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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
Yoae
io non vedo niente di tutto ciò e penso che dovreste contattare uno psichiatra :sisi:
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
Crisostomo
Lui al massimo ti fa un Big Picture ma sarà sempre lì a darti conforto.
:rotfl:
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
Yoae
io non vedo niente di tutto ciò e penso che dovreste contattare uno psichiatra :sisi:
:sisi:
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
Yoae
io non vedo niente di tutto ciò e penso che dovreste contattare uno psichiatra :sisi:
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Originariamente Scritto da
Zombine
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Originariamente Scritto da
Shuren
:sisi:
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Re: Il baretto di City 17
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Originariamente Scritto da
LittleChemist
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Re: Il baretto di City 17
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Re: Il baretto di City 17
la morale è: in ammerega se abbandoni l'università diventi miliardario come GABE o Steve iCoso, in magicItaly se tutto va bene i barboni di quartiere ti riservano un cartone sul quale dormire :alesisi:
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
sync
la morale è: in ammerega se abbandoni l'università diventi miliardario come GABE o Steve iCoso, in magicItaly se tutto va bene i barboni di quartiere ti riservano un cartone sul quale dormire :alesisi:
Questo succede anche se non l'abbandoni :asd:
Anzi forse se ti laurei manco ti riservano il cartone
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Re: Il baretto di City 17
In itaglia c'è una prevaricante cultura di nonnismo spacciata per meritocrazia, in amerrigga invece c'è la vera meritocrazia ma da come sei al top puoi anche ritrovarti nella merda se sbagli :sisi:, resta il fatto che è "più migliore" il sistema ammeriggano :sisi:
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
ZioYuri78
In itaglia c'è una prevaricante cultura di nonnismo spacciata per meritocrazia, in amerrigga invece c'è la vera meritocrazia ma da come sei al top puoi anche ritrovarti nella merda se sbagli :sisi:, resta il fatto che è "più migliore" il sistema ammeriggano :sisi:
In italia si parla spesso di parentopoli ma si sbaglia: il problema è che vai avanti se fai parte di un sistema ritrovandoti al posto giusto ed al momento giusto, e la meritocrazia non c'entra mai nulla.
Ma io penso che tutto basato sulla meritocrazia sia alquanto anarchico: in un paese dove escono migliaia di laureati all'anno, diventa anche difficile emergere se poi per vincere un concorso devi fare dei quiz del menga... ed anche se fosse, chi ha il diritto di decidere chi vale più di un altro, quando devi ancora iniziare a lavorare?
Le due cose devono essere sempre miscelate opportunamente:
-meritocrazia sì, ma se sei davvero bravo devi aspirare a posti elevati anche con una raccomandazione (termine nel senso positivo: cazzo, quello è bravo, lo prendiamo subito e non lo facciamo scappare), senza perdere tempo a cercare un lavoro come chi vale di meno (molti ricconi o benestanti che vanno avanti per discendenze paterne/materne e con il conto in banca).
Faccio un esempio: se tu lavori da precario in una università e sei davvero bravo, potresti diventare fisso senza che nessuno ti rompa le palle con un concorso (visto che poi è fasullo). In Inghilterra, infatti, ti assumono. Anche il figlio di qualcun altro.
Voglio dire: la meritocrazia pura è un coltello che può fare anche mooolto male. In mezzo a mille è sempre difficile emergere. Perchè nessuno è davvero superiore ad un altro.
In USA non è tanto la meritocrazia, perchè anche lì in molte realtà è basato tanto sulla raccomandazione (vuoi entrare in un ente pubblico/privato? Ok, curriculum e lettera di elogio di altri "illustri" personaggi che ti diano il "lascia passare").
Magari la la vera differenza è che questo tipo di situazione è applicata in maniera stringente (se poi vai lì e non sai fare un cazzo, ti prendono a calci in culo a prescindere), quando qui in Italia basta una conoscenza o una promessa per avere successo, ANCHE se non sai fare nulla, perchè chi sgobba davvero sono gli schiavi che non hanno diritto di lamentarsi...
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
Glorfindel75
In italia si parla spesso di parentopoli ma si sbaglia: il problema è che vai avanti se fai parte di un sistema ritrovandoti al posto giusto ed al momento giusto, e la meritocrazia non c'entra mai nulla.
Ma io penso che tutto basato sulla meritocrazia sia alquanto anarchico: in un paese dove escono migliaia di laureati all'anno, diventa anche difficile emergere se poi per vincere un concorso devi fare dei quiz del menga... ed anche se fosse, chi ha il diritto di decidere chi vale più di un altro, quando devi ancora iniziare a lavorare?
Le due cose devono essere sempre miscelate opportunamente:
-meritocrazia sì, ma se sei davvero bravo devi aspirare a posti elevati anche con una raccomandazione (termine nel senso positivo: cazzo, quello è bravo, lo prendiamo subito e non lo facciamo scappare), senza perdere tempo a cercare un lavoro come chi vale di meno (molti ricconi o benestanti che vanno avanti per discendenze paterne/materne e con il conto in banca).
Faccio un esempio: se tu lavori da precario in una università e sei davvero bravo, potresti diventare fisso senza che nessuno ti rompa le palle con un concorso (visto che poi è fasullo). In Inghilterra, infatti, ti assumono. Anche il figlio di qualcun altro.
Voglio dire: la meritocrazia pura è un coltello che può fare anche mooolto male. In mezzo a mille è sempre difficile emergere. Perchè nessuno è davvero superiore ad un altro.
In USA non è tanto la meritocrazia, perchè anche lì in molte realtà è basato tanto sulla raccomandazione (vuoi entrare in un ente pubblico/privato? Ok, curriculum e lettera di elogio di altri "illustri" personaggi che ti diano il "lascia passare").
Magari la la vera differenza è che questo tipo di situazione è applicata in maniera stringente (se poi vai lì e non sai fare un cazzo, ti prendono a calci in culo a prescindere), quando qui in Italia basta una conoscenza o una promessa per avere successo, ANCHE se non sai fare nulla, perchè chi sgobba davvero sono gli schiavi che non hanno diritto di lamentarsi...
intendevo esattamente questo :sisi:
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Re: Il baretto di City 17
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
sync
tette :sisi:
Come osi pronunciare termini cosi impudichi?
GABE è fuorioso
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Re: Il baretto di City 17
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Re: Il baretto di City 17
Solo le tette di GABE possono essere menzionate!
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Re: Il baretto di City 17
Non mi fa piu vendere le casse :|
Avevo quella natalizia da 43 cents :|
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
L.H.O.O.Q.
Non mi fa piu vendere le casse :|
Avevo quella natalizia da 43 cents :|
In che senso non te le fa più vendere?
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
ZioYuri78
Solo le tette di GABE possono essere menzionate!
:stress:
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
sync
la morale è: in ammerega se abbandoni l'università diventi miliardario come GABE o Steve iCoso, in magicItaly se tutto va bene i barboni di quartiere ti riservano un cartone sul quale dormire :alesisi:
veramente ultimamente c'è questa cultura della laurea a tutti i costi altrimenti non si lavora, ma è una pura falsità. Se non vuoi fare l'operatore di call center la laurea non ti serve. Ti impari un mestiere qualunque e vedi che i soldi dopo un po' li fai. Chiaro che se esci laureato a 25/26 anni, senza aver mai fatto niente di concreto se nettamente più svantaggiato di un coetaneo che sa fare.
La laurea ormai si usa solo come scusa per procrastinare il lavoro.
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
ZioYuri78
In che senso non te le fa più vendere?
Se vado nell'inventario non c'è l'opzione vendi :|
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
L.H.O.O.Q.
Se vado nell'inventario non c'è l'opzione vendi :|
Appena controllato, tutto regolare here, provato a riavviare? :uhm:
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Re: Il baretto di City 17
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
Shuren
veramente ultimamente c'è questa cultura della laurea a tutti i costi altrimenti non si lavora, ma è una pura falsità. Se non vuoi fare l'operatore di call center la laurea non ti serve. Ti impari un mestiere qualunque e vedi che i soldi dopo un po' li fai. Chiaro che se esci laureato a 25/26 anni, senza aver mai fatto niente di concreto se nettamente più svantaggiato di un coetaneo che sa fare.
La laurea ormai si usa solo come scusa per procrastinare il lavoro.
Già, a meno di non avere le idee chiare ed incontrare le persone giuste (anche lì serve), ti toglie solo tempo che potrebbe servire a sperimentare prima di trovarsi un lavoro definitivo. Invece si esce e ormai le alternative son poche.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Glorfindel75
Le elfe esistono :snob:
:vojo:
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Re: Il baretto di City 17
La laurea ha senso se entri in una facoltà che ti immette nel mondo del lavoro e che ti permetta di fare una tesi/dottorato a contatto con il mondo e le aziende.
Le seghe mentali sulla ricerca servono solo ai professori per il proprio curriculum (infatti tu lavori per loro, che faranno i concorsi interni per arrivare alla posizione di ordinario, presentando curriculum tirati su dagli schiavetti), o se loro ti garantiscono la sistemazione.
Tutto il resto sono stronzate, alimentate da chi tira acqua al proprio mulino.
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Re: Il baretto di City 17
Citazione:
Originariamente Scritto da
ZioYuri78
Appena controllato, tutto regolare here, provato a riavviare? :uhm:
http://i.imgur.com/EddiV.jpg
eppure in vendita ce ne sono parecchie :uhm: