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Fenomenologia di Lady Gaga
nasce un successo sovversivo
Dalle stragi al mito dell'"on the road", dall'omosessualità femminile alla bandiera a stelle e strisce. In un video fa a pezzi i simboli della società Usa, ed è subito successo e polemica di MICHELA MARZANO
http://oas.repubblica.it/RealMedia/a...sition1%21Left
http://www.repubblica.it/images/2010...063e217dae.jpg
È uno dei video più scaricati della storia. Messo su Youtube, già nel primo weekend è stato visto da più di 15 milioni di persone scatenando polemiche, critiche, entusiasmo. Proprio per questo vale la pena di giocarci un po'. Con questo nuovo clip di nove minuti e mezzo, Telephone, Lady Gaga, affiancata da Beyoncé, non risparmia nessuno.
I simboli dell'America contemporanea ci sono tutti: dalla prigione al fast-food, dalle stragi al mito della libertà "on the road", dall'omosessualità femminile alla bandiera degli Stati Uniti... Non è un caso che, sulla stampa e su Internet, le reazioni negative si moltiplichino. Alcuni commentano che, questa volta, Lady Gaga è andata troppo lontano. Altri denunciano l'onnipresenza dei prodotti commerciali (lattine di coca-cola light, sigarette, Polaroid). Altri, infine, sottolineano che l'immagine che viene data della donna sarebbe degradante: esattamente come nella pornografia, la donna sarebbe ridotta a mero "oggetto sessuale".
Ma ci si può limitare alle apparenze? Le cose non possono essere più complicate? In questo video ultra-pop e post-moderno, con espliciti richiami a Madonna, Prince e Tarantino, niente può essere preso alla lettera. Tutto è sovversione. Tutto è al servizio di un immaginario che ribalta il significato letterale degli oggetti, dei colori, delle parole. Le lattine di Coca-Cola vengono utilizzate come bigodini; il cellulare suona, ma Lady Gaga canta che è troppo impegnata per rispondere... La cultura pop utilizza da sempre "la potenzialità metafisica" della merce, come direbbe il filosofo Adorno. Ma, nel caso di Telephone, questa potenzialità è iperbolica: i simboli vengono utilizzati per capovolgere il senso comune e per costringere lo spettatore ad interrogarsi non solo su ciò che "fa" (il ruolo che occupa), ma anche su ciò che "è" (il personaggio che interpreta). Parodiando la retorica fetish, Lady Gaga ribalta l'orgia di seduzione consumistica cui sembra sottomettersi. Certo, si tratta sempre di un video clip.
Ma perché non provare a "divertirsi" con Lady Gaga?
Un po' come accadeva di fronte ai quadri di Magritte. Quando, nel 1926, Magritte disegnò l'immagine di una pipa, aggiunse la didascalia: "Questa non è una pipa". Il suo scopo era quello di negare qualcosa che si negava già da sé, e cioè che la rappresentazione di una pipa non è mai una "pipa reale". "È solo una rappresentazione", spiegava l'artista. È esattamente quello che succede quando si guarda Telephone: questo non è un clip che fa l'apologia della violenza, della pornografia o della pubblicità. Ma allora di cosa si tratta? Rappresentazione, incubo, parodia, semplice divertissement?
Per certi aspetti, Telephone è un video "queer" - letteralmente strano, eccentrico. Usato come un insulto il cui equivalente sarebbe "sporca lesbica" o "sporco frocio", il termine queer è stato oggetto, nell'America degli anni Novanta, di una progressiva riqualificazione: in poco tempo, si è passato dall'insulto alla rivendicazione, per sottolineare l'importanza della decostruzione delle identità di genere. Lo scopo principale era quello di reclamare la possibilità di vivere senza (o fuori) dalle categorie tradizionali (eterosessualità, virilità, potere) che la società cerca di rendere vincolanti ed universali. L'arte ha contribuito in larga misura a diffondere lo spirito queer. Ed è in questo contesto più generale che si iscrive Telephone, "democratizzando" l'accesso alla cultura della sovversione. Attraverso un clip talvolta al limite del delirio, Lady Gaga ribalta il significato degli oggetti di consumo più banali e riqualifica il senso delle situazioni più comuni (il cibo, il sesso, la libertà, la ribellione...). Riprendendo alcuni stereotipi della società americana, e facendoli a pezzi, Telephone spiazza lo spettatore. Certo, le immagini sono trash, violente. Ma che impatto può avere, da un punto di vista simbolico, un video ad alto consumo di massa che gioca con la realtà?
