Che merdacce che sono quelli del Corriere... una bella carellata di foto sulla corsa agli sportelli, ma dalla foto 14 in poi notate il bello :asd:
http://www.corriere.it/foto-gallery/...a57fe795.shtml
Mamma mia che giornalismo...
Visualizzazione Stampabile
Che merdacce che sono quelli del Corriere... una bella carellata di foto sulla corsa agli sportelli, ma dalla foto 14 in poi notate il bello :asd:
http://www.corriere.it/foto-gallery/...a57fe795.shtml
Mamma mia che giornalismo...
Non ho capito...
:look:
Inviato dal mio H60-L02 utilizzando Tapatalk
Gente con pelliccia e cappotti a giugno in grecia :asd:
EDIT: ninjato
Ma c'è scritto che è febbraio...
:uhm:
Inviato dal mio H60-L02 utilizzando Tapatalk
Boh tutti gli slideshow sul corriere (ma anche altrove) sono sempre 20+ foto di cui solo le prime 2 riguardanti il titolo :asd:
se le ore lavorative diminuissero come conseguenza di una crescita produttiva, oggi dovremmo lavorare tutti 4 ore al giorno. la verita' e' che inseguire la crescita costante del pil significa che quello che produci non e' mai sufficiente, a prescindere da quanto produci, e in societa' a popolazione stabile e che non siano emergenti e' un concetto che puo' portare solo a sbattere contro un muro. lo capisce anche un bambino di 4 anni che una nazione sviluppata che per decenni ha popolazione sostanzialmente stabile non puo' continuare a far crescere il pil in maniera sana. e infatti per mettere una pezza e rimandare di un po' l'inevitabile craniata hanno dovuto ficcarci dentro pure le attivita' illecite. cmq, non capisco perche' in grecia non si decidano a morire di fame per il bene comune. sono davvero degli egoisti. :asd:
Lo capisce un bambino di 4 anni, ma già a 15, un bambino intelligente, si sarebbe informato su cosa si intende con PIL, come si misura e perchè non c'è nessun limite teorico alla sua crescita fintanto che continua ad esistere il progresso tecnologico.
Quello che produci non è mai sufficiente perchè la maggior parte delle persone non è ancora soddisfatta del proprio livello di consumo. L'obiettivo ultimo è quello di creare un mondo (o mondi) in cui la scarsità non sarà più un problema.
Costo marginale 0, produttività infinita. È già una cosa reale ina enorme quantità di settori. Pensiamo al costo delle informazioni, e paragoniamolo a quello di 50-100-200-1000 anni fa.
E poi ci lamentiamo della nostra sanitá x(: http://www.dailymail.co.uk/debate/ar...ter_mailonline
Immagino che quando le autorità tedesche danno dei mafiosi o lavativi agli italiani, tu ti senta automaticamente un mafioso/lavativo vero? C'è una differenza fra classi dirigenti, civili, ecc, ecc a livello di responsabilità.
Se non la pensi così, incomincia a flagellarti per il debito pubblico italiano e i vari parassiti statali. :asd:
Nel caso greco poi potremmo tirare in ballo i mancati controlli, le banche tedesche e francesi, le politiche demenziali della Troika (con l'FMI che si sveglia dopo anni e dice che l'austerity non fa tanto bene...), ecc, ecc.
infatti. L'essenza pura della natura umana.
In senso teorico, sono anche d'accordo con l'infinita produttivita' a prezzo zero. Non credo che il fine ultimo dell' uomo sia cucire i palloni a mano. Pero' professorini come questo tralasciano la fase critica della transizione verso questa produttivita' "finale". Che sara' l'impoverimento materiale per il 99% della popolazione planetaria. Sta gia' succedendo.
Tornando sulla Grecia, siamo arrivati al tafazzismo bi-partisan. la Troika - e quel signorotto Mr. Schultz - sono riusciti a convincere un sacco di gente in UK che e' meglio uscire dall' EU. Che colpaccio.
vediamo se la grecia salta pure sto giro.
ormai ogni mese, se non ogni settimana, si ripete sta pantomima di un carosello del cazzo, vedremo mai la fine? :noia:
eh, misà che assisteremo ancora a sta pagliacciata per parecchio allora... il tempo che impiegheranno a far cascar Tsipras, a tutti gli amici di Putin fanno fare la stessa fine. :facepalm:Citazione:
Accordo "inutile" senza le dimissioni di Tsipras
Carlo Pelanda
lunedì 22 giugno 2015
Tutti i commenti indicano questa settimana come quella decisiva per la questione greca e la maggior parte di questi prevede né una rottura totale tra Atene e Bruxelles, né un’intesa definitiva, ma un accordo temporaneo che intanto eviti l’insolvenza della Grecia. La Grecia, infatti, ha bisogno di qualche miliardo subito, che non ha, per pagare i debiti con il Fmi e il sistema europeo entro l’estate.In apparenza la probabilità di una non-rottura appare elevata perché l’insolvenza greca produrrebbe una perturbazione nel sistema finanziario globale che, pur non gravissima, rallenterebbe la ripresa già stentata sia dell’economia europea, sia della domanda mondiale, nonché l’uscita della Grecia dall’Eurozona e, di fatto, dalla Nato. L’accordo che serve è solo una scusa per dare alla Grecia, dal Fondo europeo salva-stati, quei 7,2 miliardi già concordati nel passato in cambio della disponibilità di Atene per riforme di risanamento, per ripagare tranche di debito sia al Fmi che all’Europa.In sintesi, si tratta di una partita di giro per congelare la crisi. Per questo l’accordo potrebbe essere semplice: un’intesa non troppo dettagliata per continuare i negoziati nei prossimi mesi. Ma la soluzione definitiva è tutta un’altra storia, quantificabile in circa 50 miliardi di aiuti, negli anni, che servirebbero alla Grecia per lo sviluppo e per reggere il debito. L’Europa non li darà mai a un governo che persegue un modello statalista estremo che comprime la crescita e produce spesa superiore alle entrate perché sarebbero soldi persi. Qualcosa potrà dare per finanziare la permanenza della Grecia nell’euro, nell’Ue e nella Nato. Ma c’è un limite tecnico e uno politico determinato dalla postura anti-occidentale di Tsipras.Penso che europei e americani avranno l’interesse a dimostrare nei prossimi mesi l’inettitudine del governo Tsipras per farlo crollare, innescando nuove elezioni che portino in maggioranza una politica razionale e pro-occidentale, questa sì da aiutare com’è stato aiutato il precedente governo che aveva riportato in crescita e in euroconvergenza, pur con un costo sociale elevato, la Grecia.Tsipras sospetta questa strategia di “congelamento e sostituzione”, sa che l’America non lo vuole perché ha giocato troppo con la Russia, ed è per questo che tenterà di imporre qualche clausola di salvaguardia per se stesso nelle trattative correnti, ma ciò sarà incompatibile con l’accordo detto sopra.Quindi, pur probabile, un congelamento a breve non è scontato e la partita resterà aperta fino alle dimissioni o resa di Tsipras.http://www.ilsussidiario.net/News/Ec.../print/619061/
Perché non vendono il Partenone? Un paio di miliarducci li fanno.
Non sarebbe comunque sufficiente. Tzipraski (vero nome di Tzipras) va mondato in quanto sodale con l'orrendo satrapo di tutte le Russie. :snob:
Non farti distrarre dal fatto che abbia aumentato la spesa pubblica impippandosene dei diktat euro-teutonici. Quelle sono quisquisglie...:snob:
Dopo di lui toccherà agli spagnoli di "Podemos" che altro non sono che esponenti del partito clandestino filo russo "Putinos" :snob: