dai chiwaz non offendere la tua intelligenza...
Silvio ha persino il tempo di frequentare biondine minorenni...
Visualizzazione Stampabile
essere il padrone del vapore non significa dover andare di persona a girare le valvole eh
Mosley ( oltre ad essere solo il presidente della FIA non di una nazione ) è stato talmente s*******to che nessuno gli dà più retta, ed è rimasto al suo posto solo grazie ai voti ( comprati ) di paesi del terzo mondo membri della fia.
Questo è irrilevante.
La cosa rilevante è che lo hanno risarcito e hanno condannato il giornale che ha pubblicato le intercettazioni.
E lo ha fatto l'INGHILTERRA, patria dei quotidiani su cui certa gente ama masturbarsi mentre pensa alla libertà di stampa :asd:
Lo stesso UK ai primi posti dell'eroticissima classifica Freedom House.
E mi sembra anche giusto, ma questa è una situazione leggermente diversa.
Esempio gli scandali sessuali di alcuni senatori repubblicani americani. Di giorno tuonavano contro i diritti per gli omosessuali, di notte si facevano inchiappettare. Penso sia mio diritto sapere se la persona che voto sia ipocrita o meno.
Ma sopratutto le due cose possono essere giuste indipendentemente l'una dall'altra. E' giusto tutelare la privacy di una persona? Si. E' giusto che si sappia? Si.
Ecco, in questo senso invece il pensiero è forse più contorto, senz'altro più utilitaristico.
Supponiamo che io odi i fumatori e voglio una legge antifumo nei locali tipo bar, ristoranti eccetera.
Il politico Gualtiero Scacciacani fa una campagna elettorale per promulgare tale legge, lo voto, e lui la scrive e riesce a farla approvare.
Nei locali pubblici non si fuma più.
Secondo te per me è rilevante che Scacciacani sia un fumatore? No, perché ha dimostrato che nei fatti agisce indipendentemente dal fatto che a casa sua gli piaccia zagare come un dannato.
Diversamente sarebbe stato se io avessi votato Scacciacani e poi, dato che la Malrboro sa che fuma come una ciminiera gli ha assicurato sigarette gratis per 5 anni, avesse abbandonato il progetto.
Ma capisci anche tu che sono due situazioni completamente diverse e che la corruzione va provata e dimostrata ?
Generalmente d'accordo col discorso, pero' sul piano morale (personalmente fottesega, ma a molti importa) una campagna antifumo si basa sulla salute e sul rispetto degli altri, non sulla moralita'. Quando si punta su un valore astratto come la moralita', l'integrita' diventa intrinsecamente importante.
ero sopra pensiero :asd:
è stato accusato millemila volte di essere un prestanome manipolato dalle lobbies. che poi su per giù è quello che è sempre succeso a tutti i presidenti americani. a testimonianza del fatto che la temuta "anomalia" dell'attuale situazione italiana non porta ad esiti molto diversi da quanto accade dove l'anomalia non c'è
Io direi che qualsiasi cittadino italiano abbia il diritto di avere certe risposte dal presidente del consiglio.
Ah no, la privacy! :rotolul:
Per sapere, Report è una trasmissione comunista?
onestamente io pretendo chiarezza totale dal mio presidente del consiglio.
ti pago, mi devi dire cosa fai. La privacy a certi livelli, purtroppo per loro, diventa secondaria.
Il primo ministro è la faccia dell'Italia, gli italiani hanno il diritto di sapere e di essere informati...ripeto, se il berlusca si fosse affittao 13 mignotte nella sua casa in sardegna non avrei problemi, ma visto che te le porti nella casa che ti paghiamo noi e sugli aerei che ti paghiamo noi...beh in quel caso la fanculo la tua privacy
Dimissioni?! Certo che sono proprio sprevveduti sti Inglesi :asd:Citazione:
Francesca Pascale: con Silvio ho giocato a calcio a Villa Certosa
Emanuela Romano nega di esserci stata. Suo padre minacciò di darsi fuoco
Le tre fan del premier bisticciano sulla foto
"Io non ci sono". "No, a Olbia c'eri pure tu"
"Andammo in Sardegna qualche settimana dopo che lo incontrammo in un hotel ai Parioli" di CONCHITA SANNINO
BARI - Prima erano solo Virna, Emanuela e Francesca. Quando partivano per Villa Certosa, nel 2006, portavano in dono a Berlusconi "un barattolino con l'aria di Napoli, gadget che gli piacque molto". Ora qualcuna non ricorda più.
"Io sono stata a Villa Certosa, è vero. Ma mi pare che non vi ho dormito. Forse quella stessa sera l'aereo privato ci riaccompagnò a Napoli. Ma non c'è niente di male, no?", mormora la prima, l'esuberante Virna Bello. "Io non c'ero. Non conosco lo scalo di Olbia, forse era Vicenza", nega la seconda, Emanuela Romano, che arriva a non riconoscersi nella foto, insieme con le (ex) amiche. Mentre la terza ragazza ritratta nel servizio de L'espresso, l'imprevedibile Francesca Pascale, lo rivendica. "Ma scherziamo? Come faccio a dimenticare, come fa Emanuela a dire che non c'era? Siamo state ovunque, noi tre, a Olbia, a Vicenza, ovunque al seguito del presidente, anche quando non era premier".
Francesca parla, con entusiasmo, quasi per tutte e tre. "Noi siamo quelle che si inventarono il comitato "Silvio ci manchi" e la cosa colpì molto Berlusconi. Io lo conobbi proprio con Emanuela e con Virna: ci dissero che lui avrebbe volentieri incontrato i giovani attivisti del partito e andammo tutte e tre all'hotel Duke, ai Parioli. Ad ottobre ci presentammo, e appena qualche settimana dopo partimmo per Villa Certosa - prosegue Francesca - La prima volta nella sua residenza di Porto Cervo è stata bellissima. Io dico che non c'è niente di cui vergognarsi, era una convention politica. Ricordo tutto molto bene. Chiamavo a casa per dire "Sapeste che cos'è questa villa!". Ho ancora in mente la visita al parco, i dettagli. E poi i miei palleggi con il presidente. Sì, con il pallone. Io sono malata di calcio, tifosa del Napoli, e mi calmo solo così. Per il resto ho un carattere vulcanico e possessivo. Berlusconi stesso scherzando dice che, per il mio carattere, sono una fascista".
Eccolo il terzetto vesuviano immortalato in quella foto dell'autunno 2006, altre tre ragazze scese dall'aereo privato di Berlusconi e diretto nel cuore verde della residenza sarda. Un trio prediletto dal Cavaliere anche nelle trasferte napoletane: dagli incontri in Prefettura alle cene corali all'hotel Vesuvio. Uno scatto emblematico, in fondo, della politica e della selezione della classe dirigente ai tempi di re Silvio: già prima che il Noemigate e poi l'inchiesta di Bari rivelasse il giro di pericolose relazioni del presidente del Consiglio.
La svolta della loro vita era dietro l'angolo di Villa Certosa. Oggi Virna è assessore comunale all'Istruzione, nel comune di Torre del Greco per il Pdl. E conferma, con un largo sorriso, che a una delle prime interviste ufficiali si presentò come "braciolona. Così in effetti mi chiamano per gioco gli amici. D'altro canto non sono mai stata filiforme. E poi anche con il linguaggio si possono avvicinare i giovani alla politica".
Emanuela Romano frequenta un master in Publitalia come manager in gestione delle "risorse umane": ma, già delusa da una mancata candidatura alle politiche, è stata depennata anche dalle liste europee, dopo il noto j'accuse di Veronica Lario. Al punto che suo padre con un gesto inconsulto, il 28 aprile, tentò di darsi fuoco dinanzi a Palazzo Grazioli.
E infine ecco l'eclettica Francesca, appena eletta consigliere della Provincia di Napoli. In poco tempo è passata dagli 88 voti raggranellati alla municipalità Posillipo di Napoli ai 7600 consensi di oggi.
Prima, erano solo Virna, Emanuela e Francesca, ragazze con lavoretti precari, cliché delle sveglie & belle napoletane. Oggi discutono con i vertici Pdl. Due su tre siedono su poltrone pubbliche. Alle spalle, lo snodo di Villa Certosa.
Citazione:
Le tre fan del premier bisticciano sulla foto
"Io non ci sono". "No, a Olbia c'eri pure tu"
"Andammo in Sardegna qualche settimana dopo che lo incontrammo in un hotel ai Parioli" di CONCHITA SANNINO
BARI - Prima erano solo Virna, Emanuela e Francesca. Quando partivano per Villa Certosa, nel 2006, portavano in dono a Berlusconi "un barattolino con l'aria di Napoli, gadget che gli piacque molto". Ora qualcuna non ricorda più.
"Io sono stata a Villa Certosa, è vero. Ma mi pare che non vi ho dormito. Forse quella stessa sera l'aereo privato ci riaccompagnò a Napoli. Ma non c'è niente di male, no?", mormora la prima, l'esuberante Virna Bello. "Io non c'ero. Non conosco lo scalo di Olbia, forse era Vicenza", nega la seconda, Emanuela Romano, che arriva a non riconoscersi nella foto, insieme con le (ex) amiche. Mentre la terza ragazza ritratta nel servizio de L'espresso, l'imprevedibile Francesca Pascale, lo rivendica. "Ma scherziamo? Come faccio a dimenticare, come fa Emanuela a dire che non c'era? Siamo state ovunque, noi tre, a Olbia, a Vicenza, ovunque al seguito del presidente, anche quando non era premier".
Francesca parla, con entusiasmo, quasi per tutte e tre. "Noi siamo quelle che si inventarono il comitato "Silvio ci manchi" e la cosa colpì molto Berlusconi. Io lo conobbi proprio con Emanuela e con Virna: ci dissero che lui avrebbe volentieri incontrato i giovani attivisti del partito e andammo tutte e tre all'hotel Duke, ai Parioli. Ad ottobre ci presentammo, e appena qualche settimana dopo partimmo per Villa Certosa - prosegue Francesca - La prima volta nella sua residenza di Porto Cervo è stata bellissima. Io dico che non c'è niente di cui vergognarsi, era una convention politica. Ricordo tutto molto bene. Chiamavo a casa per dire "Sapeste che cos'è questa villa!". Ho ancora in mente la visita al parco, i dettagli. E poi i miei palleggi con il presidente. Sì, con il pallone. Io sono malata di calcio, tifosa del Napoli, e mi calmo solo così. Per il resto ho un carattere vulcanico e possessivo. Berlusconi stesso scherzando dice che, per il mio carattere, sono una fascista".
Eccolo il terzetto vesuviano immortalato in quella foto dell'autunno 2006, altre tre ragazze scese dall'aereo privato di Berlusconi e diretto nel cuore verde della residenza sarda. Un trio prediletto dal Cavaliere anche nelle trasferte napoletane: dagli incontri in Prefettura alle cene corali all'hotel Vesuvio. Uno scatto emblematico, in fondo, della politica e della selezione della classe dirigente ai tempi di re Silvio: già prima che il Noemigate e poi l'inchiesta di Bari rivelasse il giro di pericolose relazioni del presidente del Consiglio.
La svolta della loro vita era dietro l'angolo di Villa Certosa. Oggi Virna è assessore comunale all'Istruzione, nel comune di Torre del Greco per il Pdl. E conferma, con un largo sorriso, che a una delle prime interviste ufficiali si presentò come "braciolona. Così in effetti mi chiamano per gioco gli amici. D'altro canto non sono mai stata filiforme. E poi anche con il linguaggio si possono avvicinare i giovani alla politica".
Emanuela Romano frequenta un master in Publitalia come manager in gestione delle "risorse umane": ma, già delusa da una mancata candidatura alle politiche, è stata depennata anche dalle liste europee, dopo il noto j'accuse di Veronica Lario. Al punto che suo padre con un gesto inconsulto, il 28 aprile, tentò di darsi fuoco dinanzi a Palazzo Grazioli.
E infine ecco l'eclettica Francesca, appena eletta consigliere della Provincia di Napoli. In poco tempo è passata dagli 88 voti raggranellati alla municipalità Posillipo di Napoli ai 7600 consensi di oggi.
Prima, erano solo Virna, Emanuela e Francesca, ragazze con lavoretti precari, cliché delle sveglie & belle napoletane. Oggi discutono con i vertici Pdl. Due su tre siedono su poltrone pubbliche. Alle spalle, lo snodo di Villa Certosa.
I nostri nuovi leader.
haha come fare carriera politica con silvio. tre sgallettate una assessore comunale, una che per un pelo non e' finita in europa dopo il casino fatto dalla lario col padre che minaccia di darsi fuoco e la terza consigliere provinciale.
per un'italia migliore :sisi: :rotfl:
guarda che è meritocrazia eh
se rinasco donna voglio essere meritocratica :asd:
cmq mi pare che un'altra ennesima palla del silvio e' venuta alla luce. cioe' quella che non aveva sgallettate nelle candidature ma tutte persone pronte e preparate. :sisi:
Ma che ne sai, magari son tutte laureate con 110 :asd:
Non ho capito cosa ve ne frega se queste sono entrate nei vertici PDL.
Ah già, le poltrone: 7600 preferenze.
Potevano anche non raccoglierle.
massi' che ce frega se in politica ci mandiamo sgallettate.
dalla regia pero' mi obiettano che i politici poi fanno leggi e regolamenti e quindi servirebbe gente preparata e seria se non si vuole trasformare tutto in un bordello.
per i voti, sappiamo benissimo che si possono indirizzare in molti modi quando serve dato che il senso civico degli italiani non e' poi cosi' famoso nel mondo.
Non il comunismo, gli italiani di sinistra.
D'altra parte è facilmente verificabile su qualsiasi proposta di legge del governo: nel caso migliore rispondono: "la soluzione xxx non serve, sarebbe molto meglio spendere i soldi per yyy"; nel caso peggiore si insulta.
Bene.
E voi italiani di sinistra, coi vostri politici di sinistra che avete fatto? Siete caduti dal governo dopo un anno e mezzo? Ecco, appunto :asd:
Ah ok.
Non avevo capito che era usato nell'accezione televisivo-berlusconiana-nncetrauncazz del termine.
Questo senza togliere nulla ai 'meriti' della 'sinistra' italiana :fag:
Beh ma report e' una trasmissione giornalistica, non un partito politico. E le inchieste si fanno sulle cose che vanno male, senno' che senso avrebbero? :boh2:
La mentalità dell'elettore di centrodestra è quella che se non ripeti come un mantra che va tutto bene allora sei di sinistra? Andiamo bene.
A proposito, Bronson, le tue peroratio stanno proprio peggiorando. Il ruo ragionamento è come quello che giustifica la schiavitù perché tanto un padrone buono tratta gli schiavi come un imprenditore cattivo tratta i suoi dipendenti. Ma ora verrai a rispondere che non cogli la similitudine, anzi, che non c'azzecca (cit.). :asd:
Non ho capito di quale accezione parli, io pensavo a un'altra cosa e quoto Boyd:
Hai ragione.
Ma report con tutte le sue trasmissioni quante situazioni ha risolto?
Quante soluzioni politiche da parte della sinistra, dal politico di spicco al cittadino elettore sono arrivate ai problemi sollevati da Report E che non coinvolgano politici/amministrazioni di destra?
Io non lo so, lo sto chiedendo onestamente.
Se ce ne sono tante in rapporto al n. di problemi riportati, è una trasmissione utile, altrimenti serve solo a far girare le palle e a diffondere l'illusione "io guardo report --> so che c'è questo schifo ---> son un bravo cittadino consapevole, anche se me ne sto sul divano a fare nulla".
Chiwaz, ma che stai dicendo? Praticamente stai sostenendo la mentalità del meglio che stiano tutti zitti e non rompano le balle che tanto non cambia mai nulla. Il compito di Report è quello di fare informazione, non quello di inneggiare alla rivolta, il cu.lo lo deve muovere poi chi è interessato al problema.
Tra l'altro, Report non è solo inchiesta in senso negativo, perché a fine trasmissione c'è sempre un servizio su amministrazioni/realtà imprenditoriali virtuose.
No, è che fare è meglio di raccontare, e parlarsi addosso è lo stesso di non parlare proprio, se poi non segue l'azione.
E vale per tutti, sia chiaro.
Peraltro, non c'è nessun altro Paese come l'Italia che pensa di fare bella figura a livello internazionale dicendo uh, come siamo ignoranti, brutti e disonesti.
Anche perché l'interlocutore non penserà "accipicchia, come è bravo che sa riconoscere i propri difetti", ma che appunto siamo ignoranti, brutti e disonesti.
Ma questo dovrebbe partire per prima cosa dalla stampa che dovrebbe essere più nazionalista.
Hai usato l'aggettivo 'comunista' non riferendoti al comunismo, ma alla querelle centro-destra centro-sinistra , al senso che il centrodestra italiano da a 'comunista', stravolgendone e manipolandone il significato.
Non capisco perchè una trasmissione d'inchiesta giornalistica dovrebbe risolvere le situazioni.I giornalisti al massimo possono denunciare, ma non è loro compito risolvere alcunchè.
D'accordo. Fare vale più del dire, lo dicono e lo sanno tutti.
Ma qui abbiamo una parte che conta solo balle, e un'altra che un po' di verità ce le dice. Come la mettiamo?
Non mi sarei mai aspettato questa tua deriva. Questo tuo suggerimento è al ivello del parlamentare di centrodestra sentito qualche settimana fa su Omnibus che si rallegrava di un eventuale astensionismo alle Europee, perché così gli italiani, disinteressandosi della politica, sarebbero finalmente diventati "laici della politica". Agghiacciante: come dire in maniera molto pulita "cari cittadini, non rompeteci gli zebedei, meno sapete e meglio è".Citazione:
Ma questo dovrebbe partire per prima cosa dalla stampa che dovrebbe essere più nazionalista.
chiwaz, a parte che grazie ai servizi di report ogni tanto si muove qualcosa (sezione "com'e' andata a finire" sul loro sito e nelle trasmissioni), ma anche non si muovesse nulla il compito del giornalismo d'inchiesta e' fare... giornalismo di inchiesta non fare le leggi per fermare gli scandali.
quello che stai dicendo e' che piu' un governo e' corrotto/inefficiente piu' i giornalisti d'inchiesta dovrebbero starsene zitti (cioe' quello che hanno fatto sinora in italia).
finirai mica per votare berlusconi? :asd: