attacchi acidamente chi si ribella ai contratti nel culo.
quando ti capiterà dovrai usare lo stesso ragionamento-
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attacchi acidamente chi si ribella ai contratti nel culo.
quando ti capiterà dovrai usare lo stesso ragionamento-
No guarda mi mancano le premesse. Non essendo mai stato un figlio di papà che gioca a fare il sindacalista senza aver mai lavorato in vita mia, non posso ribellarmi ai contratti nel culo come fai te...magari in un altra vita al posto di nascere da una famiglia di operai nascerò in una famiglia della Roma bbbene e potrò giocare al ribelle tanto per passarmi il tempo...
sono figlio di un ingegnere che mi ha lasciato una pensione che mi ha permesso di studiare materie umanistiche per un po' di tempo, ma per pagarmi gli studi di quest'anno ho dovuto lavorare tutto l'anno scorso, visto che i soldi sono finiti-
non sapevo che fare nella vita, ma ora spero di aver quadrato il cerchio, almeno per un po'.
che c'entra col contratto di pomigliano?
mica per intervenire in una discussione è necessario esser presenti in prima persona.
se fosse così, chiudete pure il forum.
Se non sai com'é fatto un contratto collettivo nazionale di lavoro i tuoi interventi sono privi di peso, tanto più se dai ai medesimi il tono della pontificazione. Poi liberissimo di scrivere quello che vuoi, come io sono libero di farti notare le castronerie che scrivi....
Devo dire che i dati della produttività degli stabilimenti non sono proprio facili da trovare.
Il dato della produttività di Tichy l'ho preso qui: http://www.repubblica.it/economia/20..._fiat-8403348/
e dallo stesso articolo è deducibile una stima molto approssimativa della produttività di Melfi (dipendenti: 5100)
Qui: http://www.eleaml.org/sud/stampa/rivolta_melfi.html ho trovato la produttività di picco di Melfi.
Mentre da questo articolo: http://www.motori.it/attualita/4979/...e-a-melfi.html e considerando che lo stabilimento è stato inaugurato nel 1994, si deduce una produttività media sui 16 anni è di 60 vetture/dipendente/anno, il che considerando come funzionano questi stabilmenti fa pensare che la potenzialità produttiva a pieno regime sia decisamente più alta.
Ovviamente i risultati non sono precisi come si vorrebbe, ma IMHO più che sufficienti a stabilire che, a parità di tipologie di vettura, uno stabilimento italiano costruito in una zona economicamente depressa può fare numeri identici a quelli di Tichy, senza bisogno di calpestare i diritti dei lavoratori.
Nota di colore: da questa tabella http://en.wikipedia.org/wiki/List_of...roup_factories è possibile dedurre in alcuni punti la produttività di alcune fabbriche del "leggendario" gruppo VW. Sorpresa sorpresa, solo in un caso si superano le 2000 auto/dipendente/anno (e si tratta di un impianto non ancora costruito).
EDIT: Mi auto-facepalmo ed auto-rotolullo per aver letto male il dato sulla produttività di Tichy, che non è di 77 auto/dipendente/anno (quello è del Brasile) ma di 100/auto/dipendente/anno (bruttissima abitudine, non leggere i numeri scritti in lettere). Questo richiede una nuova valutazione della faccenda, probabilmente. :D
RI-EDIT: Rimane comunque il fatto che la produttività di picco dimostrata dagli impianti italiani è pari a quella del Brasile ed in linea con quella di altri grandi marchi europei. Tra l'altro l'impianto di Melfi è più vecchio di quello di Tichy e la Punto è una vettura di segmento superiore rispetto a Panda e 500. Inoltre se andiamo a vedere la produzione di picco raggiunta da Melfi (400.000 unità), e la confrontiamo con la capacità produttiva (450.000 unità) troviamo un fattore di impiego dell'80%*, superiore al fattore di impiego medio di qualunque produttore europeo (la VW, che è la migliore, non supera il 78%), tra l'altro raggiunto con 5100 operai contro i 6300 previsti dal progetto originale dello stabilimento. Mi vedo dunque costretto dai dati a correggere la mia opinione sulla confrontabilità tra Melfi e Tichy, ma comunque non cambia la constatazione che fare di tutta la produzione italiana un fascio agitando nel contempo lo spauracchio "estero" è una vaccata bella e buona.
*Nota: Il fattore di impiego, come si intuisce, è il rapporto tra capacità produttiva di un impianto e produzione effettivamente svolta. Se è vero quello che dice Marchionne, cioè che lo scopo non è tagliare a caso sul costo del lavoro, ma migliorare l'efficienza, è questo il fattore che deve essere drammaticamente aumentato. Ma i fattori d'impiego bassi di merda non dipendono da "gli operai italiani che hanno troppi diritti sindacati blablabla", bensì dal fatto che fabbriche come Pomigliano (capacità produttiva: 240.000 unità) hanno prodotto 36.000 vetture perchè ... indovinate un pò ... tante se ne sono vendute, di Alfa Romeo (a parte la MiTo, che è prodotta a Mirafiori, che non a caso ha un fattore di impiego decisamente più alto). Quindi la causa del cattivo sfruttamento di numerosi impianti italiani è ancora una volta da imputarsi alla FIAT che fa auto di merda che nessuno compra, non certo ai lavoratori che "hanno troppi diritti". In realtà quello che avviene è un classico dell'industria: fai un prodotto di merda, ci costruisci un impianto enorme, il prodotto non vende e tu non ammortizzi. Quello che non si capisce è perchè Marchionne insista ad inventarsi che questo banale meccanismo economico sia in realtà causato dai sindacati italiani e dai lavoratori italiani.
avendo letto il nuovo contratto, ho solo ripetuto le ragioni della FIOM.
ma non li difendo per partito preso.
più semplicemente ho letto le loro motivazioni e quelle di marchionne e mi son sembrati più ragionevoli.
da quel che so dei sindacati, per me potrebbero pure chiudere tutti domattina, visti i salti mortali che riescono a fare pur di legittimare la propria funzione ed esistenza.
CGIL in primis.
PS le ultime parole di marchionne non fanno che confermare le posizioni FIOM.
Comunque il nocciolo è che se in Italia fai auto che non vendono, hai voglia ad aumentare la produttività per generare utili.
Nipotina in arrivo :cheers:
Greetings
chiamala Orchidea :o
Domani riunione delle 3 aziende per cui lavoro e di tutti i dipendenti, e' arrivata la crisi.
Ahia.
Evviva per #ale :cheers:
Vi prego, guardate l'articolo di apertura del Fatto di oggi :asd:
http://www.ilfattoquotidiano.it/
Ciao, sono nuovo.
Qualcuno potrebbe spiegarmi come è possibile che sotto il "governo del fare" la Camera si fermi per venti giorni perché non c'è nulla su cui votare?
Riflesso pavloviano ?
lo stipendio continuano a prenderlo? :asd:
Innanzitutto grazie per i dati. Google non mi vuole bene.
Le auto più piccole richiedono meno pezzi per essere assemblate?Non ne sono sicurissimo. O comunque l'incidenza sul numero di operazioni necessarie per l'assemblaggio completo non credo proprio sia il 50% .Ovviamente se ho problemi con una fabbrica, delocalizzo le produzioni sensibili e remunerative su altri impianti: il fatto che tu hai riportato può essere letto in entrambi i modi.Citazione:
Ma i fattori d'impiego bassi di merda non dipendono da "gli operai italiani che hanno troppi diritti sindacati blablabla", bensì dal fatto che fabbriche come Pomigliano (capacità produttiva: 240.000 unità) hanno prodotto 36.000 vetture perchè ... indovinate un pò ... tante se ne sono vendute, di Alfa Romeo (a parte la MiTo, che è prodotta a Mirafiori, che non a caso ha un fattore di impiego decisamente più alto).
Le auto di merda la FIAT le faceva negli anni '80. Le ultime grosse cagate le ha fatte con la Stilo e la Multipla, e anche qui prevalentemente per scelte di design discutibili, ma non per carenze meccaniche. Al momento attuale le FIAT hanno un failure rate decisamente basso, anche confrontandolo con le VW: link a caso, vecchio e con una sola fiat di segmento basso in elenco, ma tanto per capire il trend: http://www.bbc.co.uk/blogs/opensecre..._released.htmlCitazione:
Quindi la causa del cattivo sfruttamento di numerosi impianti italiani è ancora una volta da imputarsi alla FIAT che fa auto di merda che nessuno compra, non certo ai lavoratori che "hanno troppi diritti". In realtà quello che avviene è un classico dell'industria: fai un prodotto di merda, ci costruisci un impianto enorme, il prodotto non vende e tu non ammortizzi. Quello che non si capisce è perchè Marchionne insista ad inventarsi che questo banale meccanismo economico sia in realtà causato dai sindacati italiani e dai lavoratori italiani.
La Punto 2004 ha il failure rate un punto e mezzo più alto della Passat, l'ammiraglia della VW. Per dire. C'è anche da dire che la Toyota dopo lo scherzone dell'acceleratore ha perso credibilità a carrettate.
Una azienda che durante un momento grigissimo del mercato può permettersi di fagocitare la Crysler è tutto meno che con le pezze al culo.
Non dimentichiamo che i motori FIAT sono tra i più tecnologicamente avanzati in assoluto e i gruppi di ricerca sull'automotive sono al top da anni: multijet e prima il common rail sono tecnologie sviluppate e portate sul mercato dal Gruppo FIAT. NOn è un caso che GM avesse intenzione di aprire proprio a Torino il dipartimento R&D Europe: l'intenzione era di "saccheggiare" il know-how del eprsonale di ricerca (sottopagato, rispetto agli standard americani) di FIAT.
Riassumendo in poche parole: la FIAT era diventata un mestissimo ente parastatale, funestato da vecchi imbecilli alle posizioni di controllo. Questi vecchi imbecilli erano la sintesi del peggio che un mercato non concorrenziale potesse esprimere: nepotisti, corrotti e convinti di essere intocabili nel loro piccolo feudo. Il CEO era fondamentalmente impossibilitato a rimuovere questi personaggi, perché essi avevano influenza sia nel CdA, connessioni coi sindacati e con i partiti politici. Finché tutto il baraccone teneva, andava bene. Poi, quando ha cominciato a scricchiolare il mercato, la FIAT è entrata in crisi; non è un mistero che la famiglia Agnelli avesse intenzione di spostare tutti i beni nel settore finanziario. La cosa non è andata a buon fine perché se avessero lasciato FIAT andare con le gambe all'aria non ne sarebbero usciti vivi, politicamente parlando.
Quando l'ondata di liquame ha assunto le dimenzioni di uno tsunami, gli azionisti sono andati in panico e hanno assunto un CEO a cui hanno dato CARTA BIANCA. Marchionne, quindi, si è trovato con un'azienda dotata di ottimo personale frammisto a dirigenti deleteri. Dei gibboni in gioielleria, potremmo dire. Una volta che è riuscito a liberarsi dei gibboni, ha potuto riaprire la gioielleria. Nessun miracolo: la gente eccellente è sempre stata lì, ma non poteva lavorare.
Sanato quindi il gruppo dirigente, mi aspetto che, ora, se ci sono dei problemi vegnano o dalla mancanza di domanda (e così non è, visto che come vendite FIAT si sta comportando benissimo) o dalla produzione; Da Fazio, Marchionne ha detto esattamente quel che mi aspettavo. Giuro che sono rimasto quasi shockato dalle reazioni che ho letto in giro. Ok, da un assistenzialista irredimibile come Fini un po' si, ma non da tutti gli altri.
Ciao sono nuovo anche io, ho sentito stamattina che il governo del fare ha fatto 10 leggi in un anno.Citazione:
Ciao, sono nuovo.
Qualcuno potrebbe spiegarmi come è possibile che sotto il "governo del fare" la Camera si fermi per venti giorni perché non c'è nulla su cui votare?
Molto semplicemente, perchè il governo (almeno fino a prima della crisi con fini, ora non so, ma forse ancora di più) era andato avanti nell'attività legislativa tramite decreti e leggi delega, privando il più possibile la camera della sua funzione legislativa e centrandosi invece su un ideale "governo del premier". Un premierato forte fatto in casa, insomma. Se si guardano le statistiche iniziali, credo che meno di un terzo delle leggi promulgate siano ORIGINATE dalla camera (è chiaro che poi decreti devono passare dalle camere, e leggi delega devono essere votate).
Errore, leggi sopra. Non IL GOVERNO. In questo l'articolo del giornale che avevo in mano stamattina era abbastanza chiaro. Non so se poi quelli di altre testate fossero più o meno fuorvianti.
Non c'è molto da votare perchè le ratifiche di trattati internazionali e di leggi comunitarie non si votano in parlamento, le direttive comunitarie vanno recepite e stop ed il governo ha solitamente una legge delega per farlo votata a inizio legislatura, le leggi delega, una volta votate, richiedono tempo per essere sfornate sotto forma di decreti attuativi (non da votare), e perchè i decreti legge sono da votare per convertire in legge ma solo dopo sei mesi e se e solo se non hanno già esaurito il loro compito in quei sei mesi. Inoltre, molte leggi rimpallano avanti e indietro nelle commissioni (che hanno ricevuto un grosso boost di attività negli ultimi anni) in attesa di essere votate nella versione il più "blindata" possibile.
Comunque, nel caso chi avesse l'occhio sinistro sofferente di lettura selettiva:
http://www.corriere.it/politica/10_o...4f02aabc.shtml
Mi sembra moderatamente chiara la situazione, al di là della verve più o meno polemica "anti-casta" dell'articolista.
Si può poi discutere su quanto sia un bene o meno questo svuotamento di prerogative delle camere, riassunto dalla frase del deputato leghista contenuta nell'articolo.
Indubbiamente, va aggiunto, che se ci fossero i dati parziali (che so, divisi per trimestri), delle attività del governo dal 2008 ad oggi, ho il sospetto che vedremmo un enorme burst ridursi man mano che si acuisce il conflitto di Fini. Di chi sarà mai la colpa dell'immobilismo e dell'impantanamento, quindi? :)
Gianfranco Malaussène.
ma chi cazzo è 'sto Broomstick?
Heh.
Secondo te chi potrà mai essere Mr. Manico di scopa?
Suggerimento: Dice cose ragionevoli, è accettabile, bello scuro in volto, ha il naso deviato da un camerata, sta sempre a succhiare mentine e dicono che con parti della sua faccia ristruttureranno le campane del Cremlino.
Sua e di chi se lo è scelto come alleato :fag:Citazione:
Indubbiamente, va aggiunto, che se ci fossero i dati parziali (che so, divisi per trimestri), delle attività del governo dal 2008 ad oggi, ho il sospetto che vedremmo un enorme burst ridursi man mano che si acuisce il conflitto di Fini. Di chi sarà mai la colpa dell'immobilismo e dell'impantanamento, quindi? :)
hai altre proposte? Mastella non vale.
:rotfl:
Almeno QUESTO governo si preoccupa della copertura finanziaria, o qualcuno si è già dimenticato le sparate 2008-2009 dell'opposizione? :asd:
Marchionne non ha detto che gli operai italiani debbano stare alle regole del mercato del lavoro polacco (per dire, lavorano in media un week-end ogni due).
Ha detto invece che per dare il via al piano di investimenti per il rilancio di fiat NEGLI STABILIMENTI ITALIANI (20 miliardi di euro) deve avere la certezza di una pax sindacale come quella stipulata dal 2004 al 2009 che ha permesso il rilancio di Fiat.
il problema del fattore di occupazione delle fabbriche viene risolto, nella prospettiva di Marchionne, co un aumento dei volumi di vndita dato dall'apertura dei canali dstributivi di Chrysler negli states.