E mi sa che c'ha ragione Il Nero...
:sisi:
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E mi sa che c'ha ragione Il Nero...
:sisi:
Certamente, infatti il policlinico dice di aver fatto questa distinzione sulla base di dati oggettivi, scientifici ed epidemiologici, su cui si basa l'intero tuo discorso. Bene.
A me basta vedere solo due numeri: sacche_infette_omosessuali / totalità_sacche_omosessuali e sacche_infette_etero / totalità_sacche_etero. Immagino che il primo sia più grande di un ordine di grandezza, no? Bene. Fuori questi due numeri e nessuno piangerà mai (o quantomeno non avrà la mia approvazione).
Finchè questi due numeri non saltano fuori se richiesti tutta la base scientifica del ragionamento è carta da culo. Fare un'affermazione e tenere rendere pubblici i dati su cui si basa è tipo la prima cosa scritta dopo l'indice di qualsiasi metodo scientifico :)
Leghista multato sul treno perchè non aveva timbrato il biglietto. Al controllore: «Comunista, sono consigliere»
Posted on 17 luglio 2010 dainfosannio
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http://www.ilmessaggero.it/MsgrNews/...17_trenobi.jpg
VENEZIA (17 luglio) – Non aveva timbrato il biglietto e ha pagato la multa, ma solo dopo aver protestato con il controllore: «Guardi, sono un consigliere e non è che voglia essere trattato meglio degli altri, però..Lei è comunista?». Il protagonista dell’episodio è Santino Bozza, consigliere regionale della Lega in Veneto, che ha sfogato la sua indignazione per il trattamento “subito” in treno con un intervento-fiume davanti ai colleghi della seconda commissione consiliare che aveva all’ordine del giorno proprio l’esame di una proposta di modifica della legge sulle multe a carico degli utenti privi di biglietto o che non lo hanno obliterato sulle tratte venete di Trenitalia.
Un resoconto dettagliato del siparietto che è finito nei verbali ufficiali della seduta. «Credo che l’assessorato si sia mosso grazie a una mia denuncia perché a me personalmente è capitato tutto questo», ha esordito il consigliere del Carroccio, secondo quanto riferisce il Corriere Veneto. In realtà il progetto di legge era già stato approntato nella scorsa legislatura, ma la precisazione non ha fermato l’irruenza del leghista, che ha praticamente monopolizzato la seduta: «Si viaggia in vagoni da bestiame, io salgo a Monselice e mi siedo passata Padova. Mi è capitato di incappare in un biglietto non obliterato quando ho preso di corsa il treno di ritorno – si è giustificato – Sono salito e, guarda caso, 10 metri dopo – non 10 km ma 10-20-100 metri – mi si è avvicinato il controllore».
A nulla sono valse le spiegazioni di Bozza sul biglietto non timbrato: «L’ho preso stamattina, lo oblitero quando lo faccio… guardi sono anche consigliere, non è che ho voglia di essere trattato meglio degli altri, però..» Niente da fare, 50 euro di multa: «Non li ho in tasca, pago con il bancomat». Ancora niente da fare, i controllori non hanno la macchinetta. E il diverbio si è acceso: «Perchè uno deve avere per forza 50 euro in tasca? – ha chiesto il consigliere – sono passato a una multa di 100 euro. Voglio che i controllori abbiano il bancomat», ha tuonato il leghista davanti alla commissione. «Ma è vero che ha chiesto al controllore se era comunista?», ha domandato il vicepresidente dell’Assemblea regionale, il Pd Franco Bonfante: «Sì, gliel’ho chiesto», ha ammesso il consigliere del Carroccio.
Forse non è chiaro un concetto fondamentale. Loro non devono mostrarti nessun numero, perché quello che hanno fatto è chiaramente giustificato da un criterio precauzionale con una base epidemiologica fondatissima.
D'altronde è evidente che sia la rarità dell'evento che la difficile tracciabilità delle sacche di sangue rendono di una difficoltà paurosa reperire i dati che tu richiedi in quantità sufficiente da avere significatività statistica.
Ma il punto è che siccome si tratta appunto di un criterio precauzionale, il buon senso suggerirebbe di ritenere sufficiente la strabordante evidenza epidemiologica (che probabilmente sarà stata "rafforzata" da qualche episodio di natura aneddotica, vedi quando qualche anno fa ci fu l'allarme dell'AVIS per i donatori sieropositivi e 2 su 4 erano omosessuali), ma ovviamente qualcuno sente il bisogno di inventarsi il "diritto a donare il sangue perchè sono omosessuale e non voglio sentirmi discriminato". :facepalm:
Naturalmente per le N categorie che già da tempo sono escluse dalle donazioni di sangue e che hanno incrementi di rischio a malapena misurabili su base epidemiologica, nessuno ha mai richiesto dati così accurati. :facepalm:
Faccio notare per l'ennesima volta che tutte queste "perplessità" e richieste di dati aggiuntivi avrebbero fondamento se stessimo discutendo della limitazione di un diritto, ma non è questo il caso.
Visto che qui si parla di categorie a rischio si, categorie a rischio no, bisognerebbe capire effettivamente se la situazione è come viene descritta nei post sopra. Per esempio seguendo i link http://www.stopaids.it/servizi-interattivi/faq/faq1 e http://www.lilamilano.it/site/it/inf...aq/home.htm#17 questi discorsi vanno un po' a farsi benedire no? Magari è solo una mia impressione o convinzione.....
Il rapporto COA è questo: http://www.cesda.net/downloads/Rap%2...gno%202005.pdf
La base può anche essere fondata, ma se l'effetto è nullo continua ad essere una decisione discutibile. E io l'effetto vorrei sapere. E ve lo ggggiuro, se l'effetto è sensibile e fa la differenza, anche se in piccolo, sono il primo a dire che si devono attaccare. Di crociate qua non ne fa nessuno.
1) sei tu che hai messo i tatuaggi e piercing nella prima delle categorie che avevo indicato, e non nella seconda.
2)La distinzione fra ex malati di tumore e omosessuali la faccio perchè nel primo caso non c'è nessun modo per discriminare sulla base di una dichiarazione spontanea gli ex malati di tumore effettivamente pericolosi da quelli solo potenzialmente pericolosi, mentre nel caso dei gay è facilissimo, basta separare quellli monogami nel corso degli ultimi 6 mesi da quelli che invece si son dati alla bella vita, e non dirmi che complicherebbe troppo il questionario, perchè anzi lo semplificherebbe: basterebbe eliminare la domanda sull'omosessualità e discriminare solo in base all'attività sessuale, a prescindere dalle preferenze sessuali.
A meno che non mi si venga a dimostrare che i gay monogami siano significativamente più a rischio degli etero monogami, e non mi pare che nessuno l'abbia ancora fatto.
Il fatto che donare il sangue non sia un diritto (concordo con te) non significa che si debba fare discriminazioni totalmente inutili.
Citazione:
L'unica differenza è che da un lato ci sono persone che capiscono la situazione e giustamente tacciono, mentre dall'altro la solita banda di rompicoglioni che etichettano come "diritto" qualunque loro desiderio e poi lo pretendono e fanno /cry discriminazione se non gli viene concesso (non parlo degli omosessuali in generale, ma della combo associazioni omosessuali + parlamentari in cerca d'autore + giornalacci).
Magari se i diritti che ragionevolmente spettano agli omosessuali venissero concessi, ogni tanto (e non mi viene una sola volta che ciò sia successo in italia, salvo diritti banali quali 'esistere a patto di non farsi notare troppo' e 'vedere in galera i naziskin che li sfrantumano di botte'), sarebbero più fiduciosi nel fatto che ci sia una buona ragione dietro la negazione di quelli che diritti non sono, e frignerebbero di meno.
E visto che la responsabilità di questa situazione è più degli etero che non fanno le leggi che non degli omosessuali, che più che lamentarsi non possono fare, tendo a non simpatizzare troppo con questo genere di ragionamenti.
No aspetta, non ci siamo capiti.
Allora, il criterio che questi tizi hanno adottato ha le seguenti caratteristiche:
1) Esclude il 2,5% della popolazione.
2) Esclude un gruppo di popolazione con un livello di rischio 5-10 volte più alto della media.
Quindi il criterio non è "discutibile", è buono, è ottimo, il fatto che faccia andare in /cry un mucchio di rompicoglioni non cambia il fatto che sia perfettamente sensato.
Ciò detto, sarebbe sicuramente interessante produrre uno studio sull'effetto di queste politiche di precauzione.
Quello che ci tengo a sottolineare però è che non c'è alcuna necessità che il centro trasfusionale giustifichi la sua politica con uno studio apposito, quando ci sono dati epidemiologici così chiari.
...pecoss!!!
1) Li avevo messi nel 1) perchè beccare l'epatite con un tatuaggio non è una caratteristica oggettiva del tatuaggio, ma una cosa che ti capita se vai da uno scarparo invece che da un tatuatore. :asd:
Comunque la giustificazione non regge neanche sui comportamenti "immorali". Donare il sangue non è un "premio", se non ti fanno donare è sulla base di criteri epidemiologici.
2) Forse non ci siamo capiti. Un omosessuale monogamo E' sensibilmente più a rischio di un eterosessuale monogamo.
Perché il rapporto omosessuale maschile è un vettore di malattie molto più efficace del rapporto eterosessuale.
Come infatti potrai leggere qui:
http://www.queerlife.co.za/test/livi...-partners.html
o qui
http://www.aidsmap.com/en/news/FB908...FD8B4CDDD8.asp
la grande maggioranza delle trasmissioni di HIV tra omosessuali avvengono con partner di lunga data.
Il problema è che non c'entra la promiscuità, c'entra il sesso anale e l'appartenenza ad un gruppo in cui le malattie a trasmissione sessuali sono 5-10 volte più diffuse che nella popolazione normale, nonchè molto più promiscuo della popolazione normale.
La combinazione di questi fattori contribuisce a rendere il rischio molto più alto, indipendentemente dalla promiscuità sessuale personale.
Lo so che suona brutto e che sembra tanto "ingiustizia divina" tipo "solo perché sono omo sono più a rischio di ammalarmi ?", però, come scrivevo prima, purtroppo la fisica, la chimica e la biologia non sono materia di politica, e quindi sì dio è ingiusto e sì solo perchè sei omo sei più a rischio di ammalarti.
In effetti su questo hai ragione. Essendo nella situazione in cui sono, come gruppo (cioè associazioni ecc.) hanno sviluppato il riflesso del /cry isterico, come autodifesa. Purtroppo però quando prendono argomenti sbagliati diventa abbastanza fastidioso. :asd:Citazione:
Magari se i diritti che ragionevolmente spettano agli omosessuali venissero concessi, ogni tanto (e non mi viene una sola volta che ciò sia successo in italia, salvo diritti banali quali 'esistere a patto di non farsi notare troppo' e 'vedere in galera i naziskin che li sfrantumano di botte'), sarebbero più fiduciosi nel fatto che ci sia una buona ragione dietro la negazione di quelli che diritti non sono, e frignerebbero di meno.
E visto che la responsabilità di questa situazione è più degli etero che non fanno le leggi che non degli omosessuali, che più che lamentarsi non possono fare, tendo a non simpatizzare troppo con questo genere di ragionamenti.
1)Specifico che quando parlo di comportamenti 'virtuosi' parlo di comportamenti 'virtuosi ad hoc', non intendevo dare un giudizio morale sulle varie categorie.
