Ma infatti, sarebbero questi i "top player"?
e tanto per dire, come cazzo è possibile che sto pogba è così forte, potente, erede di "inserire nome generico di supercampione qui" e non gioca mai nel manchester?
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montolivo... :rotfl:
Che viene a fare? il bidone al posto di borriello? ma è scritto da qualche parte che dobbiamo portarci a casa gente del genere? :asd:
Forse, ripeto, FORSE, l'unico che prenderei a parametro zero e un tozzo di pane è berbatov....
ah si è notato ? :bua:
Io un Pato x Krasic lo prenderei...sia mai che lo resuscitiamo stile davids. :pippotto:
il milan venderà pato a 40 milioni a qualche sceicco scemo...
giocatore che ne vale la metà a esser generosi, visto che gioca 15 partite all' anno
Pato soffre della stessa sindrome di Asprillia......la maiala!
mah, lo sceicco scemo al massimo dà 20 milioni cash subito, un qualsiasi altro dirigente lo chiede in prestito con diritto di riscatto.
l'importante è che s'impegnino fino alla fine, poi quello che arriva va beneCitazione:
04/04/2012 - retroscena
Lo show di Conte: "Il Milan vuole
lo scudetto? Dovrà sputare sangue"
http://www3.lastampa.it/fileadmin/me...onte05g_14.jpgIl discorso di Conte a Vinovo (fotogramma Sky)
Il tecnico arringa la squadra sulla sfida ai rossoneri: «Siamo maturi per giocarcela fino alla fine»
massimiliano nerozzi
torino
Come raramente era successo, Antonio Conte convoca l’assemblea in mezzo al prato di Vinovo, prima di riprendere il lavoro settimanale, e formalizza il nuovo bersaglio della Juve: «Dobbiamo guardare chi ci sta davanti - attacca l’allenatore - perché abbiamo raggiunto una maturità tale che noi adesso ce la possiamo giocare fino alla fine». Sigillato ormai il secondo posto, ipse dixit dopo il 3-0 al Napoli, si può dare la caccia allo scudetto, e nominarlo, senza più veti. «Come vi ho detto prima - continua rivolto ai giocatori - devono vincere lo scudetto? Allora devono sputare sangue fino all’ultima partita». Loro, sarebbero il Milan: sempre favorito, ma non più intoccabile. Ai bianconeri non basta più «l’imbattibilità, di cui si parla poco, forse perché dà un po’ fastidio. Ma che non sarà facilmente ripetibile».
A una condizione, ripete Conte, tutto può essere possibile: «Per fare questo, però,non voglio atteggiamenti superficiali, non voglio cali di tensione». Dopo di che cita la partita con il Milan e quella con il Chievo, che venne subito dopo: non a caso. Pareggio, robusto, a San Siro, deludente con il Chievo, dentro allo Juventus Stadium. Evitare replay, insiste il tecnico bianconero, altrimenti, tanti saluti ai sogni. La dichiarazione di guerra al Milan dura dodici minuti: non resta che metterla in pratica, da sabato, a Palermo. Poco prima, Conte aveva fatto una chiacchierata con Arrigo Sacchi, in visita: «Uno dei miei punti di riferimento», racconterà in serata l’allenatore ai tifosi, nella chat di juventusmember.com, arredata nello Juve Store di fianco allo stadio.
Ci sarà da lottare, annuncia da comandante, ma del resto, con questa indole ha plasmato la squadra: «Che per certi versi deve rispecchiare l’allenatore - spiega - e io qui non ho avuto grandi difficoltà, perché già c’erano giocatori di grande temperamento, come Chiellini, Vidal, Marchisio. Ecco perché è stato facile fare una squadra di guerrieri». Ma pure di gente che sa giocare a pallone, come ha ricordato a «France Football», «altrimenti non ci sarebbe voluto un allenatore, ma un domatore di leoni». Che comunque «non sono 11, ma 24, tutti quelli che ho. Oltre al dodicesimo e tredicesimo uomo in campo, che è il pubblico, in questo nuovo stadio». Poi c’è lui: «Tranne Capello, ho avuto la fortuna di avere tutti gli allenatori più vincenti. E i vincenti sono anche i più bravi». Così ha rubato un po’ da tutti, compresi «Mazzone e Fascetti, che avrebbero meritato una carriera più grande, con quel metodo bastone e carota che utilizzo anch’io». Fino all’elogio del made in Juve: «Spesso quando finisco l’allenamento, corro attorno a Vinovo per far sentire a tutte le giovanili, fino ai pulcini, la vicinanza della prima squadra. Verranno i nuovi Marchisio e De Ceglie. Anche se qualcuno si potrebbe prendere da altre Primavere». Come fu per Del Piero: «Unico, bisognerebbe clonarlo».
Pato non ha più mercato, non sono sicuro nemmeno lo avesse a gennaio, non lo si può più vendere, ora, bisogna vedere se è recuperabile e come farlo, dopodichè si decide.
Conosco un meccanico che fa miracoli
Almeno Amauri non trova le scuse dei dolorini...
Io non ci credo, lui vede i suoi limiti e dice "sento un dolore qui...".
pato è come quei purosangue che si ritirano e sono buoni per la monta, cosa a cui, peraltro, penso si stia dedicando da 7-8 mesi ormai :bua:
patocavallo!
http://nuovosoldo.files.wordpress.co...01/cavallo.jpg
rujo fai la magia :asd:
Parlando di mercato , se Conte conferma come modulo prevalente il 4-3-3 ci servono due titolari forterrimi : una punta e uno che giochi al posto di Pepe . Con un tridente del tipo Vucinic (versione motivata) - Dzeko - Robben saremmo apposto . Ok smetto di sognare ...
Dei "fenomeni" a parametro zero prenderei Olic . Che è molto più concreto di Berbatov . Poi abbiate pazienza , ma avere Berbatov e Vucinic nella stessa squadra è da suicidio . Pensate alle giornate in cui sono scazzati ... :tremo:
se non arriva una squadra con la tipica offerta "pochi, maledetti e subito" l'unico modo per recuperarlo è una cessione in provincia, una partita alla settimana, zero pressioni e calma. Tipo Pato in compartecipazione al Genoa con stipendio pagato dal Milan e in cambio vi riprendete il cancelliere e magari un altro primavera. Il problema è lo stipendio del giocatore e la sua volontà di accettare una soluzione del genere dopo che è stato pompato per anni.
oh sarò fuori di testa io, ma questo è fragilissimo, i danni che sono stati fatti sono irreparabili, cederlo ad un altra squadra non è che rinforzerà i suoi muscoli, non è che si stirano per la pressione psicologica, è uno abituato ai grandi palcoscenici, ha scherzato puyol in un intercontinentale, poi è arrivato da noi, gol a grappoli finchè non si è deciso di caricarlo di muscoli, i danni glieli abbiamo fatti noi, e cederlo sarebbe definitivamente una porcata, dopo avergli rovinato la carriera.