se si trasferisse all'estero avrebbe ancora diritto alla scorta?
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se si trasferisse all'estero avrebbe ancora diritto alla scorta?
Credo di sì
Mah, a me pare di capire che più il rischio fisico a scoraggiarlo siano i ripetuti attacchi del sistema che gli cono piovuti addosso, da Emilio Fido agli altri. Comunque mi dispiacerebbe, saviano ormai è un simbolo dell'opposizione alle mafie.
no, le scorte sono personale militare, salvo accordi particolari i militari non possono prestare servizio in altri paesi, dovrebbe chiedere protezione al governo che lo ospita
All'estero, penso alla Francia o perchè no agli Stati Uniti...avrebbe il diritto imperituro al tromboneggiamento quotidiano?
E se sì, quanto ci metterebbero, col sopradetto, a rompervisi le palle?...umm...
In soviet-arab texas
http://www.nydailynews.com/news/2010..._clubs_an.html
Citazione:
The GOP there has voted on a platform that would ban oral and anal sex
Citazione:
“We oppose the legalization of sodomy,” the platform says. “We demand that Congress exercise its authority granted by the U.S. Constitution to withhold jurisdiction from the federal courts from cases involving sodomy.”
Citazione:
The 25-page proposal, presented last week as a guide for the state GOP over the next two years, includes other measures including outlawing “sexually oriented businesses” like strip clubs and banning “all pornography
Penso visto che hanno il texas in tasca abbiano lasciato le linee del partito in mano a qualche imbecille, pero cavolo :asd:Citazione:
Altri quote random di come omosessualità contribuirà all'inizio dell'epoca della ultraviolenza
è cresciuta la pressione fiscale.
italia dal settimo al quinto posto in europa.
Anche Emilio Fede vive sotto scorta da anni. Ma non pensa di andare all'estero.x(
i famosi attacchi di fede alle mafie dopo il libro che scrisse vivendo per mesi a napoli :asd:
Com'è che sei tanto informato?
Avevi chiesto asilo politico al Nicaragua?
Anche tu. :facepalm:
Se leggi l'articolo invece che soltanto il titolo, si capisce che sono diminuite TUTTE le imposte, dirette e indirette.
La pressione fiscale è cresciuta per via del prelievo straordinario dovuto allo scudo fiscale e ad un'imposta sostitutiva pagata dal settore bancario, che sommate hanno creato un introito extra di 12 miliardi di euro.
Inoltre, essendo la pressione fiscale il rapporto fra tasse e PIL, la diminuzione del PIL logicamente fa aumentare il rapporto.
Per una volta che sono davvero solo cresciute le tasse per i più ricchi, il concetto non viene afferrato. Strano, eh? :roll:
che ne so, l'ho letto su il giornale :tsk:
Leggi il Corriere che xè molto mejo :snob:
non l'ho vista quando è arrivato col gommone in spiaggia assieme a Briatore e l'hanno accolto a secchiate :asd:Citazione:
Anche Emilio Fede vive sotto scorta da anni. Ma non pensa di andare all'estero.x(
l'audio
http://www.youtube.com/watch?v=EOAA4IbUHw0
:facepalm:
C'han ragione gli italici ad essere contro i diritti agli omosessuali, guarda come è andata a finire in Islanda che poi ti prendono pure il potere:facepalm:Citazione:
Islanda, legalizzate le nozze gay
la premier sposa la sua compagna
Il matrimonio celebrato subito dopo il sì alla legge. Madre di due figli ormai adulti, la Sigurdardottir era già unita civilmente dal 2002
di PAOLO G. BRERA
OGGI spose, senza troppi convenevoli. La premier islandese Johanna Sigurdardottir, ex hostess amatissima dal suo popolo eletta primo ministro a febbraio dello scorso anno, ha inaugurato ieri la nuova legge che consente di celebrare matrimoni omosessuali sposando ufficialmente la sua storica compagna, Jonina Leosdottir, con la quale si era già unita civilmente nel 2002. Nessuna cerimonia solenne, solo un paio di firme su un documento che chiede, e automaticamente ottiene, la conversione in matrimonio dell'unione civile.
Il sogno per cui decine di migliaia di coppie italiane si battono da anni, la legalizzazione del matrimonio omosessuale, è diventato realtà ieri in Islanda con la conversione in legge del testo approvato il 12 giugno all'unanimità dal parlamento. La legge sancisce che le unioni civili omosessuali, regolarmente previste da anni nella legislazione del paese nordico, possano essere trasformate in un normale matrimonio con la semplice presentazione della domanda. Ed è ciò che hanno deciso di fare ieri il primo capo di governo al mondo dichiaratamente omosessuale e sua moglie Jonina.
Johanna Sigurdardottir, classe 1942, ex ministro degli Affari sociali fino alla nomina a premier, ha due figli con il precedente marito, Porvaldur Steinar Johannesson, sposato nel 1970. Dopo il divorzio si è innamorata di Jonina, l'autrice e sceneggiatrice più giovane di dodici anni con cui celebrò nel 2002 un'unione civile.
L'Islanda non è il primo paese europeo in cui sono legittimati i matrimoni gay: fu la Danimarca, prima al mondo a varare nel 1989 una legge che consentiva le unioni civili tra omosessuali con diritti e doveri identici a quelli delle coppie etero. Ci vollero dieci anni per arrivare ai pacs varati in Francia nel 1999, e nel 2001 l'Olanda legalizzò i matrimoni gay. Persone dello stesso sesso si possono sposare anche in Finlandia e in Norvegia, e persino in cinque stati degli Stati Uniti. In Svezia è possibile celebrare le nozze in chiesa, e in Spagna adottare un bambino.
Johanna Sigurdardottir è stata presidente dell'Associazione delle hostess islandesi e sindacalista, prima di iniziare una vera carriera politica che la portò a essere eletta vice presidente del Partito social democratico nel 1984, una carica che detenne fino al 1993.
delega al farla franca
legge ad personam :snob:
edit: sto parlando del premier islandese, di brancher frega fava. in un paese normale sarebbe ancora al gabbio
brancher :rotfl:
beh mi sembra a occhio e croce una persona non solo limpida, ma anche preparata :sisi:
ministro, ma delega a cosa?
non so, a quello che c'è scritto
:rotfl:
Non oso pensare cosa succederebbe se lo chiedessero da noi.Citazione:
NEL PAESE IL NUMERO DEGLI IMMIGRATI È IN CALO COSTANTE
Germania, test d'intelligenza per stranieri
Lo chiedono Cdu e Csu come requisito per entrare nel Paese: «Le motivazioni umanitarie non sono sufficienti»
Peter Trapp, portavoce della CduBERLINO - Provocatoria proposta dalle fila dell'Unione in Germania: esponenti della Cdu e Csu chiedono una nuova politica dell'immigrazione per il Paese, un "test d'intelligenza" per gli stranieri come requisito per entrare in Germania. «I motivi umanitari non debbono più essere l'unico criterio per l'immigrazione», spiegano i politici del partito cristiano-democratico di Angela Merkel. Tuttavia, le recenti statistiche sull'immigrazione vedono un'inversione di tendenza in Germania.
NUOVI CRITERI D'INGRESSO - Il ct tedesco Joachim Löw ha portato in Sudafrica ben 11 giocatori di origine straniera, cambiando il volto tecnico della sua squadra e rispecchiando la realtà sociale presente di una Germania multirazziale. Ciò, tuttavia, non basta ad abbassare i toni del dibattito attorno al problema dell'integrazione e dell'immigrazione degli stranieri in Germania. Il portavoce della politica interna della Cdu a Berlino, Peter Trapp, chiede di fissare nuove regole d'ingresso per gli stranieri nel Paese. Al giornale Bild ha spiegato: «Abbiamo bisogno di stabilire criteri di immigrazione che siano davvero utili al nostro Stato. E l'intelligenza è altrettanto importante quanto l'istruzione e un'adeguata qualifica professionale. Per questo sono favorevole a un test di intelligenza per gli immigrati». Tale richiesta, insomma, non deve più essere un tabù.
Immigrati in GermaniaCANADA - A volere una revisione a livello europeo delle politiche d'immigrazione è anche il capogruppo al Parlamento europeo della bavarese Csu, Markus Ferber. Che fa riferimento all'esempio del Canada: «È molto più avanti e pretende dai figli degli immigrati un quoziente intellettuale più elevato che per i figli dei propri cittadini. Criteri umanitari per il ricongiungimento delle famiglie non possono rimanere l'unico motivo valido per l'immigrazione». La proposta, ovviamente, ha suscitato molteplici reazioni. Un test d'intelligenza per gli immigrati è un'ipotesi semplicemente «assurda», ha replicato prontamente il ministro del governo federale per l'integrazione e la migrazione, Maria Böhmer dei cristano democratici. Aggiungendo: la proposta stessa è «segno di poca intelligenza». A prendere le distanze anche i partiti dell'opposizione.
STATISTICHE - Le cifre sull'immigrazione in Germania dipingono tuttavia un altro quadro: il numero degli immigrati è in costante calo, sempre più sono le persone che emigrano dal Paese. Nel 2009, infatti, sono stati 734.000 quelli andati via dalla Germania, 721.000 quelli entrati nel Paese. Dal 1985 al 2007, invece, il numero di immigrati ha ogni anno superato quello degli emigrati.
Elmar Burchia
28 giugno 2010
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ma che bella giornata, oggi.
per citare un mio collega, ho passato il tempo a prendere i paduli in bocca per non ritrovarmeli nel ....
:facepalm:
e non è ancora finta. sta girando un padulo grosso come un pinguino... spero solo che continui a volarmi lontano almeno fino alle 17:30
:look:
pessime giornate, quelle :look:
un sacco di gente non potrebbe più attraversare il confine della padania.
in entrambi i sensi* :asd:
* campagna di sensibilizzazione per il ripopolamento del fight club
Son matti.
YABBADABBADU! Dopo un mese che avevo finito di scrivere la tesi, finalmente il prof ha finito di chiedermi di apportare correzioni! :evvai:
indovinate perchè sono ancora in ufficio?
:facepalm:
s'è dato per vinto*?
* campagna di sensibilizzazione per il ripopolamento del fight club