Dai allora un'occhiata ai 4 oav di Trava Fist Planet e al remake di Lupin in uscita ad aprile, dove sarà responsabile di animazione e design dei personaggi ;)
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Infatti mi sono ricordato di vederlo dopo l'annuncio della serie di Lupin :asd:
C'è pure che tutto il meccanismo famigliare fratello-padre-figlia-cognati e cugini sta un pochino su con lo sputo eh, avrei preferito qualcosa di meno corale e più incentrato sul rapporto dei due, così mi è sembrato essere un pochino dispersivo, in compenso veramente buona la sparatoria iniziale, sembra Woo è vero ma con garbo e pacatezza :asd:
Infatti nella realtà delle cose non ho usato il termine "costruito" nella sua accenzione neutra, ma con una vaga sfumatura negativa. E' un po' troppo. Però è vero che filtrando il tutto concentrandosi sui fratelli e la figlia del fratello "cattivo" funziona molto meglio.
Quello che mi ha lasciato interdetto è che in un prodotto simile, se mi consenti l'espressione, abbastanza "tagliato con l'accetta" come infondo è giusto che sia per dare una certa empatia nelle sparatorie e non lasciarle a un mero orpello estetico ( e non mi pare questo il caso) il protagonista sembri un po travolto dalla situazione senza sviluppare una vera e propria presa di posizione nei confronti del fratello o dell'antagonista, forse con un assetto meno corale e qualche rifinitura in più in "quel" triangolo ne avrebbe giovato al tutto, rimane per carità un prodotto di genere estremamente godibile.
Elevator di Stig Svendsen (2011)
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No, non c'entra niente con il Devil di Shyamalan, e questo forse è persino un bene.
Si tratta invece di un low budget con un cast che pesca a piene mani da facce più o meno note degli atroci film tv americani che Canale 5 trasmette il sabato mattina, eccezion fatta per un caratterista come Devin Ratray (Mamma ho perso l'aereo) e per il singolare uso di due gemelline (Amanda e Rachel Pace) per interpretare un unico personaggio, peraltro odiosissimo e causa di tutto il casino che vedremo nel film.
In Elevator ci sono un tot di persone che, per svariati motivi, si ritrovano nell'ascensore di un enorme grattacielo newyorkese per partecipare ad un party indetto da un ricco uomo della finanza, proprietario del palazzo stesso e presente anch'egli all'interno dell'ascensore. La combriccola riunisce un bel pò di cliché (bimba rompicazzo, rampollo con fidanzata famosa e figa, cicciotto buono, iraniano americano scambiato per terrorista, fighetta single, nevrotica e gravida con sorpresa, vecchia vedova malaticcia, comico da stand-up claustrofobico, maleducato e chiacchierone) e per 1 ora buona ci offre una serie di dialoghi tra il serio e il faceto che a stento consentono di arrivare al momento clou del film senza addormentarsi.
Per carità, qualche battutina caustica si fa apprezzare, ma il livello recitativo degli attori e la mancanza pressoché totale di suspence (la poca che il regista riesce a creare viene uccisa da uno humour poco stimolante) uccidono il ritmo.
Comunque: il claustrofobico si lamenta, la bimba rompicazzo (nipote del riccone proprietario) preme lo stop dell'ascensore per farlo star male, l'ascensore non riparte più e parte il delirio.
In realtà, come dicevo, non accade molto, a parte un episodio imbarazzante ed un altro decisamente scomodo per il rampollo (che la pagherà cara), fin quando la vecchia non rivelerà il motivo della sua insolita presenza:il marito, morto suicida, aveva investito tutti suoi risparmi fidandosi proprio dell'uomo ricco presente lì con lei, e lei vuol vendicarsi presentandosi come anziana-kamikaze munita di cintura esplosiva. Un infarto non le permetterà di andare molto oltre, ma avere un cadaver-bomba dentro un ascensore bloccato al quarantanovesimo piano non è esattamente una cosa simpattìca. Grottesca ma apprezzabile la deriva horror degli ultimi minuti, da giocarsi forse con un pò di anticipo distribuendola meglio su tutta la durata della pellicola. Humour nero sul finale, riuscito a metà.
Dignitoso, ma a tratti insopportabile.
Sì che c'è.
Ieri sera ho rivisto Seven, su IRIS.
Ogni volta è come la prima, bello bellissimo. La scena nel "deserto" indimenticabile.
Basket Case, di Frank Henenlotter. Io sono un amante dei trash movie, e questo ancora mi mancava, capostipite dell'epoca d'oro degli anni '80. Me l'aspettavo molto più comico (ho letto che i seguiti, che vedrò in futuro, sono degli effettivi comedy horror come Evil Dead 2 e i primi Peter Jackson), mi ha colpito la crudezza di alcune scene e la trama di fondo, assurda ma con aspetti secondari decisamente inquietanti e profondi per un b-movie del genere. Il legame tra i due fratelli è sorprendentemente interessante, tutto sommato, ben affrontata nel flashback esplicativo a metà film. La scena dello stupro è angosciante, probabilmente rovinata dal doppiaggio italiano, e una delle splatterate più schifose che abbia mai visto. Le varie scene di omicidio sono forse un po' ripetitive, ma comunque l'ho apprezzato. Sapevo che mi sarebbe piaciuto, ma pensavo per motivi diversi. Recupererò sicuramente i seguiti a breve.
Ah, inoltre la trama di questo film è ripresa in uno degli episodi più divertenti e belli di X-Files, 2x18: Humbug.
Beh, Basket Case dà 5 piste a quel Bad Biology che, nel tentativo di rivitalizzare il suo stile, ha finito col diventare una parodia di sé stesso.
E nonostante il budget ridicolo e le manifeste intenzioni splatter, contiene effettivamente una sottotraccia imprevedibilmente seriosa.
Lascia perdere i seguiti, fidati :asd: e prenditi Brain Damage.
Stavo rivedacchiando su sky mare dentro.
Si tratta di un film certamente limitato per ovvi motivi, ma tuttavia etremamente efficacae. Mi chiedo come si possa vederlo e rimanere della propria idea (ovviamente parlo di chi è contro), o quantomeno non farsi instillare almeno un dubbio.
quali sono questi ovvi motivi per cui è limitato?
Questa sera mi sono voluto cimentare in un genere che onestamente non riesco a digerire, più che altro per far piacere a mio padre, il film in questione è "Per un pugno di dollari"
http://pad.mymovies.it/filmclub/2006...candinapg1.jpg
Sono alquanto combattutto nel dare un guidizio al film da me visionato questa sera forse anche a causa della mia scarsa conoscenza dei "western movie", indubbiamente lo straniero dallo sguardo di ghiaccio ( Clint Eastwood è da apprezzare a prescindere ) è una figura incredibilmente carismatica e da notevole spessore al titolo in questione ma purtroppo questo genere semplicemente non fa per il sottoscritto, il film mi ha fatto sbadigliare in più punti, forse perchè non sono cresciuto con il mito del west, forse perchè "troppo" giovane.
Certo non è mia intenzione negare la bellezza del film in questione, la regia magistrale di Sergio Leone o la sua splendida colonna sonora, forse sono semplicemente nato davvero troppo tardi per poterlo apprezzare questa tipologia di cinema ...
Ho in camera quel poster :asd:
Comunque non credo sia una questione di età,io non sono certo cresciuto con il mito del west,eppure il western è un genere che adoro(e che consiglio sempre,ci son tanti film che andrebbero visti)
Bo, non so che dire, potrei provare altri film western, ma ora inizio davvero ad essere prevenuto verso il genere, te mi consigli qualcosa in particolare ?
Leone è una delle mie grandi lacune. Proprio Per un pugno di dollari è l'unico film che ho visto dei suoi (da piccolo vidi anche il resto della trilogia del dollaro, ma ora non li ricordo quasi per niente, a parte appunto questo che ho rivisto di recente). Ed è un gran bel film.
Semplicemente perché non sei capace di capire come possa ragionare una persona che non è d'accordo con te. Se lo sapessi fare, ti renderesti conto che la potenza del messaggio è zero o perfino negativa, in quanto tutte le argomentazioni proposte sono efficaci solo per coloro che già la pensano come il protgonista. Un po' come un libro di Odifreddi.
Io invece, per onore a Uccio, oggi mi sono visto The Raid come Iddio vorrebbe, ovvero al cinema. Arrivato un po' in ritardo qui, ma ne è valsa la pena. Mozzafiato. certo, avrei preferito che fosse rimasto sui binari del lavoro di squadra del massacro iniziale (tutta la prima lunga sequenza di combattimento che termina conè superawesome e la migliore del film), invece di trasformarsi in uno contro tutti. E forse ogni tanto esagera un po' nelle coreografie delle morti spettacolari. Ma sono peccati veniali. E Tony Jaa al protagonista gli può fare una ricca pippa :asd:Spoiler:
maledetto mikk,riesci a vedere sempre di tutto al cinema :asd: chissà se the raid arriverà mai qui...
A parte leone,i film di peckinpah(il mucchio selvaggio e pat garrett e billy the kid su tutti,ma anche sfida nell'alta sierra e sierra charriba meritano la visione).Ci sarebbero poi film come corvo rosso non avrai il mio scalpo,soldato blu,piccolo grande uomo,lo straniero senza nome,il texano dagli occhi di ghiaccio,i magnifici sette,i cancelli del cielo,butch cassidy,dead man.E ti ho lasciato fuori tutti i film storici come mezzogiorno di fuoco.Magari vedi qualcuno di questi,se continuano a non piacerti lascia stare :asd:
Homeboy,quindi non hai mai visto il buono il brutto il cattivo? come fu per kitano,sei fortunato,hai una miniera d'oro davanti...
Sì, il western non mi ha mai attratto (ciò che ho visto mi è piaciuto ma proprio come genere non mi fa impazzire). Infatti a breve li recupero tutti i Leone, soprattutto Once Upon A Time In America che non è un western. :asd:
Anche io volevo provare a cimentarmi in questo genere ma sembro davvero non attratto dal western, magari gli do un'ulteriore possibilità :asd:
ti vedi quelli citati+anthony mann e ti leggi http://www.lafeltrinelli.it/products...o_Pollone.html , che analizza un po' l'intero genere :snob:
Ok prof :sisi: Comunque ora sto recuperando tanta di quella roba che per ora mi dedicherò principalmente a Leone. Poi più cose vedo meglio è, quindi... :sisi: