Solitamente infatti la guerra in Vietnam viene inquadrata dai registi americani come grande errore e quindi un conflitto insensato nelle motivazioni e nei suoi risvolti
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sì ma non gli piace il vietnam nello specifico o la guerra in generale ?
Boh, a me pare che durante la seconda guerra mondiale gli americani vengono visti dai registi sempre come i salvatori o eroi ( a partire dai film più vecchi di John Ford sino agli Spielberg moderni ), mentre in Vietnam vengono sempre inquadrati come dei cinici e bastardi guerrafondai ...
Ci sono delle eccezioni ( per Emmerich forse ) ma l'inclinazione mi pare questa ...
Insomma, per gli americani ci son stati conflitti giusto ed altri sbagliati, da li la loro propensione ad alterare il messaggio di fondo dei loro film :asd:
Eh per questo non penso che FMJ parli dell'illogicità della guerra :asd:
Soprattutto se Kubrick qualche anno prima aveva creato la perfetta allegoria della natura umana.
Non è che dopo qualche anno torna indietro e spinge (cit.) lo spettatore a considerare illogica la violenza della guerra.
Spingitori di Kubrick, su MovieMascin Channel
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Il pianista di Polanski?
Si ma anche là siamo nel campo del grottesco, funziano sotto un livello ironico che ribalta i piani e soprattutto la guerra è vista non dal basso del "chi la vive" da dall'alto di chi "lo usa come uno strumento" :asd:
D'altronde David Simon.
Va e Vedi di Klimov chi l'ha visto? filmone sulla guerra.
il film di polanski va oltre la semplice immoralità di uno sterminio. sono in metro, a stasera
Pardon per l'edit, avevo comunqu scritto male che non avevo visto i messaggi di sopra. Generation Kill è l'esempio lampante di come la cosa venga interpretata male, un conto è parlare di chi la "guerra" la vive in modo più o meno irrazionale (e anzi, non c'è glorificazione ma proprio Simon da uno sguardo parziale e maturo sulla cosa) ma un conto è dire che è qualcosa di irrazionale in sè. E questo credo lo sapessero bene sia Kubrick, sia Coppola, sia tutti gli altri.
EDIT: Quoto Alba, non confondiamo. La "guerra" è una cosa, lo "sterminio" è ben altra cosa.
studi troppa filosofia neva :sisi:
Sostenere che la guerra faccia parte della natura umana non significa sostenere che sia logica o razionale nel suo sviluppo. FMJ non parla di irrazionalità ma il Dr. Stranamore sicuramente sì.
Visto Up in the Air
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Clooney fa la parodia di se stesso :sisi:
Molto interessante e ficcante la prima parte, si perde e banalizza quando il personaggio si lega sentimentalmente al suo alter ego popputo.
Circa il discorso sollevato sull'irrazionalità delle guerra, a me viene in mente No men's land.
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Project X: uhm alla fin fine è simpatico, non mi ha fatto ridere in senso assoluto ma è abbastanza divertente. Tantissima fregna a caso, a volte piangevo per non essere mai stato un teenager americano. Peccato per quel finale così conciliante che rovina tutto il cinismo del film e rientra nei ranghi delle teen comedy americane per rassicurare il proprio target di adolescenti. Peccato, un po' di nichilismo non avrebbe guastato e penso che il pubblico di riferimento lo avrebbe digerito lo stesso.
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Mientras Duermes: molto simpatico, anche se l'epilogo è un po' anticlimatico visivamente, il resto del film invece ha dei bei contrasti giorno/notte fra i personaggi e gli ambienti. Ha un ritmo un po' lento, presenta tanti piccoli elementi che fanno più che altro colore, ma l'ho trovato divertente, sostenuto tutto da questo boogeyman reinventato che trova senso nella sua bastardaggine immotivata :sisi:
Belli entrambi, vero che chiuderlo prima Project X avrebbe avuto risvolti molto piu' interessanti, ma ammetto che il dodicenne a guardia della festa mi ha fatto ridere di gusto :asd:
Veramente l'avevano citato non so quanti post fa, che c'entra poi il "fracassone e pieno di esplosioni"? Parlavamo di FMJ mica di Behind Enemy Lines :asd:
Questa sera ho deciso di vedermi una commedia e mi è capitato di vedere "La piccola bottega degli horror"
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Amanti dei pupazzi e marionette a me, Frank Oz ( collaboratore di Jim Henson per la creazione dei famosissimi Muppets ) nell'anno 1986 ci ha regalato una deliziosa commedia "nera" sotto forma di spassoso musical.
La storia della pianticella carnivora giunta dallo spazio con lo scopo di moltiplicarsi e conquistare il mondo risulta leggera, divertente e piacevole delineandosi come un classico titolo alla Disney ( anche se decisamente più maturo ), le canzoni ( fortunatamente non tradotte in italiano ) vero punto forte del film in questione sono orecchiabili e godibilissime con il loro ritmo e la loro vivacità, ed i personaggi, simpatiche e psicotiche macchiette, appaiono tremendamente buffi e scanzonati, cosa abbastanza scontata in verità considerata la sfilata di autentici geni della commedia americana ( Steve Martin, Bill Murray, John Candy e James Belushi ) presenti in questo titolo.
Piacevolissimo passatempo di 90 minuti quindi, consigliato a chi gradisce i film semplici, poco impegnativi e abbondanti di irresistibili motivetti cantati.