Si, ottima azione quella.
Fisicamente c'è e, ultimamente, è anche migliorato tecnicamente.
Ma da l'impressione di giocatore acerbo/incompleto.
Visualizzazione Stampabile
Okaka in quell'azione palla al piede sembrava Ibra, non appena ha tirato in porta è tornato Okaka :o
Intanto, intervistona a Rosella Sensi :sisi:
wall of text che spoilerizzo, buona lettura appena ho 2 minuti faccio le dovute considerazioni :snob:
Spoiler:
quante belle leccate :asd:
ok, quindi? :look:Citazione:
Originariamente Scritto da Rosella Sensi
dai comunicati ufficiali della Roma: avete incontrato gli emissari della Inner Circle per Soros, avete incontrato Fioranelli.Citazione:
Originariamente Scritto da Rosella Sensi
deduco quindi che volevano tutti il male della Roma? perchè il bene della Roma è Rosella, mamma, zia, sorelle a spartirsi stipendi ed autofinanziamento per la squadra :facepalm:
Tana per Rosella Sensi!! ecco come è andata quindi? qualcuno aveva venduto la Roma al posto suo....segnale che, evidentemente, non sono tutti indegni quelli che si avvicinano alla Roma..o no? :look:Citazione:
Originariamente Scritto da Rosella Sensi
(Il Romanista) - E' una partita a tre. Angelini, Unicredit e Rosella Sensi. Il primo ha fatto il suo, ora tocca agli altri due. Andando con ordine, Francesco Angelini ha dato seguito alla manifestazione d’interesse espressa in passato e, lavorando con l’advisor Kpmg, ha presentato sul tavolo di Unicredit un’offerta vera e propria, che la banca ritiene più che credibile. Si tratta di un vero e proprio piano per l’ingresso nella Roma e per la gestione finanziaria futura del club. Tutto studiato nei dettagli, con la presenza di altri soci. La cifra messa sul piatto viaggerebbe attorno ai 180-200 milioni comprendendo la quota da destinare all’Opa obbligatoria. Tenendo presente che la capitalizzazione della società, cioè il valore complessivo delle azioni (in tutto 132.523.296) al momento corrisponde a circa 103 milioni di euro. L’offerta è quindi praticamente quasi il doppio. Ma comunque è pressoché impossibile per la Sensi ottenere un azzeramento del debito con la vendita della Roma.
Dunque a questo punto la palla passa agli attori principali. Il creditore, Unicredit, e il debitore, Italpetroli (esposta per oltre 400 milioni). In questi giorni gli avvocati stanno continuando a lavorare. Potrebbe esserci un nuovo incontro oggi, per cercare un accordo. Non un arbitrato, che non sarebbe possibile in un caso come questo dove la natura del debito/credito è ben definita (denaro liquido). Un accordo, stante la situazione attuale, conviene a tutti. Se si dovesse andare avanti con i decreti ingiuntivi fino alle estreme conseguenze, quindi fino a tirar dentro pure Roma 2000, i tempi sarebbero lunghissimi. Si tratterebbe di anni, non di mesi. A chi giova? Non alla banca, perché il recupero del credito ritarderebbe ulteriormente. Ma neanche ai Sensi, perché servirebbe solo a ritardare una conclusione inevitabile, cioè il progressivo pignoramento di buona parte del patrimonio di famiglia. E della Roma.
Allo stato attuale, servirebbe un passo indietro da parte di entrambe le parti. La banca, magari rinunciando agli interessi, che ammontano a circa 100 milioni, potrebbe essere disposta a lasciare sul piatto una parte del credito. I Sensi, accettando di lasciare la Roma ad Angelini, otterrebbero un forte sconto. Il debito non sarebbe completamente saldato, ma a quel punto Unicredit potrebbe sottoscrivere un nuovo piano di rientro, coinvolgendo altri asset. E’ peraltro in scadenza anche la terza rata del piano sottoscritto nel luglio 2008 e mai onorato da Italpetroli. C’è poi un altro motivo perché l’accordo possa convenire anche a Rosella Sensi: la prossima chiusura del bilancio di Italpetroli, al quale però Unicredit potrebbe contestare la mancata continuità aziendale.
:alesisi:
invece di iniziare la tarantella annuale del tira e molla come al solito intorno al mese di maggio questa volta la iniziamo a novembre
olè
Massì 100 milioni che vuoi che siano?Bruscolini....li fai in mezza giornata.
Io credo che la Sensi si arroccherà sulle sue posizioni: "La Roma è della mia famiglia ecc ecc...." finchè un bel giorno le pignoreranno anche le mutande bhè allora forse capirà che doveva pensarci prima....
Intanto noi potremmo essere finiti in Serie C.... :tie:
Ecco il testo integrale del comunicato emesso dal Gruppo Angelini:
«Allo stato nessuna proposta contrattuale e tantomeno nessun prezzo determinato sono stati offerti alle controparti interessate, non essendosi verificati tutti i presupposti ritenuti necessari per procedere in tal senso». È quanto precisa in un comunicato il Gruppo Angelini, a proposito delle notizie di stampa riguardanti una sua offerta a Unicredit per l'acquisto in cordata della Roma. Questo senza nulla togliere alla serietà dell'interessamento del gruppo per il «rilancio della Roma calcio mediante un importante investimento nella stessa», come testimonia il fatto che Francesco Angelini «abbia incontrato esponenti di importanti gruppi bancari per un preliminare scambio di vedute».
e mò? Rosy c'è uno "seriamente interessato"....che fai? :jfs2:
:uhm:
ad occhio e croce farebbe:
Citazione:
Originariamente Scritto da Rosella Sensi
:facepalm:
Stavolta mi sono imposto di non seguire neanche lontanamente la vicenda.
Se succederà qualcosa lo scoprirò il giorno dell'annuncio ufficiale. :sisi:
Emmobasta eh!
L'unica novità è che la federazione brasiliana porterà all'attenzione della FIFA la questione Juan. Sicuramente dal punto di vista legale avranno ragione loro e faremo l'ennesima figura da principianti... :bua:
secondo me invece una società che non riesce ad imporre ad un suo tesserato di andare in campo quando stà bene è una società di miserabili falliti.
e questo tira e molla stà scadendo addirittura nel grottesco visto che da zero giocatori che dovevano partire, già ne sono partiti 2 e sul terzo si tratta :sisi:
Per me non dovrebbe proprio partire. Cavolo, si tratta pur sempre di fare avanti e indietro tra due continenti!
Io credo che la Roma si sia comportata bene in questo caso. Se Juan si è tirato fuori ok. Ma non poteva di certo partire per il ritiro della nazionale.
Comunque sti brasiliano fanno sempre così in prossimità dei Mondiali...
Aspettiamo l'eventuale sanzione della FIFA prima di dire che si è comportata bene... :bua:
Di sicuro Juan è sempre andato alle convocazioni e non ha mai giocato in nazionale, negli ultimi tempi. Avrebbe potuto rinunciare volontariamente invece di farci andare di mezzo la Roma...
da www.romagiallorossa.com
C'è davvero la necessità di vendere la Roma?
"...Iniziamo col dire che la Roma è una società sana, come appare dagli ultimi bilanci. Proseguiamo col dire che Italpetroli e As Roma sono due cose distinte e separate. Ma forse qualcuno da questo orecchio non vuole sentire. Andiamo avanti: persone che conoscono a fondo la situazione debitoria di Italpetroli, ci hanno spiegato che la Roma non è a rischio di fallimento perché la famiglia Sensi possiede dei beni di famiglia che consentono di mandare avanti senza problemi il club.
Tutto questo per rispondere a chi dice che Rosella Sensi percepisce il tanto “famigerato” stipendio da amministratore delegato, ma si dimentica che per mandare avanti squadra di calcio rischia di perdere dei beni di famiglia che Unicredit potrebbe prendersi per rientrare dell’esposizione creditoria nei confronti di Italpetroli. E questi non li chiamate sacrifici? "
La Roma non è a rischio fallimento, ma questo non deve essere inteso solo dal punto finanziario secondo me, perchè avere una Rometta è già un fallimento bello e buono.
Per le cose sottolineate scriverò mie considerazioni dopo aver finito di vomitare..
Ora rosella è diventata pure martire :facepalm::facepalm:
di fatti il fallimento sportivo è ormai solo questione di tempo :sisi:
voglio dire, Italpetroli è ad un passo dal fallimento finanziario, non investirà mai più un euro in ASROMA, in compenso, ha ficcato mezzo CDA di IP in ASR a spartirsi botte da 4.5milioni di euro, (tanto ci "costano" i Sensi)...
La Roma sarà pure sana, non lo discuto, ma senza la CL arriva al massimo in pareggio di bilancio (l'ultimo è stato discusso la settimana scorsa, perdite per 1,9 destinate ad ad essere pareggiate nel prossimo esercizio).
In pratica, una società che produce zero, investe zero.
Ma perchè invece di far passar per martiri certe persone, non parlano delle stracappellate galattiche che hanno fatto negli investimenti di gioia tauro e aeroporti di roma per esempio??
SBaglierò ma mi sembra di vedere che molti pensano che il tracollo finanziario dei sensi sia imputabile solo alle loro spese per la Roma,
anche se non ricordo male è dal 2004 che c'è l'autofinanziamento.
Ma tutti quei presidenti di quelle squadre di serie A che non percepiscono lo stipendio dalla loro gestione: non lavorano, fanno meno sacrifici, amano di meno le loro squadre? mah
Pure sta cosa non la capisco...
Montali ha detto chiaramente che esiste una normativa della FIFA che permette ai club, in caso di amichevole della nazionale e di infortunio del giocatore, di non farlo partire...
Finirà come la causa Mexes? :facepalm:
Mi ricollego poi alla questione Pepe, Galloppa, D'Agostino ecc.
Passi per Galloppa che, dopo un buon primo anno a Siena, è stato ceduto a titolo definitivo per Artur e Loria (senza dubbio una delle peggiori mosse della Roma dai tempi di Cesar Gomez :asd:), ma gli altri due devo sempre ricordare che c'hanno messo un bel po' di anni a venir fuori. D'Agostino poi giocò anche un anno e mezzo...