La città verrà distrutta a mezzogiorno non è male.
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The mist, davvero bello, anche Contagion non è male
Contagion già visto e piaciuto molto:sisi: però io intendevo roba horror con tema simile, il classico virus,arma biologica che fa smattare tutti,arrivo dei militari per contenere ma quando anche loro falliscono via all'incendio purificatore:sisi:...
Ripeto, the mist, è bellissimo
Visto Underworld Il Risveglio
Ultimo capitolo ( almeno per ora ) di questa saga "vampira" sulla falsa riga di Resident Evil, con quest'ultima però non condivide solo la solita sfilata di esplosioni, capriole e rallenty ma anche una relativa banalità e ripetitività delle situazioni offerte allo spettatore, quello che ci viene proposto infatti è il solito discreto action movie indubbiamente divertente alla prima visone ( le scene d'azioni sono spassose ed esagerate ) ma che rasenta la mediocrità più assoluta nella narrazione di eventi, situazioni e in quei personaggi che vengono solo abbozzati, per nulla approfonditi è inseriti come tappabuchi tra un combattimento ed un inseguimento.
Riesce quindi ad esser piacevole distrazione in una serata noiosa, ma il sol pensiero di vederlo per una seconda volta potrebbe esser alquanto masochistico ...
Ho provato a vederne un paio di Underworld ma ho preso sonno a più riprese...
Ho visto ieri sera Piranha 3DD 2 e quanta oscenità... Solo la scena di David Hasselhoff merita
Inviato dal mio cane con BauTalk
No aspetta...the mist!? Quello con la nonnetta che c'ha lo spray con le fiamme?
...bellissimo è esagerato direi...
Nuovi rescan a 4k, doppiaggi originali e nuove tracce audio originali ( la 7.1 è uno spettacolo per le orecchie ) visivamente sembrano film girati oggi, tanté risulta difficili distinguerli dal quarto capitolo, nuovi contenuti speciali tra cui un interessantissimo documentario sulla creazione del personaggio
Beh oddio, il quattro è la sagra dei colori saturi.. E pino indiana jones insegno come è?
Non parlavo di colori, ma di qualità video, talmente da reference nei primi capitoli da sembrar film girati oggi ...
Lascia perdere per Pino Insegno, è penoso, per me Harrison Ford è lui solo con la voce di Michele Gammino ...
sì, ed è l'unico che strappa mezzo sorriso.
per il resto jon hamm in modalità tantum rosa e la moglie che sembra una maschera.
Buonasera! Un trittico di film visti da poco e che non c'entrano un cazzo l'un con l'altro, così, per gradire :asd:
Diaz (2012) di Daniele Vicari
http://imageshack.us/a/img651/7959/diaz03.jpg
http://www.imdb.com/title/tt1934234/
Potente, lucido, e credo anche onesto. Onesto nel costruire, sugli atti processuali della famigerata vicenda, una storia che vede protagonista un validissimo cast senza che nessuno degli interpreti si innalzi al di sopra degli altri. Una film corale dove piccole storie si intrecciano, si appoggiano l'una all'altra, dove anche Elio Germano con un paio di battute e lo sguardo di chi ha subito un terribile sopruso riesce a dire molto più di mille parole.
Vicari non lesina in scene forti, fortissime, lasciando che siano le immagini e la fotografia ad illustrarci la follia di quella notte assurda. Notte che quelli che hanno vissuto in prima persona raccontano come ancor più drammatica di quanto non si veda in Diaz.
E' un bel film, ed è un vero peccato che Vicari sia stato costretto a girarlo ricostruendo Genova in quel di Bucarest. A dimostrazione di come certi temi continuino a spaventare i piani alti, pronti a rifugiarsi nell'omertà di chi non vuole neanche permettere ad altri di far luce su una delle pagine più livide nella storia del nostro paese.
American Reunion (2012) di Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg
http://imageshack.us/a/img267/7281/m...zu1n15bml5.jpg
http://www.imdb.com/title/tt1605630/
Eh vabbè, inutile star qua a raccontarvi per l'ennesima volta il franchise in questione. Una reunion era doverosa per chiudere quel cerchio aperto nel 1999 dal riuscitissimo American Pie, e credo si possa parlare di missione compiuta per la premiata ditta Hurwitz-Schlossberg. Il cast funziona, le volgarità assortite non mancano, così come tette e culi di ordinanza (davvero notevole quello di Ali Cobrin).
Qualche calo di ritmo qua e là, una vaga sensazione di deja vù cui ovviano gli interventi provvidenziali di Stifler e le sopracciglia di Eugene Levy. Il tocco di maturità nel film serve soltanto a dare una connotazione più adulta al tutto, ma il canovaccio è sempre quello. Si ridacchia, l'importante è che non ci siano altri episodi dopo questo, per evitare che il bel ricordo di American Pie scada nella farsa.
Godetevi la vendetta di Stifler su Finch :asd:
V/H/S (2012) di Adam Wingard, Ti West, David Bruckner, Glenn McQuaid, Jow Swanberg, Radio Silence
http://imageshack.us/a/img3/7660/vhsposter.jpg
http://www.imdb.com/title/tt2105044/
Forse pompato sin troppo dalla critica americana, V/H/S resta un bel modo di rivisitare l'ormai abusato sottogenere del found-footage, rilanciato dal sopravvalutato Paranormal Activity 4 anni fa (ed è in arrivo il quarto episodio...).
Ed anche un modo piuttosto intelligente di farlo: le VHS sono protagoniste in tutto e per tutto del film, e sono il pretesto per raccontare 6 differenti storie tra il serio, il faceto, lo sperimentale e il manieristico, ciascuna sfruttando un diverso tipo di tecnologia video. Peculiarità questa che aumenta la sospensione dell'incredulo nello spettatore, e consente ai vari registi di escogitare qualche valido espediente per soddisfare gli amanti del cinema horror.
E' Adam Wingard a dare inizio alle danze, con un episodio che funge sia da collante tra le varie storie sia da vicenda indipendente ed autoconclusiva: un gruppo di ragazzacci viene incaricato da un tale di rubare una non precisata videocassetta dalla casa di un vecchio signore. Il gruppo si troverà davanti un'intera collezione di assurde videocassette snuff (ed il cadavere del padrone di casa), e 5 di queste andranno a comporre i restanti episodi del film.
I ragazzi riprendono se stessi durante il furto, e ci lasciano vedere le vhs che loro stessi stanno guardando mentre cercano di scovare quella da rubare e di capire perché quell'uomo sia morto e perché si vedano uomini nudi in giro per l'abitazione.
David Bruckner (The Signal) con "Amateur Night" propone una valida reinterpretazione sul tema della Succuba, il demone seduttore: lo fa facendolo incarnare alla bravissima Hannah Fierman, davvero inquietante anche senza make-up.
Il pretesto è una serata tra amici a base di alcool e ragazze: uno di questi con una telecamera nascosta sugli occhiali, per riprende eventuali incontri focosi. La Succuba vuole lui, ma nel frattempo si accanisce contro gli amici, fino ad ottenere la preda ambita.
L'impennata di violenza è soddisfacente, ma è l'interpretazione della Fierman a strappare applausi a scena aperta. Episodio validissimo.
Tie West invece, con "Second Honeymoon", applica pedissequamente lo stile che lo caratterizza, fatto di eterni momenti vuoti, inframezzati da qualche dettaglio inquietante. E' la storia di una coppia di giovani sposi e del loro viaggio di nozze. Un viaggio che diventa incubo in modo del tutto improvviso. E sanguinolento. Con risvolto lesbo, buona improvvisazione e la sensazione che molti non dormiranno più in un motel con la stessa tranquillità.
"Tuesday the 17th" è un ovvio omaggio di Glenn McQuaid allo slasher per eccellenza, Friday the 13th, a tratti confuso ma comunque godibile: il killer si chiama Glitch,e non si capisce se sia un'entità soprannaturale o un vero umano. Il plot lascia molti dubbi, e anche la recitazione non brilla, ma l'idea di fondo è simpatica, il citazionismo pure, e il sangue sufficiente a non deludere le aspettative.
Molto interessante "The Sick Thing That Happened to Emily When She Was Younger", curato da Joe Swanberg, guru del cinema mumblecore. L'episodio infatti si sviluppa interamente su una conversazione via Skype tra due fidanzati, uno studente di medicina, l'altra in preda ad incubi dovuti a strani suoni provenienti dal proprio appartamento.
La webcam chat amplifica il senso di intimità, ma anche quello di chisura e di angoscia, limitando lo spazio esclusivamente ad una piccola finestra dove anche la più piccola ombra diventa motivo di terrore.
Swanberg gioca col tema del soprannaturale, lasciando però che la storia progredisca ed evolva verso un intreccio più complesso, tra feti alieni, operazioni chirurgiche urgenti, monogamia seriale e genetica estrema, in un esperimento cinematografico che meriterebbe ulteriori sviluppi.
A chiudere le evoluzioni di V/H/S c'è l'episodio più debole, quello dei Radio Silence, (loro: http://www.youtube.com/user/chadmattandrob) che, per quanto si sforzi di bilanciare humour e horror, tradisce qualche ingenuità di troppo e una CGI banalotta, oltre ad un finale davvero troppo brusco. L'idea di base era carina e meritava uno sviluppo meno frettoloso, ma lo stile resta il loro e int al senso si può rimanere soddisfatti.
Niente di rivoluzionario quindi, ma un modo diverso di concepire il found-footage horror, scavalcando i cliché della casa infestata da presenze e puntando sul filo diretto tra spettatore e tecnologia utilizzata. Con quel leggero gusto retrò tipico delle VHS che non guasta mai.
http://filmint.nu/wp-content/uploads...6/49380517.jpg
Lolloso :asd:
Più che altro ha una morale agghiacciante: se vuoi essere figo e popolare devi strafarti e fare casino :asd:
La morale è ciò che sarebbe stata interessante se il film fosse finito 10 minuti prima, così rimane una roba da ridere coi nani e i dodicenni che fanno i body guard.
Lolloso e piu' intelligente della media, ma con qualcosa in meno sarebbe potuto essere qualcosa di più.
il mio commento, se ricordo bene, fu
Spoiler:
Visto Zodiac di Fincher
Decisamente un buon thriller, genere oramai pane quotidiano per David Fincher e imbarcandosi nella produzione di questo remake ( il primo film su Zodiac è uscito l'anno prima ) ci offre non il suo miglior titolo ma un prodotto alla sua altezza, le capacita sono innegabili, sa sempre raccontare bene le sue storie, coinvolgere lo spettatore ed inserire perfettamente i suoi personaggi nel contesto narrativo rendendo il tutto interessante da seguire per tutta la durata, scongiurato anche in questo caso il pericolo noia nonostante l' "handicap" della durata di quasi 3 ore.
Ovviamente in un film del genere tratto dalla reale vicenda dell'assasssino Zodiac non ci si potevano aspettare inseguimenti, sparatorie, azione o colpi di scena, il tutto infatti scorre in maniera abbastanza lenta profilandosi come un giallo o un racconto, ma di indiscutibile qualità e coraggio, che non si vergogna a mostrare una relativa incompetenza della polizia statunitense ( quando si dice tutto il mondo è paese ) che ci appare totalmente inerme ed impreparata dinanzi la pazzia, incomprensibile ed ancor oggi senza spiegazione, di una sola persona.
visto chronicle. Non male, ho apprezzato soprattutto la prima parte. verso la fine, a mio avviso, il film svacca un po' troppo, però rimane ugualmente godibile. belli gli effetti.
Ma nessuno va più al cinema??? :look:
io ho ricominciato pesantemente l'università :facepalm:
il format televisivo vince, per ora.