Il Messaggero: Trattativa Roma, c'è una nuova pista: spunta il magnate Tamraz
Il finanziere egiziano (genitori libanesi, cittadinanza Usa e residenza francese) intende rilevare la Italpetroli, la holding di casa Sensi che controlla anche l’As Roma. Il pressing di UniCredit è soft, anche perché a decidere saranno sempre e comunque Rosella, Cristina e Silvia Sensi, ma se dalla banca deve partire un suggerimento, un consiglio o un’indicazione, di sicuro il nome sarebbe quello di Tamraz. Che ai primi di ottobre ha già visto personalmente le tre sorelle (due incontri) e che, come dicevamo, sta benissimo alla banca. L’egiziano, 68 anni, non è appassionato di calcio e proprio per questo la famiglia Sensi sarebbe stata freddina con lui.
Il ruolo di Unicredit nella vicenda, però, resta fondamentale: ieri il cda a Milano (potrebbe essere stata sfiorata la questione giallorossa), oggi l’assemblea a Roma (qualche azionista potrebbe chiedere aggiornamenti sulla negoziazione). A quanto pare la banca avrebbe chiesto, nei giorni scorsi, a Rosella Sensi e all’avvocato De Giovanni, quello più convinto dal gruppo Fioranelli, chiarezza sui possibili acquirenti della cordata svizzero tedesca. A UniCredit non sarebbero bastate le vaghe informazioni fornite dal legale della famiglia Sensi.
Ieri ennesimo comunicato della Compagnia Italpetroli per smentire parte dell’articolo de Il Messaggero di ieri (titolo: Cara Roma, troppo) sul prezzo informale che sarebbe stato fissato dalla famiglia Sensi per un’eventuale cessione della Roma: «...nessuna richiesta economica, né formalmente, né informalmente, è stata sottoposta ai soggetti che gli organi di stampa qualificano come attualmente interessati ad un investimento in A.S. Roma».
Ma non convince la seconda parte del comunicato in cui si precisa che «nessuna documentazione o informazione è stata messa a disposizione di alcun terzo e che non è in corso, né tantomeno è prevista alcuna attività di due diligence sulla società». E le verifiche e i contatti, come ammesso nei comunicati della scorsa settimana? Improvvisamente è come se non ci fossero più. Strano. Soprattutto per chi osserva da fuori. Tant’è vero che la Consob, già intervenuta in passato sollecitando chiarezza all’attuale proprietà e al suo legale, starebbe vagliando con la massima attenzione le mosse della società giallorossa. Visto che, al di là delle smentite di rito, la negoziazione comunque va avanti. Con gli up&down previsti e largamente annunciati.
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