito vincente. Lei, invece, cosa apprezza del popolo bian*conero?
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Mi accolsero senza pregiu*dizi, senza farmi pesare il passato milanista. Mi giu*dicarono solo per come mi comportavo in campo. E per fortuna qualcosa di buono ho fatto... » .
E’ stato pure eletto tra le 50 stelle della storia ju*ventina...
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Non me lo sarei mai im*maginato. In carriera ho vinto molto, ma la stella è una di quelle cose che mi inorgoglisce di più. Faccio parte della storia della Ju*ventus. Stupendo » .
Davids :piange:
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Aulas: «Vendo Bastos. Juve, ti aspetto»
Il presidente del Lione: «Via libera, se ci fanno un’offerta interessante e il giocatore lo vuole...». Non più tardi della settimana scorsa, l’agente De Kerchove è stato a Torino per un incontro “esplorativo” con Marotta e Paratici
PARIGI, 23 marzo - Adesso anche l’Olympique Lione lancia segnali d’apertura alla cessione del mancino brasiliano Michel Bastos alla Ju*ventus. Ce lo ha confermato il presidente del sodalizio transalpino Jean-Michel Au*las, presente ieri come ospite-vip al Con*gresso Uefa svoltosi al Grand Palais pari*gino dove Michel Platini è stato rieletto per acclamazione al vertice del massimo organismo calcistico europeo. Aulas, ex presidente del G14, ha parlato chiaro: «L’anno scorso la Juve ci ha fatto un’offer*ta concreta ed è stata effettivamente vici*na all’acquisto di Bastos, ma siamo stati noi a bloccare tutto impedendo che la trat*tativa andasse avanti perché, al termine di un’attenta riflessione, valutando i pro e i contro, abbiamo deciso di non cedere il nostro giocatore. Ora è un’altra storia, le cose sono differenti: se davvero la Juve ci rifarà un’offerta interessante, se il gioca*tore lo vorrà, se il suo agente sarà d’accor*do, se il prezzo sarà giusto, allora anche noi potremo valutare l’ipotesi di lasciarlo andare...».
FRUSTRAZIONE - È la prima volta che monsieur Aulas si esprime in maniera co*sì netta. Forse perché frustrato dalla dop*pia mazzata ricevuta la settimana scorsa quando l’OL è uscito agli ottavi di finale di Champions League a opera del Real Ma*drid (travolto 3-0 al Santiago Bertnabéu dopo l’1-1 a Gerland) e tre giorni dopo è stato incredibilmente beffato in casa al 91’ dal Rennes - per di più ridotto in 10 uomi*ni - in una sfida decisiva che avrebbe po*tuto rilanciare le speranze di rimonta-scu*detto della squadra guidata, per poche settimane ancora, dal “silurando” Claude Puel. Il presidente lionese progetta l’en*nesima rivoluzione estiva (si parla addi*rittura di Didier Deschamps per la pan*china) e cerca di strappare il miglior prez*zo per il suo talentuoso brasiliano.
ANCHE LE MILANESI - Insomma, l’asta è stata lanciata. Aulas versò 18 milioni di euro due anni fa per strappare Michel Ba*stos, allora 25enne, al Lilla. Ora ne vor*rebbe non meno di 20 - ma c’è chi sostie*ne che potrebbe addirittura partire da quota 25 - per lasciarlo partire. Molto di*penderà dalla volontà del giocatore, come ha riconosciuto lo stesso presidente lione*se, e dal suadente canto delle sirene di Champions League: anche Manchester United, Milan e Inter hanno manifestato interesse per il mancino brasileiro. Ben difficilmente, visto il grave ritardo in clas*sifica, la Juve potrà partecipare alla pros*sima edizione della cosiddetta coppa dal*le grandi orecchie, ma alle volte non è so*lo questione di obiettivi. Conta il progetto e l’ambizione di tornare a giocarlo, quel trofeo, a... strettissimo giro di posta.
BLITZ TORINESE - Sotto questo aspetto la Juve pare essere davanti a tutti, davve*ro in pole position, visto il lungo corteggia*mento nei confronti dell’aitante centro*campista che sa spadroneggiare sulla cor*sia sinistra. Non più tardi della settima*na scorsa l’agente di Michel Bastos - il brasiliano di origine belga Emmanuel De Kerchove - è stato infatti a Torino per un incontro “esplorativo” con i dirigenti bian*coneri Beppe Marotta e Fabio Paratici. Erano presenti, per la cronaca, anche l’a*gente Fifa milanese Oscar Damiani, gran*de esperto di calcio francese che funge da intermediario, nonché Marta Fischer, l’at*tivissima “ assessora” del campione gaú*cho. Le basi, insomma, ci sono da tempo. Ma bisogna muoversi con estrema deci*sione e senza pericolosi tentennamenti onde evitare spiacevoli fregature tipo il recente caso Piazon. Anche perché pure il Liverpool, nella stessa situazione della Juve per quanto concerne le speranze Champions, ha manifestato interesse per Bastos.
Ah beh, 25mln... una caccola proprio :snob: