Ho capito, meglio che passo :asd:
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Ho capito, meglio che passo :asd:
No no ma che vediteli tutti, un commento su Resurrection poi è sempre interessante, qui siamo tipo in due a cui piace :sisi:
Ma anche a me non era dispiaciuto, li vidi di seguito uno dietro l'altro anni or sono e non mi pare ci fossero questi grandi gap qualitativi con i precedenti episodi :asd:
Infatti Resurrection è una figata pazzesca.
Il 3 però è bruttino, anche se si salva.
Resurrection è una squisitezza
Inviato dal mio GT-I9003
Io rivedo sempre volentieri il primo, il secondo è un po' l'adolescenza con gli ormoni impazziti che si ripresenta, quei ricordi alla terminator che non ti togli più anche se poi magari hai gusti più raffinati ormai, preferisci altro, epperò.. il tre e il quattro li vedo ma non mi sconvolgono le budella, ecco.
Sto diventando sempre più scientifico :asd:
Ho visto "Risvegli" con Robin Williams e De Niro.
Bello bello :sisi: Bravissimi ambedue.
Biancaneve e il cacciatore.
Bello visivamente (effetti speciali, fotografia, costumi), ma storia e personaggi nulli, e dialoghi risibili.
Grimilde si vede mai con addosso un vestito fatto di elitre di scarafaggio?
Avevo letto su Io Donna ( :fag: ) un articolo praticamente concentrato su quest'unico dettaglio ma non ho mai visto uno straccio di foto.
In realtà ha un costume di piume di corvo, molto bello peraltro. Gli unici scarafaggi che ho visto sono quelli della foresta oscura.
Visto anche io stamane Risvegli.Ottimo film :sisi:
Robin Williams e Robert De Niro sono una bella coppia,IMHO.Hanno girato assieme altri film?
388 Arletta Avenue (2012) di Randall Cole
http://img9.imageshack.us/img9/3726/388arletaa.jpg
http://www.imdb.com/title/tt1767272/
L'indirizzo del titolo è la residenza di una giovane coppia di sposi, James e Amy. Una vita tranquilla, la consueta routine quotidiana tra lavoro, coccole e footing all'aria aperta. Una situazione apparentemente serena.
C'è uno stalker, però, che segue da molto vicino la vita dei due: li spia, entra nella loro casa, piazza microcamere dappertutto per violare la loro intimità in ogni singola stanza, segue James sul lavoro.
Lo stalker inizialmente gioca la carta dello scherzetto bastardo, ma la vicenda prenderà ben presto una piega molto più seriosa quando Amy sparirà lasciando uno strano biglietto di spiegazioni (ho bisogno di schiarirmi le idee) e James si ritroverà da solo a fronteggiare un nemico sconosciuto e in totale controllo della situazione.
Trama non freschissima quindi, ma potenzialmente ideale per confezionare un thriller ad alta tensione che potesse evitare i cliché del genere lasciando immergere lo spettatore nell'incubo vissuto dal povero protagonista.
Purtroppo Cole sbaglia tutto quanto fosse possibile sbagliare, dal casting alla regia, mancando clamorosamente l'obiettivo: Nick Stahl, onnipresente sulla scena, sembra svogliato, confuso, annoiato e contribuisce ad ammorbare un film già estremamente lento, con dialoghi scarni ed una suspense inesistente. Devon Sawa, nei panni de "l'amico di infanzia trattato male che avrebbe ragione di vendicarsi", ha la solita faccia di uno che non dorme mai, anche lui scoglionatissimo e utile soltanto a buttar dentro un diversivo in attesa del finale. Il problema maggiore di 388 Arletta Avenue è che allo spettatore non interessa nulla delle sorti di James e Amy: questo perché Cole si guarda bene dal creare un minimo di empatia con i protagonisti, escludendo dalla pellicola qualsiasi approfondimento sulla loro psicologia e sul loro rapporto. Lo stalker appare soltanto in modalità black block (felpa e cappuccio nero d'ordinanza), fa cose pazzesche senza che nessuno si accorga di niente, non parla quasi mai ma vede tutto e la sa sempre più lunga degli altri: purtroppo però, oltre a non svelarne l'identità, Cole pensa (male) di non farci neppure intuire il movente del suo modus operandi, relegando il tutto all'ennesimo serial killer.
388 Arletta Avenue si trascina stancamente verso un finale delirante e raffazzonato senza che a nessuno importi niente dell'escalation di violenza, perché James non fa nulla per indurci a tifare per lui, mentre lo stalker sembra invincibile e se la ride di gusto dietro la sua telecamera. Sangue pochissimo, e quando arriva il macabro questo è soltanto un attimo fuggente in un mare di Noia.
Soltanto la colonna sonora fa egregiamente il suo dovere, grazie ad alcuni azzeccati accorgimenti audio. Il resto è imbolsito e, peccato mortale per un film che si presenta come thriller, completamente privo di tensione.
Visto "A beatiful mind" di Ron Howard
Noto titolo biografico riguardante il matematico americano John Nash, probabilmente uno dei piú grandi matematici del secolo passato, una mente geniale ma purtroppo devastata da schizofrenia, un uomo socialmente arido, cinico e chiaramente disturbato, in continuo conflitto con se stesso e che dovrà convivere, per tutta la sua esistenza, non solo con la sua brillante intelligenza ma anche con seri disturbi mentali, status che non gli impedirà comunque di conseguire risultati eccezionali in campo scientifico ( le sue rivoluzionarie teorie sono oramai di base nell'economia moderna ) e addirittura umano ( l'aver trovato una donna che l'ha sostenuto ed amato sino ad oggi).
Il film é ben confezionato, interessante ed addirittura ricco di colpi di scena ma abbastanza approssimativo, difficile mostrare in sole 2 ore gli oltre 60 anni di carriera di questo premio nobel e illustrarne la travagliata ( e addirittura triste ) storia, e spesso quindisi ha la sensazione che il tutto venga narrata troppo velocemente provocando buchi ( anzi voragini ) abbastanza evidenti nella storia.
Notevole peró l'interpretazione di Russel Crowne ( attore da me non gradito particolarmente ), probabilmente la migliore della sua filmografia, riuscendo a calarsi perfettamente nel ruolo grazie anche alla sua espressività e gestualità dando spessore e veridicità ad un uomo ovviamente menomato sia mentalmente che fisicamente ( anni di elettroshock, attacchi epilettici e coma indotti credo segnerebbero chiunque ), ottimo anche Ed Harris, nel suo "particolare" ma essenziale ruolo, chiave di volta nell'evoluzione/cambiamento del protagonista, abbastanza scialba ed approssimativa infine l'interpretazione della bellissima Connelly.
god bless america di Bobcat Goldthwait.
Alla fine della fiera mi ha fatto una buona impressione.
Premesso che si scrive Crowe,non Crowne,secondo me il film è un signor film ma mi ricordo(forse male)che certe scene erano proprio troppo "lente" nello sviluppo.
La Connelly IMHO è un'attrice di tutto rispetto:per me è bella quanto brava. :sisi:
In quel film poi recita alla grande,secondo me.Così belle e così brave sono davvero poche...
Ma infatti il film é stato di mio gradimento, ma la Connelly quanto sia bella e brava non mi ha trasmesso molto nel suddetto titolo.
P.S. L'errore é dettato dal correttore automatico dell'ipad :asd: