:facepalm:
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Grande partita oggi. A tutti i giocatori e all'allenatore va un grande applauso. Ho visto concentrazione, grinta e un bel gioco. Ottimo il possesso palla e soprattutto la riconquista immediata del pallone.
Di sicuro un po' il parma ci ha aiutato (oggettivamente lasciare tutto quello spazio a Pirlo è da dementi :asd:) ma la voglia e la concentrazione dimostrata sono stati degli ottimi segnali (per me insperati prima della partita) al di la della larga vittoria.
Unica nota negativa (a parte l'espulsione di De Ceglie) è stato l'atteggiamento di Vucinic quando è entrato. Mi è parso svogliato...
Ora sono curioso di vedere la squadra contro squadre un po' più aggressive su Pirlo.
Per la prossima credo giochera Chiellini a sinistra e Barzagli-Bonucci in mezzo :sisi:
:o
Comunque il goal di marchisio, compreso ovviamente l'assist di Pirlo, è pura poesia del calcio.
Adam hai anche rotto il cazzo a gufare...se ti senti simpatico beh sappi che ti sbagli di grosso :snob:
Comunque se continua e visti i precedenti dell'anno scorso proporrei di metterlo tutti in ignore,forse non leggendo il suo commento potremmo sconfiggere la iettatura :sisi:
Devo fare due appunti (no, stavo scherzando... :asd:)
In queste settimane sto leggendo che Pirlo non è adatto al gioco di Conte e che è un giocatore ormai finito. Ecco, ieri ha fatto vedere che è totalmente inadatto al modulo della Juve e che è super finito :sisi:
Però devo ammettere che il Parma ce ne ha messo di suo a non marcarlo strettissimo per 107 minuti.
E comunque là davanti il parma aveva il NULLA.
Penso che già con Amauri avrebbe potuto essere un pelino più pericoloso.
Fossi conte comunque mi incazzerei abbestia per la disattenzione che è costata l'espulsione a de ceglie, e a de ceglie direi che la prossima volta, sul 4-0, magari sarà il caso di stendergli un bel tappeto rosso a giovinco e farlo accomodare in porta, invece di stenderlo e beccarsi il rosso. Pirla.
Sì, decisamente ieri Pirlo ha goduto di troppa libertà: io ovviamente spero sia sempre così ma mi pare molto difficile.
Di contro, Conte ha fatto vedere qualcosa di molto positivo in fase di interdizione: ha applicato perfettamente quel che il Barcellona va insegnando da anni (e che Prandelli sta applicando in nazionale), cioè che si può fare a meno di centrocampisti interditori se si difende tutti quanti, lasciando al massimo un uomo oltre la linea della palla.
E' da vedere se la cosa riuscirà anche contro squadre più forti del Parma ma perlomeno le intenzioni dell'allenatore sono chiare.
PS: ieri Giovinco è tornato il solito giocatore inutile che è sempre stato.
Bof le lamentele sull'arbitro ci stanno, più sul rigore che sul gol, che imho a velocità normale era difficile da vedere, però di fondo preferisco le lamentele quando si vince che quando si perde come se fossero alibi...Citazione:
12/09/2011 - PERSONAGGIO
Conte, gioia e proteste: "Nessun arbitro pensi di fare il paladino"
http://www3.lastampa.it/fileadmin/me...conte04g_6.jpgAntonio Conte, 42 anni, al suo esordio in campionato con la Juve
+ Juve, partenza in quarta: brilla Pirlo
+ Scudetto 2006, Agnelli contro la Figc
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Il tecnico contro Celi: «Il sistema entri in forma. Annullato un gol valido, e su Matri era rigore»
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Mancava solo il risultato, affidato ai sogni, ma per il resto questa partita Antonio Conte l'aveva già giocata. All'ora di pranzo, il giorno prima, dentro uno stadio deserto, bonificato anche dai fotografi di fiducia: «Scusate, ma dei miei schemi sono gelosissimo». Aveva mosso la squadra sul prato prevedendo le possibili situazioni contro il Parma: quali movimenti fare, dove attaccare, quando pressare. Istruzioni spiegate a ogni giocatore. Solo che attorno c'era silenzio, invece della bolgia chiesta per la battaglia. E ottenuta: «Devo ringraziare i tifosi - dice appena è finita il tecnico bianconero - abbiamo avuto la dimostrazione che parlare del dodicesimo uomo in campo non è un luogo comune. Spero che tra noi e i tifosi si crei una simbiosi per tutto il campionato». Festa a consumo istantaneo, però, perché con quel filo di voce che gli resta, il tecnico detta l'ordine di servizio, subito nello spogliatoio, poi in tv: «Non ci esaltiamo e non ci illudiamo, perché la strada che ci aspetta resta lunga, difficile. E c'è tanto da lavorare».
L'arena diventa il dodicesimo uomo, allora, anche se poi uno in più ci sarebbe già, a bordo campo. Non scambi Conte per il giocatore che fu solo per completo e cravatta, il furore è rimasto lo stesso: di starsene seduto sulla panchina ora inghiottita dalla tribuna, nemmeno a parlarne. S'agita tra indicazioni, richiami, urla. E proteste, per un arbitraggio che non gli è andato giù, poco importa se è finita 4-1. «All'intervallo non ero contento fossimo sull'1-0 - attacca il tecnico - anche se non soltanto per colpa nostra. Ci è stato annullato un gol regolare e c'era un rigore su Matri. Mi aspetto che l'intero sistema entri in forma, perché ci sono state tante situazioni che non mi sono piaciute. O almeno sono state quanto meno dubbie».
È già tempo di cattivi pensieri, come se la guerra a colpi di ricorsi per lo scudetto 2006 avesse varcato anche le linee del campo: «Non voglio regali - riprende Conte - ma vorrei che si azzerasse tutto. E che nessuno si ergesse a paladino di giustizia quando viene ad arbitrare qui». Brutto orizzonte, se il sospetto già s'allunga dalla prima di campionato. Sulle immagini resta una rete cancellata per discutibile fuorigioco, c'è chi lo segnala e chi no, e un rigore su Matri: il calcione di Lucarelli potrebbe pure non essere doloso, ma di certo abbatte l'attaccante bianconero.
Conte s'incavola pure con i suoi, per quel finale da sbadati: espulsione (di De Ceglie) e rigore. «Per questo dobbiamo essere arrabbiati: non esiste che alla fine di una partita che stiamo stravincendo, concediamo rigore ed espulsione. Mi ha dato fastidio. Avremmo dovuto chiudere la gara senza gol presi: questo ci deve insegnare a non abbassare mai la tensione». In coda alla sfida, il tecnico si ritrova però anche parecchie cose che hanno funzionato, a partire da Andrea Pirlo. «Detto che non mi piace parlare dei singoli, è stata la miglior risposta a qualche scettico. Si è detto che Andrea non era adatto al mio gioco, ma la verità è che è un campione: e quelli possono giocare con qualsiasi allenatore».
Anzi, la sintonia c'è stata da subito, e l'ex milanista è stato uno dei primi a credere e sostenere il sistema di gioco di Conte, il 4-2-4. C'è stata pure gente rigenerata, se all'inizio la Juve ha solo tre pezzi nuovi su undici: «Qualcuno sta riacquistando autostima - continua l'allenatore - quella che è venuta a mancare nelle ultime stagioni». Quel che gli è piaciuto di più è stata l'indole della squadra: «La partita facile o difficile dipende sempre da come la interpreti. E con il Parma la squadra è stata cattiva, concentrata e determinata. La giusta mentalità». Alla fine i giocatori si sono anche divertiti: «Voglio che la squadra regali emozioni: quelle ti portano lontano».
Ho visto un po' ovunque la solita critica a Colomba che se avesse fatto marcare di più Pirlo la partita sarebbe stata diversa, meno facile per la juve.Citazione:
12/09/2011 - PERSONAGGIO
Juve, partenza in quarta: brilla Pirlo
http://www3.lastampa.it/fileadmin/me...irlo01g_13.jpgPirlo è stato applaudito a ogni tocco dai tifosi bianconeri
I bianconeri stendon il Parma all'esordio nel nuovo stadio. In vetrina gli assist dell'ex milanista e una mentalità vincente
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Il tifoso della Juventus si era dimenticato che esistono giornate così. Una vittoria netta, un gioco di cui non vergognarsi, l'acquisto di un campione finalmente all'altezza, Pirlo, i tasselli della domenica che si infilano al posto giusto compresa naturalmente la novità dello stadio che fa richiamo quasi più della squadra. Una festa. Se n'era persa la memoria. L'esperienza delle ultime stagioni invita gli juventini a impiombare i piedi e a procedere con prudenza: sia con Ferrara che con Del Neri, ma anche nella seconda stagione di Ranieri, l'avvio del campionato indusse gli inguaribili ottimisti a parlare di scudetto e di radioso avvenire. Si è visto com'è finita.
Conte non cadrà nella stessa tentazione. Parte dal principio che due settimi posti consecutivi non si conseguono per caso e non sarà il 4-1 con il Parma (che all'Epifania e con lo stesso punteggio ma invertito aprì la crisi juventina della passata stagione) a fargli sballare le prospettive. Eppure lui, che è tifoso e saluta gli ultras battendo il pugno sul cuore, si gode l'esordio della propria creatura. Conta ciò che porti a casa e la Juve ieri ha racimolato moltissimo, soprattutto ha messo in cascina un carico di fiducia anche perché, dopo un precampionato non esaltante, ci giungevano le prime voci di uno spogliatoio un po' perplesso per la quantità di lavoro cui Conte ha sottoposto la squadra, con il rischio di presentarla appesantita.
La vittoria, insieme al gioco e all'autorevolezza della ripresa, stoppa i lamenti. La Juve è stata un po' diversa dalle attese. Per mezz'ora ci siamo interrogati sul senso di puntare tutto su giocatori esterni (è lì che si è concentrato il mercato nel finale) per giocare pochissimo sulle fasce. A destra, con Pepe e Lichtsteiner, ci si provava un po', a sinistra con Giaccherini emozionatissimo al limite del balbettio calcistico l'azione invece non sfociava mai: dopo un paio di errori l'aletta ex del Cesena era sistematicamente ignorata. Si giocava al centro e sul centro. Palla in avanti a Matri, a disagio nel fraseggio, oppure a Del Piero che farfugliava stranamente. La Juve si imbottigliava, totalmente in balia di Pirlo e viene da dire per fortuna perché l'ex rossonero, riprendendo la bacchetta che nel Milan ultimamente aveva meno tra le mani, è rifiorito. Ogni tocco scatenava l'applauso di un pubblico ammaliato da un vecchio nemico.
Il lancio per Lichtsteiner, che al 17' segnava l'1-0, era di una pulizia unica, lo svizzero aveva solo da controllarlo (molto bene) e metterlo in porta. La Pirlo-dipendenza potrà diventare un limite ma in questa fase di crescita è indispensabile. Il Parma, sfasato nell'anima, per nulla combattivo e tatticamente assente, era penoso. Al posto di Colomba avremmo spedito qualcuno a mordere i polpacci dell'ex milanista. Invece Morrone e Galloppa lo lasciavano fare ed era il primo passo del suicidio parmigiano. Non c'erano palle gol importanti, il raddoppio di Matri veniva annullato al 39' per un fuorigioco che non era suo, ma soltanto nella ripresa la Juve esplodeva. Anche perché alla regia di Pirlo si univa finalmente l'inventiva di Del Piero che con due aperture straordinarie lanciava prima Matri davanti a Mirante (botta sul palo), poi smarcava Pepe al tiro, forte e angolatissimo, del 2-0.
Andava tutto in discesa per la Juve che trovava la terza rete con una prodezza di Vidal, un prezzemolo di cui non si capisce bene il ruolo ma pronto ad adattarsi ovunque con una vitalità straordinaria. Marchisio centrava il «numero» del 4-0 (ancora lancio di Pirlo) ma questi sono dettagli, come il rigore ottenuto nel recupero da un Giovinco grigio quanto il Parma e che portava all'espulsione di De Ceglie. Il dato più essenziale è nell'atteggiamento che è cambiato nella Juve. Pirlo e Parma a parte, la differenza sta nella pressione che mette gli avversari in difficoltà quando impostano l'azione: gli emiliani, nella loro pochezza, non hanno costruito nulla. E c'è l'impressione che i bianconeri ora seguano un filo di gioco in cui l'improvvisazione sta al 10 per cento, il resto è movimento concordato e provato fino alla noia. Ci sono e ci saranno sfasature, con il tempo forse vedremo una squadra più corta dove i passaggi saranno più brevi e più intensi, ma se questo è l'inizio l'opera può proseguire con più fiducia. L'importante è che ci sia una continuità. Già domenica, a Siena, o sapremo.
Imho è un critica ingiusta, ieri nella juve correvano tutti, è vero che mettere un marcatore alto su Pirlo avrebbe reso più duro il lavoro al regista ma avrebbe significato anche un giocatore in meno in fase difensiva.
Vabbuò, ora godiamoci la settimana scudetto :rullezza:
sono contento che la discontinuità di vucinic si sia manifestata in una giornata in cui abbiamo cmq dominato.. spero sia decisivo già dalla prossima.. e attendo anche il recupero di quagliarella :sisi:
Mah ieri gli è andata piuttosto maluccio, lui si è convinto di essere una seconda punta, e imho in quella posizione ha lo stesso rendimento del Del Piero attuale, e ieri se faceva un passo avanti sbatteva contro Barzagli e se ne faceva uno indietro si escludeva dal gioco e finiva coperto da Marchisio.
Gran bell'inizio. Complimenti a squadra e tecnico. :applausi:
Spero che a Siena ci sia un bel ricambio così avremo modo di vedere come sono i nuovi acquisti, sopratutto Elia che mi incuriosice molto...:sisi:
Sono d'accordo, alla fin fine il fuorigioco su Matri non c'era ma non è niente di clamoroso: bisognerebbe cercare di non vedere spettri dappertutto, altrimenti ci si sente perseguitati anche quando non lo si è.
Sul rigore, mah... a velocità normale non ho avuto l'impressione di un rigore così netto, solo un dubbio.
Beh, no... ci sono giocatori e giocatori e quando la coperta è corta devi fare delle scelte. E ieri Colomba non le ha azzeccate.Citazione:
Ho visto un po' ovunque la solita critica a Colomba che se avesse fatto marcare di più Pirlo la partita sarebbe stata diversa, meno facile per la juve.
Imho è un critica ingiusta, ieri nella juve correvano tutti, è vero che mettere un marcatore alto su Pirlo avrebbe reso più duro il lavoro al regista ma avrebbe significato anche un giocatore in meno in fase difensiva.
Pirlo è stato determinante come nessun altro: assist su due dei quattro gol e punto di riferimento di tutto il gioco juventino (salvo quelle poche volte che ADP ha creato qualcosa di suo). Di più: s'è visto chiaramente che, se non passava da Pirlo, l'azione era tutt'altro che irresistibile.
Era lui e non altri, il giocatore da fermare: ha molto più senso lasciare un po' più libertà a un Giaccherini (o addirittura a un Del Piero) che a Pirlo...
E questo ormai l'hanno capito tutti gli allenatori da anni, in Italia e in Europa: ogni volta che Pirlo ha spazio, la sua squadra riesce a giocare bene.
Colomba doveva assolutamente provvedere (o almeno provarci).
Io non lo so, di cosa si è convinto Giovinco, ma una cosa mi pare chiara: non ha combinato niente (tranne l'azione del rigore, a partita abbondantemente finita) nonostante la palla, in attacco, passasse quasi sempre da lui.
Si è spesso intestardito in dribbling futili, ha perso diversi palloni, non ha fatto manco un passaggio buono e in generale non è servito a nulla.
E aveva (come al solito) la libertà di svariare e muoversi come più gli pareva: non credo potesse chiedere di più.
Ieri non ha fatto una gran partita un giocatore da cui invece mi aspettavo parecchio. Giaccherini. Però giocare con la Juve dopo avere giocato a Cesena (con tutto il rispetto), non deve essere facile.
Gli concedo 4-5 partite per ambientarsi.
Non è che con Pirlo marcato il Parma avrebbe automaticamente vinto, però è evidente che se marchi bene Pirlo, la Juve avrebbe avuto più difficoltà a fare gioco.
E poi non so se gol come il primo o quello (fantastico) di Marchisio, li avremmo fatti così facilmente.
Bof, non ci resta che aspettare, per ora la juve è molto Pirlocentrica, vediamo se il movimento generale della squadra renderà più difficile la sua marcatura.
Vale per Giovinco quanto detto per Pirlo, o quanto si può dire attualmente per Del Piero. Sono giocatori che dalla loro hanno solo la tecnica, niente fisico e niente corsa (con l'aggravante che per un ragazzo di 24 anni non avere corsa non è il massimo), se Giovinco finisce marcato diventa inutile.Citazione:
Io non lo so, di cosa si è convinto Giovinco, ma una cosa mi pare chiara: non ha combinato niente (tranne l'azione del rigore, a partita abbondantemente finita) nonostante la palla, in attacco, passasse quasi sempre da lui.
Si è spesso intestardito in dribbling futili, ha perso diversi palloni, non ha fatto manco un passaggio buono e in generale non è servito a nulla.
E aveva (come al solito) la libertà di svariare e muoversi come più gli pareva: non credo potesse chiedere di più.
Lui ha deciso di non essere un esterno, di non voler correre, la sua carriera dirà se questa sua scelta sarà giusta.
Unica pecca della juve di ieri....i cross....tutti lunghi sul secondo palo....estremamente lunghi. Dovrebbero registrare leggermente i piedi. :sisi:
Anche giaccherini l'ha messa lunga 4 o 5 volte...con pepe scavalcato. Secondo me il taglio era giusto da entrambi, ma non riuscivano a calibrare un cross uno.
Beh, io parlavo della partita di ieri.
Limitandosi a quella, è innegabile che con Pirlo marcato sarebbe stata molto molto più dura.
Poi ok, del domani non v'è certezza.
Eh, ma se scegli di non correre le responsabilità della scelta sono tutte tue e di nessun altro...Citazione:
Vale per Giovinco quanto detto per Pirlo, o quanto si può dire attualmente per Del Piero. Sono giocatori che dalla loro hanno solo la tecnica, niente fisico e niente corsa (con l'aggravante che per un ragazzo di 24 anni non avere corsa non è il massimo), se Giovinco finisce marcato diventa inutile.
Lui ha deciso di non essere un esterno, di non voler correre, la sua carriera dirà se questa sua scelta sarà giusta.
Per questo non trovo giusto trovare scuse a Giovinco, per la partita di ieri: lui ha deciso di fare la mezzapunta tout-court (tecnica, tiro e accelerazioni improvvise, niente altro) e sue sono le conseguenze di questo modo di giocare.
Il problema è che non serve essere forti, serve giocare bene.
Per me Giovinco è forte come caratteristiche individuali ma gioca bene molto di rado.
E poi non è che sia stato marcato così spietatamente, eh... non aveva mica l'uomo fisso addosso, gli sarebbe bastato pochissimo per poter ricevere palla (anche considerando che Pirlo non ha fatto granchè interdizione).
Tempo raga, serve tempo.
Io sono convinto che l'anno scorso una partita del genere non l'avremmo vinta, si sarebbero addormentati sull'uno a zero e poi giovinco ci avrebbe punito in qualche modo.
Questa è stata una signora prova di carattere, di dominio e di forza.
Non c'è da esaltarsi, però è meglio partire così.