In un mondo in cui le immagini e i discorsi tendono alla semplificazione estrema, perché il messaggio è sempre a senso unico e non richiede nessuna interpretazione (tutto è chiaro, esplicito), questo video ha il merito di suscitare molte domande: cosa vuol dire vivere in una società violenta e sessista? che significa consumare i prodotti che la pubblicità ci propina? Ognuno è libero di amare o detestare Telephone. Che piaccia o no, però, il video di Lady Gaga spinge milioni di spettatori ad uscire dai "dispositivi culturali" dominanti e ad interrogarsi sullo spazio ognuno di noi è oggi disposto a fare alla sfrontatezza, allo sberleffo e, più generalmente, al Kitsch.
(26 marzo 2010)
La Repubblica :facepalm:
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Brutto il video (ma nel poop c'è di molto peggio), cesso lady gaga, e nemmeno il pussy wagon risolleva granché..
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io non ce la faccio più, giuro :facepalm:
a breve mi dovrò isolare da tutto il resto, per forza.
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cos'è tutto il resto?
p.s. se ti può interessare si è liberato un posto da eremita, in una località a mezza montagna che conosco, con il necessario per non fare la fine di chris mccandless :sisi:
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Ken Shabby
cos'è tutto il resto?
p.s. se ti può interessare si è liberato un posto da eremita, in una località a mezza montagna che conosco, con il necessario per non fare la fine di chris mccandless :sisi:
il resto è il resto.
grazie ma ce l'ho gia un posticino in mezzo ai monti. tanto tempo fa vi soggiornò un certo San Domenico :tsk:
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Allora non va bene.
Nel mio ha soggiornato, fino a qualche tempo fa, una specie di eretico panteista fuori di melone :tsk:
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Davidian
Ed ora spazio alla pubblicità :asd:
Beh, questa la lista delle ANTEPRIME IN TUTTA ITALIA:
1 Aprile, 2010 / Anteprima a Milano
Sala: Cinema Apollo
Mannaggia a te era ieri e non oggi, me lo hai fatto perdere :facepalm:
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Hellvis 2006
Mannaggia a te era ieri e non oggi, me lo hai fatto perdere :facepalm:
Ehi, ho fatto solo un violento copia/incolla dalla mail che mi era arrivata :tsk:
Edit: comunque ufficialmente esce il 9 di aprile. Andate a vederlo che ci siamo sbattuti come matti per il film :bua:
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Si ma sarà doppiato merdoso :uhoh:
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Originariamente Scritto da
Davidian
Ehi, ho fatto solo un violento copia/incolla dalla mail che mi era arrivata :tsk:
Edit: comunque ufficialmente esce il 9 di aprile. Andate a vederlo che ci siamo sbattuti come matti per il film :bua:
Ho perso un pezzo. Ma di che state parlando?!? :bua:
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Harry_Lime
Ho perso un pezzo. Ma di che state parlando?!? :bua:
Departures.
E no, non è doppiato alla cazzo. Con tutto quello che è costato è per forza bello :bua:
No, il doppiaggio è ben fatto, voci azzeccate (non quella della moglie per me) ma è un film jappo, vederlo in ita (o in altra lingua) di certo non rende ma vabbè...
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Ma è distribuito da voi proprio? E' la prima volta, dvd a parte, che distribuite un film o sbaglio?
il film è di quelli da far presa sulle masse, come e più che in giappone, perchè i gaijin si scioglieranno davanti alla sbandierata "sensibilità giapponese" (dall'altra parte della medaglia c'è kitano col suo ghigno)peccato che probabilmente andranno in pochi
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Alfio
il film è di quelli da far presa sulle masse, come e più che in giappone, perchè i gaijin si scioglieranno davanti alla sbandierata "sensibilità giapponese" (dall'altra parte della medaglia c'è kitano col suo ghigno)peccato che probabilmente andranno in pochi
E' costruito a tavolino per ricacciare lacrime come Kratos caccia occhi ai ciclopi ma ha un suo ritmo e un suo tatto che lo rende godibile dai.
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Originariamente Scritto da
Davidian
No, il doppiaggio è ben fatto, voci azzeccate (non quella della moglie per me) ma è un film jappo, vederlo in ita (o in altra lingua) di certo non rende ma vabbè...
Eh, parlo porprio di questo...
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Alfio
Ma è distribuito da voi proprio? E' la prima volta, dvd a parte, che distribuite un film o sbaglio?
Sì, prima volta (come film). La primissima uscita è stato un documentario.
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Nevade
E' costruito a tavolino per ricacciare lacrime come Kratos caccia occhi ai ciclopi ma ha un suo ritmo e un suo tatto che lo rende godibile dai.
sono proprio quel ritmo e quel tatto che mi danno un pò fastidio, ma in fondo concordo, non è un brutto film
ah Davidian, complimenti e auguri a voi, magari se riesco a portare qualcuno con me lo vado a rivedere e vi supporto :D
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Ma hanno bannato Zeppeli senza neanche affiggerlo nel girone?
Di chi era fake? :asd:
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Qualcuno sa se Mann dirigerà gli episodi di Luck? :uhm:
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Originariamente Scritto da
Khelden (H)
Qualcuno sa se Mann dirigerà gli episodi di Luck? :uhm:
cosa è cosa è cosa è?
:vojo:
HBO + Mann? oh...mio...dio
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Originariamente Scritto da
Davidian
cosa è cosa è cosa è?
:vojo:
HBO + Mann? oh...mio...dio
Solo come executive, eh. In realtà la serie è di David Milch, che comunque è un grosso nome, uno che ha attraversato due ere della serialità quella buona, pur tra alti e bassi. Mann farà la produzione e dirigerà il pilot, una mossa simile a quella di Scorsese che alla stessa HBO ha portato Broadwalk Empire.
Progetto in linea con la pesante line-up che la HBO ha messo sul piatto per recuperare da qualche annata di transizione - c'è grosso bisogno di far vedere che il network sa ancora come si fa a stare in testa, dopo che sono arrivati concorrenti forti ad incalzarla.
A parte l'eccitazione per Mann, devo dire che sarebbe un titolo da tener d'occhio comunque, un po' per Milch (che qui scrive anche di un ambiente, quello delle corse dei cavalli, che lui conosce bene e ha frequentato, quindi mi aspetto qualcosa di appassionato e personale), un po' per il cast (Dustin Hoffman è un colpaccio perfino per la HBO, poi c'è Nick Nolte, più due manniani DOC come Dennis Farina e John Ortiz).
Vedremo, Michelino non è stato fortunato con le sue ultime esperienze da executive in TV, questo ha tutto per essere il progetto che lo ripagherà.
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una spruzzata irrefrenabile di macro su zoccoli, terriccio, schiuma di cavallo, e frustini e il tutto in rallenty
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http://www.youtube.com/watch?v=CxrYcTgATaM&
p.s.
regia di johnny depp.
altri suoi lavori dietro la mdp?
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Originariamente Scritto da
Ken Shabby
Ma hanno bannato Zeppeli senza neanche affiggerlo nel girone?
Di chi era fake? :asd:
Uno dei redattori di TGM s'è stufato delle sue critiche e l'ha bannato senza passare dal Keiser :asd:
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Originariamente Scritto da
Necronomicon
Uno dei redattori di TGM s'è stufato delle sue critiche e l'ha bannato senza passare dal Keiser :asd:
Eh!?
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Trovi tutto in sala giochi
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:bua:
vedo che il ragazzo riscuote simpatia a palate anche fuori da qui :asd:
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Originariamente Scritto da
alberace
il coraggioso: film snobbato ma godibile.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Davidian
o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-ld
the end
:asd:
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Oggi è uscita sul Corriere la recensione di Mereghetti su Departures. Grande festa in ufficio, io ero l'unico così: :facepalm:. Ovviamente ho pensato subito al Hellvis e al mio vecchio fake :bua:
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Citazione:
PASSAGGI - ARTE, RITUALITÀ, DOLORE E AMORE SI FONDONO INDISSOLUBILMENTE: LA MORALE DI UNA STORIA CORAGGIOSA
Departures
Momenti umoristici tra i misteri dell’«ultimo viaggio»
Masahiro Motoki con Tsutomu Yamazaki nei panni del «nokanshi», il «maestro di deposizione nella bara»In tempi di gossip sessuali quella del «tanatoesteta» potrebbe sembrare l’ultima variazione possibile nel campo delle perversioni. E invece in Giappone la funzione del «nokanshi», cioè del «maestro di deposizione nella bara» è una professione fondamentale, perché «ricompone» i cadaveri per far loro compiere nel migliore dei modi possibili l’ultimo viaggio verso la cremazione. Una professione che nelle grandi città come Tokyo è caduta in disuso e dimenticata ma che nei paesi di provincia conserva il suo ruolo sociale e sacrale.
Lo scoprirà sulla propria pelle il giovane violoncellista Daigo Kobayashi (l’attore Masahiro Motoki, tenero e stralunato insieme), costretto dopo la morte dell’orchestra in cui aveva trovato posto (ultima esecuzione, l’Inno alla vita di Beethoven) a trasferirsi da Tokyo nella meno dispendiosa prefettura di Yamagata: rivende il suo strumento di lavoro troppo caro, si installa con la moglie Mika (Ryoko Hirosue) nella casa che gli ha lasciato la madre morta un paio di anni prima e si mette alla ricerca di un nuovo impiego. Che trova grazie all’errore di stampa di un annuncio pubblicitario (parlava di «viaggi» e non dell’«ultimo viaggio») e all’intuito del nokanshi Sasaki (Tsutomu Yamazaki) che intuisce nel recalcitrante e timoroso Daigo la stoffa di un futuro maestro di deposizioni.
Masahiro Motoki con il violoncelloCostruito come una specie di «percorso di formazione» capace di alternare momenti riflessivi ad altri più leggeri e umoristici, campione d’incassi in patria nonostante l’argomento non proprio popolaresco, premio Oscar a sorpresa come miglior film straniero nel 2009 (tutti puntavano su Valzer con Bashir, ma nel confronto non demerita per niente), questo Departures - in originale Okuribito - affronta il tema della ritualità tipico della cultura nipponica cercando di recuperarne il senso profondo e «sacrale» senza per altro scivolare verso nessuna deriva spiritualista o superficialmente consolatoria. Anzi, a partire dalla prima scena, quando Daigo scopre che i lineamenti del defunto possono nascondere più di una sorpresa, il tema della morte e del suo valore è sempre accompagnato da una sottile ma puntuale venatura ironica. Oltre che da una concreta e quotidiana lettura «materiale».
Perché se lo spettatore italiano resterà per prima cosa affascinato dalla raffinatezza e dalla ritualità dei gesti con cui il nokanshi lava e veste il cadavere, avendo cura di non urtare il buon gusto e la sensibilità dei parenti che assistono al rito anche nelle pratiche meno eleganti, è indubbio che il film (sceneggiato da Kundo Koyama e diretto da Yojiro Takida) punta soprattutto nella prima parte anche su altri argomenti, dalla sottolineatura di quanto possa rendere un tale lavoro (ragione fondamentale perché Daigo finisca per accettare l’offerta di Sasaki) allo scarso rispetto sociale che quella professione, e soprattutto quella pratica, hanno in un mondo che si sta allontanando dalle tradizioni.
E infatti ci vorrà la preparazione della vecchia proprietaria del bagno pubblico perché chi prima disprezzava la scelta di Daigo - l’amico di scuola ma anche la moglie che addirittura se n’era tornata in famiglia - prendano coscienza non solo dell’importanza «sociale» di quella professione ma anche della sua necessità e della sua profonda carica di amore. Come dice la stessa Mika nel film, «dare a un corpo diventato freddo, una bellezza che durerà per sempre... con calma... con precisione... ma soprattutto con tanta amorevolezza... pur nella tristezza dell’ultimo addio mi apparve meraviglioso». Un suggello che troverà nell’ultima preparazione che il film ci mostra (allo spettatore scoprire di chi si tratta) il suo compimento e la sua apoteosi, dove arte, ritualità, dolore e amore si fonderanno indissolubilmente in un tutt’uno.
P.S. L’arrivo sugli schermi italiani di questo film è l’atto di nascita di una nuova società di distribuzione, la Tucker Film (dal nome dell’innovativa e rivoluzionaria automobile raccontata in un film da Coppola), nata dagli sforzi congiunti di Cinemazero di Pordenone e del Centro espressioni cinematografiche di Udine. Speriamo di cuore che questi sforzi per migliorare la qualità dell’offerta cinematografica trovino nella risposta del pubblico il loro più convinto sostegno.
Paolo Mereghetti
08 aprile 2010
:snob:
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ma lo sapete che Takita partì come regista di film erotici con alcuni capitoli della serie Molester Train? (serie cult in giappone) questo perchè in giappone il cinema erotico è laboratorio per i giovani registi.........harry perchè non provi? :asd:
spero vada bene al box office
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Ne han parlato al tg2, quindi un po' di risonanza ce l'ha.
DI certo avrete i miei 8 euri :snob:
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I miei no, purtroppo, perchè me ne sto andando dall'Italia :asd:
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Originariamente Scritto da
Mikk
I miei no, purtroppo, perchè me ne sto andando dall'Italia :asd:
Dove? :pippotto:
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Ieri ho visto in TV la pubblicità di un film di To :o
Ho visto all'incirca due secondi di trailer, e ho subito pensato "Questo somiglia ad Exiled" :asd:
Come è uscito il nome di To ho fatto la ola dentro di me.
Si chiama Vendetta o una variazione sul tema, per cui presumo sia Fuk Sau/Vengeance/Revenge.
Qualche asiofilo l'ha visto?
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ma non c'è il topic su green zone? :look:
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Originariamente Scritto da
Frykky
ma non c'è il topic su green zone? :look:
E non sei contento? :bua:
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Seraph888
E non sei contento? :bua:
volevo sapere cosa ne pensava l'elite altolocata di MM :bua: