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"Faremo la nostra gara"
Zanetti sfida già la Roma
Dal ritiro della Nazionale argentina, il capitano dell'Inter lancia un messaggio a Totti: "Lui è importante per i giallorossi, ma noi andremo all'Olimpico a fare la nostra partita". E Cambiasso aggiunge: "Fin qui non abbiamo avuto incertezze, neanche contro il Milan"
BUENOS AIRES, 8 ottobre 2008 - Il capitano è in ritiro con la Nazionale. Nei prossimi giorni giocherà con l'Argentina contro Uruguay e Cile, con l'obbligo di andare a punti dopo cinque gare senza vittorie nel girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali del 2010. Ma per Javier Zanetti c'è anche qualche pensiero a tinte nerazzurre, anche perché nella prossima giornata ci sarà la Roma di Totti: fu proprio lui a rispondere al capitano giallorosso l'anno scorso, in quel pareggio che si rivelò fondamentale per tenere a debita distanza la squadra di Spalletti.
PRIMI - "La sconfitta col Milan è ormai indietro - ha detto Zanetti a Sky -, siamo primi in classifica e siamo contenti per quello che stiamo facendo". La prossima partita dei nerazzurri sarà all'Olimpico contro una Roma sin qui deludente, che, forse, per l'occasione recupererà Francesco Totti. Per Zanetti è presto per parlarne: "In questo momento ognuno pensa alla sua Nazionale, penseremo alla Roma quando torneremo in Italia. Sappiamo l'importanza che Totti ha per questa squadra, l'importante è che l'Inter vada all'Olimpico e faccia la sua partita. Molti argentini stanno facendo bene? Sono contentissismo perché è un campionato difficile, ognuno sta facendo la sua parte e speriamo possano avere tutti un grande futuro".
EL CUCHU - Dal ritiro della Seleccion, qualche battuta sul campionato anche per Cambiasso. El Cuchu ostenta estrema sicurezza, rimarcando come la vittoria sul Bologna non debba essere presa come un riscatto dopo la sconfitta nel derby. "Non avevamo mai avuto incertezze - ha detto Cambiasso - quindi non abbiamo superato alcuna incertezza". Poi una battuta su Mourinho, senza troppo lasciarsi andare - a differenza di Ibrahimovic - a paragoni con Roberto Mancini: "Differenze non mi piace farne, Mourinho è un grande allenatore e lo sta dimostrando, ma la strada è ancora lunghissima".
Per quanto mi riguarda, ora come ora Totti è un cadavere che si trascina per il campo, e giocarci contro ora è un po' come giocare in 11 contro 10 fin dall'inizio. Finchè non lo recuperano bene (se mai avverrà, perchè comincio ad avere seri dubbi) è assolutamente inutile, se non controproducente.
Certo è che se da noi gioca Burdisso si fa un bel 10 contro 10 e bon. E poi dite che non abbiamo il fair play :look: :asd:
Considerare Burdisso inferiore a Mellberg significa parlare di bridge, francamente, non di calcio.
Burdisso ha un problema mentale importante, ma a livello tecnico è difensore decisamente migliore di tanta feccia che gira nel nostro campionato.
E risse a parte, le sue prestazioni DA CENTRALE sono sempre state all'altezza: è diventato disastroso quando era terzino, perchè non aveva nè il passo nè la posizione.
Sulle *******te di Tgcom preferirei stendere un quintale di veli pietosi.
Ce lo vedo Cambiasso che si riduce lo stipendio per giocare a Napoli, o lo stesso Napoli che da via uno come Hamsik per investire su un 35enne :asd:
Non parlo di bridge, parlo di calcio...e considerare burdisso davvero un calcitaore viene a me il dubbio che sia tu a confondere i due sport. Dire che è forte solo quando ha qualcuno fortissimo al fianco significa chiamarlo bidone con la B maiuscola...se sei forte lo sei sempre e, ripeto, spero giochi contro di noi, così come l'anno scorso...
Quindi secondo te ha vinto una coppa Intercontinentale da protagonista nel Boca ed è titolare nella nazionale argentina perchè è un bidone?
E riesci addirittura a metterlo sotto quel paracarro umano chiamato Mellberg, che è pure più vecchio?
CI sono un sacco di difensori incapaci di rendere al meglio senza uno accanto che sappia guidarlo, e non importa che costui sia fortissimo, basta che sappia gestire la linea difensiva a livello tattico.
Va a finire che Le Grottaglie è meglio di Cordoba fra poco...
Mi dici dove ho elogiato i difensori juventini? :asd:
Dire che burdisso è sotto a loro nn è assolutamente un elogio :asd:
Ripeto...burdisso è da siena, lecce, palermo, sampdoria...nn certo da inter ma si sa è argentino, quindi merita :sisi:
PS Anche iuliano ha vinto tutto...come la mettiamo?
La mettiamo che affermare che Burdisso sia da Siena significa non averlo mai visto giocare nel suo ruolo, semplice.
O volerlo valutare soltanto per le brutte prestazioni, fornite peraltro quasi esclusivamente come terzino e quasi mai come centrale.
L'unico difensore della Juve che considero migliore di Burdisso è Chiellini, per il resto siamo nella mediocrità assoluta, e francamente lo si è visto più di una volta in questo inizio stagione.
Beh nn capisco perchè tu possa giudicare di aver visto le partite della juve ed io nn posso fare la stessa cosa :asd:...no ma se critico l'ho visto giocare solo da terzino :asd:
Uhm no, io giudico giocatori che hanno giocato in Italia da sempre e che bene o male conosciamo,escludendo Mellberg che comunque non è esattamente uno sconosciuto, mentre su Burdisso non credo tu abbia altrettante garanzie, a meno che tu non segua l'Inter di nascosto.
Tra l'altro anche in nazionale ha quasi sempre fatto bene.
Ma che c'entra? questo lo rende un difensore forte? lo vuoi paragonare a samuel? lo vuoi paragonare a chivu? lo sai anche tu che se tutti stanno bene è la quarta o quinta scelta nell'inter.
certo, su questo non si discute, ma solo perchè gli altri sono tutti difensori eccellenti; per me è un BUON difensore nel suo ruolo, ha un buon recupero, piedi discreti, molto forte di testa e discreto sull'anticipo, se la Fiorentina lo ha corteggiato per mesi ci sarà un motivo o no? :asd:
Avbbè anche a noi l'hanno offerto :bua:
Eppoi la fiorentina ha kroldrup, dainelli e da costa...ci sta che lo cercavano :lul:
noi non l'abbiamo mai cercato :caffe:
però me lo ricordo bene davanti alla difesa :jfs2:
uccio sono interista anche io, però secondo me Burdisso non è affatto un giocatore da Inter. Cioè è discreto sull'anticipo perchè uccide sempre l'avversario prima che il pallone arrivi, appunto anticipatamente :asd:
Parlando seriamente, specie in un momento del genere, l'Inter non può permettersi di non schierare difensori eccellenti (dato che già Cambiasso deve ripiegare), secondo me se serviva uno sforzo era per un centrale difensivo, forte e rognoso, che potesse guidare la difesa. Burdisso non ha gli spunti giusti, era meglio avere un altro centrale con i controcazzi e fare un po' più di turnover per far giocare tutti piuttosto che uno che ti dà molte meno garanzie.
Oltretutto comincia anche ad essere ora di investire su qualche giovine leva, perchè Materazzi e Cordoba (anche Samuel) iniziano ad avere un certa età. E io difensori stile Maldini-45enni all'Inter non ce li voglio.
Citazione:
Inter, Mancini querela: "Stressato da Mourinho" E chiede al Giornale tre milioni e mezzo di euro
Via da Milano per colpa sua
Mancini «nel capoluogo lombardo, sede dell’Inter, è costretto a subire immediatamente il confronto con la nuova gestione dell’allenatore Mourinho. Tale insostenibile situazione determina l’impellente necessità per il signor Mancini di trasferirsi da Milano verso una destinazione ancora indefinita».
La casa affittata all’ambasciata
«Il signor Mancini prevedendo di rimanere a Milano almeno per il prossimo anno, ha concesso in locazione all’Ambasciata di Colombia la propria abitazione romana per un periodo di anni 4+4». Il tecnico chiede quindi che venga risarcita anche «la differenza tra il canone percepito per l’abitazione romana della famiglia Mancini (inferiore al valore di mercato) e quello che dovrà versare per risiedere in altra abitazione comunque adeguata al proprio stile di vita»
Finora nessuna offerta
«Il signor Mancini, nonostante le indubbie capacità professionali che ne hanno fatto, nel giro di pochi anni, uno dei più noti e stimati protagonisti del calcio mondiale, allo stato non ha ricevuto proposte di lavoro da parte di club di rilevanza internazionale stante il clamore derivante da una squallida vicenda di basso giornalismo, e per tornare ad allenare dovrà accettare offerte economiche molto meno vantaggiose».
La solitudine di Mancini
«Lo stress psichico connesso alla diffamazione ha compromesso lo stato d’animo e le relazioni interpersonali con parenti e amici \ la permanenza a Milano espone il signor Mancini alla sofferenza di vivere in una città dove non può contare su relazioni personali di natura affettiva, se si escludono sua moglie e i suoi figli».
Il calo di concentrazione
«La diffusione della notizia diffamatoria precede di pochissimi giorni la partita decisiva per l’assegnazione dello scudetto, con comprensibile compromissione del livello di concentrazione che un allenatore deve mantenere in tali occasioni».
«Una coltre di silenzio»
Il danno è dimostrato anche «dalla drastica riduzione della visibilità dell’allenatore, il quale appariva quotidianamente sui principali quotidiani nazionali ed esteri per i suoi successi professionali, mentre adesso è costretto a patire una coltre di silenzio».
Citazione:
Ma se invece ci dicesse com’è andata?
Quello che leggete qui a fianco è un estratto della lunga citazione che l’avvocato di Roberto Mancini ha fatto pervenire al Giornale con la quale si chiedono 3 milioni (tremilioni/00) di euro per danni patrimoniali e (bontà loro) 500 mila virgola 00 euro per danni non patrimoniali. Oltre, s’intende, a interessi legali e rivalutazione monetaria. Siccome 3 milioni e mezzo di euro non sono noccioline, cari lettori, è giusto che lo sappiate. E soprattutto sappiate perché.
Prima però - lasciando il resto della spiegazione al collega Luca Fazzo, «reo» di aver dato cronaca a una notizia che era anche su agenzie di stampa e altri quotidiani -, devo ammettere e premettere: io sono sempre stato dalla parte di Roberto Mancini. Lo sono stato quando gli davano a prescindere dell’arrogante e dell’antipatico (ricorda qualcosa?) perché aveva riportato l’Inter a vincere dopo tanti anni. Lo sono stato il giorno del suo licenziamento, lecito perché nella facolta legittima di un presidente, ma che a mio parere andava gestito con più riconoscenza da parte dell’Inter. Questa volta però - e la premessa è finita - non posso essere dalla sua parte, caro Roberto. Perché questa volta la sua posizione è indifendibile.
Certo, si sa che gli avvocati ci danno un po’ di fantasia, ma escluderei che Roberto Mancini non abbia letto la citazione prima di dare il via libera. E allora: che l’addio all’Inter sia stato brusco e irritante è vero. Che la semplice conoscenza - venuta a galla in alcune intercettazioni - del «sarto» Domenico Brescia (appena condannato a 8 anni di cacere per spaccio di stupefacenti, e il pm ne aveva chiesti 7) sia stata usata come uno dei motivi dell’allontanamento dalla panchina nerazzurra, anche. Che però - suvvia - il Giornale le debba pagare 3 milioni e mezzo di euro per il trasloco dovuto allo stress di chi «è costretto a subire immediatamente il confronto con la nuova gestione dell’allenatore Mourinho» farebbe un po’ ridere se non fosse vero, scritto nero su bianco. E allora, caro Roberto, visto che qualche giorno fa al Salone Nautico di Genova non sembrava così stressato (ma magari è colpa dell’abbronzatura) e visto che 3 milioni e mezzo a lei non cambiano la vita (li darebbe in beneficenza, no?) mentre a noi magari sì, le lancio una sfida: lasci stare gli avvocati. Quanto e quando vuole avrà lo spazio in queste pagine per spiegare le sue verità, su Brescia, sull’Inter, sui giornalisti, su quello che desidera. Ripeto: quanto e quando vuole, a meno che non abbia paura che una parola fuori posto le faccia saltare i restanti 4 anni di contratto con l’Inter a - si dice - 11 milioni lordi l’anno. Quello sì sarebbe un vero stress...
E fortuna che era Mourinho l'arrogante spocchioso. Io non ho parole. Non mi è mai stato simpatico (vincere gli scudetti che ha vinto era fin troppo facile), ma adesso cade proprio nel ridicolo. Mah. :nono: