Citazione:
Juve a Siena contro pezzi del passato
Paolo De Ceglie è alla sua prima stagione nelle fila del Siena
Paolo De Ceglie è solo l'ultimo bianconero mandato a fare esperienza nella città del Panforte. Domenica avrà di fronte il suo passato e, forse, il suo futuro
TORINO
Avversarie domenica prossima, ma socie in affari da tempo. Siena e Juventus, fin dall’era Moggi, si sono strappate punti a vicenda sul campo, ma sono state alleate dalle scrivanie. Oggi tra i bianconeri toscani c’è un ragazzo, Paolo De Ceglie, che smania di tornare a Torino dopo un campionato di ottimo livello.
Domenica le due bianconere incrociano i bulloni in un match che ben difficilmente sarà improntato al pareggio tattico. La Juve ha ancora ben viva la voglia di secondo posto e domenica può essere l’ultimo tram, visto che la Roma ha la trasferta più difficile, a Genova contro la Samp. Il Siena è quasi salvo e in ultima analisi potrebbe conquistare agevolmente il punto matematico tra due domeniche, in casa con il Palermo, ma non intende rischiare di sciupare l’ottimo campionato proprio abbassando la guardia nel finale.
De Ceglie deve regalare, per contratto, la salvezza ai toscani e, paradossalmente, togliere punti speranza alla squadra da cui proviene e nella quale tornerà, appunto la Juventus. È uno dei tanti che i bianconeri hanno mandato in prestito a fare esperienza nella città del Panforte. Fosse stato per il tasso tecnico in sè, De Ceglie e Molinaro non avrebbero fatto il percorso simmetricamente inverso tra le due città, perchè il primo è più forte. Ma non aveva mai giocato una stagione nemmeno in serie B (Deschamps gli aveva offerto solo un paio di opportunità), mentre Molinaro aveva ormai acquisito un curriculum di due di anni anzianità nella massima divisione.
Adesso la Juventus ha bisogno di un terzino più dinamico e più abile nel cross di Molinaro e sta proprio pensando di far rientrare De Ceglie. Toccherà a Ranieri stabilire se il giovane ex Primavera sia già pronto a fare il titolare oppure no. Ma la storia dei due club bianconeri in questi ultimi anni è piena di andirivieni reciproci: appena la Juventus aveva bisogno di collocare qualche giocatore ritenuto in sovrappiù in rosa, come Legrottaglie e Tudor, ecco che la squadra toscana era pronta ad accogliere e riciclare questi elementi. E poi Gastaldello, Masiello, Mirante, Paro, Volpato, Konko, Chiumiento, tutti giovani provenienti dal vivaio bianconero.
Quello del terzino sinistro è un ruolo strategico per la Juventus: avendo un terminale d’area eccezionale come Trezeguet, la squadra di Ranieri deve fornire palloni dalle fasce e quest’anno non lo ha fatto con continuità, anzi, spesso è mancata in questo schema. Non è solo colpa delle limitate qualità di Molinaro, ma anche di meccanismi non sufficientemente perfezionati, che spesso inducevano Ranieri e la squadra alla prudenza, con la convinzione che fosse meglio fare un cross in meno in attacco che restare scoperti sulla fascia.
Il club torinese sta pensando ad alternative più consolidate, per il ruolo di terzino sinistro: Dossena, Vargas e Modesto sono, in ordine di preferenza, gli osservati speciali, ma un sacrificio finanziario in tal senso verrà fatto solo se De Ceglie verrà "rimandato" da Ranieri, cioè ritenuto pronto soltanto per un anno di panchina, in attesa di un salto di qualità che viene dato per imminente. Domenica la Juve farà sul serio anche come formazione: manderà in campo quella migliore, con tutti i titolari a disposizione tranne Iaquinta e Buffon compreso, naturalmente.
Riprendiamoci i nostri giovani, per andare a puntare su careneadi di mezzo mondo almeno puntiamo su chi vuole davvero giocare con la maglia della juve.