2)Se davvero pure per i gay monogami il rischio è così alto, possiamo pure chiudere il discorso e ti dò ragione, fino ad ora non mi sembra fosse venuto fuori dal discorso, l'unica volta che ne abbiamo parlato avevi detto questo:
che mi pareva non fosse così categorico a tal proposito.Citazione:
Per esempio i monogami, sia etero che omo, hanno praticamente solo il "rischio da tradimento", che però è anch'esso molto più alto per gli omo che per gli etero, per evidenti ragioni. Probabilmente la sottopopolazione "omo monogamo che fa solo rapporti protetti" ha un rischio pari o inferiore alla media (ma non ne sarei sicuro al 100%), quindi potrebbe essere opportuno recuperarli, ma comunque stiamo parlando di un numero di persone bassissimo.
Anche se, leggendo l'articolo, mi pare che alla base della diffusione di malattie anche fra i gay monogami ci sia sempre qualche comportamento poco virtuoso alla base.
In tal caso avevo frainteso. :asd:
Comunque il punto è che ad esempio anche fare uso di droghe è un comportamento che può avere molte sfumature di cui alcune sono del tutto "safe" dal punto di vista del sangue, ma nel dubbio fottesegano e ti mandano via. Stesso dicasi per altri comportamenti. :sisi:
Mi pare di aver scritto qualcosa anche da qualche altra parte, comunque avevo messo tutte quelle forme ipotetiche proprio perchè avevo dei dubbi sul livello di rischio, ero convinto che il rischio per mono omo fosse più alto che per mono etero, ma neanche io avevo idea che il dato fosse così netto. :sisi:Citazione:
2)Se davvero pure per i gay monogami il rischio è così alto, possiamo pure chiudere il discorso e ti dò ragione, fino ad ora non mi sembra fosse venuto fuori dal discorso, l'unica volta che ne abbiamo parlato avevi detto questo:
che mi pareva non fosse così categorico a tal proposito.
Anche se, leggendo l'articolo, mi pare che alla base della diffusione di malattie anche fra i gay monogami ci sia sempre qualche comportamento poco virtuoso alla base.
Da quello che leggiucchio in quei cosi pare che in qualche modo la maggiore frequenza di sesso non protetto con partner fissi bilanci l'atteggiamento di non-promiscuità. D'altronde se cerchiamo "omosessuali monogami che fanno sesso con protezioni" troviamo sostanzialmente un insieme vuoto (per ragioni alquanto ovvie, direi, e avrei difficoltà a definirlo un comportamento "poco virtuoso" :asd:), senza contare che non mi pare i questionari chiedano informazioni sull'uso di protezioni.
Ho avuto una discussione in proposito in altra sede con un paio di persone, tra cui un medico di PS.
Beh, il punto è che la voglia dei gay maschi di donare è perfettamente sacrificabile di fronte alle spese per verificare il loro sangue, perché ogni studio epidemiologico conferma che l'incidenza di malattie sessualmente trasmissibili è maggiore di qualsiasi altro gruppo.
E non si parla di AIDS, ma anche di malattie "minori" quali la gonorrea.
Ma perché non trasferite questa discussione in un topic apposito, così evitate di occupare abusivamente il titanic?
vabbè, ormai abbiam finito, penso :asd:
che vergogna, sti omofobi fascisti!
Spoiler:
sono old? :asd:
http://www.youtube.com/watch?v=m6P7OuUJaKA
http://www.youtube.com/watch?v=z0r7bKilP3c
:rotfl:
http://www.youtube.com/watch?v=Po0hxh1qfTc
http://www.youtube.com/watch?v=t9cKMk8mJAA
Stupendo. :smug:
Per maggiori info: http://www.dagospia.com/rubrica-3/po...colo-17363.htm
madonna Daverio non l'ho mai sopportato.
Rivalutato dopo questi video!
è chiaramente il numero uno :rullezza:
CICCIONA!
tutto :rotfl:
maronna mia :rotfl:
l'ho sentito venerd' sera da Cruciani, Daverio, e mi ha ucciso :asd:
Pare che la "cicciona" del video insistesse per scavalcare le liste di assegnazione degli alloggi popolari perché aveva TREDICI figli :asd:
I video su Silvio :muaha:
Ma sembrano canti da chiesa :bua:
Guarda, anche a me quelli di CL stanno sui coglioni.
Ma in questo caso si tratta di una politica perfettamente sensata sul piano scientifico, nonchè ampiamente adottata in altri Paesi europei e negli USA, nonchè in linea con l'interpretazione prevalente della normativa europea.
Interessante articoletto della FDA al riguardo: http://www.fda.gov/biologicsbloodvac.../ucm108186.htm
Come già scritto precedentemente, il sangue viene verificato, ma per una serie di ragioni (in particolare periodo finestra e falsi negativi) il controllo comunque non garantisce al 100% che il sangue sia pulito, ed esiste un rischio residuo tanto più alto quanto più è alto il livello di rischio dei donatori.
OMG, caccia all'uomo nella mia città :asd:
Poi, ovviamente, non sono contenti se non si inventano qualcosa, tipo la fuga nei campi.Citazione:
CARCERI
Lecco, due pluripregiudicati evadono
scavalcando un muro di cinta
Si tratta di un egiziano detenuto per rapina e lesioni e di un italiano condannato per omicidio e spaccio di droga. La fuga durante l'ora d'aria. Le ricerche estese a tutte le regioni del Nord
LECCO - Sono evasi scavalcando un muro di cinta del carcere di Pescarenico di Lecco. I fuggitivi, entrambi pluripregiudicati, sono El Fadly Aly Amr, egiziano di 29 anni con precedenti per rapina e lesioni personali aggravate, e Romeo Nicodemo, ventiseienne originario di Polistena (Reggio Calabria), condannato per spaccio di sostanze stupefacenti e accusato di omicidio in un procedimento ancora in corso.
E' scattata un'imponente caccia all'uomo in cui sono impegnati poliziotti e carabinieri, con unità cinofile ed elicotteri. Le ricerche sono state estese a tutto il Nord Italia, con posti di blocco lungo strade e autostrade, controlli nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti. Nel pomeriggio sono state inoltre diffuse le foto dei due evasi.
La fuga sarebbe avvenuta attorno alle 9.30. A quell'ora un contadino ha segnalato la presenza dei due detenuti dopo averli visti allontanarsi di corsa attraverso i campi alle spalle del carcere di Pescarenico, dove transita anche la linea ferroviaria. L'evasione sarebbe avvenuta durante l'ora d'aria: i due erano nel cortile insieme ad altri detenuti e con uno stratagemma sono riusciti a eludere la sorveglianza scavalcando il muro perimetrale della struttura carceraria di via Beccaria, agevolati anche dai due metri di statura del detenuto egiziano. Gli inquirenti stanno verificando la possibile presenza di complici all'esterno del carcere per facilitare la fuga. E' stata anche avviata anche un'indagine della polizia penitenziaria all'interno del carcere.
In una conferenza stampa, il questore Bocci ha sottolineato che sono considerati estremamente pericolosi. L'italiano avrebbe finito di scontare la sua pena fra nove anni e la data gli era stata resa nota alcuni giorni fa. Accusato dell'omicidio a scopo di rapina dell'imprenditore Maurizio Cirillo, ucciso il 15 dicembre del 2008 a Lumezzane (Brescia) nel corso di un tentativo di rapina, era stato arrestato e poi scarcerato per questa vicenda (il procedimento è ancora in corso) ed era detenuto per una condanna per traffico di droga. Per l'egiziano invece la fine della detenzione sarebbe coincisa con l'anno 2012.
(18 luglio 2010)
Il carcere di Pescarenico è quasi in centro città, mi piacerebbe proprio sapere dove il giornalista abbia trovato dei campi e un contadino :asd:
è già bello che non abbia aggiunto nelle fredde acque dello stretto di san francisco :asd:
Quindi in generale il test hiv non è sicuro al 100%?
E tutti iprelievi fatti finora? E tutt i centri che ancora accettano sangue gay possono non essere sicuri?
Qualche pagina fa ho postato uno studio sul rischio residuo, volendo puoi andarlo a recuperare. Comunque in breve ed ordinatamente:
1) No, il test non è sicuro al 100%. In particolare esiste un periodo, detto periodo-finestra, che dura fino a 6 mesi e durante il quale la presenza del virus non è rilevabile.
2) Nessuna trasfusione è completamente sicura al 100%, nè dai centri che accettano omosessuali nè dai centri che non li accettano.
Ho fatto il giro del lago oggi in moto in chiwaz-dualismolandia son arrivato a calolziocorte e son salito sui colli per scendere e tornare giu passando dalla bergamsca posti bellissimi un fresco da durello bellissimo :sisi:
Giusto per mettere i punti sulle i: il periodo finestra dei 6 mesi è una soglia legale che poco ha a che fare con la malattia, anche perchè è sei mesi in Italia e diverso in altri paesi. Io leggendo in giro il parere dei medici ho trovato che lo standard di fatto sono i test a 40 giorni e 100 giorni, che vuol dire dalle 6 alle 15 settimane (poco più di tre mesi) e il secondo test è stabilito come conclusivo (a meno di incertezze, ma non dipendenti dal test in sè).
Per concludere il discorso spiego anche perchè la questione mi sta a cuore: le sacche donate dai gay sono poche ma non sono insignificanti e, a quanto ne so, c'è penuria cronica di sacche. Sono assolutamente convinto che questo ulteriore filtro (quello della promiscuità c'è già, quindi stiamo parlando di omosssuali non promiscui) salvi al massimo due o tre sacche all'anno che non sarebbero comunque fermate, dunque è assolutamente inutile. La base epidemiologica può essere forte quanto vuoi, ma è un dato solo correlato, non di causa diretta: per prendere una decisione fondata servono le proiezioni su quante sacche positive che passano il test ci sono che verrebbero bloccate da questa precauzione. Se c'è una proiezione che dice che queste sacche sono più di cento, per dire, io sono ben felice di mandarli affanculo, ché di sangue infetto non ne voglio. Se son meno di dieci vanno a donnine quelli che mettono il filtro, che quel sangue serve.
Rimane poi la perplessità del rifiutare il sangue di donatori che hanno donato per decine di anni senza mai aver dato una sacca infetta, ma mi inchino alla scienza.
da calolzio sei per caso andato su per la valcava-cà perrucchetti (il monte con tutte le antenne in cima), scendendo poi per sant'omobono?
Su quella salita, al Giro di Lombardia dell'88, Laurent Fignon, che quell'anno aveva giià vinto Milano-Sanremo e Giro d'Italia, mise giù il piede.
Giù il piede. Fignon. Non so se ti rendi conto.
E' una delle salite più dure del Lario e dintorni.
Se la fai in bici, s'intende. :tsk:
e scusa, dal ghisallo non sei passato?
Innanzitutto giusta la precisazione riguardo ai tempi.
Il ragionamento sul problema della penuria di sangue effettivamente ha senso, anche se da quanto ho capito le regolamentazioni dei centri trasfusionali tendono comunque alla massima sicurezza, anche a costo di ridurre il numero di donazioni, come risulta evidente guardando un pò i criteri di selezione dei donatori. :sisi:
Sul discorso dell'estromissione dei donatori regolari, in non ha molto senso come scelta (i donatori regolari sono un gruppo a rischio ridicolmente basso), probabilmente si tratta anche di un discorso di uniformarsi rapidamente con gli altri centri trasfusionali del gruppo, senza contare che diverse associazioni accettano ancora tranquillamente il sangue da omosessuali, quindi credo che i donatori rifiutati verranno dirottati altrove dagli stessi medici.