:rullezza: Dalla parte del nuovo Robocop e di Padiglione.
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:rullezza: Dalla parte del nuovo Robocop e di Padiglione.
Film privo totalmente del cinismo e della critica feroce alla società americana di Veroheven negli anni '80.
Domanda: che senso ha rifare Robocop senza il "cuore" e l'imprinting dell'ex regista?
E' un pò come fare lo Star Trek tutto "pew pew boom boom" di JJ Abrams
Potevi fare questo film e portare queste tematiche evitando il marchio e anche pesanti paragoni.
Robocop 2014 è un più che onesto action movie ma il tutto si ferma lì secondo me non esercita il fascino del film da quale prende il nome forse perchè non aggiorna il personaggio.
Menzione d'onore per la parte iniziale a Teheran e la recitazione di Gary Oldman e Michael Keaton e per il reboot delle musiche.
;)
Paradossalmente l'unica critica palese era la macchietta di Samuel L. Jackson che faceva una trasmissione TV palesemente di parte.
Oggi ho visto The Lego Movie.
Partito in italiano sono riuscito a vederne 5 minuti per poi rimanere inorridito da quanto faceva cagare.
Deluso ho pensato di dargli una chance in inglese e mi sono ricreduto completamente.
Un ottimo film di animazione, bellissimo tecnicamente, gag efficaci, e la trama di fondo è sorprendentemente brillante.
Non mi stupisco che in italia non sia durato molto, con il doppiaggio è stato completamente rovinato, anche se a discolpa alcune battute erano proprio difficili da tradurre.
Io non l'ho trovata grossolana, sarà che molti talk show politici americani d'ora sono abbastanza simili alla caricatura di Samuel L.Jackson. Bellissimo il suo finale intriso della classica retorica americana. Se sembra grossolana è perché la realtà dei network e talk show è veramente grossolana, sparando frasi fatte, retorica preconfezionata e lacrime, come nel mondo reale, s riesce a pilotare l'opinione pubblica. Cavolo c'è Samuel L. Jackson mica Salvo Sottile, soltanto le sue espressioni e cinismo meritano due punti in più al film.
Il Robocop anni'80 sembra più cinico perché porta alle estreme conseguenze, quasi un cartoon, la sua critica alla società usando il sistema dell'"eccesso" che tanto piace al regista. Il nuovo imbastisce una trama volta alla "mercificazione" del corpo di Murphy, sul potere dei mass media e opinione pubblica, lobby sempre più spietate e se una macchina può prendere il posto di un uomo. Il vecchio Robocop criticava l'era Reagan, un periodo dove si affacciava il consumismo e la tv di massa sempre più diffusa, non a caso i suoi spot tv prendono in giro profeticamente, senza sapere che in 27 anni tutti quegli spot e quella tv saranno realtà (senza le esagerazioni del film). Ecco che arriva il Robocop, dove costruisce attorno al personaggio un mondo tecnologicamente avanzato e dove l'America anni '80 è peggiorata, non c'è più il gioco da tavola della guerra ma si espatria direttamente la guerra fuori di casa.
Il film per me è cinico e critica ferocemente, anzi è praticamente uno dei pochi Blockbuster che sotto la scorza degli effetti speciali ha una critica seria ad una nazione profondamente cambiata dagli anni'80.
Intervengo un po' a gamba tesa su 'sto Robocop 2014, consapevole di scatenare una scia di facepalm fra i "VIP" di Moviemachine, soprattutto per la mia visione, nonché linguaggio, da mero spettatore.
A me, 'sto nuovo Robocop, non è piaciuto granché e sì, lo paragono al "cult" degli anni 80. È inevitabile. Tutta la manfrina del sottotesto, del messaggio, della satira e blablabla ha un suo perché, ok, ma mi pare che un film non sia solo quello. Se hai scelto di veicolare 'sti messaggi in un film fanta/action (che brutta, 'sta scelta di parole), allora devi darmi un film fanta/action. Devi darmi personaggi carismatici. Devi darmi pathos. Devi darmi un setting titillante. Insomma, devi farmi dire uao. E qui, a parte il sempre bravo Oldman, c'è il nulla. Dove sono i Clarence Boddicker, i Dick Jones, il Vecchio, Bob Morton, Lewis, Johnson, il Sergente? Personaggi che li vedi e -bam- sono già scolpiti nella mente. Anche il più infimo degli sgherri di Boddicker sta lì, è riconoscibile, e ha un suo background. Dov'è il villain, qui? Lo stesso dicasi per luoghi e scenografie: la Detroit sporca e cattiva, dov'è? Boh, nel nuovo Robocop tutto scorre piatto e anonimo e l'unico guizzo c'è nella stra-citata scena dello "smontaggio". Poi, il nulla. Ah, no, già. C'è la feroce critica sociale.
Ho visto la metà di un documentario di un tizio che da molto giovane era un genio di Internet e poi non lo so, forse è morto. Il titolo dovrebbe essere qualcosa tipo The Internet OwnBoy etc etc
Appena uscito non si trovano neanche i sottotitoli merita la visione.
Eccolo:
http://www.imdb.com/title/tt3268458/
Django di Corbucci, con uno schifoso doppiaggio in inglese *uhlol
Cadillac Records.
E a seguire 24 Hour Party People.
Mi invidio da solo.
Avete appena assistito ad un perfetto esempio di "manovra anderson" definita anche "er trappolone" :asd:
Nessun equivoco, infatti poi ho scritto che me l'ha fatto tornare in mente il "cognome" (quindi corretto per scanso di equivoci) come esempio per un nome illustre. Ci avrei potuto inserire pure Vittorio De Sica come esempio. Su era un esempio fatto , mica si stava facendo un saggio su Pasolini. Ovvio mica Pasolini è redivivo, tra l'altro Still life è un gran film e non c'entra un cazzo con il caro Pasolini senior del grande cinema. Da discussione nasce discussione, ovvio poi si è andati a parlare di Pasolini, anche perché si è detto che un certo Alastor ha equivocato i suoi personaggi di Accattone.
Con tutto il rispetto per il nuovo Robocop, ma meglio una diatriba su Pasolini, che in una guerra senza né vinti e vincitori di Robocop. Tanto i fan del vecchio rimangono con il vecchio mito e amen.
In Cold Blood - A Sangue Freddo
http://4.bp.blogspot.com/-KOARRvZQlY...BBlood%2B1.jpg
Gran film, con un taglio modernissimo, per l'epoca.
Voto 8
Problema di tutti i film di Virzì, anzi ho trovato il "Tutta la vita davanti" come dicevo il suo migliore. Lavorando in un mese in un call center, posso dire che il grado i pazzia è quello, nel film più accentuato. Si, ovviamente ha il solito difetto dei personaggi stereotipati, ma lì posso perdonarlo dopotutto usa uno stile molto surreale. I guai vengono quando gli prende la sua mania di "Dickens", sicuramente ama l'autore inglese visto che lo cita ovunque. Il problema di Virzì è inserisce i personaggi un contesto sociale italiano moderno che poco c'entra con i protagonisti tagliati con l'accetta di Dickens. Gli stereotipi non funzionano nei suoi film, sembrano totalmente slegati e presi da altri film. Capisco voler favoleggiare, ma il contesto non te lo permette. L'ingenuo, il buono, il cattivo, femme fatale, la donna virtuosa che ti aspetta (dio mio potrebbe essere uscita da Dickens-Collins), ragazzini ingenui quanto Oliver Twist, boh poco funzionano nel nostro mondo reale. Sarà per questo che Virzì non mi colpisce, seppure ammetto che abbia talento in un mare di mediocrità. Peccato.
Il vero mio ultimo fantasy visto italiano è Un fantastico via vai di Pieraccioni, costretto a vederlo per via dei fan è stata una tortura. Al parto senza una goccia di sangue stavo sbottando, per non parlare delle case degli studenti fighissime :asd:.
Pain & Gain. Capolavoro.
Grandissimo Bay :sisi: Fossero tutti così i suoi film sarebbe un piacere andarlo a vedere al cinema :snob:
Sliding Doors...richiama molto la mia attuale situazione personale (dal punto di vista professionale, non sentimentale).
Malignant
Per Satan bastava scrivere
Sbagli
:asd:
Per quanto mi riguarda Bay con Pain & Gain ci prova,e si vede...ma nun e' robba sua :bua:
Dai, pain and gain è brutto brutto :asd:
Allora mediaset fa i trailer dimmerda!
Visto anche io Il Capitale Umano.
Per quanto ci sia la presenza di alcuni clichè rappresenta al meglio uno spaccato della società italiana della gente comune (la storia di Luca e lo Zio spacciatore), della vecchia Classe Media Proletaria (ex PC con la storia di Carla e del Professore di Teatro), la media ed alta borghesia (famiglie Ossola e Bernaschi).
Il tema fondamentalmente viene spiegato solo nei titoli di coda, dove la vita del ciclista investito viene valutata solo meno di 300.000€, Luca si è quasi suicidato ed è finito in carcere solo per aver voluto guidare un Suv, la famiglia Ossola ha rischiato la bancarotta (e la frode) per 280.000€, le prove per scagionare il figlio dei Bernaschi sono costate 980.000€, tutti soldi poi guadagnati speculando sulla crisi italiana.
Man of steel: la seconda visione mi è piaciuta più della prima. Credo sia dovuto ad un certo senso di scala del film. La distruzione è distruzione, anche se non muore nessuno o quasi.
Pacific Rim: la seconda visione mi conferma una regia e un design generale che tutto sommato non mi dispiacciono ma un contenuto noiosamente imbarazzante. Mi sono addormentato più o meno prima della missione finale :asd:
PR mai retto oltre i primi venti minuti :look:
Le parti in cui non si menano sono prolisse e testosteroniche per niente
Posso consigliare questo corto sullo stesso tema?
12 minuti di puro godimento.
Il reale omaggio ai cartoni di una volta...
http://www.youtube.com/watch?v=mDFuODIHaU0
Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain, finalmente.
http://agambiarra.com/wp-content/upl...-2001-10-g.jpg
Bello,
incredibile come abbiano trasformato quella putrida latrina a cielo aperto del Xème arrondissement (gare de l'Est + gare du Nord) nella perfetta cornice per il gioco all'amore della protagonista.
In realtà inginocchiarsi sul pavimento di quelle stazioni (come per cercare fototessere strappate) non puo' avere come esito che:
- incollamento di pantaloni e maniche al suolo causa incontro con vari indesiderabili effusioni biologiche;
- attacco da parte delle pantegane che affollano l'area (10 topi ogni abitante, a Parigi);
- una mazzata mazzata in testa e conseguente furto di tutti gli averi e/o verginità anale.
:chebotta: