Pure un ipad hai :uhoh:
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Pure un ipad hai :uhoh:
Davvero?
Comunque mi son sparato
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Bello, come ha detto qualcuno, non noto eclatanti gap qualitativi tra l'uno e l'altro film, nè l'ho trovato particolarmente pesante da seguire, non più del secondo.
Forse scaga un pò nel finale, con scelte un pò assurde dei personaggi.
Finora comunque è proprio il secondo a convincermi meno, sarà che adesso non digerisco più facilmente i film prettamente eighties.
Comunque sia grande saga, la cosa forse più bella è l'evidente passaggio da un'epoca (sarebbe meglio chiamarla fase) cinematografica all'altra tra i tre film, con tutte le evoluzioni dal punto di vista dello script, della fotografia e degli effetti visivi, cosa garantita dalla consistente pausa che li ha intervallati.
Nel cinema di oggi dove si pianificano saghe e trilogie in intervalli di tempo ravvicinati per ammortizzare i costi, una cosa del genere non sarebbe, probabilmente, possibile.
Ottima anche la scelta di affidare la regia a diversi grandi registi (tutti promettenti, all'epoca dell'ingaggio).
Grande attrice la Weaver (ha ottenuto pure una nomination agli oscar, per il secondo Alien), oltre al periodo d'oro degli anni '80, avrebbe meritato ben più spazio nel mondo del cinema. :sisi:
Sto weekend di "vacanza" credo concluderò la saga.
Si, anche in Insider è notevole
non tanto:asd:
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The shrine.
Classico esempio di buonissime premesse ma con l'unico problema che per realizzarle si è scelto il team sbagliato, peccato.
Visto la furia dei titani in 3D
http://cdn.webstatics.net/podcast/po...age_332247.gif
Senza infamia e senza lode, come il primo capitolo, quindi chi come me ha gradito "Scontro tra titani" apprezzerà questo seguito, ma chi l'ha disprezzato troverà al suo malgrado pessimo anche questo.
Complessivamente il risultato é sicuramente superiore al capitolo precedente, non che ci volesse molto, un buon film d'azione con alcune spettacolari scene di battaglia ma che casca purtroppo nei medesimi difetti, una trama abbozzata e poco curata, un eccessiva piattezza dei personaggi, una poca chiarezza nello spiegare l'evolversi delle vicende ed un "potenziale" epico scontro finale contro una divinitá spaventosa ( mai visto al cinema qualcosa di piu mastodontico ) ridotto ad uno scontro di una manciata di secondi ...
Un peccato davvero, non credo che nessuno si aspettasse una rivisitazione fedele della mitologia classica, ma probabilmente sarebbe stato giusto dare aggior respiro alle vicende narrate del film e alla caratterizzazione dei protagonisti ( 90 minuti sono eccessivamente brevi ), anche perché il film non si prende mai sul serio e sarebbe potuto uscire qualcosa di davvero soddisfacente considerati anche i notevolissimi effetti speciali che il titolo in questione sfoggia per tutta la sua durata.
Ehi sono tornato, vi mancavo? Eh tra Uncharted, God Of War, Heavy Rain e Tomb Raider c'è stato poco da fare, la PS3 m'ha rapito.
Comunque:
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Hard Eight di Paul Thomas Anderson. Indiscutibilmente un buon film, ma forse troppo troppo freddo. Ottimi dialoghi ma la storia in sé manca (volontariamente?) di grandi colpi di scena o svolte. Cast eccellente però. La Paltrow bravissima, C. Reilly e Baker Hall solidi, Jackson rifa Jackie Brown e va pure bene. Seymour Hoffman fa morire, prima degli anni 2000 era sempre uno stronzo un po' idiota, poi piano piano è diventato interprete principalmente di ruoli seri. Comunque è un film che ruota sul rapporto tra i personaggi e in quel senso funziona benissimo.
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The Haunting di Robert Wise. Qua è colpa mia che l'ho visto con gli amici. Un film bellissimo secondo me, un po' invecchiato ma diamine, potentissimo. È l'emblema dell'angoscia causata dal non vedere nulla per tutto il film. Praticamente offre due balzi sulla sedia in totale, il resto è una lenta costruzione dell'ansia della protagonista che si trasporta facilmente nello spettatore. Finale aperto perfetto. Poi adoro che negli anni '60 i personaggi che parlavano tra sé e sé con voice-over non apparissero come una scelta stilistica ridondante e pacchiana.
Mi son pappato "IL MESTIERE DELLE ARMI".....quando lo guardai 11 anni fa mi feci due maroni infiniti,avevo anche 14 anni però...adesso invece l'ho trovato veramente una figata,veramente ben fatto e maniacale direi.....
Kudos.
28 :asd:
Dovevo immaginarlo, siete tutti dei vecchiacci qui. :sisi:
Ieri mi sono dimenticato di commentare:
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Tremors 2: Aftershocks di S.S. Wilson. Lol davvero carino come film, unica pecca l'assenza di Kevin Bacon, è palese che il personaggio del novellino era lui originariamente e l'hanno sostituito un po' così così (ma dove cazzo vive per non conoscere sasso, carta, forbice?). I personaggi migliori sono ovviamente quelli che tornano, specialmente il maniaco delle armi che è un genio assoluto, stupendo quando nel finale fa una cazzata dietro l'altra o quando torna dicendo di aver ucciso i Graboids con affinate tecniche di karate. :rotfl: Era da vedere come scena. Belli anche i riferimenti al primo capitolo e la forma evoluta dei vermoni è molto carina. Però come qualsiasi seguito retail soffre di quella tristezza intrinseca nel vedere tornare solo un paio di personaggi dell'originale, trascinati un po' a forza, mentre gli altri attori "importanti" sono già andati in altri lidi. Un po' come una band da cui se ne è andato il cantante per iniziare una carriera in singolo, e da soli gli altri membri continuano a lavorare, e pure bene magari, ma ormai non li caga più nessuno.
Finalmente visto American Beauty e non potevo esserne piú felice
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Scrupolosa e poliedrica rappresentazione di una famiglia americana, tragico intreccio di vite, apparentemente normali, spinte nell'ostentatare una perfezione tanto falsa quanto bigotta.
Splendido quadro narrativo, scorcio di una realtà drammatica basata sull'apparenza e sulla banale bellezza, un continuo confronto tra un nutrito nugolo di personaggi, estremamente caratterizzati, non soddisfatti della propria esistenza, che cercano di sopprimere il loro vero io a causa di una facciata ipocrita ed isterica, sintomi di un estrema fragilità, di una riluttanza ad accettarsi e di qualche trauma lasciato troppo a lungo alle spalle.
Padrone indiscusso della scena un immenso Kevin Spacey ( la cui interpretazione rasenta la perfezione ), un quarantenne vuoto, finito, goffo, schiavo di una vita infinitamente triste e tuttavia infinitamente bella, perno attorno a cui girano le intere vicende del film in questione, esempio lampante di come l'attrazione può degenerare in ossessione, di come possa esser difficile accettare di essere uno "qualunque", di come il desiderio e la sessualità repressa possa spingere alla frustrazione, il come fantasticare su una vita diversa, e forse, migliore possa portare alla vera felicitá, anche se dovesse durare un solo secondo.
Un film secondo il mio modesto parere assolutamente perfetto, metafora della vita, credibile, inteligente ed appagante, estremamente coraggioso, capolavoro in cui é possibile immedesimarsi e confrontarsi, film che difficilmente può passare inosservato e parabola sulla degenerazione dell'uomo posto dinanzi a tutte le se esperienze passate.
Spoiler:
Se ti dico che la scena nella busta mi ha commosso ci credi ?
sì :asd:
Ma non per la busta, ma per le parole del ragazzo, grandissima sceneggiatura davvero ...
American beauty, uno dei film più sopravvalutati di sempre, in grado però di ben definire un tipo di spettatore :asd: