Visto finalmente "Argo"
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Bello, bello ed ancora bello, assurdo pensare che l'odio sprezzante che ho sempre provato per quella faccia da "pesce lesso" di Ben Affleck si sia trasformato in una profonda ammirazione nei confronti delle sue indiscutibili qualità regististiche.
Argo è un ottimo prodotto sotto tutti i punti di vista, decisamente un passo avanti rispetto il già ottimo "The town", l'esperienza ha giovato tantissimo a Ben, che avendo più mezzi si cimenta in qualcosa di più complesso, in questo caso in un fatto vero rendendolo, cinematograficamente parlando, un esempio di buon cinema, storia che non ci riguarda o coinvolge direttamente ma che interessa, capace dunque di catturare e suscitare emozioni varie sino all'ultimo istante.
La narrazione la reputo quasi paradossale nella sua evoluzione, quasi assurda ed inverosimile nonostante si tratti ( appunto ) di una vicenda vera, ovviamente non sono documentato a dovere su questa "crisi degli ostaggi" ma pensare che sia sia ricorso ad una scelta simile per salvare dei diplomatici americani ( fingere che siano una troupe cinematografica canadese ) crea quasi stupore, e si è portati a pensare "Mi trovo dinanzi ad uno scritto romanzato alla Tom Clancy ? No, assolutamente, è uno stralcio di vera storia americana" !!! Conciliare con grande effetto ricostruzione storica alla finzione filmica. Encomiabile.
Cosa attrae quindi del film in questione ? Certamente il senso di ansia e tensione trasmesso è elevato, soprattutto nella parte finale; certo, sappiamo bene come vada a finire ma il tutto è costruito talmente bene da risultare incredibilmente coinvolgente, così come degni di nota sono la cura riposta nel trucco degli attori, tutti incredibilmente simili alle loro controparti reali ( compresi quei baffoni e basettoni tanto in voga negli anni 70') e lo stesso Affleck ( nuovamente nelle doppie vesti di regista-protagonista ) ci restituisce una buonissima interpretazione, assieme a quelle ottime del grandissimo John Goodmam e di Alan Arckin.
Come non apprezzare poi una produzione finalmente non di stampo filoamericana ? Ci ritroviamo dinanzi ad un film non di parte, assurdo di questi tempi trovarne uno, niente americani da santificare, niente eroismi inverosimili, anzi, già nell'apprezzabile prologo ci vien fatto capire che il "casus belli" sia proprio dovuto al solito intervento imperialista statunitense, niente caccia alle streghe quindi, al massimo vien mostrata la classica immagine paurosa del fondamentalista mediorientale.
Onestamente gli innumerevoli premi che ha ricevuto li reputo tutti meritatissimi, consiglio a tutti di vederlo, non ve ne pentirete.