BUFFON integrale: "Contro Lazio e Napoli venderemo cara la pelle. Lo Juventus Stadium ha acceso la scintilla. Conte sanguigno, ci trasmette voglia e rabbia. Il nostro centrocampo tra i più forti d'Europa" 24.11.2011 15.45 di
Redazione TuttoJuve per
tuttojuve.com articolo letto 2088 volte
Silenzio, parla Gigi Buffon. Il portierone bianconero è ospite in questi minuti a "Filo Diretto", il programma di Juventus Channel che dà la possibilità a tutti i tifosi bianconeri di mettersi in contatto con i propri beniamini. TuttoJuve.com sta trascrivendo integralmente e in tempo reale le sue dichiarazioni, rilasciate nel corso della puntata condotta dalla collega Valeria Ciardiello:
Abbiamo fatto un montaggio di fotografie e di parate per immortalare i tuoi momenti. Sei sempre in volo...
"No, come caratteristiche non sono un portiere che vola molto. Sono più di posizione, concreto, però ogni tanto la situazione lo richiede".
A te basta allungare una mano...
"Sì, diciamo che il fisico mi fa semplificare molte cose".
Sei in forma strepitosa, fisicamente e psicologicamente. Posso chiederti come hai fatto a tornare così in formissima?
"L'unico segreto è cercare di rimettersi sempre in discussione; sapere che se hai delle basi, come posso averle io e se hai la volontà, la voglia e la determinazione giusta per poter scrivere ancora pagine importanti nel calcio, sai che lo puoi fare. Chiaramente tutto questo passa attraverso tanti sacrifici che però hanno dato il loro frutto".
Sei anche dimagrito tantissimo Gigi: hai fatto una super dieta?
"No, dieta no. Ho perso 4-5 chili. Questo non so se mi aiuta a star meglio o meno, perchè poi alla fine negli ultimi 10-12 anni ho sempre pesato 93-94 chili. Adesso che sono 88 e mezzo, 89, sicuramente mi sento bene. Però non so se è quella la vera ragione di tutto. Io penso che la vera ragione, sia il fatto che dal momento in cui ho finito la riabilitazione, i primi due-tre mesi graduali di step che dovevo fare, ho avuto l'opportunità di potermi allenare quotidianamente a briglie sciolte. E questa è una cosa che soprattutto a livello di testa mi ha liberato molto e mi fa sentire bene".
A me è rimasto in testa quel dribbling che hai fatto domenica su Ilicic, fuori dall'area...
"Sì, diciamo che ogni tanto capita anche quello, nel senso che giocando spesso fuori dalla porta e molto anche con i piedi, può capitare anche di avventurarsi in cose simili. Io preferisco sempre parare, però come dico sempre, se il caso lo richiede bisogna anche saper rischiare".
Tu non ami tantissimo usare i piedi, vero?
"No, non mi dispiace. Devo dire la verità, da ragazzo, nel settore giovanile a Parma, li adoperavo spesso perchè ero un libero aggiunto, avevamo una difesa sempre molto alta. E credo di avere le caratteristiche per poterlo fare bene. Però è anche vero che delle volte si può sbagliare. Purtroppo se sbaglio io con i piedi, l'avversario va in porta con la palla, per cui la cosa richiede grande attenzione".
Senti maggiore sicurezza quest'anno da parte del reparto difensivo? Come è cambiata la dinamica del gioco che spesso parte dalla difesa e anche da te?
"Penso che la difesa, anche l'anno scorso, più o meno, fosse la medesima. I nomi erano più o meno quelli, però, se prendi pochi gol e la difesa fa bene è perchè si fa bene la fase difensiva. La fase difensiva spesso comincia dagli attaccanti. Se quest'anno, per adesso, le cose stanno andando per il verso giusto è anche perchè una grandissima mano, in questa fase, la stanno dando gli attaccanti ed i centrocampisti".
Rispetto allo scorso anno cos'è cambiato nella Juventus?
"Cos'è cambiato... sicuramente a livello di qualità ci sono giocatori che sono un gradino o due superiori alla rosa dell'anno scorso e per cui ci hanno fatto fare un piccolo salto di qualità. Poi sicuramente stiamo avendo meno infortuni degli altri anni, questo è molto importante. E poi anche il modo di giocare del mister ci dà grande aggressività e di conseguenza se le cose vanno bene, c'è grande consapevolezza, c'è grande certezza".
Non hai ogni tanto la sensazione che dalla panchina possa entrare in campo anche lui?
"Sì, l'invasione siamo lì che l'attendiamo, devo dire la verità. Però è bello anche così: quando hai un allenatore così sanguigno, che tiene in maniera viscerale al proprio lavoro, al risultato e alla prestazione della propria squadra, è chiaro che ti trasmette quel tipo di voglia e di rabbia. In più, se le cose vanno bene si fa anche meno fatica a seguirlo".
Gigi, quanto è bello giocare nello Juventus Stadium? Senti tanto la differenza rispetto allo scorso anno?
"Sì, devo dire la verità: è veramente bello. E' un piacere giocarci. Per me è stata una vera rivelazione perchè da quella famosa serata nella quale c'è stata l'inaugurazione devo dire che, almeno soggettivamente, mi si è accesa una scintilla molto importante, che per far bene questo lavoro è determinante".
Hai visto ieri sera Milan-Barcellona? Boateng ha trafitto la porta del Barça ma non la tua. Che parata è stata quella in Juventus-Milan sul tiro di Boateng?
"Sì, è stata poi l'unica parata che ho fatto in quella partita. Eravamo sullo 0-0. E' stata una bella parata, perchè seguendo il cross chiaramente mi stavo muovendo verso la parte sinistra, lui ha calciato immediatamente e spesso e volentieri quei tiri ti prendono in contropiede e la palla può anche entrare. Invece, sono riuscito a trovare la reattività giusta, la forza di spingere e sono riuscito a deviare la palla. Che poi la fortuna, come tutte le cose, quando le annate vanno bene, sta nel fatto che sono riuscito a deviarla quel tanto che bastava per buttarla fuori e non metterla sui piedi di Ibrahimovic che era lì pronto. Milan-Barcellona? Ho visto degli spezzoni, però non l'ho seguita tutta".
Hai visto Napoli-Manchester City?
"Sì, l'ho vista".
Che cosa hai provato superando un altro mito juventino come Zoff nel numero delle presenze in azzurro? Lo supererai anche in bianconero?
"In Nazionale l'ho eguagliato per ora".
Manca poco per superarlo, dai. Una gara...
"Sì, sì, ma può capitar di tutto nella vita, per cui non si sa mai. Però ugualmente è stato un grande orgoglio perchè poi credo che Zoff faccia parte di quella piccola categoria di mostri sacri che sono esistiti e ben per lui esiste ancora, e che hanno fatto parte del calcio. Il fatto di aver potuto almeno affiancarlo in qualcosa di così prestigioso come le presenze in Nazionale è un bell'orgoglio".
E rispetto alle presenze in bianconero?
"Ora non so quante ne abbia più di me, sinceramente".
Non sono tantissime, volendo ce la potresti fare...
"Volendo siamo pronti anche a questo tipo di affiancamento".
Vi siete sentiti a proposito di questo record?
"No, noi ci eravamo visti a Pescara, in occasione della premiazione per gli ultracenteneri della Nazionali e ci eravamo un po' fermati a parlare".
Quest'anno il vento su Torino è cambiato...
"Lo spero, me lo auguro, guarda, con tutto il cuore".
Una riflessione sul nostro centrocampo: dopo i progressi di Marchisio abbiamo il centrocampo più forte d'Europa. Cosa ne pensi?
"Secondo me, in questo momento, è sicuramente, è uno dei centrocampi più forti d'Europa, questo senza dubbio. Possiamo contare su un Marchisio che è in condizioni stratosferiche, su Pirlo che è il massimo che una squadra possa avere a centrocampo e su un Vidal che è la vera rivelazione di questo campionato, perchè sinceramente un giocatore come lui, con le sue caratteristiche, che lotta su ogni palla, corre su ogni palla, c'è sempre in ogni situazione di gioco, devo dire che è difficile da trovare in qualsiasi squadra. E come avevo anticipato due-tre mesi fa, secondo me Vidal è uno di quei giocatori che anche nel periodo della grandissima Juve avrebbe trovato spazio".
Come reputi le tue parate nella gara vinta contro il Palermo? La parata in uscita su Ilicic è quasi una stoppata da basket...
"Sì, è stata una parata che, al di là di tutto, penso sia servita, soprattutto in quel momento, perchè eravamo all'inizio della gara. E' stato un mix di tempismo, di coraggio, un po' di tecnica. Quando riesci a pararla sembra tutto molto più facile, però tante altre volte hai la sfortuna che ti tocchi la mano e vada dentro; lì invece sono riuscito a prenderla in maniera piena, per cui menomale".
Ilicic è rimasto frustrato dopo quel tiro non riuscito...
"Sì, ci può anche stare che magari dal punto di vista psicologico uno possa subire un contraccolpo, anche se non penso che un giocatore del suo livello subisca questo tipo di pressioni. E' veramente molto bravo".
Mi raccomando per sabato e per martedì...
"Sì, diciamo che non sono le gare più agevoli del campionato, però sicuramente venderemo cara la pelle".
Ho letto il tuo discorso davanti a Napolitano. Come l'hai maturato? Hai sempre sentito forte la tua coscienza civile? In cosa hai fiducia per il futuro dell'Italia?
"L'ho maturato chiaramente.... sono riflessioni che avevano poco di estemporaneo: a parte il modo in cui le ho dette, che è stata l'unica cosa estemporanea che c'è stata, quelle lì sono state parole frutto di piccole riflessioni e pensieri che avevo maturato in questi ultimi mesi di Italia. E mi sono sentito in dovere di farlo, perchè al di là dei saluti e dei ringraziamenti al nostro Presidente, che ha avuto la carineria di invitarci, mi sentivo anche in dovere di dover portare un altro messaggio, perchè alla fine siamo tutti cittadini italiani e se c'è un qualcosa che riteniamo si possa migliorare nella nostra Nazione, è giusto farla presente".
In questo senso tu hai fiducia per il futuro dell'Italia?
"Fiducia per forza, nel senso che l'Italia - visto che ho avuto la fortuna di girare il mondo - è il Paese più bello in assoluto. Credo che sia uno dei pochi Paesi che possa vivere solo di turismo per la fortuna e la bravura e la forza artistica che ha. Ma è chiaro che ci sono tante altre problematiche e tante altre dinamiche che conosciamo relativamente e che in questo momento ci stanno un po' tagliando le gambe".
Quando si parla di mercato, si parla sempre di un Buffon prossimo a lasciare alla Juve. Sono solo voci è c'è qualcosa di concreto?
"Realmente, ora, in tutte le trattative di calciomercato, il mio nome non si è ancora sentito, per cui credo che le cose siano stazionarie e stiano bene così. Stiamo tranquilli almeno adesso".
Ora ci sono Lazio e Napoli. Siamo concentrati? Siamo sul pezzo?
"Per forza. Non può essere altrimenti con l'allenatore che ci ritroviamo è una cosa che viene naturale, devo dire. Poi anche noi conosciamo perfettamente l'importanza di queste due gare e ci teniamo veramente tanto, perchè sono banchi di prova importanti anche per noi. Non si vuole sfigurare e più che altro venderemo cara la pelle, quello sicuro".
Sei tipo da fioretti? Mi spiego, quando tieni tantissimo a qualcosa dici a te stesso: pur di ottenerla sono disposto a...
"Sì, ne ho fatti tanti di fioretti, molti dei quali li ho portati a termine. In altri un pochino ho desistito, sono venuto meno, però devo dire che è il modo migliore per cercare di autostimolarsi, di crearsi un obiettivo. Spesso e volentieri, poi, quando porti a termine dei fioretti, ti arriva anche il risultato tanto agognato. Per cui devo dire che vale la pena di farli".
Allora facciamoci un fioretto se serve a raggiungere gli obiettivi...
"Sì, anche più di uno"(redazione TuttoJuve.com).