http://edition.cnn.com/2014/09/08/us...ice-new-video/
Ray Rice è nei guai. Licenziato dai Ravens e Sospeso dall'NFL.
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http://edition.cnn.com/2014/09/08/us...ice-new-video/
Ray Rice è nei guai. Licenziato dai Ravens e Sospeso dall'NFL.
mmurrica :facepalm:
cmq brutto colpo per i ravens
Perché?
Dovrebbero farlo anche qui, si vedrebbero meno merde in campo quanto fuori.
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Sì, il problema è che prima del video Rice si era beccato 2 giornate e basta.
Giusto per capirci: Welker 4 giornate per steroidi, Gordon un anno per marijuana, Prater 4 giornate per alcool.
La NFL ha fatto una cazzata dietro l'altra appioppando punizioni totalmente a caso e se ora si beccano la gogna mediatica ben gli sta.
Il video è una prova, pure grave...
Sulle punizioni random...boh, meglio così che l'impunità che gira qui, no?
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Gli sport americani e le lezioni di moralità
E’ un crescendo. Un’epidemia. Una valanga inarrestabile.
Le leghe professionistiche americane sono sempre più decise e motivate nel dare a tutti lezioni di moralità, e noi ignari tifosi – ancora più ignari e basiti quando dislocati dall’altra parte dell’oceano – non possiamo fare altro che abbozzare, ed osservare come gira il mondo dello sport, dell’informazione e della giustizia negli Stati Uniti d’America.
Riepiloghiamo un attimo solo una minima parte delle “lezioni” ricevute in questi ultimi mesi, quelle più importanti e con un impatto mediatico più forte.
Il caso Sterling
Donald Sterling, 80 anni, inizia la sua carriera come avvocato divorzista (!) negli anni ’60, ma quasi subito trova la sua vera vocazione buttandosi a capofitto nel mercato immobiliare, fino a diventare IL palazzinaro (o se preferite, immobiliarista) numero 1 di Los Angeles.
Dal 1981 è il proprietario dei Los Angeles Clippers, da sempre noti per essere i cugini “sfortunati” dei Lakers: il parziale è di 0 titoli per i Velieri, 9 per i Lacustri nei 23 anni della sua gestione, 5 di questi vinti da un certo Earving “Magic” Johnson – segnatevi questo nome.
“Sfortunati” forse, “poveri” no di certo: al buon Donald, come potrete immaginare, i mezzi finanziari non sono mai mancati, semplicemente, i Clippers per lui erano solo, oltre che un ottimo investimento, una scusa per farsi accompagnare da giovani donzelle nel suo box riservato, o a bordo campo.
In questo ventennio abbondante di ownership, gli aneddoti sul personaggio si sono sprecati, sempre vertenti su 2 argomenti fissi: donne e razzismo. Memorabili (si fa per dire) le sue escursioni a sorpresa negli spogliatoi nel dopo partita per mostrare alla accompagnatrice di turno “i suoi giovani giocatori neri mentre fanno la doccia”…
Ma eccoci ai giorni nostri: il 25 aprile di quest’anno il magazine scandalistico TMZ (segnatevi pure questo nome) pubblica sul proprio sito un file audio di Sterling mentre chiede poco gentilmente alla sua “fidanzata”, la signorina Stiviano, di evitare di farsi vedere in pubblico con afroamericani come Magic Johnson (toh!).
File audio, sia ben chiaro, registrato di nascosto dalla signorina e riguardante una conversazione privata, molto privata.
Pubblicamente Sterling chiede scusa, ma è troppo tardi: lo scandalo montato dai media è grandissimo, e gli altri owner all’unanimità lo espellono dalla Lega, costringendolo a vendere.
Il caso Rice
Cambiamo lega, passiamo alla NFL: qui dal 2006 comanda Roger Goddell, per gli amici “lo sceriffo”, con la missione di “proteggere l’integrità del gioco” rendendolo però al contempo più sicuro, soprattutto per le star.
Siccome i giocatori di football, storicamente, non sono propriamente tutti degli stinchi di santi, e la off season NFL è molto lunga e ricca di insidie e tentazioni, nel 2007 lo Sceriffo istituisce il cosiddetto NFL Personal Conduct Policy, una specie di codice di comportamento per il buon giocatore NFL dentro e fuori dal campo.
Lì dentro ci sta tutto: multe per i giocatori che si ubriacano, che si drogano, che si dopano, che finiscono nei guai con la giustizia… di tutto un po’. Goddell decide tutto: come dice un amico mio, avvocato e tifoso Bears, “fa da giudice e da giuria”. Come lo sceriffo nel Far West.
Il caso Ray Rice, inizialmente, sembra un caso come un altro: l’ennesimo giocatore di football che picchia la fidanzata/moglie. Alla stampa viene detto che l’episodio di violenza è consumato nell’ascensore di un hotel ad Atlantic City, e una telecamera esterna mostra all’apertura della porta la povera ragazza stesa a terra priva di sensi.
Seguiranno le scuse del giocatore, il perdono della ragazza, il matrimonio dei 2, e una lievissima condanna da parte del giudice del New Jersey: il giocatore è incensurato e viene semplicemente obbligato a partecipare ad un “programma di recupero” con sedute periodiche dallo psicologo.
Goddell considera il caso chiuso, commina una squalifichina da 2 giornate e torna ad occuparsi delle sue mille altre incombenze: casi di guida in stato di ebbrezza di presidenti di squadre NFL, casi di uso di marijuana, di steroidi, numerosi altri casi di violenza domestica… lavora più lui di un giudice in un tribunale italiano…
Se non che, il solito TMZ pubblica questa volta un nuovo video, questa volta della telecamera all’interno (ma va?) del famoso ascensore di Atlantic City: e indovinate un po’? Rice tira un pugno alla sua fidanzata! Pensavate fosse svenuta per il caldo, o per un calo di pressione, vero?
Apriti cielo: Rice viene tagliato dalla propria squadra, sospeso a tempo indeterminato dalla Lega, ovviamente licenziato dai suoi sponsor, ma soprattutto… cancellato dal videogioco Madden 2015! I giovani videogiocatori sono salvi! Evviva!
Intanto il giudice del New Jersey fa sapere che non cambierà la sua decisione sul caso: che avesse tirato un pugno si sapeva, non è una novità (ma va?).
E adesso, signore e signori, visto che siamo lanciatissimi, il prossimo caso è già pronto, cotto e mangiato: si torna in NBA, in casa Hawks.
Un proprietario di minoranza della franchigia di Atlanta di cui sostanzialmente tutto il mondo ignorava l’esistenza, tale Bruce Levenson, ha appena annunciato che venderà tutte le sue azioni della franchigia dopo che è stata scoperta una sua email (?) del 2012 (??) in cui affermava che i troppi spettatori neri che assistevano alle partite mettevano a disagio gli spettatori bianchi, che così non si affezionavano alla squadra, lasciando regolarmente i neri in maggioranza all’interno del palazzo. Per sovrammercato, reclamava anche più cheerleader bianche e meno cheerleader nere.
Ma non è finita qui: questa email è saltata fuori a seguito di un controllo sulla “ratial culture” della franchigia (?) richiesto alla NBA da un altro azionista che aveva sentito il manager Danny Ferry parlare, in una conference call privata, del possibile ingaggio del giocatore Luol Deng, ragazzo nato in Sudan. Il GM affermava che l’atleta era ancora giovane e di buon potenziale, ma metteva in guardia da possibili lati oscuri del suo carattere dovuti al fatto di avere, diciamo così, sangue africano nelle vene.
Ora che tutto questo è stato reso pubblico, anche il posto di Ferry è a rischio: alcuni azionisti vorrebbero le sue dimissioni, ma per ora l’amministratore degli Hawks gli ha riconfermato la fiducia.
Come potrete immaginare, questi sono solo gli ultimi casi, la punta dell’iceberg: le dispute legali e le lezioni di moralità sono all’ordine del giorno anche in MLB, NHL e soprattutto in NCAA… ma ci riserviamo di ritornarvi in futuro in una seconda puntata.
Che insegnamenti possiamo trarre da queste vicende?
Dipende. Razzismo e violenza sulle donne sono 2 dei crimini più odiosi che esistano, e purtroppo anche 2 dei più comuni. E’ giusto dunque usare ogni mezzo, anche e soprattutto lo sport per combatterli.
Il fatto è che, nonostante i tanti buoni propositi e gli intenti moralizzatori sbandierati dalle leghe professionistiche, spesso è necessario che una storia divenga di dominio pubblico, che venga pubblicato un video o un audio perchè davvero si decida di intervenire in modo deciso: ad L.A. anche le pietre sapevano quali fossero le idee di Sterling, ma ha fatto tranquillamente l’owner per 23 anni, mentre sostanzialmente tutti sapevano cosa ha fatto Ray Rice, a meno di non essere ciechi o totalmente ingenui, ma senza la pubblicazione dell’ultimo video sarebbe tranquillamente sceso in campo fra 15 giorni.
Insomma l’oceano è largo, ma non così tanto come vorrebbero far credere a noi, poveri abitanti di un paese in cui il “commissioner” dello sport nazionale è stato eletto dopo aver dato dei “mangiabanane” ai giocatori di colore…
http://www.playitusa.com/editoriale/...i-di-moralita/
Punire severamente questi comportamenti è una policy delle leghe americane ormai in atto da tempo, si sa che è così e, imho, è una linea giusta, 0 tolerance e stop, ti adegui o sei fuori. Quello che davvero stride sono le ridicole politiche antidoping, con squalifiche ridicole e controlli che non sono propriamente gli incrociati sangue-urine o i passaporti biologici in vigore per altri sport :asd:. Anche perché secondo me se facessero in NFL i controlli che fanno nel ciclismo chiamerebbero a giocare quelli dei junior team delle scuole medie e forse non sarebbero tutti puliti nemmeno loro :look:
^^inverti ciclismo e NFL e hai ragione :asd:
Ese
Ma che caspio dici? :rotfl:
Nel ciclismo fanno controlli incrociati sangue-urine, ti sospendono senza positività,ma anche solo se hai valori sballati, fanno controlli durante il seppur breve periodo di pausa delle corse (prova a fare un controllo a campione sui giocatori NFL, MLB o NBA in offseason :rotfl:) etc.etc. ed infatti di ciclisti ne beccano a caterve ogni anno. Non è solo perchè nel ciclismo ne beccano di più allora sono i più dopati è che è lo sport che dopo tutti gli scandali (Festina, Fuentes, Sanremo, Armstrong etc.etc.) fa i controlli più seri :boh2: Questo non vuol dire che non ci siano più i dopati nel ciclismo, ma io ci scommetto tutti i miei averi che se facessero gli stessi controlli, in NFL non ci rimarrebbe quasi nessuno: e basta guardare i fisici che hanno, non ci vuole un genio. O vedere le foto di certi giocatori in offseason e poi abracadabra la magia dopo 20 giorni di training camp :asd:
in NFL son sicuro stradopati tutti, come (forse più dato il tipo di sport) tutti gli altri sport professionistici, americani e non.
Ma nessuno di questi ultimi raggiunge le vette del ciclismo.
Detto questo preferisco l'america dove il doping è il segreto di pulcinella e almeno hanno il buongusto di non farci sopra un circo che il perbenismo strisciante di atletica o ciclismo dove fanno migliaia di controlli, contraffatti già in partenza col benestare dei capi.
Questo poteva essere vero qualche anno fa, ora in ciclismo e atletica i controlli ci sono e sono seri tant'è che sono stato fermati e squalificati fior fior di campioni: nell'atletica, solo per fare qualche nome, top sprinter tipo gay, gatlin, Powell e mezza squadra giamaicana, 3/4 della marcia russa ed un bel po' della squadra femminile. Nel ciclismo gente come contador, basso, di Luca e decine di altri, tutta gente all'apice della carriera. Li beccano tutti? No, ma almeno si fanno i controlli ed allo stato attuale si fanno seriamente. Quelli ridicoli sono dall'altra parte dell'oceano: se una superstar NFL venisse beccata prima di un superbowl la cosa uscirebbe/verrebbe sospeso? Neanche per sogno. Se un ciclista favorito per la vittoria di un tour venisse beccato poco prima della partenza verrebbe escluso/sospeso? Si, ed è già successo. Non a caso il massimo complice di Armstrong nel coprire il doping è stata l'USADA.
Simosky Esci dall'account di Eddie!
Usada with it
L'epidemia contagia anche il buon Adrian Peterson,direi abbastanza insospettabile fino ad oggi http://www.gazzetta.it/Sport-Usa/Nfl...36150823.shtml
Eppure di argomenti per parlare solo di football giocato ce ne sarebbero,la week 1 è stata uno spettacolo di rimonte e upset..........
Ancora niente su Italia 2? :cattivo:
C'è pure Sky mi pare...
Che io sappia i diritti per l'NFL, che costavano l'iperbolica cifra di 350.000$ per tutta la stagione in chiaro, non sono stati acquisiti da nessuno. NFL solo su Foxsports 2 di Sky al momento, commentate in americano ma in buona quantità (4 o 5 partite alla settimana).
Related: qualcuno sa se la Ultimate Edition di Madden 15, in vendita solo sul mercato americano (in Europa ho trovato solo la versione base), funzionerebbe anche in Italia?
Volenti o nolenti viviamo in un paese di merda dove una partita di NFL (o qualsiasi altro sport, tanto finisce sempre tutto in secondo piano) fa meno telespettatori di Chiavazzese-Tollegno di serie Z di calcio.
Le emittenti televisive evidentemente si sono fatte i loro conti in tasca.
Ma prima di prendervela con loro io me la prenderei con tutti i minus habentes che non concepiscono nulla che non sia 22 fighette in mutande che calciano un pallone.
mah, a me però pare che Mediaset avesse acquisito i diritti per due anni :uhm: semplicemente non la vogliono trasmettere.
Stiamo parlando di uno sport dove in 10 minuti 8 sono di pubblicità eh